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2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli


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Dal Raduno di Valle Dame

 

Calvatia utriformis (Bull.: Pers.) Jaap

Inconfondibile forma globosa-ellissoidale che abbellisce i prati dalla collina fino ai pascoli alpini. Esoperidio biancastro e areolato da verruche più o meno piramidali o più o meno appiattite. Alla sezione la carne si presenta compatta e bianca quando il fungo è immaturo, divisa in due porzioni distinte: gleba (parte superiore; che porterà a maturazione le spore) e subgleba (parte inferiore, sterile), divise da un diaframma. Via via che le spore maturano la gleba diviene sempre più gialla-olivastra fino ad assumere consistenza polverosa dal colore marrone scuro. La subgleba, invece, rimane più a lungo biancastra, pur raggiungendo nel tempo la stessa colorazione marrone scuro.

La deiscenza avviene per un graduale degradamento-spaccatura del peridio a partire dal centro; tale lacerazione si estenderà e interesserà tutta la parte del peridio che racchiude la gleba, lasciando così la polvere sporale in balia del vento; la subgleba, a forma di coppa aperta e larga, rimarrà ancorata al terreno.

Dal TUTTO FUNGHI, pag. 558:

“Commestibile limitatamente alla gleba purché questa sia perfettamente bianca. In alcune zone è molto apprezzato impanato e fritto. Dato il sapore dolce della carne, si consiglia una buona dose di sale dopo la cottura.

È frequente incontrare nei prati residui papiracei a forma di coppa marrone che rimangono per molto tempo dopo la maturazione. Tali resti non sono ovviamente di nessun interesse gastronomico, ma possono rappresentare un buon indicatore per la zona di crescita.”

 

Esemplari completamente aperti a mo' di ciotola

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Basta un filo di vento per disperdere le spore

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Dal raduno di Valle Dame

 

Boletus dupainii Boud.

Tre peculiarità per questa specie: la sua bellezza, la sua rarità, il suo facile riconoscimento.

Infatti negli esemplari integri e non ancora sbiaditi per l’età, il suo cappello si presenta con un colore vivo e brillante che va dal rosso scarlatto al rosso ciliegia al rosso-arancio, con una lucentezza che dona alla sua cuticola un aspetto quasi laccato. In età avanzata questa colorazione sbiadisce fino all’ocra.

Imenoforo con pori piccoli e rotondi e superficie poroide rosso sangue con bordatura gialla nei pressi del margine. Il gambo si presenta punteggiato da fini granulazioni di colore rosso (più pallido del cappello) su fondo giallognolo che si evidenzia meglio all’apice. Reticolo assente o presente solo per pochi millimetri all’apice vicino all’inserzione dei tubuli col gambo.

La carne ha odore debole fruttato e sapore dolciastro gradevole; è di colore bianco-giallognolo (ma rossastra sotto la cuticola del cappello e alla base del gambo), virante al taglio ad un bel colore azzurro chiaro.

Fungo raro e quindi da proteggere, reperibile nei boschi asciutti e caldi di latifoglie, soprattutto presso Quercia; è stata osservata la concomitanza della sua rara fruttificazione con la presenza nello stesso ambiente dell’Amanita caesarea.

 

Esemplare un po' sciupato per l'età:

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:)

 

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Dal Raduno di Valle Dame

Cyathus striatus (Huds.: Pers.) Willdenow

Dalla particolare forma a “nido” o a “coppetta” di altezza non superiore ai 2 cm e di larghezza che non arriva a 1,5 cm.

La forma della coppetta è conica e regolare negli adulti, mentre nei giovani la forma è più arrotondata con l’apice chiuso da uno strato pelosetto che rimarrà presente in seguito solo sulle pareti laterali; lo strato superiore, infatti, si lacererà lasciando esposto all’aria l’epifragma (una sorta di membrana bianca a protezione ulteriore della parte interna), che successivamente si lacererà scomparendo e lasciando definitivamente esposto all’aria l’interno della coppetta. Caratteristici sono i solchi lungitudinali presenti all’interno lungo le pareti della coppetta, i peridioli (in cui si formeranno le spore) rotondeggianti sul fondo della struttura, i ciuffetti pelosi all’esterno; colorazione a maturità grigio-brunastra; cresce su residui legnosi.

L’espulsione dei peridioli da questi canestrelli avviene in modo del tutto particolare: quando piove, le gocce di acqua che “bombardano” l’interno della coppetta fanno sì che, per reazione, alcuni peridioli ne schizzino fuori assieme al funicolo (cordoncino presente alla base del peridiolo e inizialmente arrotolato); il bombardamento della goccia d’acqua dentro alla coppetta è detto anche effetto splash.

In questo frangente il funicolo si srotola (arrivando anche a 10 cm di lunghezza in Cyathus striatus) e può andare ad attorcigliarsi a rametti, steli di erba, foglie o altro (come le “bolas” che i gauchos argentini impiegano per catturare il bestiame). A maturazione delle spore contenute nella gleba dei singoli peridioli, la corteccia di questi ultimi si disgrega e lascia fuoriuscire le spore mature; spesso ciò accade anche molto lontano dal basidioma originario in quanto è possibile che alcuni erbivori, dopo aver mangiato i frammenti vegetali su cui si erano ancorati i peridioli, depositino le feci con le spore mature ben distante dal luogo del pasto.

Con forma simile: Cyathus olla (che presenta margine più aperto, superficie interna grigio-lucido e liscia), Cyathus stercoreus (dalla forma più rotondeggiante; pareti interne lisce, brillanti e bluastre scure; peridioli neri e lucidi; cresce gregario su terreni concimati o su sterco o su terreni bruciati), Crucibulum laeve (esternamente bruno-giallastro e finemente feltrato, all’interno liscio e con colorazione più chiara).

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Dal Raduno di Valle Dame

Mycena rosea (Bulliard) Gramberg

Nella foto con il caratteristico colore del cappello “rosa antico”.

M. pura (con cui si può confondere) è più esile, ha colori variabilissimi sul cappello (bianco, grigio, rosato, violaceo, bluastro, ecc. ma non così “rosa antico”), ha gambo più corto, meno fragile.

I caratteri microscopici sono (quasi) sovrapponibili e, dal Robich: "non sempre consentono una netta distinzione fra M. pura e M. rosea. Tuttavia, il più delle volte, M. rosea ha un cappello più grande e il gambo più largo e più lungo di M. pura."

Dal TUTTO FUNGHI pag. 284:

"La taglia, i cromatismi e il modo di crescere con cappello a lungo campanulato, la rendono in assoluto uno dei funghi più belli ed eleganti che si possono incontrare nel bosco"

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