Tomaso Lezzi

Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. - Foto Tomaso Lezzi Spore

Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. - Foto Tomaso Lezzi Spore

Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. - Foto Tomaso Lezzi Il gambo grigio azzurrato, soprattutto vicino all'attacco con le lamelle

Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. - Foto Tomaso Lezzi Particolare del cappello

Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. - Foto Tomaso Lezzi Più da vicino

Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. - Foto Tomaso Lezzi Specie di recente creazione (2002), ancora non documentata nel nostro archivio, credo che sia uno dei primi ritrovamenti della zona Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo. Probabilmente è solo poco conosciuto ma in realtà più diffuso di quanto ci si possa immaginare, la sua taglia medio piccola lo fa però passare abbastanza inosservato! È un bell'Entoloma trovato in mezzo al muschio durante il primo giorno del raduno AMINT umbro-toscano con Alessandro e Luigi. Le caratteristiche macro sono: il gambo allungato, grigio con leggeri toni azzurrati soprattutto all'attacco del cappello che mi porta subito verso il Sottogenre Leptonia sez. Cyanula; il cappello finemente squamuloso su tutta la superficie, soprattutto al centro, il bordo non striato nel giovane e appena nell'esemplare maturo; lamelle bianche da giovani e rosa chiaro da mature, adnate, appena decorrenti. Le caratteristiche microscopiche rilevate: assenza di GAF; filo sterile con cheilocistidi cilindrici, claviformi, poco ingrossati, ad apice arrotondato; spore con 5 angoli (controllate solo quelle di profilo in cui si vedeva l'apicolo), misure osservate: 6,5-10,5×4,7-7,7 Q=1,2-1,4 (sempre solo quelle di profilo in cui si vedeva l'apicolo). L'insieme dei dati macro e micro porta verso Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. (2002); Gli Entoloma vicini come caratteristiche sono: Entoloma sodale, che però ha spore più grandi 9,5-14,0×7-9, con 5-7 angoli e cheilocistidi largamente clavati. Entoloma exile ha colori più chiari, base del gambo verdastra, spore più grandi 9-12×6-8, con 5-7 angoli, cheilocistidi settati con abbondante pigmento bruno. Tom Campione nel muschio

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi Spore lisce, con apicolo 10,3-15,9×5,2-9,1 Q=1,7-1,8

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi Cisitidi di forma cilindrico clavata a volte leggermente sinuosi

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi Cisitidi di forma cilindrico clavata a volte leggermente sinuosi. Inocybe incarnata (= Inocybe pyriodora var. incarnata), avrebbe cistidi a parete spessa, mentre gli esemplari esaminati hanno parte sottile.

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi Una macro per evidenziare l'abbondante velo cortiniforme

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi Negli esemplari adulti il colore del cappello diventa decisamente più marrone, l'arrossamento diventa poi di questo colore col tempo

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi ...stessa inquadratura, ma scatto dopo aver atteso qualche minuto

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi la sezione dopo qualche secondo...

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi Macro del filo eroso delle lamelle e del bodo del cappello arrossante per corrusione

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi basta sfiorarla e arrossa velocemente

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. - Foto Tomaso Lezzi Specie ancora non presente nel notro archivio! Una delle poche Inocybe arrossanti e per questo più facilmente delimitabile. Cappello bianco negli esemplari più giovani, e molto più disegnato di marrone negli esemplari adulti. Filo delle lamelle eroso. Velo e cortina molto abbondanti. Molto arrossante, anche a un tocco delicato sul gambo e sulle altre parti. La sezione arrossa vistosamente nel giro di qualche minuto. Odore pungente, intenso, ma aromatico. Tra le altre Inocybe arrossanti: Inocybe godeyi ha la base bulbosa a trottola, molto marginata; Inocybe patouillardi ha cappello non feltrato, ma liscio e fibrilloso radialmente, primaverile.

Lepiota clypeolaria (Bull.: Fr) Kumm. Ritrovamento in faggeta a Marsia, odore forte e tipico come di gomma bruciata, il gambo è coperto dalle tipiche fioccosità bianche, ma la pioggia ha lavato le fioccosità del cappello di questi esemplari in stadio di maturazione avanzato. Alcune Lepiota di taglia media potrebbero somigliare: Lepiota ventriosospora che però ha velo giallastro, e Lepiota ochraceosulfurescens che ingiallisce alla manipolazione.

Tricholoma populinum Lange - Foto Tomaso Lezzi La misura osservata delle spore (solo di profilo con apicolo in evidenza) è: 4,6-5,6×3,0-3,7 Q=1,3-1,7 Grossa guttula centrale, apicolo evidente. Tom

Tricholoma populinum Lange - Foto Tomaso Lezzi crop dell'attacco lamelle

Tricholoma populinum Lange - Foto Tomaso Lezzi Lamelle bianche macchiate di ruggine e attacco delle lamelle al gambo con un dentino, tipica dei Tricholoma

Tricholoma populinum Lange - Foto Tomaso Lezzi Ritrovamento sotto Pioppo, simbionte caratteristico di questa specie. Cappello beige con toni rosati, bordo quasi bianco, margine quasi disteso appena eccedente e involuto; forte odore di farina. Alcuni caratteri dei campioni osservati differiscono però dalla specie tipo: le spore piuttosto piccole rispetto a quanto riportato in letteratura e la mancanza di alcuni elementi caratteristici come il filo bruno sulle lamelle degli esemplari maturi. Tricholoma roseoacerbum, potrebbe essere simile, ma ha margine moto involuto, bordo del cappello solitamente rigato o costolato, manca l'odore di farina.

Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman - Foto Tomaso Lezzi Anche il gambo ha un disegno rosso come il cappello; le lamelle sono tipiche da Hygrophorus: spesse e piuttosto spaziate

Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman - Foto Tomaso Lezzi Un particolare del cappello di un giovane esemplare

Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman - Foto Tomaso Lezzi