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Alessandro F

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Tutti i contenuti di Alessandro F

  1. Boletus appendiculatus Schaeffer In sezione
  2. Boletus appendiculatus Schaeffer Particolare della base del gambo, con evidenti rizomorfe
  3. Boletus appendiculatus Schaeffer Boleto “capogruppo” della Sezione Appendiculati che comprende boleti fin dall’inizio a tubuli e pori gialli (e non bianchi come nei “porcini”) e in seguito, a maturità, con tonalità giallo-verdastre; con fine reticolo nella parte alta del gambo; con carne dolce e con viraggi più o meno deboli o nulli. Tutti i boleti di questa sezione sono commestibili. A grandi linee: B. appendiculatus e B. subappendiculatus hanno cappello e gambo privi di colorazioni rosa-rossastre (B. appendiculatus ha in genere gambo ben radicante e cresce sotto latifoglie; B. subappendiculatus ha il gambo poco o per niente radicante e cresce sotto conifere) mentre gli altri boleti della Sezione (B. regius, B. fechtneri, B. pseudoregius) hanno cappello e/o gambo con colorazioni dalle tonalità rosa-rossastre In foto: colorazione del cappello (probabilmente più pallida del consueto per i 2 giorni precedenti di pioggia intensa)
  4. Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. In alto sul faggio
  5. Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. Con altre due visuali: di fronte e di sotto
  6. Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. Da fomes-fomitis (lat.) = esca, alimento del fuoco. Per l’uso che se ne faceva. Cresce prevalentemente su Faggio, Pioppo e Platano. Tra le altre caratteristiche di questo lignicolo, la stratificazione dei tubuli (riscontrabile con una sezione perpendicolare): ogni strato corrisponde ad un anno di crescita. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 160: “Il fungo attacca l’albero vivo come parassita, propagando il proprio micelio all’interno del legno e generando i tipici carpofori a mensola. Quando l’albero muore e cade, il fungo continua la propria esistenza come saprotrofo, evidenziando il fenomeno del geotropismo cioè la capacità di questo tipo di funghi di orientare la parte fertile in modo parallelo al suolo: si “avvita” infatti su se stesso, garantendo così una ottimale dispersione delle spore. Si tratta di un fungo conosciuto fin dall’antichità, tanto che ne è stato trovato qualche pezzo anche in una sacca rinvenuta con Ötzi, l’uomo del Similauan, risalente a 3300 a. C.; sfruttando la natura legnoso-stopposa del fungo, a quei tempi veniva sicuramente usato come esca per accendere il fuoco. In epoca successiva, sempre per lo stesso scopo, veniva sbriciolato in polvere e mescolato al salnitro in modo da facilitarne l’accensione. Sicuramente superati e non più proponibili anche gli impieghi del fungo come emostatico in chirurgia e come affila-rasoi dai barbieri di un tempo.” Il numero dello stivale è un 45...
  7. Boletus erythropus Persoon ss. Fries Buon commestibile dopo adeguata cottura che consente di eliminare alcune tossine termolabili. Tutto il carpoforo è virante al blu in maniera intensa (al taglio o anche alla pressione). Odore fruttato e sapore dolce. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 560: "Pur appartenendo a un Gruppo di Boletus critici, è facile riconoscerlo con una certa sicurezza: è l'unico Boletus a pori arancio-rossi che presenta contestualmente un cappello vellutato marrone e un gambo quasi interamente decorato con una finissima puntggiatura rossa: caratteri assolutamente univoci, compresenti solo in questa specie."
  8. Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker Dal TUTTO FUNGHI pag. 350: “E’ il fungo più spettacolare e bello alla vista, cresce in numerosi esemplari che danno al bosco un aspetto fiabesco. ... E’ fungo velenoso, tanto che un tempo, cosparso di latte, veniva usato per uccidere le mosche (da cui il nome).”
  9. Hypholoma fasciculare (Huds.: Fr.) Kumm. Fungo tossico. Colore del cappello che può variare dal giallastro-arancio al giallo zolfo (anche con sfumature verdastre); il centro del cappello presenta una colorazione più vivace sul bruno-arancio, mentre il margine è più pallido; lamelle giallo-verdastre (più chiare da giovane, poi più scure, grigio-verdastre fino a nerastre); sapore nettamente amaro. Confondibile con l'altrettanto tossico H. sublateritium che ha taglia maggiore, cappello e base del gambo di colore simile a quello dei mattoni (rosso-laterizio; da cui il nome) e lamelle giallo-grigiastre e poi olivastre. Il commestibile (con cautela) H. capnoides ha carne dolce e non amara, le sue lamelle non hanno tonalità giallo-verdastre e il cappello ha cromatismi più caldi (giallo-aranciati, con centro rossastro). Dal Tutto Funghi, pag. 428: "Capita di trovare H. fasciculare nello stesso ceppo assieme a esemplari di Armillaria mellea: un motivo in più per aprire bene gli occhi nella determinazione."
  10. Boletus edulis Bull.: Fr. Che sia di buon augurio per un novembre ricco di soddisfazioni
  11. Boletus edulis Bull.: Fr. Chi non lo conoscesse può consultare il Tutto Funghi a pag. 544 Trovato il primo novembre verso Monte Secchieta; quota 1100 circa
  12. Ritrovamenti regione Toscana - Mese di Novembre 2008 Nella parentesi a fine rigo il n° relativo al messaggio. Elenco delle specie trovate e determinate: Agaricus campestris L. Fr. (# 146-148) Agaricus praeclaresquamosus Freeman (# 72-75, 97) Aleuria aurantia (Persoon: Fries) Fuckel (# 100, 101) Amanita caesarea (Scop.: Fr.) Pers. (# 156, 157) Amanita citrina (Schaeffer) Persoon (# 94) Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker (# 5, 6, 26, 117) Amanita phalloides (Vaill.: Fr.) Link (# 149, 150) Auricularia auricula-judae (Fr.) Quélet (# 49-51) Boletus aereus Bull.: Fr. (# 85, 120, 122, 123, 168) Boletus appendiculatus Schaeffer (# 12-15) Boletus edulis Bull.: Fr. (# 2, 3, 27, 116, 121, 125) Boletus erythropus Persoon ss. Fries (# 7, 8, 118, 119) Boletus pinophilus Pilát & Dermek (# 124) Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallenb. (# 140, 169) Calocera viscosa (Pers.: Fr.) Fries (# 58-60) Calvatia excipuliformis (Scop.: Pers.) Perdeck (# 87) Chlorophyllum rachodes (Vitt.) Vell. (# 80, 95, 96) Clathrus ruber (Micheli) ex Pers.: Pers. (# 171) Collybia butyracea (Bull.: Fr.) Kummer (# 79) Colus hirudinosus Cavalier & Séchier (# 136-138, 151, 172) Coprinus atramentarius var. squamosus Bres. [= Coprinus romagnesianus Singer] (# 43-48) Coprinus cfr. lagopus (Fr.) Fr. (# 108, 109) Cortinarius dionysae Rob. Henry (# 128) Cortinarius elatior Fr. (# 92, 93) Cortinarius ionochlorus R. Maire (# 152) Cyathus olla (Batsch: Pers.) Persoon (# 170) Entoloma lividoalbum (Khun. & Romagn.) Kubicka (# 153) Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer (# 154) Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. (# 9-11) Geastrum lageniforme Vittad. (# 176) Hebeloma radicosum (Bull.: Fr.) Ricken (# 31, 32) Helvella lacunosa Afzelius (# 177) Hygrocybe acutoconica (Clem.) Singer (1951) (=Hygrocybe persistens var. persistens) (# 127) Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire (# 115) Hygrophorus eburneus (Bull.: Fr.) Fr. var. eburneus (# 16, 17) Hygrophorus pseudodiscoideus var. cistophilus Bon & G. Riousset (# 141, 155) Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman (# 133) Hypholoma fasciculare (Huds.: Fr.) Kumm. (# 4) Inocybe geophylla var. lilacina Gillet (# 103) Lactarius chrysorrheus Fr. (# 88) Lactarius cistophilus Bon & Trimbach (# 132, 136, 180) Lactarius decipiens Quélet (# 145, 158) Lactarius sanguifluus var. violaceus (Barla) Basso (# 139) Lactarius tesquorum Malençon (# 142, 178) Lactarius vinosus Quél. (# 179) Lactarius violascens (J. Otto) Fr. (# 144, 159) Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia (# 129-131, 160, 181, 182) Lepiota clypeolaria (Bull.: Fr.) Kummer (# 69-71) Lepista inversa (Scop.: Fr.) Patouillard (# 82) Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke (# 81, 89) Leucopaxillus gentianeus (Quél.) Kotl. (# 126) Lyophyllum littoralis (Ballero & Contu) Contu (# 135) Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser (# 68, 90, 91) Macrolepiota procera (Scop.: Fr.) Sing. (# 110, 114, 162) Macrotiphula fistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen (# 24, 25) Marasmius oreades (Bolt.: Fr.) Fr. (# 52, 53) Mycena epipterygia (Scop.: Fr.) S.F.Gray (# 39, 40) Mycena pura (Pers.:Fr.) Kummer (# 66, 67) Mycena rosea (Bulliard) Gramberg (# 64, 65, 86, 98, 99) Oligoporus caesius (Schrad.) Gilb. & Ryvarden [= Postia caesia (Schaeff.: Fr.) P. Karsten] (# 41, 42) Pholiota lenta (Pers.: Fr.) Singer (# 28-30) Polyporus arcularius (Batsch) Fr. (# 61-63) Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull.: Fr.) Singer (# 106, 107) Russula maculata Quél. & Roze (# 163) Russula persicina Krombholz (# 185, 186) Russula torulosa Bresadola (# 112) Stereum hirsutum (Wild.: Fr.) Pers. (# 33-36) Stropharia caerulea Kreisel (# 113) Suillus collinitus (Fr.) Kuntze (# 134, 186) Suillus granulatus (L.: Fr.) Roussel (# 104, 105) Tapinella atrotomentosa (Batsch) Šutara [=Paxillus atrotomentosus (Batsch: Fr.) Fr. ] (# 102) Trametes hirsuta (Wulfen) Pilát (# 56, 57) Trametes versicolor (L.: Fr.) Pilát (# 54, 55) Tricholoma scalpturatum (Fr.) Quélet (# 164) Tricholoma squarrulosum Bresadola (# 165) Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer (# 18) Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer (# 19-23) Xerocomus pruinatus (Fr.) Quélet (# 111) Xerula mediterranea (Pacioni & Lalli) Quadr. & Lunghini (# 143) **************************** Altri ritrovamenti: Agaricus cfr. phaeolepidotus (F.H. Møller) F.H. Møller (# 166) Agaricus cfr. porphyrizon P.D. Orton (# 167) Entoloma sp.; Gruppo corvinum (# 174) Entoloma sp.; Gruppo serrulatum (# 173) Flammulaster carpophilus (Fr.) Earle s.l. (# 37, 38) Geastrum cfr. nanum Persoon (# 175) Laccaria laccata s.l. (# 76-78) Lepiota cfr. castanea Quélet (# 161) Leucoagaricus cfr. sericeus (Cool) Bon & Boiffard [= Leucoagaricus cfr. sericifer (Locq.) Vellinga] (# 83, 84) Russula cfr. prinophila Sarnari (# 184) Russula cfr. violeipes Quél. (# 183) ###################################################à Apro al posto di Paolo per il mese di novembre in Toscana. Buona raccolta a tutti: di funghi, di foto e di determinazioni
  13. Ancora Mycena haematopus (Pers.: Fr.) Kummer in primo piano
  14. Mycena haematopus (Pers.: Fr.) Kummer Al taglio del gambo essuda latice colorato (rosso-vinoso-bruno) come la simile M. sanguinolenta; se gli esemplari sono "freschi" il latice rosso-sangue può fuoriuscire anche dal cappello (come nella foto); una differenza macroscopica è il filo delle lamelle: lamelle prima biancastre poi rosate e con sfumature bruno-vinose ma con filo concolore in M. haematopus; lamelle rosate ma con il filo discolore: rosso-vinoso-bruno in M. sanguinolenta. Un’altra Mycena che essuda latice colorato è M. crocata che ha però gambo interamente liscio con base coperta di peluria bianco-giallastra (mentre M. haematopus ha gambo interamente ricoperto da pruina biancastra, oltre alla peluria basale) ed essuda copiosamente latice giallo-arancio da qualsiasi parte (cappello, lamelle, gambo). Dal TUTTO FUNGHI pag. 281: "Basta ferire leggermente il gambo con la punta di un coltellino o di una pinzetta per vedere questo fungo emettere una goccia di liquido rassomigliante, sia per densità che per colore , al sangue."
  15. Particolare dell'esemplare con "figlioletto al seguito"
  16. Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer Dall’odore forte, aromatico e “tipicamente da... Clitocybe nebularis” Dal TUTTO FUNGHI pag. 216: “E’ stato per anni il fungo più raccolto e commercializzato in Italia, ma la sua tossicità è stata ormai dimostrata con certezza ed è stato cancellato dalle liste dei funghi commerciabilizzabili. Purtroppo viene ancora raccolto e spetta solo ai fungaioli rendersi consapevoli del rischio ed evitare di raccoglierlo e consumarlo. Può essere confuso con Entoloma lividum, velenoso, che può crescere nel medesimo habitat. La principale differenza va ricercata nel colore delle lamelle dei soggetti maturi: queste sono giallastre in C. nebularis e rosa carico in E. lividum, oltre all’odore forte e caratteristico in C. nebularis, deciso di farina fresca in E. lividum.”
  17. Xerula radicata in cui si nota la lunghezza del gambo nella sua totalità Imenoforo
  18. Xerula radicata (Relhan) Dörfelt Tipica soprattutto del faggio; con la caratteristica di avere gambo lunghissimo rispetto al cappello: anche 15 (20) cm nella parte esposta all’aria e altrettanto nella parte sotterranea (da cui il nome); odore e sapore non caratteristici. Qui un esemplare non tolto dal terreno. Dal TUTTO FUNGHI pag. 290: “Oudemansiella pudens condivide lo stesso habitat, ha una forma molto simile, stesso gambo a lungo interrato con una specie di fittone, ma ha un cappello feltrato, mai vischioso, un gambo finemente vellutato e sapore leggermente amaro.”
  19. Hypholoma sublateritium (Fr.) Quélet Carne amara; velenoso (a tossicità costante). Nella foto sono evidenti i residui del velo parziale depositati come placchette biancastre al margine del cappello; sono residui effimeri: infatti gli esemplari più maturi non li presentano più. Confondibile con l’altrettanto velenoso H. fasciculare (anch'esso con carne amara) che ha però lamelle giallo-verdastre e non gialline-grigiastre e poi grigio-olivastre come in H. sublateritium; inoltre H. sublateritium ha colorazioni del cappello e della base del gambo quasi rosso-mattone o rosso-arancio (con centro pileico più brunastro), mentre H. fasciculare ha colori da giallo-arancio a giallo-zolfo (con centro pileico arancio-bruno). Da giovane H. fasciculare si può presentare con colorazioni pileiche arancio-rossastre più o meno intense: in tal caso può aumentare la possibilità di confondere le due specie, che comunque non sono utilizzabili a fini culinari. Possibile anche la confusione con H. capnoides (tipico di conifera e commestibile con riserva) che però ha carne dolce, lamelle grigio-violette (mai giallo-verdine) e colorazioni generali su toni più caldi (giallo-aranciati, giallo-ocracei). In definitiva gli Hypholoma è meglio fotografarli ma lasciarli sul posto! Dal TUTTO FUNGHI pag. 426: “Hypholoma sublateritium è l’Hypholoma che raggiunge la taglia maggiore e con i colori più accesi. In modo particolare i giovani esemplari, dal colore rosso acceso del cappello, si fanno notare in tutta la loro bellezza; è facile poi che le piogge o la vecchiaia portino a una decolorazione che può lasciare spazio a dubbi di determinazione. Lo scambio con Armillaria mellea può essere sempre evitato esaminando con cura tutte le parti del fungo.”
  20. Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker Dal TUTTO FUNGHI pag. 350: “E’ il fungo più spettacolare e bello alla vista, cresce in numerosi esemplari che danno al bosco un aspetto fiabesco. ... E’ fungo velenoso, tanto che un tempo, cosparso di latte, veniva usato per uccidere le mosche (da cui il nome).”
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