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bruno51

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  1. In questo caso, si vedono due masse polliniche attaccate all'epichilo (posizione infelice per fecondare lo stimma), probabilmente cadute per un trauma (vento, passaggio di animali ecc).
  2. Nel fiore in alto le masse polliniche sono ancora coese, ma nel fiore in basso (aperto qualche ora o mezza giornata prima), le masse polliniche cominciano già a disgregarsi.
  3. Viscidio ancora presente nei fiori freschi, ma già i pollinodi cominciano a disgregarsi.
  4. Serra San Bruno (VV), Agosto 2013. Alcune stazioni con numerosi esemplari anche cespitosi e con soggetti spesso imponenti. Specie inconfondibile, soprattutto per il lungo peduncolo, caratteristica della specie e sue subspecie, come la subsp. "flaminia" già presentata su questo Forum. Differisce però dalla suddetta, per avere un clinandrio, anche se non ben strutturato e un viscidio quasi subito inefficiente (non estrae i pollinodi), caratteri assenti nella subsp. "flaminia". Altro carattere è che spesso l'epichilo e i petali presentano sfumature rosate (assente nella subsp. flaminia), e l'interno del'ipochilo con colorazioni bruno rossastre. Specie descritta dalla Grecia, in Italia attualmente, sembra presente solo in Calabria (a parte la subsp. "flaminia" presente in Toscana e Romagna). Saluti, Bruno.
  5. Forma dell'antera e dello stimma, assenza di clinandrio e viscidio, giunzione ipo-epichilo larga sono caratteri che non ci dovrebbero più creare problemi nella identificazione. Sperando che possano essere stato d'aiuto, in saluto, Bruno.
  6. Questo soggetto ricorda vagamente la "placentina" per la forma dell'epichilo.
  7. ....altri possono avere l'epichilo a punta ed allungato, in questo caso si potrebbe grossolanamente confonderli con la "serie" delle E. leptochila, ma, giunzione ipo-epichilo e struttura del ginostemio sollevano ogni dubbio.
  8. Alcuni esemplari possono avere l'apice dell'epichilo fortemente ribattuto all'indietro....
  9. Altri possono avere l'interno dell'ipochilo bruno-giallastro e colori chiari.
  10. Alcuni soggetti possono tendere verso il rosa intenso, con interno dell'ipochilo porpora.
  11. Appennino Modenese, Luglio 2013. Anche se l'Epipactis muelleri è già stata postata varie volte in questa sezione, mi ero ripromesso ed avevo già preparato una serie di scatti per vedere la sua variabilità. Spero che questo possa essere utile per i futuri riconoscimenti. Saluti, Bruno.
  12. Piante intere in cui si vede che tutti gli ovari sono fecondati (autogamia).
  13. Serra San Bruno (VV), Agosto 2013. Locus classicus di questa specie descritta nel 2003. Portamento di una E. placentina, sia come dimensioni che nella forma delle foglie, ma si differenzia per i colori e la forma di tutte le parti fiorali. Specie assolutamente autogama, con antera non peduncolata, stimma raddrizzato verso l'antera, masse polliniche che poggiano direttamente sullo stimma, assenza di viscidio e clinandrio. La specie, a seconda dei vari autori, è stata messa in sinonimia, o come sottospecie o varietà della "placentina". Non sono certo un esperto, ma a mio personale parere merita il rango di specie come trattata dagli autori. Saluti, Bruno.
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