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Alessandro F

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Tutti i contenuti di Alessandro F

  1. Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer Primo piano del cappello con l'umbone rossiccio per l'addensarsi delle squame
  2. Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer Ancora il cespo variopinto
  3. Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer Bellissimo e inconfondibile fungo che cresce fascicolato o a gruppi presso ceppe di conifere (abeti e pini in preferenza). Il cappello (ampio fino a 15 cm di diametro) è caratterizzato da numerosissime e piccole squamette fibrillose di colore rosso-vinoso che lasciano intravedere il fondo giallo; tali squame sono più appressate al centro (a volte un po’ umbonato) che appare quindi quasi scaglioso e di un colore rosso-vinoso scuro. Colpisce in particolare il contrasto cromatico tra il rosso-vinoso (su fondo giallo) del cappello con il giallo vivo (quasi dorato o giallo-zolfo) delle lamelle. Pure il gambo è giallo ma un po’ decorato da striature rossastre, fugaci; con evidente “stacco” cromatico bianco-giallino all’apice.
  4. Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer Tricoloma velenoso e facilmente riconoscibile per la sua colorazione uniformemente gialla (o giallo-zolfo) e per l’odore nauseante che emana: in letteratura si parla di odore di gas illuminante (acetilene); si può anche far riferimento all’odore del gas delle bombole da cucina, oppure all’odore dello zolfo bruciato o, ancora, penetrante come quello dell’asfalto caldo; l’odore di questo fungo è comunque uno di quelli che non si dimentica facilmente. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 240: “Alcune specie appartenenti alla stessa Sezione Inamoena possiedono analogo odore nauseante. Tra queste T. inamoenum ha dimensioni minori e colori notevolmente sbiaditi con cappello color sabbia e gambo quasi bianco. T. sulphurescens ha superfici esterne biancastre viranti al giallo o ruggine alla manipolazione e con l’età, e ha odore più fruttato-terroso. Non confondere T. sulphureum con T. equestre che ha carne bianca e odore e sapore farinacei, gradevoli ma, nonostante ciò, da ritenere specie altamente pericolosa e responsabile di avvelenamenti letali recentemente documentati in Francia.”
  5. Hygrophorus eburneus (Bull.: Fr.) Fr. var. eburneus Altri esemplari
  6. Hygrophorus eburneus (Bull.: Fr.) Fr. var. eburneus Trovato sotto faggio, che costituisce il suo habitat tipico (anche se non esclusivo). H. eburneus può essere confuso con H. cossus per i caratteri morfocromatici. Di aiuto per la distinzione è l’odore (oltre che a particolari reazioni macrochimiche); l’odore di H. eburneus viene riportato anche come “odore di giacinto”; questi esemplari avevano un odore particolare, gradevole, misto tra floreale e acuto (come di buccia di limone) e ciò li dovrebbe distinguere da H. cossus che ha in genere odore sgradevole (come di formaggio di capra). Anche la sfumatura delle lamelle può aiutare: con tonalità rosate in H. eburneus; con tonalità bianco-grigiastre in H. cossus. Inoltre H. cossus ha un habitat prevalentemente presso quercia. H. eburneus var. quercetorum è una varietà che cresce in boschi di quercia ma non di faggio.
  7. Boletus appendiculatus Schaeffer In sezione
  8. Boletus appendiculatus Schaeffer Particolare della base del gambo, con evidenti rizomorfe
  9. Boletus appendiculatus Schaeffer Boleto “capogruppo” della Sezione Appendiculati che comprende boleti fin dall’inizio a tubuli e pori gialli (e non bianchi come nei “porcini”) e in seguito, a maturità, con tonalità giallo-verdastre; con fine reticolo nella parte alta del gambo; con carne dolce e con viraggi più o meno deboli o nulli. Tutti i boleti di questa sezione sono commestibili. A grandi linee: B. appendiculatus e B. subappendiculatus hanno cappello e gambo privi di colorazioni rosa-rossastre (B. appendiculatus ha in genere gambo ben radicante e cresce sotto latifoglie; B. subappendiculatus ha il gambo poco o per niente radicante e cresce sotto conifere) mentre gli altri boleti della Sezione (B. regius, B. fechtneri, B. pseudoregius) hanno cappello e/o gambo con colorazioni dalle tonalità rosa-rossastre In foto: colorazione del cappello (probabilmente più pallida del consueto per i 2 giorni precedenti di pioggia intensa)
  10. Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. In alto sul faggio
  11. Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. Con altre due visuali: di fronte e di sotto
  12. Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. Da fomes-fomitis (lat.) = esca, alimento del fuoco. Per l’uso che se ne faceva. Cresce prevalentemente su Faggio, Pioppo e Platano. Tra le altre caratteristiche di questo lignicolo, la stratificazione dei tubuli (riscontrabile con una sezione perpendicolare): ogni strato corrisponde ad un anno di crescita. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 160: “Il fungo attacca l’albero vivo come parassita, propagando il proprio micelio all’interno del legno e generando i tipici carpofori a mensola. Quando l’albero muore e cade, il fungo continua la propria esistenza come saprotrofo, evidenziando il fenomeno del geotropismo cioè la capacità di questo tipo di funghi di orientare la parte fertile in modo parallelo al suolo: si “avvita” infatti su se stesso, garantendo così una ottimale dispersione delle spore. Si tratta di un fungo conosciuto fin dall’antichità, tanto che ne è stato trovato qualche pezzo anche in una sacca rinvenuta con Ötzi, l’uomo del Similauan, risalente a 3300 a. C.; sfruttando la natura legnoso-stopposa del fungo, a quei tempi veniva sicuramente usato come esca per accendere il fuoco. In epoca successiva, sempre per lo stesso scopo, veniva sbriciolato in polvere e mescolato al salnitro in modo da facilitarne l’accensione. Sicuramente superati e non più proponibili anche gli impieghi del fungo come emostatico in chirurgia e come affila-rasoi dai barbieri di un tempo.” Il numero dello stivale è un 45...
  13. Boletus erythropus Persoon ss. Fries Buon commestibile dopo adeguata cottura che consente di eliminare alcune tossine termolabili. Tutto il carpoforo è virante al blu in maniera intensa (al taglio o anche alla pressione). Odore fruttato e sapore dolce. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 560: "Pur appartenendo a un Gruppo di Boletus critici, è facile riconoscerlo con una certa sicurezza: è l'unico Boletus a pori arancio-rossi che presenta contestualmente un cappello vellutato marrone e un gambo quasi interamente decorato con una finissima puntggiatura rossa: caratteri assolutamente univoci, compresenti solo in questa specie."
  14. Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker Dal TUTTO FUNGHI pag. 350: “E’ il fungo più spettacolare e bello alla vista, cresce in numerosi esemplari che danno al bosco un aspetto fiabesco. ... E’ fungo velenoso, tanto che un tempo, cosparso di latte, veniva usato per uccidere le mosche (da cui il nome).”
  15. Hypholoma fasciculare (Huds.: Fr.) Kumm. Fungo tossico. Colore del cappello che può variare dal giallastro-arancio al giallo zolfo (anche con sfumature verdastre); il centro del cappello presenta una colorazione più vivace sul bruno-arancio, mentre il margine è più pallido; lamelle giallo-verdastre (più chiare da giovane, poi più scure, grigio-verdastre fino a nerastre); sapore nettamente amaro. Confondibile con l'altrettanto tossico H. sublateritium che ha taglia maggiore, cappello e base del gambo di colore simile a quello dei mattoni (rosso-laterizio; da cui il nome) e lamelle giallo-grigiastre e poi olivastre. Il commestibile (con cautela) H. capnoides ha carne dolce e non amara, le sue lamelle non hanno tonalità giallo-verdastre e il cappello ha cromatismi più caldi (giallo-aranciati, con centro rossastro). Dal Tutto Funghi, pag. 428: "Capita di trovare H. fasciculare nello stesso ceppo assieme a esemplari di Armillaria mellea: un motivo in più per aprire bene gli occhi nella determinazione."
  16. Boletus edulis Bull.: Fr. Che sia di buon augurio per un novembre ricco di soddisfazioni
  17. Boletus edulis Bull.: Fr. Chi non lo conoscesse può consultare il Tutto Funghi a pag. 544 Trovato il primo novembre verso Monte Secchieta; quota 1100 circa
  18. Ritrovamenti regione Toscana - Mese di Novembre 2008 Nella parentesi a fine rigo il n° relativo al messaggio. Elenco delle specie trovate e determinate: Agaricus campestris L. Fr. (# 146-148) Agaricus praeclaresquamosus Freeman (# 72-75, 97) Aleuria aurantia (Persoon: Fries) Fuckel (# 100, 101) Amanita caesarea (Scop.: Fr.) Pers. (# 156, 157) Amanita citrina (Schaeffer) Persoon (# 94) Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker (# 5, 6, 26, 117) Amanita phalloides (Vaill.: Fr.) Link (# 149, 150) Auricularia auricula-judae (Fr.) Quélet (# 49-51) Boletus aereus Bull.: Fr. (# 85, 120, 122, 123, 168) Boletus appendiculatus Schaeffer (# 12-15) Boletus edulis Bull.: Fr. (# 2, 3, 27, 116, 121, 125) Boletus erythropus Persoon ss. Fries (# 7, 8, 118, 119) Boletus pinophilus Pilát & Dermek (# 124) Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallenb. (# 140, 169) Calocera viscosa (Pers.: Fr.) Fries (# 58-60) Calvatia excipuliformis (Scop.: Pers.) Perdeck (# 87) Chlorophyllum rachodes (Vitt.) Vell. (# 80, 95, 96) Clathrus ruber (Micheli) ex Pers.: Pers. (# 171) Collybia butyracea (Bull.: Fr.) Kummer (# 79) Colus hirudinosus Cavalier & Séchier (# 136-138, 151, 172) Coprinus atramentarius var. squamosus Bres. [= Coprinus romagnesianus Singer] (# 43-48) Coprinus cfr. lagopus (Fr.) Fr. (# 108, 109) Cortinarius dionysae Rob. Henry (# 128) Cortinarius elatior Fr. (# 92, 93) Cortinarius ionochlorus R. Maire (# 152) Cyathus olla (Batsch: Pers.) Persoon (# 170) Entoloma lividoalbum (Khun. & Romagn.) Kubicka (# 153) Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer (# 154) Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. (# 9-11) Geastrum lageniforme Vittad. (# 176) Hebeloma radicosum (Bull.: Fr.) Ricken (# 31, 32) Helvella lacunosa Afzelius (# 177) Hygrocybe acutoconica (Clem.) Singer (1951) (=Hygrocybe persistens var. persistens) (# 127) Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire (# 115) Hygrophorus eburneus (Bull.: Fr.) Fr. var. eburneus (# 16, 17) Hygrophorus pseudodiscoideus var. cistophilus Bon & G. Riousset (# 141, 155) Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman (# 133) Hypholoma fasciculare (Huds.: Fr.) Kumm. (# 4) Inocybe geophylla var. lilacina Gillet (# 103) Lactarius chrysorrheus Fr. (# 88) Lactarius cistophilus Bon & Trimbach (# 132, 136, 180) Lactarius decipiens Quélet (# 145, 158) Lactarius sanguifluus var. violaceus (Barla) Basso (# 139) Lactarius tesquorum Malençon (# 142, 178) Lactarius vinosus Quél. (# 179) Lactarius violascens (J. Otto) Fr. (# 144, 159) Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia (# 129-131, 160, 181, 182) Lepiota clypeolaria (Bull.: Fr.) Kummer (# 69-71) Lepista inversa (Scop.: Fr.) Patouillard (# 82) Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke (# 81, 89) Leucopaxillus gentianeus (Quél.) Kotl. (# 126) Lyophyllum littoralis (Ballero & Contu) Contu (# 135) Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser (# 68, 90, 91) Macrolepiota procera (Scop.: Fr.) Sing. (# 110, 114, 162) Macrotiphula fistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen (# 24, 25) Marasmius oreades (Bolt.: Fr.) Fr. (# 52, 53) Mycena epipterygia (Scop.: Fr.) S.F.Gray (# 39, 40) Mycena pura (Pers.:Fr.) Kummer (# 66, 67) Mycena rosea (Bulliard) Gramberg (# 64, 65, 86, 98, 99) Oligoporus caesius (Schrad.) Gilb. & Ryvarden [= Postia caesia (Schaeff.: Fr.) P. Karsten] (# 41, 42) Pholiota lenta (Pers.: Fr.) Singer (# 28-30) Polyporus arcularius (Batsch) Fr. (# 61-63) Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull.: Fr.) Singer (# 106, 107) Russula maculata Quél. & Roze (# 163) Russula persicina Krombholz (# 185, 186) Russula torulosa Bresadola (# 112) Stereum hirsutum (Wild.: Fr.) Pers. (# 33-36) Stropharia caerulea Kreisel (# 113) Suillus collinitus (Fr.) Kuntze (# 134, 186) Suillus granulatus (L.: Fr.) Roussel (# 104, 105) Tapinella atrotomentosa (Batsch) Šutara [=Paxillus atrotomentosus (Batsch: Fr.) Fr. ] (# 102) Trametes hirsuta (Wulfen) Pilát (# 56, 57) Trametes versicolor (L.: Fr.) Pilát (# 54, 55) Tricholoma scalpturatum (Fr.) Quélet (# 164) Tricholoma squarrulosum Bresadola (# 165) Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer (# 18) Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer (# 19-23) Xerocomus pruinatus (Fr.) Quélet (# 111) Xerula mediterranea (Pacioni & Lalli) Quadr. & Lunghini (# 143) **************************** Altri ritrovamenti: Agaricus cfr. phaeolepidotus (F.H. Møller) F.H. Møller (# 166) Agaricus cfr. porphyrizon P.D. Orton (# 167) Entoloma sp.; Gruppo corvinum (# 174) Entoloma sp.; Gruppo serrulatum (# 173) Flammulaster carpophilus (Fr.) Earle s.l. (# 37, 38) Geastrum cfr. nanum Persoon (# 175) Laccaria laccata s.l. (# 76-78) Lepiota cfr. castanea Quélet (# 161) Leucoagaricus cfr. sericeus (Cool) Bon & Boiffard [= Leucoagaricus cfr. sericifer (Locq.) Vellinga] (# 83, 84) Russula cfr. prinophila Sarnari (# 184) Russula cfr. violeipes Quél. (# 183) ###################################################à Apro al posto di Paolo per il mese di novembre in Toscana. Buona raccolta a tutti: di funghi, di foto e di determinazioni
  19. Ancora Mycena haematopus (Pers.: Fr.) Kummer in primo piano
  20. Mycena haematopus (Pers.: Fr.) Kummer Al taglio del gambo essuda latice colorato (rosso-vinoso-bruno) come la simile M. sanguinolenta; se gli esemplari sono "freschi" il latice rosso-sangue può fuoriuscire anche dal cappello (come nella foto); una differenza macroscopica è il filo delle lamelle: lamelle prima biancastre poi rosate e con sfumature bruno-vinose ma con filo concolore in M. haematopus; lamelle rosate ma con il filo discolore: rosso-vinoso-bruno in M. sanguinolenta. Un’altra Mycena che essuda latice colorato è M. crocata che ha però gambo interamente liscio con base coperta di peluria bianco-giallastra (mentre M. haematopus ha gambo interamente ricoperto da pruina biancastra, oltre alla peluria basale) ed essuda copiosamente latice giallo-arancio da qualsiasi parte (cappello, lamelle, gambo). Dal TUTTO FUNGHI pag. 281: "Basta ferire leggermente il gambo con la punta di un coltellino o di una pinzetta per vedere questo fungo emettere una goccia di liquido rassomigliante, sia per densità che per colore , al sangue."
  21. Particolare dell'esemplare con "figlioletto al seguito"
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