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Archivio Micologico

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  1. Amanita fulva Fr.; Regione Calabria; Ottobre 2005; Foto di Antonio Lupo.
  2. Amanita fulva Fr. 1815 Tassonomia Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Genere Amanita Sottogenere Amanitopsis Sezione Amanitopsis Sinonimi Amanita vaginata var. fulva (Fr.) Gillet 1874 Amanitopsis fulva (Fr.) W.G. Sm. 1908 Nome italiano Bubbolina rigata - Bubbolina bruna. Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. Cappello 5-10 cm; di diametro, inizialmente campanulato, poi depresso con leggero umbone più o meno pronunciato, di colore caramello, fulvo, arancione uniforme o con il centro a tonalità più cariche, margine nettamente striato, lamelle prima bianche poi crema, libere al gambo. Lamelle Bianche, fitte, adnate, con presenza di numerose lamellule tronche. Gambo 8-12 × 0,8-1,5 cm, senza anello, slanciato, cilindrico attenuato verso l'alto da pieno a farcito e infine cavo, liscio di colore biancastro o con tonalità concolori al cappello, pruinoso o percorso da squamettature più o meno evidenti, per lo più senza la minima traccia di anello. Volva Membranosa ma poco consistente, sottile, più o meno lacero-inguainante, bianca, solitamente con macchie più o meno bruno-ruggine. Carne Tenera, friabile, non è molto spessa, abbastanza fragile, bianca o con lieve sfumatura brunastra con odore e sapore insignificanti. Habitat Cresce sotto aghifoglie e latifoglie, dall'estate all'autunno, su terreni acidi. Microscopia Spore 9-12 x 9-11,5 µm, Q min-max 1-1,1 Q med. 1,06, sferiche, non amiloidi, bianche, lisce, ialine, con guttule, apicolo pronunciato. Sporata in massa bianca. Basidi 45-55 × 15-18 µm, tetrasporici, clavati, spesso con testa molto dilatata. Subimenio cellulare. GAF non osservati né alla base dei basidi né in altri tessuti. Velo generale essenzialmente di tipo filamentoso. Commestibilità o Tossicità Buona dopo adeguata cottura, tossica da cruda. Specie simili Prima indicata come semplice varietà di Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Lam., poi elevata a rango di specie, Amanita fulva si distingue dalle altre specie del gruppo della Sez. Amanitopsis, e si determina con relativa facilità, per il cappello di colore giallo-fulvo, per la volva macchiata di bruno-ruggine, per il gambo liscio e per la crescita in esemplari singoli tra i residui legnosi, tanto da sembrare una specie lignicola e saprofita. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Toscana; Luglio 2009; Foto di Massimo Biraghi. Microscopia di Mauro Cittadini. Sporata in massa bianca. Spore 9-12 x 9-11,5 µm, da sferiche a globose, Q min-max 1-1,1 Q med. 1,06, lisce, ialine,non amiloidi, con guttule all'interno, apicolo pronunciato. Basidi 45-55 × 15-18 µm, tetrasporici, clavati, spesso con testa molto dilatata. Subimenio cellulare. GAF non osservati né alla base dei basidi né in altri tessuti. Velo generale essenzialmente di tipo filamentoso. Basidi e basidiospore. Ife del velo generale.
  3. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Umbria; Ottobre 2013; Foto di Mario Iannotti.
  4. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Umbria; Ottobre 2013; Foto di Mario Iannotti.
  5. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto di Mario Iannotti. Amanita non molto comune, può essere confusa con Amanita rubescens, Amanita pantherina e Amanita excelsa var. spissa, si distingue principalmente per la sua peculiarità di avere il velo generale di colore giallo.
  6. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Sardegna, Montiferru; Giugno 2013; Foto di Franco Sotgiu.
  7. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Sardegna; Novembre 2011; Foto di Franco Sotgiu.
  8. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Sardegna; Luglio 2010; Foto di Franco Sotgiu.
  9. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Calabria; Luglio 2009; Foto di Pietro Curti.
  10. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Particolare dell'anello con la striatura nella faccia superiore e con l'orlo giallo, fioccoso. Verruche del cappello. La volva con le tipiche fioccosità giallastre.
  11. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Toscana; Giugno 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Amanita reperibile in boschi termofili di latifoglie (Faggio, Castagno, Quercia). Potrebbe essere scambiata a prima vista per Amanita pantherina o per Amanita rubescens. Rispetto all’Amanita pantherina la contraddistinguono le verruche giallognole, il margine non striato, l’anello alto sul gambo, la volva aderente al bulbo e dissociata in piccole fioccosità giallastre. Amanita pantherina presenta verruche bianche, margine striato, anello basso sul gambo e volva circoncisa e dissociata in più cercini. Rispetto all’Amanita rubescens la contraddistinguono i colori sia esterni, mai con tonalità rosa-rossastre come in Amanita rubescens, che della carne bianca, con tonalità gialline sotto la cuticola; contro l’arrossamento della carne in A. rubescens. Anche l’anello di Amanita franchetii presenta una caratteristica particolare: è striato superiormente, come in Amanita rubescens, ma ha l’orlo fioccoso e giallo. Le verruche gialle. Il gambo. La volva dissociata in fiocchetti giallognoli.
  12. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Sardegna, Raduno AMINT; Novembre 2007; Foto di Pietro Curti. Campioni della Sardegna. Dettaglio con primo piano del residuo velare giallo oro.
  13. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Lazio; Ottobre 2007; Foto di Tomaso Lezzi. Particolare delle verruche giallastre sul cappello. Anello col bordo giallo. La volva dissociata in verruche gialle.
  14. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Sardegna, Raduno AMINT; Novembre 2007; Foto di Felice Di Palma.
  15. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Sardegna; Settembre 2005; Foto di Franco Sotgiu. Giovani esemplari.
  16. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Marche; Ottobre 2003; Foto di Pietro Curti.
  17. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Regione Marche; Foto di Pietro Curti. Specie che cresce nei boschi di latifoglia, assolutamente priva d'interesse alimentare e per giunta facilmente confondibile con la velenosa Amanita pantherina, in particolare quando i residui velari non hanno tonalità gialle pronunciate e quando non si presta attenzione alla conformazione della volva, presto dissociata in residui fioccosi in questa specie, persistente e tipicamente circoncisa in Amanita pantherina.
  18. Amanita franchetii (Boud.) Fayod 1889 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Genere Amanita Sottogenere Lepidella Sezione Validae Sinonimi Amanita aspera sensu auct. mult. 2005 Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. Cappello Diametro cm. 4-12, da convesso a piano-convesso; margini incurvati, non striati o se striati più scuri; superficie liscia, asciutta, bruno-lucente, bruno-ocra fino al bruno camoscio. più scura al centro ricoperta da numerose verruche di forma piramidale, acuminate, di colore dal giallognolo al bruno-marrone che poi sbiadiscono verso il biancastro. Lamelle Fitte, da annesse a libere, bianche, colorate di giallognolo vicino al margine. Gambo Lungo 5-10 cm. con diametro di 1-2 cm., farcito, da affusolato a ingrossato, spesso bulboso alla base; superficie biancastra, con scaglie appiattite sparse. Anello Il velo parziale membranoso, color crema, forma un fragile anello superiore simile ad una sottana che spesso ha margini giallognoli. Volva Il velo universale è completamente dissociato e rimane visibile nelle verruche del cappello, cercini e piccole scaglie fioccose dal giallo al grigio nella zona basale e sul gambo. Carne Soffice, dal bianco al giallognolo pallido, odore imprecisabile, sapore poco gradevole. Habitat Solitaria o in piccoli gruppi nei boschi misti di querce e di conifere; predilige terreni calcarei, fruttifica in tutte le stagioni fino a metà inverno, ma raramente in numerosi esemplari: è specie a tendenza termofila-meridionale. Spore 8-12 × 6-8 µm, ellittiche, pallide, amiloidi, bianche. Commestibilità o Tossicità Sospetta. Da rifiutare anche per la somiglianza con l'Amanita pantherina (DC. : Fr.) Krombh. Osservazioni Si riconosce per i colori del cappello, per le verruche di solito piramidali-appuntite e giallastre, per l'anello col margine giallo, per le decorazioni del gambo e per la volva completamente dissociata come descritta in precedenza. Specie simili Amanita rubescens Pers. : Fr. specialmente nella varietà anulosulphurea Gillet, che però ha carne arrossante. Amanita excelsa (Fr. : Fr.) Bertill. = Amanita spissa (Fr.) P. Kumm. può somigliare ad esemplari vecchi di Amanita franchetii che hanno perso il colore delle verruche e delle squame. Amanita pantherina presenta conformazione della volva persistente e tipicamente circoncisa. Amanita franchetii var. lactella (E.-J. Gilbert) Bon & Contu avrebbe colore bianco ma con velo generale sempre di colore giallo. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Giugno 2012; Foto di Mario Iannotti.
  19. Amanita excelsa var. spissa (Fr.) Neville & Poumarat; Regione Piemonte; Giugno 2010; Foto di Alessandro Remorini. Scopello (VC) 1.000 m s.l.m., bosco di Abete rosso.
  20. Amanita excelsa var. spissa (Fr.) Neville & Poumarat; Regione Umbria; Foto di Tomaso Lezzi.
  21. Amanita excelsa var. spissa (Fr.) Neville & Poumarat; Regione Toscana; Giugno 2008; Foto di Pietro Curti.
  22. Amanita excelsa var. spissa (Fr.) Neville & Poumarat; Regione Lazio; Maggio 2007; Foto di Gianni Pilato.
  23. Amanita excelsa var. spissa (Fr.) Neville & Poumarat 2004 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Sinomimi Amanita spissa (Fr.) Bertill. 1866 Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. L'epiteto spissa deriva dal latino spissus = massiccio, grosso, per il suo aspetto. Cappello 8-12 cm, inizialmente globoso, poi espanso, appianato a maturità, a volte anche con una lieve depressione centrale; margine perfettamente liscio, privo della caratteristica pettinatura; cuticola di colore bruno, grigio scuro, nella maggioranza dei casi nuda, al limite leggermente cosparsa di verruche a placche farinose-forforose, piramidali, grigio-brune, più frequenti e persistenti. Imenoforo Lamelle bianche, senza riflessi rosati. Gambo 8-16 × 1-2 cm, Gambo tozzo, bianco, con la base leggermente allargata ma non bulbosa, nella sua forma tipica si definisce napiforme, cioè assume una forma a trottola con la punta basale ottusa, ben evidente e non arrossante. Anello ampio, molto fragile, che aderisce spesso al gambo. Volva molto friabile, ridotta a residui fioccosi sulla parte basale del gambo. Carne Bianca. Odore e sapore rafanoide. Habitat Ubiquitario, in particolare su terreni acidi, dall’estate all’autunno. Commestibilità e Tossicità Specie commestibile dopo cottura, ma di poco pregio e, pertanto, se ne sconsiglia il consumo, data anche la possibile confusione con la velenosa Amanita pantherina. Specie simili Si tratta di un’entità assai discussa in quanto alcuni autori la considerano una specie tassonomicamente autonoma per un insieme di caratteristiche peculiari che presenta e non una semplice varietà. Presenta molte analogie con altre entità quali: Amanita excelsa var. excelsa (Fr. : Fr.) Bertill. ed Amanita valida Bertill. e diffuse somiglianze con altri taxa appartenenti allo stesso Genere. Per agevolare la comprensione e mettere il lettore nella condizione di poter fare un confronto chiaro, schematico delle caratteristiche che sono proprie delle suddette entità, si propone il seguente schema: Amanita excelsa var. spissa (Fr.) Neville & Poumarat, questa varietà si distingue in modo netto per taglia molto più tozza e robusta, cappello bruno, grigio scuro, verruche sul cappello più frequenti e persistenti di colore grigio brune, lamelle senza riflessi rosati, gambo a base più allargata terminante con un bulbo non marginato e napiforme, ben evidente e non arrossante, odore e sapore rafanoide. Amanita excelsa var. excelsa (Fr. : Fr.) Bertill., al contrario si separa dalla precdente per avere il cappello grigio chiaro, grigio piombo, verruche biancastre, grigio chiare, spesso caduche, gambo bianco, slanciato, profondamente interrato, ingrossato nella metà inferiore, arrossamento alla base del gambo. Amanita valida Bertill., anch’essa considerata da alcuni autori una varietà del nostro fungo, si caratterizza per il colore bronzeo o bruno-miele carico del cappello, l’anello con orlo più spesso, il gambo con bulbo non marginato e napiforme come in Amanita excelsa var. spissa. Questo fungo ha inoltre la generalizzata tendenza a imbrunire nelle parti più esposte (margine del cappello, anello e filo delle lamelle, carne del gambo se manipolata o contusa). Amanita pantherina (DC. : Fr.) Krombh., si distingue per il cappello tendente al marroncino e non al grigiastro, il margine nettamente striato, il bulbo basale più arrotondato-marginato, tipicamente circonciso con cercini che si allungano sulla parte subito superiore dello stipite, e per una reazione macrochimica positiva della parte superiore dell’anello che ingiallisce alla soda caustica. Amanita franchetii (Boud.) Fayod, si differenzia agevolmente per la presenza di verruche giallastre sul cappello e colori pileici più tendenti al bruno. Amanita rubescens Pers. : Fr., tossica se consumata da cruda, si differenzia abbastanza agevolmente per le diffuse sfumature rossicce, in particolare sul cappello e alla base del gambo dove si presenta spesso larvata. Regione Umbria, Luglio 2008; Foto di Tomaso Lezzi.
  24. Amanita excelsa var. excelsa (Fr. : Fr.) Bertill.; Svizzera; Giugno 2014; Foto di Roberto Cagnoli.
  25. Amanita excelsa var. excelsa (Fr. : Fr.) Bertill.; Regione Toscana; Giugno 2011; Foto di Pietro Curti. Residui velari presto caduchi, anello striato nella faccia superiore. Velo gerigiastro brunastro, pileo grigio-brunastro. Gambo profondamente infisso nel terreno, volva dissociata in scaglie.
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