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2009.11 - Toscana - Tutor Paolo Benelli


Alessandro F

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Ritrovamenti regione Toscana - Mese di Novembre 2009


Elenco delle specie trovate e determinate; nella parentesi a fine rigo il n° relativo al messaggio; con * i messaggi con foto di microscopia

Agaricus campestris L. Fr. (# 91)
Agaricus praeclaresquamosus Freeman (# 93, 94)
Amanita citrina (Schaeffer) Persoon (# 8, 120, 137)
Amanita ovoidea (Bull.) Link (# 63-66)
Amanita pantherina (De Cand.: Fr.) Krombh. (# 138, 139)
Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link (# 4-7)
Amanita rubescens (Pers.: Fr) S. F. Gray (# 140)
Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm. (# 88, 105-108)
Boletus aereus Bull.: Fr. (# 153)
Boletus edulis Bull.: Fr. (# 131)
Boletus luridus Schaeff.: Fr. (# 150)
Calvatia excipuliformis (Scop.: Pers.) Perdeck (# 27, 99, 100)
Calvatia utriformis (Bull.: Pers.) Jaap (# 77, 78)
Chroogomphus rutilus (Fr.) Massee (# 34, 35)
Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer (# 122)
Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer (# 135)
Collybia butyracea (Bull.: Fr.) Kummer (# 53, 54)
Collybia dryophila (Bull.: Fr.) Kummer (# 55, 56)
Coprinus comatus (Müll.: Fr.) Pers. (# 9-11)
Coprinus picaceus (Bull.: Fr.) Fr. (# 69-71)
Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod (# 72, 73)
Daedaleopsis confragosa (Bolt.: Fr.) Schröter (# 12-15)
Geastrum fimbriatum Fries (# 75, 76)
Gyroporus castaneus (Bull.: Fr.) Quélet (# 152)
Hydnum rufescens Pers. (# 147)
Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire (# 51, 52)
Hygrophorus eburneus var. quercetorum (Orton) Arnolds (# 109, 110)
Hygrophorus persoonii Arnolds (# 141, 142)
Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman (# 116-119)
Inocybe geophylla var. lilacina Gillet (# 86)
Lactarius blennius (Fr.: Fr.) Fr. (# 28, 29)
Lactarius chrysorrheus Fr. (# 39, 40, 143)
Lactarius deliciosus (L.: Fr.) S. F. Gray (# 46-48)
Lactarius salmonicolor Heim & Leclair (# 30)
Lactarius sanguifluus (Paulet) Fr. (# 149)
Lactarius sanguifluus var. violaceus (Barla) Basso (# 41-45)
Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia (# 151)
Lepiota cristata (Bolt.: Fr.) Kummer (# 95-98)
Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke (# 134)
Lepista sordida (Schum.: Fr.) Singer (# 129)
Limacella guttata (Pers.: Fr.) Konrad & Maublanc (# 92)
Macrolepiota excoriata (Schaeff.: Fr.) Wasser (# 113-115)
Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser (# 23, 132)
Macrolepiota mastoidea (Fr.: Fr.) Singer (# 49, 50)
Macrolepiota procera (Scop.: Fr.) Sing. (# 21, 22, 62, 111, 112)
Marasmius oreades (Bolt.: Fr.) Fr. (# 121)
Mycena epipterygia s.l. (# 24, 25)
Mycena galopus var. galopus (Pers.: Fr.) P. Kumm. (# 60, 61)
Mycena pura (Pers.:Fr.) Kummer (# 16)
Mycena rosea (Bulliard) Gramberg (# 17, 18, 57-59)
Panaeolus rickenii Hora (# 128)
Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull.: Fr.) Singer (# 126)
Pseudoclitocybe obbata (Fr.) Singer (# 136)
Russula torulosa Bresadola (# 31-33)
Stropharia caerulea Kreisel (# 36, 37, 89, 90)
Suillus collinitus (Fr.) Kuntze (# 82-84)
Tricholoma basirubens (Bon) A. Riva & Bon (# 103, 104)
Tricholoma myomyces (Pers.: Fr.) Lange (# 74)
Tricholoma saponaceum (Fr.: Fr.) Kummer (# 148)
Tricholoma squarrulosum Bresadola (# 85, 145,146)
Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer (# 2, 3, 144)
Tricholoma ustaloides Romagn. (# 79, 80)
Xylaria hypoxylon(Linné) Greville (# 101, 102)



Altri ritrovamenti:

Entoloma sp. (# 130)
Galerina cfr. marginata (Batsch) Kühner (# 127)
Hebeloma cfr. crustuliniforme (Bull.) Quélet (# 87)
Marasmius sp. (# 20)
Mycena sp. (# 67, 68, 81, 123-125)
Mycena cfr. inclinata (Fr.) Quél. (# 26)
Oudemansiella sp. (# 19)
Marasmiellus cfr. ramealis (Bull.: Fr.) Singer (# 133)

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Apro per il mese di Novembre al posto di Paolo.
Buona raccolta e buone foto a tutti :thumbup:
:bye:
Alessandro

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Monte Giovi; sotto Castagno; 600 metri

 

Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer

Tricoloma velenoso e facilmente riconoscibile per la sua colorazione uniformemente gialla (o giallo-zolfo) e per l’odore nauseante che emana: in letteratura si parla di odore di gas illuminante (acetilene); si può anche far riferimento all’odore del gas delle bombole da cucina, oppure all’odore dello zolfo bruciato o, ancora, penetrante come quello dell’asfalto caldo; l’odore di questo fungo è comunque uno di quelli che non si dimentica facilmente.

Dal TUTTO FUNGHI, pag. 240:

“Alcune specie appartenenti alla stessa Sezione Inamoena possiedono analogo odore nauseante. Tra queste T. inamoenum ha dimensioni minori e colori notevolmente sbiaditi con cappello color sabbia e gambo quasi bianco. T. sulphurescens ha superfici esterne biancastre viranti al giallo o ruggine alla manipolazione e con l’età, e ha odore più fruttato-terroso.

Non confondere T. sulphureum con T. equestre che ha carne bianca e odore e sapore farinacei, gradevoli ma, nonostante ciò, da ritenere specie altamente pericolosa e responsabile di avvelenamenti letali recentemente documentati in Francia.”

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Monte Giovi; sotto Castagno; 600 metri

 

Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link

Dal TUTTO FUNGHI pag. 364:

“Velenoso mortale. Responsabile del maggior numero di decessi dovuti all’incauta raccolta dei funghi spontanei. Provoca intossicazione a lungo termine di tipo falloideo.

Le caratteristiche prioritarie e principali per il suo riconoscimento sono: la presenza di quattro strutture morfologiche ben definite (cappello, gambo, anello e volva), il colore molto mutevole del cappello con prevalenza del verdastro e presenza di fibrille radiali innate; il colore sempre bianco del gambo, dell’anello e della volva, con la sola eccezione della presenza di screziature, quasi zebrature sul gambo, lievemente concolori al cappello; il cappello divisibile dal gambo e lamelle libere.

Quando è gialla è confondibile con l’Amanita junquillea e con l’Amanita citrina che hanno volva circoncisa e residui velari diversi sul cappello. Quando perde l’anello ed è di colore bianco o ardesia è confondibile con le Volvariella, senza anello e volva al piede, ma lamelle presto rosee. Quando è di colore bianco o grigiastro o brunastro e perde la volva si confonde con qualche Agaricus, dalle lamelle bianche poi rosee poi bruno-tabacco. Quando appare priva di volva ed anello ed è verde è confondibile con alcune Russula e alcuni Tricholoma, in particolare con Tricholoma sejunctum che ne è un vero sosia in quanto a colore pileico. Sempre con tonalità bruno verdastre, perdendo la volva, può essere confuso con Armillaria mellea isolate, cresciute al suolo, su radici e ceppaie interrate. Se è bianca con Tricoloma columbetta, Melanoleuca evenosa e Leucoagaricus leucothites. Infine allo stadio di ovulo con l’Amanita caesarea o più raramente con qualche Lycoperdon.”

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Monte Giovi; sotto Castagno; 600 metri

 

Amanita citrina (Schaeffer) Persoon

Amanita molto comune sia in boschi di latifoglie che di aghifoglie.

Dal TUTTO FUNGHI pag. 374:

“Riconoscibile abbastanza agevolmente per il suo bulbo basale molto grosso ed evidente, la volva circoncisa, le placche sul cappello e il tipico odore di patate crude.”

 

L'esemplare a destra ha ancora il velo parziale intatto e a protezione dell'imenoforo

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Monte Giovi; sotto Castagno; lungo la forestale, su strada sterrata

 

Coprinus comatus (Müll.: Fr.) Pers.

Praticamente inconfondibile per le sue caratteristiche morfocromatiche e ambientali.

Dal TUTTO FUNGHI, pag. 330:

“Delicato commestibile solo se immaturo (lamelle bianche!), da consumarsi appena colto perché si altera rapidamente; in pratica è il solo Coprinus commestibile e, senza eccedere, lo si può consumare anche crudo. Recenti studi hanno messo in evidenza una piccola dose di coprina anche in questa specie; tale sostanza, presente in più alta concentrazione in C. atramentarius, è responsabile della sindrome coprinica. È quindi consigliabile evitare, o ridurre al minimo, l’assunzione di bevande alcoliche anche con C. comatus. È veramente ottimo saltato in padella con una noce di burro. Considerato da molti autori il miglior fungo in assoluto.”

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