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Conocybe apala (Fr. : Fr.) Arnolds 2003
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Conocybe apala (Fr. : Fr.) Arnolds 2003 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Bolbitiaceae Sinonimi Bolbitius tener Berk. & Broome 1860 Bolbitius albipes G.H. Otth 1870 Conocybe lactea (J.E. Lange) Métrod 1940 Conocybe albipes (G. H. Otth) Hauskn. 1998 Etimologia L'epiteto Conocybe deriva dal greco "κῶνος"[cónos] = cono e "κύβη" [cýbe] = testa, dal cappello conico. L'epiteto apala deriva dall'aggettivo latino hapalus = uovo non ben cotto, per l'aspetto del suo cappello. Cappello Campanulato, di colore bianco appena paglierino, come l'intero carpoforo. Sporata Color ruggine. Microscopia Basidi sferopeduncolati che alternandosi alle pseudoparafisi formano una struttura regolare. Regione Umbria, Agosto 2010; Foto Tomaso Lezzi. Praticolo, trovato in un campo di erba tagliata con gramigna e trifoglio. Il cappello campanulato, striato sul margine. Le lamelle, che negli esemplari molto giovani sono bianche, con la maturazione delle spore (campione a sinistra) si colorano, diventando completamente color ruggine negli esemplari maturi (campione a destra). Il gambo nella parte alta è striato e ricoperto di pruina. Spore 11,9-13,8 × 7,7-9,3 µm; Q=1,4-1,7; Qm=1,6; ellissoidali, a parete spessa, con poro germinativo.- 11 risposte
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Bolbitius reticulatus (Pers.) Ricken 1915
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Bolbitius reticulatus (Pers. : Fr.) Ricken; Regione Abruzzo; Ottobre 2014; Foto macro di Tomaso Lezzi, foto micro di Tomaso Lezzi e Mario Iannotti. Raduno GEMA 2014 - Rivisondoli. Questo ritrovamento di Bolbitius è caratterizzato da crescita lignicola su tronco di faggio morto; cappello molto glutinoso di colore piuttosto variabile nei vari esemplari ritrovati: marrone, grigio, beige, con una leggera sfumatura lilla; superficie del cappello poco corrugata, non reticolata, lungamente striata; lamelle libere; gambo forforaceo. Spore amigdaliformi, tessuti della cuticola con cellule sferiche e terminali allungati, ramificati. Alcuni autori differenziano Bolbitius aleuriatus (Fr.) Singer = Bolbitius reticulatus f. aleuriatus (Fr.) Enderle; da Bolbitius reticulatus (Pers.: Fr.) Ricken; fondamentalmente per il cappello poco reticolato. Altri autori considerano questo carattere una semplice variabilità specifica e noi concordiamo con questa'ultima tesi. Particolare del cappello. Particolare del gambo forforaceo. Cheilocistidi 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale. Cuticola 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale. Tessuti della cuticola con cellule sferiche e terminali allungati, ramificati. Spore amigdaliformi 1000×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale. Bolbitius reticulatus (Pers.: Fr.) Ricken; Regione Abruzzo; Leg. Laura Nicoletti; foto micro di Tomaso Lezzi e Mario Iannotti. Raduno GEMA 2014 - Rivisondoli. Cheilocistidi. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale, a 400×. Tessuti della cuticola con cellule sferiche e terminali allungati, ramificati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale, a 400× Teminali della cuticola. Tessuti della cuticola con cellule sferiche e terminali allungati, ramificati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale, a 1000× -
Bolbitius reticulatus (Pers.) Ricken 1915
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Bolbitius reticulatus (Pers. : Fr.) Ricken; Regione Umbria; Giugno 2013; Foto, descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi. Comitato Scientifico A.Mi. Umbria 2013. Bevagna. In bosco di quercia, a terra tra frustoli di legno; cappello tra il beige, il grigio e il violetto, con sottile reticolo sul cappello, mascherato dal glutine e dalla pioggia presenti sul cappello stesso; gambo bianco sporata ocra. Particolare del reticolo presente sul cappello. Cheilocistidi cilindrici, cilindrico-flessuosi, capitulati. Osservazione in Rosso Congo, a 400×. Spore brune, lisce, ellittissoidali, amigdaliformi, con guttula visibile nelle spore immature e poco colorate. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×. -
Bolbitius reticulatus (Pers.) Ricken 1915
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Bolbitius reticulatus (Pers : Fr.) Ricken, Regione Toscana, Raduno di Comano 2010, foto di Tomaso Lezzi (Exsiccatum TL20100619-01) Spore 9,3-11,9 × 4,8-6,1 µm; Q=1,7-2,1; Qm=1,9; ellittiche, amigdaliformi, lisce, con poro germinativo evidente. Cheilocistidi cilindrici, larghi, claviformi, con profilo irregolare a volte con strozzature. Cuticola formata da uno strato a imeniderma di cellule globose, sferopeduncolate, frammiste a ife con struttura a trichoderma di cellule erette, allungate, rigonfie, concatenate, spesso ramificate, con pigmento grigio incluso, diffuso e granulare. -
Bolbitius reticulatus (Pers.) Ricken 1915
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Bolbitius reticulatus (Pers : Fr.) Ricken; Regione Toscana, Raduno di Comano 2010; Foto di Mario Iannotti. (Exsiccatum TL20100619-01) -
Bolbitius reticulatus (Pers.) Ricken 1915
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Bolbitius reticulatus (Pers.) Ricken 1915 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Bolbitiaceae Sinonimi Bolbitius reticulatus var. reticulatus (Pers.) Ricken. 1915 Bolbitius reticulatus var. reticulatus f. reticulatus (Pers.) Ricken. 1915 Bolbitius aleuriatus (Fr. : Fr.) Singer. 1951 Bolbitius reticulatus var. aleuriatus (Fr.: Fr.) Bon. 1996 Bolbitius reticulatus var. reticulatus f. aleuriatus (Fr.: Fr.) Enderle. 1996 Etimologia L'epiteto Bolbitius deriva dal latino bolbitius = attinente lo sterco di bue, per l'ambiente di crescita. L'epiteto reticulatus deriva dal latino reticulatus = a forma di rete; per il disegno scuro in rilievo presente al centro del cappello. Cappello Cappello grigio-lilla di piccole dimensioni 1-2 cm, da subgloboso a convesso in gioventù, poi convesso e infine appianato, molto viscoso, centro viola scuro, quasi nero, presenza incostante di una papilla appuntita, piccola ma nettamente delimitata. Sul cappello è presente un reticolo, in alcuni campioni più leggero in altri campioni molto marcato, venoso e scuro nel centro del cappello, con maglie più o meno circolari, depresse nella parte mediana, il margine non presenta reticolo ed è nettamente rigato. Imenoforo Lamelle libere, prima di colore bianco nei giovani esemplari, poi rosa-ocra. Sporata Ocra-ruggine. Gambo Bianco, cilindrico, allungato, pruinoso, con presenza di grandi caulocistidi visibili anche con una buona lente. Habitat Spesso si rinvengono su frustoli di legno semi-interrati e degradati, che simulano crescita terricola. Microscopia Spore 9,3-11,9 × 4,8-6,1 µm; Q=1,7-2,1; Qm=1,9; ellittiche, amigdaliformi, lisce, con apicolo, poro germinativo evidente. Cheilocistidi cilindrici, larghi, claviformi, con profilo irregolare a volte con strozzature. Caulocistidi presenti. Cuticola formata da uno strato a imeniderma di cellule globose, sferopeduncolate, frammiste a ife con struttura a trichoderma di cellule erette, allungate, rigonfie, concatenate, spesso ramificate, con pigmento grigio incluso, diffuso e granulare. Commestibilità o Tossicità Non commestibile. Somiglianze e varietà A prima vista questa specie si potrebbe confondere con un Pluteus per la lamella libera, l'habitat lignicolo su frustoli e il colore delle lamelle rosa-ocra, la sporata ocra-ruggine però toglie qualsiasi dubbio e porta verso il Genere Bolbitius. Non sono molti i Bolbitius che presentano tonalità del cappello grigio-violacee, tra questi: Bolbitius pluteoides M.M. Moser ha un piccolo umbone, cappello plissettato solcato. Ma ha cappello molto piccolo, toni non così lilla-violacei. Bolbitius aleuriatus (Fr.: Fr.) Singer, alcuni autori lo considerano una specie differente, ma non ha differenze microscopiche. Il cappello si presenta liscio o con reticolo appena accennato, e si tende oggi a considerarlo sinonimo di Bolbitius reticulatus. Discussione Alcuni Autori come Courtecuisse considerano Bolbitius reticulatus (Pers.: Fr.) Ricken come una specie separata da Bolbitius aleuriatus (Fr.: Fr.) Singer. Altri Autori le considerano varietà differenti di una stessa specie: Bolbitius reticulatus var. reticulatus e Bolbitius reticulatus var. aleuriatus (Fr.: Fr.) Bon. Altri Autori come in Flora Agaricina Neerlandica e Funga nordica, le considerano solo come forme differenti: Bolbitius reticulatus var. reticulatus f. reticulatus (Pers.: Fr) Ricken e Bolbitius reticulatus var. reticulatus f. aleuriatus (Fr.: Fr.) Enderle. Infine Index Fungorum li riunisce entrambi sotto la stessa specie Bolbitius reticulatus (Pers.: Fr.) Ricken. Appoggiamo la scelta di Index Fungorum, che riunisce B. reticulatus e B. aleuriatus visto che, nei campioni osservati, la presenza del reticolo è piuttosto variabile, da molto leggero a molto marcato. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. AA.VV., 2005. Coprinaceae & Bolbitiaceae. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 6. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. ARNOLDS, E., 2003a. Notulae ad Floram Agaricinam Neerlandicam – XXXIX. Bolbitius. Persoonia 18, 201–214. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Toscana, Raduno di Comano 2010, foto di Tomaso Lezzi (Exsiccatum TL20100619-01) I campioni estratti dal terreno risultano cresciuti su frustoli di legno semi-interrato e degradati derivanti dal taglio della legna in un bosco di Castagno. Sullo spesso strato di glutine si attaccano facilmente detriti provenienti dal terreno. Sotto lo strato di glutine si intravede il reticolo in rilievo. Le lamelle libere, rosa-ocra. Paticolare del cappello viscosissimo, coperto da un reticolo venoso e scuro nel centro del cappello, con maglie più o meno circolari, depresse nella parte mediana, il margine non presenta reticolo ed è nettamente rigato. In altri esemplari concresciuti il reticolo viola-nerastro è invece molto marcato. -
Bolbitius excoriatus Dähncke, Hauskn., Krisai, Contu & Vizzini 2010
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Bolbitius excoriatus Dähncke, Hauskn., Krisai, Contu & Vizzini; Regione Lazio; Novembre 2014; Foto di Mario Iannotti. Raduno AMER 2014 -
Bolbitius excoriatus Dähncke, Hauskn., Krisai, Contu & Vizzini 2010
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Bolbitius excoriatus Dähncke, Hauskn., Krisai, Contu & Vizzini 2010 Raduno AMER 2014 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Bolbitiaceae Etimologia L'epiteto Bolbitius deriva dal latino bolbitius = attinente lo sterco di bue, per l'ambiente di crescita. L'epiteto excoriatus deriva dal latino excoriatus (participio perfetto di excorio) = scorticato, per le squamette rialzate presenti sul cappello. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. AA.VV., 2005. Coprinaceae & Bolbitiaceae. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 6. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. ARNOLDS, E., 2003a. Notulae ad Floram Agaricinam Neerlandicam – XXXIX. Bolbitius. Persoonia 18: 201–214. FERISIN, G., 2017. Bolbitius excoriatus una nuova specie per il Friuli Venezia Giulia. Micologia e Vegetazione 32 (1): 75-80. Regione Lazio; Novembre 2014; Foto di Tomaso Lezzi. Piccolo Bolbitius con crescita su escrementi bovini, sporata ocra e cuticola scura che si frammenta in areole con la crescita del cappello. -
Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879
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Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst.; Regione Lombardia, Parco Nord di Milano; Ottobre 2014; Foto di Marco Barbanera. Su tronco a terra di latifoglia. -
Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879
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Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst.; Regione Toscana; Gennaio 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Lignicolo annuale su tronchi caduti, sessile, di solito con il margine superiore ripiegato che fa da “ancoraggio” sul supporto. Mensole più o meno dimidiate con margine ondulato e biancastro (da giovane) che contrasta col resto della superficie superiore sterile di colore bruno o grigio scuro. Lunghezza delle mensole da 3 a poco oltre i 10 cm; larghezza da 1 a 5 cm. Imenoforo poroide con superficie grigio scuro che tende ad annerire in vecchiaia o per corrusione; pori da rotondeggianti ad angolosi ma sempre piuttosto piccoli. Dissepimenti sottili, non lacerati. Caratteristico il suo buon odore (a me ricordava un misto tra l’odore del Cantharellus cibariuse quello delle trombette da morto) che la fa distinguere dalla simile Bjerkandera fumosa(dall’odore anisato ma sgradevole e dai colori più chiari). Altra sua caratteristica riscontrabile sezionandolo è una sottile linea nera che separa la carne dallo strato dei tubuli. Fruttifica anche in colonie numerosissime che possono ricoprire una vasta superficie del tronco ospite Colonia. Spicca il colore bianco del margine delle mensole negli esemplari giovani. Alcune mensole staccate dalla colonia; in alto, nell’esemplare più vecchio e più grande, si nota il margine superiore ripiegato e che era attaccato al tronco, mentre il margine libero del cappello ha perduto quasi del tutto la colorazione biancastra che contraddistingue le mensole più giovani. Imenoforo di colore grigio scuro. Con l’evidente annerimento della superficie poroide. Anche dove è stata toccata (vedi l’impronta digitale lasciata in basso sulla sinistra) tende subito ad annerire. -
Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879
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Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst.; Regione Piemonte, Parco del Ticino (NO). Foto di Rensacca. Su ceppaia di latifoglia. Giovani esemplari con margini ondulati e bianchi Imenoforo grigio cenere. Tubuli separati dal contesto da una linea nera. -
Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879
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Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst.; Foto di Rensacca. La linea nera che divide il contesto dai tuboli. -
Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879
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Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst.; Foto di Rensacca. Zoom sull'imenoforo. -
Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879
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Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Phanerochaetaceae Foto e Descrizioni Regione Lombardia, Parco del Ticino. Su legno di latifoglia, un lignicolo dall'odore gradevole. Foto, commenti e microscopia di Rensacca. -
Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974
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Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S. E. Carp.; Regione Lombardia, Lenna; Ottobre 2014; Foto e microscopia di Angelo Mariani. Su legno di conifera. Microscopia Spore 12,5-18 × 4,2-5,5 µm lisce, ellittiche, guttulate, con setto mediano più o meno evidente, ialine. Lle misure sporali di questa raccolta rilevano delle dimensioni maggiori rispetto ai testi consultati. Aschi 100-120 × 7-8 µm ottasporici, reazione positiva all'apice in Melzer. -
Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974
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Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp.; Regione Trentino; Agosto 2011, Foto, descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi. 1º Congresso trentino sui funghi alpini, Cles (TN), Loc. Malgaroi. Crescita su legno di Ontano verde (Alnus viridis), gli ascomi non si sviluppano sulla corteccia, ma sul legno che si trova sotto la corteccia, come si vede bene nella seconda fotografia. (Exsiccatum TL20110826-02) Microscopia Spore ellissoidali, allungate, biguttulate, che a maturità presentano un setto. Osservazioni in Floxina basica. -
Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974
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Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp.; Regione Lazio; Novembre 2011; Foto di Mauro Cittadini. Microscopia Spore (8)9-12(14) × 3,2-4,25(5) micrometri, strettamente ellissoidali, cilindriche lisce, le spore mature risultano settate nella parte mediana, notate molte in fase di germinazione. Aschi cilindrici, amiloidi, Parafisi sottili, cilindriche, settate, alcune leggermente ingrossate all'apice, con contenuto granuloso. -
Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974
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Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp.; Regione Lazio, Agosto 2011, Foto di Tomaso Lezzi. Piccolo ascomicete di colore giallo brillante, trovato su legno di Faggio. Gli aschi sono cilindrici, con l'estremità affusolata: le spore ellissoidali, allungate, hanno due piccole guttule ben delimitate; le parafisi sono cilindriche, sottili. Particolare. Aschi cilindrici, affusolati, parafisi cilindriche, sottili, filiformi. Spore ellissoidali, allungate, con due piccole guttule ben delimitate. Spora in germinazione. -
Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974
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Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp.; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Asco. Ascospore, in maturazione biguttulate e con una linea traversale verso la metà. Ascospore. -
Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974
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Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto Felice Di Palma. -
Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974
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Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp.; Regione Abruzzo; Ottobre 2009; Foto Felice Di Palma. -
Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974
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Bisporella citrina (Batsch : Fr.) Korf & S.E. Carp. 1974 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Leotiomycetes Ordine Helotiales Famiglia Incertae sedis Foto e Descrizioni Minuscolo ascomicete fortemente gregario, di colore giallo brillante, normalmente su legno degradato di latifoglia in particolare Faggio. Le foto sottostanti sono state scattate in Abruzzo, località Ceppo. Numerosi esemplari su di un ceppo decorticato di Faggio. Foto di Mauro Cittadini. Microscopia Spore (8)9-12 × 3,2-4,2 µm, strettamente ellissoidali, lisce, irregolarmente ma in media biguttulate, le spore mature risultano settate nella parte mediana, notate molte in fase di germinazione. Aschi cilindrici 110-132 × 6,5-7,5 µm. Parafisi sottili, cilindriche, settate, alcune leggermente ingrossate all'apice, con contenuto granuloso. Foto Mauro Cittadini. Regione Abruzzo, Ceppo; Ottobre 2009; Foto Mauro Cittadini. Asco e spore, alcune in fase di germinazione. Aschi e parafisi; Foto Mauro Cittadini. -
Battarrea phalloides (Dicks. ex Persoon) Persoon 1801
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Battarrea phalloides (Dicks. ex Persoon) Persoon; Giugno 2010; Regione Toscana, Rocca d'Orcia (SI); Foto e microscopia di Angelo Mariani. Spore, 4,2-5 µm; subglobose , verrucose. Spore, capillizio con elateri. -
Battarrea phalloides (Dicks. ex Persoon) Persoon 1801
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Battarrea phalloides (Dicks. ex Persoon) Persoon; Luglio 2010; Foto di Luigi Minciarelli. Una delle rare stazioni, per questo inusuale gasteromicete dotato di una volva e con l'imenio posto sul rivestimento esterno del cappello. La volva è biancastra e spesso profondamente interrata, all'inizio gelatinosa, quindi secca; il gambo è bruno-rossastro, slanciato e fibrillo-scaglioso; il cappello è biancastro da giovane, quindi con la maturazione sporale diventa abbondantemente pulverulento e rossastro. Spore. Spore ed elateri. -
Battarrea phalloides (Dicks. ex Persoon) Persoon 1801
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Battarrea phalloides (Dicks. ex Persoon) Persoon; Luglio 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Una specie molto particolare, che da giovane è racchiusa in una volta di cui restano evidenti tracce sia alla base del gambo, che sopra al cappello. La particolarità è la produzione di spore sopra la superficie del cappello, che si ricopre presto di una fitta polvere bruna. Osservando la polvere sporale al microscopio, insieme alle spore si possono vedere gli elateri, delle strutture arrotolate a spirale, che quando si distendono come una molla servono a facilitare la dispersione delle spore (il termine viene dal greco elatèr = che spinge). Spore subglobose con la superficie decorata. Misure rilevate: 5,3-5,9×4,9-5,8 µm; Qm,=1,08. Esemplari in vari stadi di maturazione. Gli esemplari escono per circa un terzo della lunghezza del gambo dal terreno, mentre i restanti 2/3 si trovano interrati. Sul cappello restano spesso delle placche bianche, resti della volva. Sotto i resti della volva si vede la polvere sporale bruna, che si trova sulla superfice superiore del cappello. Il cappello di un giovane esemplare ancora quasi completamente avvolto nei resti della volva. I campioni estratti dal terreno mostrano la base avvolta in una volva. Il cappello di due esemplari. Il cappello e la volva. Spore subglobose con la superficie decorata. Misure rilevate: 5,3-5,9×4,9-5,8 µm; Qm,=1,08. Osservazione in L4, a 1000×. Gli elateri, le strutture a spirale che facilitano la dispersione delle spore. Osservazione in L4, a 1000×. Spore ed elaterio. Osservazione in L4, a 1000×.