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Alessandro F

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Tutti i contenuti di Alessandro F

  1. Ancora lei, con particolare dell'attacco delle lamelle e della pruinosità all'apice del gambo
  2. Dal Raduno di Valle Dame; versante Umbria Rhodocybe gemina (Fr.) Kuyper & Noordeloos Una distinzione rigorosa tra i principali Generi rodosporei (Entoloma, Clitopilus e Rhodocybe) non può prescindere dall’osservazione al microscopio delle spore o da una conoscenza “diretta” di alcune specie. Le specie del Genere Rhodocybe hanno generalmente le seguenti caratteristiche: cappello tipicamente glabro, da convesso a depresso; lamelle adnato-decorrenti, spesso concolori al cappello; portamento collybioide o clitocyboide o tricholomatoide. R. gemina è caratterizzata da una taglia superiore (cappello fino a 12 cm) alla media del Genere, dall’odore farinaceo variabile (rancido-aromatico) e dai colori più o meno ocraceo-rosati diffusi ovunque (più decisi sul cappello) e dal gambo sempre pruinoso-biancastro all'apice. Può somigliargli R. nitellina che è però più slanciata ma più piccola (cappello fino a 5 cm), con toni di colore più aranciati e odore di farina fresca. Nel caso della foto la R. gemina era conosciuta “personalmente” da Tom (Angizio)
  3. Dal Raduno di Valle Dame; versante Umbria Mycena pura (Pers.:Fr.) Kummer, raccolta in bosco di Pseudotsuga Dal TUTTO FUNGHI pag. 283: “E’ una delle più belle specie di Mycena, per i suoi colori violetti e la carne esigua, sottile, di colore biancastro. Si tratta in assoluto di una delle specie a maggiore diffusione ecologica: può essere rinvenuta in prossimità del mare, nei boschi litoranei mediterranei, sino ai boschi di Abete montani; oltre alla diffusione, grande è la sua variabilità cromatica che ha spinto vari autori a crearne molte forme e varietà. Possibile la confusione con Mycena rosea dalla taglia più grande, con cappello a lungo campanulato-parabolico e dal colore rosa-pallido, rosa-lilla, con il gambo fragile e non fibroso.”
  4. Dal Raduno di Valle Dame; versante Umbria Lycogala epidendron (J.C. Buxb. ex L.) Fries Fotografato su tronco di Pseudotsuga
  5. Raduno di Valle Dame, versante toscano: Megacollybia platyphylla (Pers.: Fr.) Kotlaba & Pouzar Specie abbastanza grande, dal portamento collybio-tricholomatoide; cappello bruno-grigiastro, fibrilloso e precocemente lacerato-rimoso radialmente; dal TUTTO FUNGHI pag. 289: "Presenta alla base delle caratteristiche rizomorfe bianche, molto lunghe e resistenti, simili a radici, che formano delle matasse intrecciate di dimensioni considerevoli rispetto al fungo. Fungo apparentemente terricolo, cresce sempre in realtà collegato, dalle robuste rizomorfe, ai residui legnosi o nei dintorni di grosse ceppaie quasi completamente decomposte" Nella foto le rizomorfe non si notano
  6. Due belle Amanita della Sottosezione Amanitopsis (gruppo dell'A. vaginata) in fase di studio [A. cfr. lividopallescens (Gillet) Gilbert & Kuner]; la grandezza della foglia di castagno può falsare la percezione delle dimensioni; in particolare il gambo era lungo quasi 20 cm.
  7. Raduno di Valle Dame, versante toscano: Mycena rosea (Bulliard) Gramberg Nella foto con il caratteristico colore del cappello “rosa antico”, appena sfumato di vinoso. M. pura (con cui si può confondere) è più esile, ha colori variabilissimi sul cappello (bianco, grigio, rosato, violaceo, bluastro, ecc. ma non così “rosa antico”), ha gambo più corto, meno fragile. I caratteri microscopici sono (quasi) sovrapponibili e, dal Robich: "non sempre consentono una netta distinzione fra M. pura e M. rosea. Tuttavia, il più delle volte, M. rosea ha un cappello più grande e il gambo più largo e più lungo di M. pura." Dal TUTTO FUNGHI pag. 284: "La taglia, i cromatismi e il modo di crescere con cappello a lungo campanulato, la rendono in assoluto uno dei funghi più belli ed eleganti che si possono incontrare nel bosco"
  8. Particolare della sporata rosa-brillante depositata su uno dei funghi posti più in basso: si vede nettamente il "negativo" delle lamelle di due dei funghi sovrastanti Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer
  9. Raduno di Valle Dame, versante toscano: Bellissimo gruppo di Entoloma: Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer in attesa di analisi più approfondita (...che confermerà la determinazione)
  10. Le stesse con vista "da sotto" per apprezzare la curvatura che i gambi hanno compiuto
  11. Effetto del geotropismo su queste due Mycena haematopus : nate su questo piccolo tronco caduto e all'inizio cresciute probabilmente in modo tradizionale (cioè con il gambo che cresce in verticale); poi per qualche motivo (un animale, un sasso caduto, il vento,...) il tronco si deve essere rovesciato e le due Mycena hanno dovuto contorcersi per ritrovare un assetto il più adatto possibile per la dispersione delle spore
  12. Raduno di Valle Dame, versante toscano: Mycena haematopus (Pers.: Fr.) Kummer Al taglio del gambo essuda latice colorato (rosso-vinoso-bruno) come la simile M. sanguinolenta; una differenza macroscopica è il filo delle lamelle: lamelle prima biancastre poi rosate e con sfumature bruno-vinose ma con filo concolore in M. haematopus; lamelle rosate ma con il filo discolore: rosso-vinoso-bruno in M. sanguinolenta. Un’altra Mycena che essuda latice colorato è M. crocata che ha però gambo interamente liscio con base coperta di peluria bianco-giallastra (mentre M. haematopus ha gambo interamente ricoperto da pruina biancastra, oltre alla peluria basale) ed essuda copiosamente latice giallo-arancio da qualsiasi parte (cappello, lamelle, gambo). Dal TUTTO FUNGHI pag. 281: "Basta ferire leggermente il gambo con la punta di un coltellino o di una pinzetta per vedere questo fungo emettere una goccia di liquido rassomigliante, sia per densità che per colore , al sangue."
  13. Ancora Cyathus striatus (Huds.: Pers.) Willdenow
  14. Raduno di Valle Dame, versante toscano Cyathus striatus (Huds.: Pers.) Willdenow Dalla particolare forma a “nido” o a “coppetta” di altezza non superiore ai 2 cm e di larghezza che non arriva a 1,5 cm. La forma della coppetta è conica e regolare negli adulti, mentre nei giovani la forma è più arrotondata con l’apice chiuso da uno strato pelosetto che rimarrà presente in seguito solo sulle pareti laterali; lo strato superiore, infatti, si lacererà lasciando esposto all’aria l’epifragma (una sorta di membrana bianca a protezione ulteriore della parte interna), che successivamente si lacererà scomparendo e lasciando definitivamente esposto all’aria l’interno della coppetta. Caratteristici sono i solchi lungitudinali presenti all’interno lungo le pareti della coppetta, i peridioli (in cui si formeranno le spore) rotondeggianti sul fondo della struttura, i ciuffetti pelosi all’esterno; colorazione a maturità grigio-brunastra; cresce su residui legnosi. L’espulsione dei peridioli da questi canestrelli avviene in modo del tutto particolare: quando piove, le gocce di acqua che “bombardano” l’interno della coppetta fanno sì che, per reazione, alcuni peridioli ne schizzino fuori assieme al funicolo (cordoncino presente alla base del peridiolo e inizialmente arrotolato); il bombardamento della goccia d’acqua dentro alla coppetta è detto anche effetto splash. In questo frangente il funicolo si srotola (arrivando anche a 10 cm di lunghezza in Cyathus striatus) e può andare ad attorcigliarsi a rametti, steli di erba, foglie o altro (come le “bolas” che i gauchos argentini impiegano per catturare il bestiame). A maturazione delle spore contenute nella gleba dei singoli peridioli, la corteccia di questi ultimi si disgrega e lascia fuoriuscire le spore mature; spesso ciò accade anche molto lontano dal basidioma originario in quanto è possibile che alcuni erbivori, dopo aver mangiato i frammenti vegetali su cui si erano ancorati i peridioli, depositino le feci con le spore mature ben distante dal luogo del pasto. Con forma simile: Cyathus olla (che presenta margine più aperto, superficie interna grigio-lucido e liscia), Cyathus stercoreus (dalla forma più rotondeggiante; pareti interne lisce, brillanti e bluastre scure; peridioli neri e lucidi; cresce gregario su terreni concimati o su sterco o su terreni bruciati), Crucibulum laeve (esternamente bruno-giallastro e finemente feltrato, all’interno liscio e con colorazione più chiara).
  15. Sempre Micromphale foetidum (Sow.: Fr.) Singer Si nota bene il colore che dall'apice più pallido diventa via via molto scuro-rossastro verso la base
  16. Ancora Micromphale foetidum (Sow.: Fr.) Singer
  17. Raduno di Valle Dame; versante toscano Micromphale foetidum (Sow.: Fr.) Singer Odore micidiale di cavolo marcio, cappello evidentemente solcato-striato, ombelicato al centro; gli è simile M. brassicolens che ha lo stesso odore ma con cappello non così profondamente solcato e meno depresso al centro; inoltre M. foetidum cresce su rami (latifoglie) marcescenti a terra, mentre M. brassicolens è più caratteristico per la crescita su foglie a terra.
  18. Ancora Macrolepiota mastoidea (Fr.: Fr.) Singer
  19. Dal raduno di Valle Dame; nel versante toscano Macrolepiota mastoidea (Fr.: Fr.) Singer Ha il cappello con cuticola dissociata in fini squamette ocra appressate al centro e poi diradate via via verso il margine dove lasciano intravedere il fondo più chiaro; cappello dotato di un evidente e pronunciato umbone a base stretta che (nel fungo ormai maturo e col cappello disteso) sembra “fuoriuscire improvvisamente dalla pianura sottostante”; nel fungo ancora chiuso l’effetto non è dissimile (vedi foto) anche se “il terreno sottostante” non è una pianura ma una “mazza”; il gambo appare liscio ad un frettoloso esame ma in realtà, al di sotto l’anello, è finemente decorato da squamette ocracee su fondo biancastro. L’umbone giustifica il nome specifico ricordando un capezzolo (dal latino mastoideus = simile a una mammella). In letteratura esistono 3 varietà: M. mastoidea var. mastoidea (a cui dovrebbe corrispondere l’esemplare in foto), M. mastoidea var. atrobrunnea (con colorazione del cappello più scura e squamette bruno-nerastre) e M. mastoidea var. coccineobasalis (con decorazioni sul gambo molto più evidenti e con la base del gambo dalle sfumature vinoso-rossastre). Possibile confusione con M. rickenii (che ha gambo più slanciato e con squamosità più evidenti, con colori pileici più marrone scuro, dalle squamette brunastre) e con M. affinis (che ha un umbone a base più larga, di colore bruno-rossastro; fini squamosità bruno-ocracee sul cappello che risaltano sullo sfondo biancastro).
  20. Altra inquadratura del cappello disteso di Coprinus cfr. lagopus (Fr.: Fr.) Fr.
  21. Andando avanti con le specie di Valle Dame (versante Toscana).... Ancora un coprino esteticamente molto bello da osservare: Coprinus cfr. lagopus (Fr.: Fr.) Fr. Caratteristica è la sua decorazione su tutta la lunghezza del gambo composta da villosità soffici (lagopus proviene dal greco lagos = lepre e pus = piede), al contrario della maggior parte dei Coprinus che ha gambo pressoché liscio. Il cappello a maturità si apre (anche con margine rialzato) ed è quasi trasparente, decorato da fioccosità pelosette grigio-biancastre che svaniscono in maturità; nettamente striato (quasi plissettato) in senso radiale. Habitat terricolo, tra foglie secche di latifoglia, raramente tra l’erba, e mai su letame. Nella foto è evidente il gambo decorato dell’esemplare a destra; per quello di sinistra (di cui si vede l'imenoforo) non mi pronuncio
  22. Ancora Coprinus cfr. plicatilis (Curt.: Fr.) Fr.
  23. Coprinus cfr. plicatilis (Curt.: Fr.) Fr. Praticamente privo di carne; il cappello (sui 3 cm) presenta un disco centrale ocraceo, grigiastro altrove; caratterizzato dalle tipiche pieghettature (pliche) del cappello: superficie fortemente plicata e striata fino quasi al disco; nonché nettamente feltrata. Il gambo è molto sottile e sericeo; all'esame organolettico si presenta privo di odori e sapori particolari. Non è particolarmente deliquescente. Suoi simili per il portamento possono essere C. auricomus (con cappello rosso vivo al disco e beige-grigiastro altrove), C. leiocephalus (con cappello bruno-mattone), C. miser (con cappello più piccolo, da bruno-rossastro a bruno-grigio); questi 3 ultimi coprini sono inoltre molto deliquescenti.
  24. Ancora Psathyrella conopilus (Fr.: Fr.) A. Person & Dennis
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