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FUNGAS

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Messaggi pubblicati da FUNGAS

  1. Ciao Franchì !

     

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    Ciao

     

    chiedo venia.... le ho riportate scegliendole fra centinaia senza pensarci, per arrivare prima al nocciolo della questione.

    .....ed al nocciolo ci sono arrivato....anche se è potenzialmete organoletticamente un buon fungo che cresce in un bosco relativamente vicino a casa... pur dato da certi autori edibile ottimo dopo accurata cottura...penso che non valga assolutamente la pena rischiare un'intossicazione falloidea anzi questa ricerca mi spinge per il futuro ad utilizzare esclusivamente la lepiota procera discriminando oltre che per la taglia, per il viraggio della carne e per la zebratura del gambo.

    ringrazio franchì

    Ciao C. rachodes provoca sindrome gastroenterica costante, la sindrome falloidea è da ascrivere a lepiote di piccola taglia tipo L. brunneoincarnata, subincarnata, josserrandii ecc..

  2. Macrolepiota rhacodes leggo dalle schede che e scambiabile con la Macrolepiota Venenata Tossica

    può qualche esperto puntualizzare sulla differenza tra le due ?

    grazie franchì

    Ciao anche Macrolepiota=Clorhopillum Rhacodes è tossica, si tratta del gruppo delle Macrolepiote arrossanti al tocco e alla sezione come si vede nella prima sezione, inoltre si differenzia dalla commestibile M. procera per le squame a tegola molto sollevate sul pileo e per la differente decorazione del gambo.

  3. Ma Pietro e gli altri tanti amici che per loro fortuna vivono lontano da noi forse non sanno, forse dico, che il parco delle Groane ha una estensione come mettiamo le Dolomiti, non è inquinato se non nelle vicinanze delle strade e dei centri abitati, non è un "parco cittadino"! Abbiamo centri di ispettorato micologico che controllano anche la sicurezza attinente al luogo di raccolta.

    Paolo

    Paolo mi permetto di dissentire su due punti:

    L'estensione del parco non si avvicina neppure lontanamente a quella delle Dolomiti, forse sarà meno di un decimo anche meno.

    Che il parco non sia esposto ad agenti inquinanti per i miceti non sembra verosimile, visto che è in una delle zone piu' inquinate d'Italia, è attraversato da miriadi di strade, autostrade e simili, inoltre i paesi che lo compongono sono tutti attaccati (caratterizzati da industrie altamente inquinanti)e le distese boschive sono sempre poco estese e mai sufficientemente distanti dai centri abitati.

    Personalmente abito a Novate Milanese e recandomi spesso a castellazzo ho potuto verificare lo stato pietoso delle acque dei canali che attraversano il parco, il cui colore e odore non sono commentabili, per non parlare del traffico che viene fermato solo nei weekend.

    Sarà che sono abituato al parco del Ticino(sul cui inquinamento si puo' discutere) comunque è enormemente piu' grande ed esteso delle Groane e vi sono ancora delle zone lontano dai centri abitati.

    PS neppure nel sito del parco si parla di raccolta funghi, e non credo sia una dimenticanza, io personalmente anche se ci fossero i neri li fotograferei ma mai mi sognerei di mangiarli.

     

    Ciao Giuseppe

  4. si pietro spiega fin troppo bene la composizione di questi funghi, ma sarà che ho visto una signora con una busta "di plastica x giunta" piena, sarà perchè poi mi sono apparsi davanti come un miraggio, ho deciso di raccorglierli e ora li ho bolliti nell'attesa di risposte.

     

    tuttavia ho anche letto che se tipo li metto sott'olio e ne mangio uno o 2 saltuariamente nn dovrei incorrere in problemi di rilevanza.

    la clitocybe inversa mi risulta essere commestibile anche se non di gran pregio, è corretto?

    attendo altri consigli, grazie.

     

    ps.

    mi viene strano pensare che nn ci sia sul web una lista dei funghi commestibili del parco delle groane. d'altronde se non per passione lo si potrebbe fare quanto meno per la tutela dei cittadini.

    ciao amico, con la salute non si puo' certo scherzare, non ci mancano di certo nella nostra società consumistica alimenti prelibati per avere anche il minimo rimorso a buttare tutto nella spazzatura! la C. nebularis non và consumata in nessun caso! Tra l'altro sott'olio tutti i funghi hanno lo stesso sapore. Considera che i funghi sono come delle spugne che catalizzano gli inquinanti presenti nell'aria delle nostre città in particolare i metalli pesanti(piombo, mercurio, cromo, ecc..), sono quindi da lasciare assolutamente dove sono TUTTI i funghi dei parchi cittadini e cresciuti in contesti antropizzati. Li puoi fotografare, studiare ma NON mangiarli, ti leccheresti forse la marmitta della tua macchina?

    Discorso a parte per le persone incivili che in tutti i contesti vanno a funghi con la borsa di plastica, oltre ad essere vietato in tutto il territorio nazionale, le stesse possono incorrere in gravi tossinfezioni alimentari causate dall'inevitabile fermentazione dei funghi nel sacchetto.

    Dammi retta a funghi si và raccogliendo per il consumo solo specie di cui si è certi e in posti dove l'inquinamento è minimo come nei boschi montani e collinari lontano dai grandi centri abitati, se poi nutri dei dubbi non fai altro che rivolgerti all'ispettorato micologico dell'Asl piu' vicina che per legge è l'unico organo deputato a dare pareri in merito alla commestibiltà ed è gratis!

    Ciao Giuseppe

  5. Ciao, premesso che qui si fanno ipotesi determinative basate solo su documenti fotografici e come giustamente sottolinei in caso di raccolte di funghi che non si conoscono con certezza assoluta, è sempre necessario rivolgersi agli ispettorati micologici, personalmente gli Hydnum repandum li uso in cucina sia in zuppe, che nelle conserve sott'olio e nel misto di funghi, sono miceti che hanno una buona consistenza (privati degli idni amarognoli) e una buona resa.

    Ciao Giuseppe

  6. Che manuale hai antichicammini, quello delle giovani marmotte? :194: Il genere Hydnum tra l'altro non presenta specie tossiche o velenose, gli idni sono gli aculei fragili che caratterizzano l'imenoforo del fungo in oggetto che nettamente decorrenti sul gambo sono tipici di H. repandum, H. albidum, gli stessi vanno eliminati perchè amarognoli.

    Lo stesso Sarcodon imbricatus in passato si chiamava Hydnum imbricatus.

    Ciao Giuseppe

  7. Ciao hans non l'ho mangiato...e neppure il micio l'ha voluto...cmq di foto non ne ho altre il fungo è lo stesso purtroppo le foto son quelle che sono e mi rendo conto che sia difficile identificarlo...cmq il fechtneri non credo che sia c'è n'erano davvero tanti e molto grossi...il posto è molto bazzicato l'avrebbero preso...ciao a tutti

    Ciao amico, sicuramente la differenza tra assiaggiato e mangiato è grande...

    Per assaggio si intende prendere un piccolo pezzetto di carne del cappello, masticarlo e poi espellerlo, in questo caso un sapore amaro netto avrebbe tolto ogni dubbio.

    Per il micio: al di là che usarlo come cavia non è bello, non è nemmeno attendibile perchè ad esempio Cortinarius orellanus provoca una sindrome infausta a lunga latenza i cui effetti(spesso purtoppo mortali) hanno "un'incubazione" anche di 15/20 gg.

  8. Ciao amico, si tratta di un genere di non facile determinazione, inoltre si tratta di un fungo che anche comunque anche nelle specie commestibili ha uno scarsissimo valore alimentare, se guardi in testa al topic ci sono le caratteristiche necessarie alla determinazione dei miceti(habitat, località, sapore odore ecc...)

    Un saluto Giuseppe

  9. Ciao, come puoi vedere dal regolamento in testa alla pagina non è possibile determinare un fungo con una foto sfocata dove non sono visibili tutte le caratteristiche dell'esemplare.

    Detto questo mi sento di escludere che si tratti di un B erithropus perchè manca sicuramente la tipica puntinatura rossa sul gambo.. Boletus sp Ciao

  10. no non sto "ciurlando nel manico"

    sto frequentando un corso di micologia in questo periodo, ieri sera ho portato questi funghi alla lezione per farli vedere ad un micologo e lui dopo averli visti tutti mi ha detto che sono dei leccini..non dicendomi però la secie, tra l'altro mi ha detto che sono commestibili ma è buono solo il cappello essendo invece il gambo molto legnoso..

    poi se lui sia un incompetente questo non lo so avendolo conosciuto 10gg fa ma non mi sembra..

     

    mi scuso comunque per le foto che in effetti non sono buone e per lo stato di conservazione dei funghi

     

    grazie

    Ciao, avendo seguito mio malgrado un corso per il tesserino abilitativo alla raccolta funghi nel Parco del Ticino, posso confermarti che c'è di tutto e di piu'.

    Ora sai che per identificare meglio un fungo sono necessarie altre immagini, sezione intera del fungo, foto del pileo, dell'imenoforo, del gambo, odore e sapore(basta masticare una piccolissima porzione di fungo e sputarla, se fossero stati dei T. felleus o no con questa semplice prova avremmo saputo la verita') Habitat, tutte info indispensabili, senza le quali non è possibile che fare ipotesi fantascientifiche.

    Un saluto Giuseppe

  11. fatti vedere ad un micologo mi ha detto che sono LECCINI

    Al di del fatto che funghi marci e malridotti poco si prestano ad una precisa identificazione, l'unico che potrebbe(il condizionale è d'obbligo) essere un leccinum (comunque da buttare essendo marcio) è il fungo di cui hai ingrandito il gambo, tutti gli altri hanno reticolo quindi non possono essere assolutamente dei Leccinum poi il suddetto micologo ti ha solo detto Leccinum senza determinarne anche la specie? Sei proprio sicuro? O stai ciurlando nel manico? :rasta4ui:

  12. SI, ANCHE PER TYLOPILUS FELLEUS ... TOSSICI OLTRE CHE AMARI ... CIAO

     

    cioè? scusa non capisco cosa vuoi dire?

    Ciao Il Dott. Angelini penso intendesse che era in accordo con la mia idea: imenoforo rosato a maturazione, reticolo scuro molto marcato=Tilopylus felleus che è un fungo amaro e tossico.

    Ciao

  13. Innanzitutto mi complimento per gli scatti e per il tempismo!

    Dovranno pure mangiare questi poveri animali selvatici, la mancanza in natura di prede dovute a eccessiva antropizzazione, caccia indiscriminata determinata da paure(frutto di ignoranza) dei secoli scorsi verso i grandi predatori(orsi, lupi, linci, volpi, ecc..) che li hanno ridotti ad animali in via di estinzione, ha influito pesantemente sull'ecosistema. Come in tutti gli equilibri naturali quando interviene l'uomo fà danni a volte irreparabili, basta vedere quanti ungulati ci sono in alcune zone(con problemi di sovraffollamento, consanguineità e malattie) e cinghiali, un tempo cibo preferito dei predatori.

    Se tutte le volte che un selvatico uccide un animale domestico vediamo come un danno l'uccisione, in questo caso di una gallina, in qualche modo giustifichiamo(anche in modo inconsapevole) comportamenti criminali di persone che avvelenano, sparano e uccidono animali rari e con un valore inestimabile. L'ultimo esempio è l'orso ucciso l'anno scorso perchè in austria aveva sbranato delle pecore o casi di lupi avvelenati, avvoltoi uccisi ecc..

    Cose del tipo:"la volpe uccide per divertimento e poi non mangia le prede..." ergo animale cattivo da eliminare, sono frutto dell'ignoranza umana, nessun predatore in natura uccide per divertimento o cattiveria, lo fà solo per sopravvivere.

    L'unico animale che uccide anche per divertimento è l'uomo.

    A parte i risarcimenti previsti dalle leggi in materia di protezione della fauna selvatica, faccio una semplice considerazione: Gallina= €. 5/7 Volpe=Valore intrinseco inestimabile

    Rinnovo i complimenti per le immagini. Ciao Giuseppe :thumbup:

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