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Laccaria amethystina (Huds.) Cooke; Regione Piemonte, Trino; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi.
(Exsiccatum TR101016TL003).
Macrocistidi sul filo lamellare. -
Laccaria amethystina (Huds.) Cooke; Regione Lombardia; Settembre 2008; Foto di Massimo Biraghi.
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Laccaria amethystina (Huds.) Cooke; Regione Trentino; Agosto 2005; Foto di Gianni Bonini.
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Laccaria amethystina (Huds.) Cooke 1884
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia HydnangiaceaeEtimologia
Dal latino amethysteus = che ricorda l'ametista, di colore violaceo chiaro.Cappello
Di piccole dimensioni, 2-5 cm, raramente più grande, convesso nei giovani esemplari poi appianato con piccola depressione centrale, si mantiene per lungo tempo involuto al margine, infine disteso, generalmente ondulato e relativamente solcato. Le colorazioni pileiche omogeneamente viola ametista acceso, più scuro specialmente in gioventù, tende a sbiadire al grigio-bluastro in maturazione e può assumere colorazioni crema-ocracee con sfumature violacee con tempo secco. La cuticola opaca, leggermente feltrata, igrofana e decorata da piccole squamette appressate (lente) al centro. Lamelle da largamente adnate fino a leggermente decorrenti, larghe e di buon spessore, caratteristicamente anastomizzate alla base, di colore violetto intenso con filo concolore.Gambo
5-7(10) cm × 4-8 mm, abbastanza slanciato e spesso più largo verso l'alto, di colore viola ametista più o meno scuro (concolore al cappello), solcato longitudinalmente da fibrille biancastre e bianco alla base, impallidente per il tempo secco, ha la tendenza a lacerarsi.Carne
Esigua nel cappello, fibrosa ed elastica nel gambo, alla sezione si presenta di colorazione viola chiaro nella parte superiore (cappello) e biancastra nel gambo, odore e sapore dolciastro, grato.Habitat
Fungo gregario, cresce a piccoli gruppetti dall'estate all'autunno inoltrato in tutti i terreni ricchi di sostanza organica (humus), dalla fascia collinare alla montagna, sia in boschi di latifoglie che di conifere.Commestibilità e tossicità
Senza valore alimentare.Osservazioni
L'identificazione sul campo è resa agevole per le sue caratteristiche morfocromatiche (dimensioni, portamento, colorazioni omogenee), un'alquanto improbabile confusione con giovani e patiti Cortinarius violaceus si evita osservando la presenza di una "cortina" e di un bulbo alla base del gambo; la tossica Mycena pura, specialmente negli esemplari disidratati dal tempo secco può ingannare il raccoglitore, presenta un cappello liscio, striato al margine per trasparenza, lamelle biancastre e solamente soffuse di violetto, questi caratteri macroscopici con l'odore nettamente rafanoide sono elementi utili per la distinzione sul campo.Curiosità
È un fungo appariscente per le colorazioni viola inteso, la sua raccolta a scopo alimentare, per altro poco redditizia, era effettuata per impreziosire o decorare alcune pietanze. Oggi, ne sconsigliamo il consumo a causa della segnalazione di problemi gastroenterici.Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi".
Regione Umbria; Novembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. -
Laccaria laccata (Scop.: Fr.) Cooke; Svizzera; Maggio 2015; Foto e microscopia di Roberto Cagnoli.
Spore globose, 8,5-10 µm, sferiche al microscopio, con aculei mediamente spaziati di forma conica di lunghezza inferiore ai 2 µm.
Basidi tetrasporici.
Assenza di veri cheilocistidi, presenza di peli marginali, rari, cilindrici e leggermente capitulati.
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Laccaria laccata (Scop.: Fr.) Cooke; Regione Umbria; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi.
Campioni di dimensioni piuttosto grandi, cappello di 6 cm, gambo di 8 cm; gambo fibrilloso, non pruinoso, cellule marginali cilindriche, flessuose e decisamente strette; basidi in prevalenza tetrasporici (osservati anche trisporici e bisporici); spore sferiche.
In alto le cellule marginali cilindriche, flessuose e decisamente strette.
In basso basidi, in prevalenza tetrasporici (osservati anche trisporici e bisporici).
Un confronto tra i peli cistidiali di Laccaria affinis a sinistra e i macrocistidi di Laccaria amethystina a destra.
Basidi, in prevalenza tetrasporici più rari bisporici.
Spore sferiche.
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Laccaria laccata (Scop.: Fr.) Cooke; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
Stessi esemplari di Massimo Biraghi, micro compatibile, spore sferiche 8-9 µm, basidi tetrasporici, filo lamellare privo di cheilocistidi.
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Laccaria laccata (Scop.: Fr.) Cooke; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto e microscopia di Massimo Biraghi..
Microscopia
Basidi tetrasporici lunghi fino a 50 µm.
Spore da globose a subglobose 8,5-10 × 8-10 µm.
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Laccaria laccata (Scop.: Fr.) Cooke; Regione Lazio; Dicembre 2008; Foto di Mauro Cittadini.
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Laccaria laccata (Scop.: Fr.) Cooke; Regione Lombardia; Novembre 2008; Foto di Massimo Mantovani.
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Laccaria laccata (Scop.: Fr.) Cooke; Regione Lombardia; Ottobre 2007; Foto di Massimo Biraghi.
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Laccaria laccata (Scop.: Fr.) Cooke; Regione Lazio; Ottobre 2007; Foto e microscopia di Felice Di Palma.
Microscopia
Spore n=20 ... (5,96 )6,875-8,433(9,21) × (5,92 )6,508-8,212(8,39) μm.
Spore e basidi.
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Laccaria laccata (Scop. : Fr.) Cooke 1884
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Hydnangiaceae
Etimologia
Dal latino laccatus = laccato, per l'aspetto simile alla lacca.
Cappello
Di piccole dimensioni, da 1 a 4 cm, quasi emisferico nei giovani esemplari, diventa poi convesso nella fase centrale dello sviluppo, per poi appianarsi in età adulta con la presenza di una piccola depressione centrale. Il margine è striato per trasparenza e generalmente ondulato, la cuticola è opaca, leggermente feltrata e forforacea verso il centro, le colorazioni pileiche variano dal rosa carnicino al rosso-brunastro pallido, in relazione alle condizioni climatiche, sbiadisce vistosamente fino al beige chiaro con il tempo secco per la caratteristica di essere igrofana.
Imenoforo
Lamelle da adnate a leggermente decorrenti, spaziate, larghe e intercalate da lamellule, fragili e facilmente asportabili, di colore rosa molto chiaro in gioventù, rosa con riflessi viola durante lo sviluppo, rosa-brunastro in età adulta con filo concolore.
Gambo
3-10 × 0,4-0,8 cm, generalmente cilindrico e più o meno slanciato, a volte contorto e allargato verso il fondo, di consistenza elastica e tenace, fibroso, concolore al cappello o più scuro con l'età, solcato da leggere striature in senso longitudinale per la presenza di piccole fibrille, ife miceliari basali biancastre.
Carne
Poco consistente, esigua nel cappello e fibrosa nel gambo, acquosa, igrofana, alla sezione biancastra o leggermente imbrunente, di sapore dolciastro e odore grato, fungino.
Habitat
Cresce in tutti i tipi di boschi sia di latifoglia che di conifera, dall'inizio dell'estate all'autunno protraendosi fino ai primi geli; specie gregaria, fruttifica in piccoli gruppetti, raramente isolata.
Commestibilità e Tossicità
Commestibile ma poco adatto all'utilizzo gastronomico per l'acquosità, la poca consistenza della carne e il gambo fibroso.
Specie simili
Laccaria proxima (Boudier) Patouillard si distingue macroscopicamente per le colorazioni pileiche più aranciate con toni brunastri e per le evidenti striature sul gambo; Laccaria tortilis (Bolt : Fr.) Cooke si riconosce per le più piccole dimensioni, il cappello irregolare e profondamente striato, le lamelle con evidenti anastomosi; Laccaria fraterna (Cke. & Mass.) Pegler si diversifica per i colori intensi rosso-brunastri, le piccole dimensioni e la preferenza a fruttificare presso Eucalipto; Laccaria bicolor (Maire) Orton si distingue per avere le lamelle e i resti miceliari alla base del gambo di colore violetto-lilacino.
Osservazioni
Specie ubiquitaria è presente in tutte le fasce vegetative, dalla pianura alla montagna, per le sue caratteristiche morfocromatiche è confondibile solamente con specie vicine differenziabili esclusivamente con l'osservazione dei caratteri microscopici.
Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi.Regione Lazio; Ottobre 2007; Foto di Tomaso Lezzi.
Base del gambo bianca e vista lamelle.
Microscopia
Microscopia e foto di Mauro Cittadini.
Spore subsferiche 7-8 × 7-8 μm e basidi tetrasporici.
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Kuehneromyces mutabilis (Scop. : Fr.) Singer & A.H. Smith; Regione Trentino; Settembre 2013; Foto di Tomaso Lezzi.
III Congresso Trentino sui Funghi Alpini; Cles, Loc. Malgaroi (TN); 5-8 Settembre 2013.Caratterizzata da piccoli peli sul gambo a forma di uncino, cappello igrofano più chiaro al centro e più scuro all'esterno.Attenzione alla possibile confusione con l Galerina, velenose mortali.Particolare dei peli sul gambo a forma di uncino. -
Kuehneromyces mutabilis (Scop. : Fr.) Singer & A.H. Smith; Regione Lombardia; Agosto 2013; Foto di Lorenzo Martinelli.
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Kuehneromyces mutabilis (Scop. : Fr.) Singer & A.H. Smith; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
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Laccaria amethystina (Huds.) Cooke 1884
in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inviato
Laccaria amethystina (Huds.) Cooke; Regione Liguria; Settembre 2009; Foto di Maria Ligure.
