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Alessandro F

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Tutti i contenuti di Alessandro F

  1. Coprinus atramentarius var. squamosus Bres. [= Coprinus romagnesianus Singer] Visione di insieme
  2. Coprinus atramentarius var. squamosus Bres. [= Coprinus romagnesianus Singer] Esemplari a vari stadi di deliquescenza
  3. Coprinus atramentarius var. squamosus Bres. [= Coprinus romagnesianus Singer] Si differenzia dal tipico C. atramentarius per le squamette bruno-arancio sia sulla superficie del cappello che nella parte inferiore del gambo, al di sotto dello pseudoanello. Come nella specie tipo, infatti, il gambo presenta una sorta di pseudoanello formato da un ispessimento della corteccia nella zona basale; tale ispessimento può anche lacerarsi. È tipicamente deliquescente come la maggior parte dei Coprinus: e come i suoi conspecifici comincia a “sciogliersi” a partire dal margine (che assume colorazione nero-inchiostro) del cappello. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 332: “Velenoso, in quanto se la sua ingestione è abbinata a quella di sostanze alcoliche (anche fino a 72 ore di distanza), provoca la sindrome coprinica, altrimenti detta “effetto antabuse”; in pratica un amminoacido in esso contenuto, la coprina, interferisce con la normale metabolizzazione dell’alcool da parte del nostro organismo, provocando disturbi intestinali e cardiovascolari, nausea e mal di testa, raramente mortali.” Sempre dal TUTTO FUNGHI, pag. 69 (nell’interessante capitolo riguardante “Le intossicazioni da funghi” a cura del dott. Claudio Angelini): “È stata anche segnalata la possibilità che anche l’uso di dopobarba a base alcolica possa indurre la comparsa della tipica sintomatologia in soggetti che avevano consumato C. atramentarius nelle 40-72 ore precedenti”. Esemplari giovani; ancora più o meno integri Esemplari in cui il cappello ha cominciato a "accorciarsi" per inizio di deliquescenza
  4. Ritrovamenti regione Toscana - Mese di Ottobre 2008 Nella parentesi a fine rigo il n° relativo al messaggio; con * i messaggi con foto di microscopia Elenco delle specie trovate e determinate Agaricus campestris L. Fr. (# 42, 43) Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker (# 3, 105, 106, 151, 152) Amanita pantherina (De Cand.) Krombh. (# 137, 138, 188) Armillaria cepistipes Velen. (# 15, 16, 189) Armillaria mellea (Vahl.: Fr.) Kummer (# 99, 147) Boletus aereus Bull.: Fr. (# 32) Boletus edulis Bull.: Fr. (# 31, 150) Boletus erythropus Persoon ss. Fries (# 98) Boletus pinophilus Pilát & Dermek (# 29, 30) Clavariadelphus pistillaris (L.) Donk. (# 76-78) Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer (# 110-112, 148) Clitopilus prunulus (Scop.: Fr.) Kummer (# 91, 149) Collybia kuehneriana Singer (# 27, 28) Coprinus comatus (Müll.: Fr.) Pers. (# 92) Coprinus disseminatus (Pers.: Fr.) S.F.Gray (# 17, 18) Coprinus picaceus (Bull.: Fr.) Fr. (# 23, 88-90, 139-142) Cortinarius purpurascens (Fries) Fries (# 24, 143, 144) Cortinarius trivialis Lange (# 33) Cyathus striatus (Huds.: Pers.) Willdenow (# 69, 70, 183, 184) Entoloma lividum (Bull.) Quélet (# 136, 163, 164) Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. (# 123-126, 127*-130*) Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer (# 74, 75, 115-118, 120, 121) Entoloma sericellum (Fr.) P. Kumm. (# 62-64, 65*-68*) Fistulina hepatica (Schaeff.) With. (# 46-48, 131) Hygrophorus lindtneri Moser (# 157, 158, 159*, 160-162) Hypholoma fasciculare (Huds.: Fr.) Kummer (# 44) Hypholoma sublateritium (Fr.) Quélet (# 107) Lepiota clypeolaria (Bull.: Fr.) Kummer (# 21) Lepiota cristata (Alb. & Schw.: Fr.) Kummer (# 94, 95) Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) M.M. Moser (# 22, 145, 146) Macrolepiota mastoidea (Fr.: Fr.) Singer (# 40, 41) Macrolepiota procera (Scop.: Fr.) Singer (# 1, 2) Marasmius epiphyllus (Pers.: Fr.)Fr. (# 4-9, 10*, 11*) Marasmius quercophilus Pouzar (# 13) Marasmius rotula (Scop.) Fr. (# 12, 81) Megacollybia plathyphylla (Pers.: Fr.) Kotlaba & Pouzar (# 87, 176) Micromphale foetidum (Sowerby) Singer (# 14, 19, 20, 59-61) Mycena acicula (Sch.: Fr. ) Kummer (# 49-54) Mycena arcangeliana Bres. (# 133-135) Mycena galopus (Pers.: Fr.) P. Kumm. var. galopus (# 153, 154) Mycena haematopus (Pers.: Fr.) Kummer (# 45, 71-73, 113, 114, 122) Mycena pura (Pers.: Fr.) Kummer (# 82, 83) Mycena rosea (Bulliard) Gramberg (# 84, 179-182) Oudemansiella mucida (Schrad.: Fr.) von Höhnel (# 96, 97) Paxillus involutus (Batsch) Fries (# 93, 169) Phellinus torulosus (Pers.) Bourdot & Galzin (# 175) Pholiota gummosa (Lasch) Singer (# 155, 156) Pholiota lucifera (Lasch) Quélet (# 79, 80) Psathyrella conopilus (Fr.: Fr.) A. Person & Dennis (# 34, 35, 55, 56, 57*, 58*) Psathyrella piluliformis (Bull.: Fr.) P.D. Orton (# 25, 185-187) Pulverolepiota pulverulenta var. pulverulenta (Huijsman) Bon (# 177, 178) Rutstroemia bolaris (Batsch) Rehm (= Ciboria bolaris (Batsch) Fuckel ) (# 167, *168) Suillus bellinii (Inzenga) O. Kuntze (# 101, 102, 119) Xerula radicata (Relhan) Dörfelt (# 108, 109) Xylaria hypoxylon (Linné) Greville (# 100, 132, 165, 166) Altre: Amanita cfr. lividopallescens (Gillet) Gilbert & Kuner (# 85, 86, 172-174) Coprinus cfr. lagopus (Fr.: Fr.) Fr. (# 38, 39, 171) Coprinus cfr. plicatilis (Curt.: Fr.) Fr. (# 36, 37) Cortinarius cfr. cedretorum Maire (# 103, 104) Entoloma cfr. hebes (Romagn.) Trimbach (# 170) Lepiota cfr. castanea Quélet (# 26)
  5. Oligoporus caesius (Schrad.) Gilb. & Ryvarden [= Postia caesia (Schaeff.: Fr.) P. Karsten]
  6. Oligoporus caesius (Schrad.) Gilb. & Ryvarden [= Postia caesia (Schaeff.: Fr.) P. Karsten] Superficie sterile feltrata-vellutata o poco irsuta, indistintamente zonata; colore che passa da un iniziale biancastro ad un ocraceo-bluastro a maturità. Imenoforo bianco all’inizio, poi bluastro, con pori piccoli da rotondeggianti ad angolosi fino a labirintiformi. Esemplari reperiti in giornata piovosa e quindi molto intrisi di acqua: sia l’aspetto feltrato-irsuto che l’odore (che dovrebbe essere aromatico) non sono stati particolarmente percepibili.
  7. Mycena epipterygia (Scop.: Fr.) S.F.Gray Bella e delicata Mycena, assai comune, con habitat alla base di tronchi o ceppi, o su lettiera di aghi o foglie in decomposizione sul suolo. Il nome specifico deriva da epi = sopra e pterix = ala (protezione) e richiama il fatto che il cappello (e spesso anche il gambo) è ricoperto da una pellicola vischiosa protettiva. Tale pellicola (soprattutto a tempo umido) se afferrata con i polpastrelli della mano, si lascia staccare o allungare elasticamente. Riconoscibile macroscopicamente da altre Mycena per alcuni caratteri: cappello ricoperto da quella pellicola glutinosa (separabile con tempo umido; la presenza di glutinosità è però comune a molte altre Mycena), con colori che vanno dal giallo al giallo-grigio, grigio-bruno, bianco-ocraceo (a seconda delle varietà); gambo più o meno translucido da giallo a giallo-verdognolo, giallo-bruno, bianco, a volte bianco translucido in alto e bruno in basso (a seconda delle varietà), assenza di tonalità bluastre alla base, spesso ricoperto dalla pellicola glutinosa asportabile; filo delle lamelle anch’esso ricoperto da un sottile strato elastico di glutine asportabile con un ago. Ne esistono numerose varietà riconoscibili per caratteri microscopici e cromatici (che però non sono sempre costanti)
  8. Probabile Flammulaster carpophilus (Fr.) Earle s.l. Funghetto (da 0,5 a 1,5 cm di diametro del cappello) che cresce tipicamente su frutti di faggio (faggiole), come suggerisce il nome specifico (“amante dei frutti”; ma lo si può trovare anche su foglie morte sempre di faggio). Cappello inizialmente emisferico, pruinoso, con margine appendicolato; lamelle adnate, larghe, rade, con presenza di lamellule. Carne dal sapore fungino; odore (che mi sono dimenticato di rilevare...) riportato in letteratura come tipico di foglie di geranio
  9. Stereum hirsutum (Wild.: Fr.) Pers. Con tempo piovoso/umido: la pelosità viene a confondersi
  10. Stereum hirsutum (Wild.: Fr.) Pers. Ancora, con piccolissima Mycena viola (Sezione Supinae) che fa capolino dal tronco (e di cui mi sono accorto solo in foto)
  11. Stereum hirsutum (Wild.: Fr.) Pers. La parte sterile, evidentemente pelosa-irsuta
  12. Stereum hirsutum (Wild.: Fr.) Pers. Piccolo funghetto (largo al massimo 4-5 cm) a forma di mensola-crosta appoggiata sul legno; molto comune e diffuso, presente durante tutto l’anno; dalla consistenza quasi coriacea (suberosa-tenace da secco) e dallo spessore piuttosto fine; può presentarsi in fitti esemplari confluenti o sovrapposti, su legno guasto di latifoglie. Caratteristico il cappello di aspetto feltrato e peloso (irsuto), zonato, con vari colori (giallo, arancio, brunastro, verdastro); il margine è più chiaro e lobato; l’imenoforo è liscio o appena gibboso, di colore giallo-arancio. Possibile la confusione sia con specie congeneri (più rare) che però virano al rossiccio alla manipolazione, sia con Stereum ochraceoflavum (non virante), dall’imenoforo bruno-ocraceo e con la superficie sterile grigio-biancastra, poco o per niente zonata. Dalla “Chiave di orientamento ai generi” del TUTTO FUNGHI, pag. 78 e 96: “Corpo fruttifero composto dal solo cappello o a forma di mensola >>> Imenoforo liscio. Corpo fruttifero adeso al legno, distaccantesi brevemente per formare piccole mensole >>> Genere Stereum” In foto: una piccola colonia vista dal basso; imenoforo liscio di colore giallo-arancio.
  13. Hebeloma radicosum (Bull.: Fr.) Ricken Primo piano della parte radicante
  14. Hebeloma radicosum (Bull.: Fr.) Ricken Riconoscibile tra la “monotonia” cromatica degli Hebeloma per alcuni caratteri inconfondibili: anello membranoso evidente da giovane (caduco in età); gambo interrato nel substrato grazie a una lunga “radice” affusolata che si può presentare anche più larga del gambo esposto all’aria; odore caratteristico di colla “Coccoina” (mandorle amare) e sapore amarognolo; cappello vischioso a tempo umido, con residui del velo parziale (squamette più scure del colore di fondo) evidenti soprattutto verso il margine. L’habitat tipico è presso faggio, con crescita vicino a ceppi o tronchi più o meno interrati; il Courtecuisse riporta che la sua presenza può indicare la vicinanza di qualche tana sotterranea di piccoli mammiferi (talpe, topi selvatici) Dal TUTTO FUNGHI, pag. 390: “Si tratta di una specie oggetto di numerose vicissitudini tassonomiche, in quanto gli studiosi non erano concordi con la posizione da assegnarle; a causa della presenza dell’anello sul gambo, era stata addirittura inserita nel Genere Pholiota ma aspetto, portamento e quadro microscopico sono più vicini al genere Hebeloma all’interno del quale è stata poi posizionata.”
  15. Pholiota lenta (Pers.: Fr.) Singer L'esemplare più vecchio mostra il gambo quasi glabro, con poche fioccosità
  16. Pholiota lenta (Pers.: Fr.) Singer Di medie dimensioni (fino a 10 cm di diametro), è caratterizzata da un cappello molto vischioso a tempo umido (come in questi esemplari; al contrario debolmente vischioso a tempo secco), dai colori crema-chiaro, dalla crescita fascicolata (o gregaria) su legno marcescente interrato; il gambo è fioccoso-squamuloso (ma quasi glabro in vecchiaia), più chiaro alla base. Altre Pholiota dal cappello glutinoso sono distinguibili per le colorazioni pileiche più vive (ad es. P. lubrica dai colori fulvo-aranciati, P. elegans dal colore fulvo che tende al giallo verso il margine) In foto il gambo fioccoso-squamuloso in due esemplari giovani
  17. Boletus edulis Bull.: Fr. Esemplare con colorazione molto pallida (quasi una forma albina) dovuta alla crescita sotto totale copertura del manto di foglie di faggio
  18. Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker In una posa inconsueta... Dal TUTTO FUNGHI pag. 350: “E’ il fungo più spettacolare e bello alla vista, cresce in numerosi esemplari che danno al bosco un aspetto fiabesco. ... E’ fungo velenoso, tanto che un tempo, cosparso di latte, veniva usato per uccidere le mosche (da cui il nome).”
  19. Macrotyphula fistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen La base è ricoperta di peluria bianca; il supporto è dato da frustuli interrati di vario genere
  20. Macrotyphula fistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen Fungo particolare appartenente alla famiglia delle Clavariaceae; una clavula dritta e lunga anche oltre 20 cm, totalmente cava all’interno e con base coperta di peluria bianca; habitat su frustuli vari (in questo caso: rametti interrati di faggio). L'apice della clavula si può presentare anche depresso al centro.
  21. Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer Le lamelle giallo-oro; il gambo un po' sfumato di rossiccio; è ben evidente la fascia bianco-giallina all'apice del gambo
  22. Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer Visione frontale
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