Dal raduno di Valle Dame; nel versante toscano
Coprinus picaceus (Bull.: Fr.) Fr.
Facile da riconoscere, inconfondibile quando è "maturo".
Possibile qualche confusione da molto giovane quando il cappello si presenta tutto bianco in quanto ricoperto interamente dal velo (che poi, lacerandosi, formerà le tipiche squame chiare su fondo bruno-scuro): in tal caso basta provare ad asportare parte del velo: se il velo è "resistente" e non si asporta facilmente allora siamo in presenza di altra specie (es. C. comatus), se il velo viene via facilmente (come una pellicola untuosa, molliccia e fine) e lascia intravedere il fondo bruno-scuro allora è un C. picaceus. Infine l'odore del C. picaceus è sgradevole ("bituminoso")
Dal TUTTO FUNGHI pag. 335:
"In antichità questo genere di funghi veniva fatto macerare, data la deliquescenza della carne, ottenendo un liquido nerastro che miscelato ad acqua in piccole quantità di colle naturali era usato per scrivere, ancor prima dell'inchiostro di china"