Alessandro F Posted November 1, 2009 Share Posted November 1, 2009 Ritrovamenti regione Toscana - Mese di Novembre 2009Elenco delle specie trovate e determinate; nella parentesi a fine rigo il n° relativo al messaggio; con * i messaggi con foto di microscopiaAgaricus campestris L. Fr. (# 91)Agaricus praeclaresquamosus Freeman (# 93, 94)Amanita citrina (Schaeffer) Persoon (# 8, 120, 137)Amanita ovoidea (Bull.) Link (# 63-66)Amanita pantherina (De Cand.: Fr.) Krombh. (# 138, 139)Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link (# 4-7)Amanita rubescens (Pers.: Fr) S. F. Gray (# 140)Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm. (# 88, 105-108)Boletus aereus Bull.: Fr. (# 153)Boletus edulis Bull.: Fr. (# 131)Boletus luridus Schaeff.: Fr. (# 150)Calvatia excipuliformis (Scop.: Pers.) Perdeck (# 27, 99, 100)Calvatia utriformis (Bull.: Pers.) Jaap (# 77, 78)Chroogomphus rutilus (Fr.) Massee (# 34, 35)Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer (# 122)Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer (# 135)Collybia butyracea (Bull.: Fr.) Kummer (# 53, 54)Collybia dryophila (Bull.: Fr.) Kummer (# 55, 56)Coprinus comatus (Müll.: Fr.) Pers. (# 9-11)Coprinus picaceus (Bull.: Fr.) Fr. (# 69-71)Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod (# 72, 73)Daedaleopsis confragosa (Bolt.: Fr.) Schröter (# 12-15)Geastrum fimbriatum Fries (# 75, 76)Gyroporus castaneus (Bull.: Fr.) Quélet (# 152)Hydnum rufescens Pers. (# 147)Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire (# 51, 52)Hygrophorus eburneus var. quercetorum (Orton) Arnolds (# 109, 110)Hygrophorus persoonii Arnolds (# 141, 142)Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman (# 116-119)Inocybe geophylla var. lilacina Gillet (# 86)Lactarius blennius (Fr.: Fr.) Fr. (# 28, 29)Lactarius chrysorrheus Fr. (# 39, 40, 143)Lactarius deliciosus (L.: Fr.) S. F. Gray (# 46-48)Lactarius salmonicolor Heim & Leclair (# 30)Lactarius sanguifluus (Paulet) Fr. (# 149)Lactarius sanguifluus var. violaceus (Barla) Basso (# 41-45)Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia (# 151)Lepiota cristata (Bolt.: Fr.) Kummer (# 95-98)Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke (# 134)Lepista sordida (Schum.: Fr.) Singer (# 129)Limacella guttata (Pers.: Fr.) Konrad & Maublanc (# 92)Macrolepiota excoriata (Schaeff.: Fr.) Wasser (# 113-115)Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser (# 23, 132)Macrolepiota mastoidea (Fr.: Fr.) Singer (# 49, 50)Macrolepiota procera (Scop.: Fr.) Sing. (# 21, 22, 62, 111, 112)Marasmius oreades (Bolt.: Fr.) Fr. (# 121)Mycena epipterygia s.l. (# 24, 25)Mycena galopus var. galopus (Pers.: Fr.) P. Kumm. (# 60, 61)Mycena pura (Pers.:Fr.) Kummer (# 16)Mycena rosea (Bulliard) Gramberg (# 17, 18, 57-59)Panaeolus rickenii Hora (# 128)Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull.: Fr.) Singer (# 126)Pseudoclitocybe obbata (Fr.) Singer (# 136)Russula torulosa Bresadola (# 31-33)Stropharia caerulea Kreisel (# 36, 37, 89, 90)Suillus collinitus (Fr.) Kuntze (# 82-84)Tricholoma basirubens (Bon) A. Riva & Bon (# 103, 104)Tricholoma myomyces (Pers.: Fr.) Lange (# 74)Tricholoma saponaceum (Fr.: Fr.) Kummer (# 148)Tricholoma squarrulosum Bresadola (# 85, 145,146)Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer (# 2, 3, 144)Tricholoma ustaloides Romagn. (# 79, 80)Xylaria hypoxylon(Linné) Greville (# 101, 102)Altri ritrovamenti:Entoloma sp. (# 130)Galerina cfr. marginata (Batsch) Kühner (# 127)Hebeloma cfr. crustuliniforme (Bull.) Quélet (# 87)Marasmius sp. (# 20)Mycena sp. (# 67, 68, 81, 123-125)Mycena cfr. inclinata (Fr.) Quél. (# 26)Oudemansiella sp. (# 19)Marasmiellus cfr. ramealis (Bull.: Fr.) Singer (# 133)******************************************Apro per il mese di Novembre al posto di Paolo.Buona raccolta e buone foto a tutti Alessandro Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Monte Giovi; sotto Castagno; 600 metri Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer Tricoloma velenoso e facilmente riconoscibile per la sua colorazione uniformemente gialla (o giallo-zolfo) e per l’odore nauseante che emana: in letteratura si parla di odore di gas illuminante (acetilene); si può anche far riferimento all’odore del gas delle bombole da cucina, oppure all’odore dello zolfo bruciato o, ancora, penetrante come quello dell’asfalto caldo; l’odore di questo fungo è comunque uno di quelli che non si dimentica facilmente. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 240: “Alcune specie appartenenti alla stessa Sezione Inamoena possiedono analogo odore nauseante. Tra queste T. inamoenum ha dimensioni minori e colori notevolmente sbiaditi con cappello color sabbia e gambo quasi bianco. T. sulphurescens ha superfici esterne biancastre viranti al giallo o ruggine alla manipolazione e con l’età, e ha odore più fruttato-terroso. Non confondere T. sulphureum con T. equestre che ha carne bianca e odore e sapore farinacei, gradevoli ma, nonostante ciò, da ritenere specie altamente pericolosa e responsabile di avvelenamenti letali recentemente documentati in Francia.” Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Monte Giovi; sotto Castagno; 600 metri Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link Dal TUTTO FUNGHI pag. 364: “Velenoso mortale. Responsabile del maggior numero di decessi dovuti all’incauta raccolta dei funghi spontanei. Provoca intossicazione a lungo termine di tipo falloideo. Le caratteristiche prioritarie e principali per il suo riconoscimento sono: la presenza di quattro strutture morfologiche ben definite (cappello, gambo, anello e volva), il colore molto mutevole del cappello con prevalenza del verdastro e presenza di fibrille radiali innate; il colore sempre bianco del gambo, dell’anello e della volva, con la sola eccezione della presenza di screziature, quasi zebrature sul gambo, lievemente concolori al cappello; il cappello divisibile dal gambo e lamelle libere. Quando è gialla è confondibile con l’Amanita junquillea e con l’Amanita citrina che hanno volva circoncisa e residui velari diversi sul cappello. Quando perde l’anello ed è di colore bianco o ardesia è confondibile con le Volvariella, senza anello e volva al piede, ma lamelle presto rosee. Quando è di colore bianco o grigiastro o brunastro e perde la volva si confonde con qualche Agaricus, dalle lamelle bianche poi rosee poi bruno-tabacco. Quando appare priva di volva ed anello ed è verde è confondibile con alcune Russula e alcuni Tricholoma, in particolare con Tricholoma sejunctum che ne è un vero sosia in quanto a colore pileico. Sempre con tonalità bruno verdastre, perdendo la volva, può essere confuso con Armillaria mellea isolate, cresciute al suolo, su radici e ceppaie interrate. Se è bianca con Tricoloma columbetta, Melanoleuca evenosa e Leucoagaricus leucothites. Infine allo stadio di ovulo con l’Amanita caesarea o più raramente con qualche Lycoperdon.” Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link Primo piano dell'anello, ancora non del tutto staccato dal margine Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Monte Giovi; sotto Castagno; 600 metri Amanita citrina (Schaeffer) Persoon Amanita molto comune sia in boschi di latifoglie che di aghifoglie. Dal TUTTO FUNGHI pag. 374: “Riconoscibile abbastanza agevolmente per il suo bulbo basale molto grosso ed evidente, la volva circoncisa, le placche sul cappello e il tipico odore di patate crude.” L'esemplare a destra ha ancora il velo parziale intatto e a protezione dell'imenoforo Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Monte Giovi; sotto Castagno; lungo la forestale, su strada sterrata Coprinus comatus (Müll.: Fr.) Pers. Praticamente inconfondibile per le sue caratteristiche morfocromatiche e ambientali. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 330: “Delicato commestibile solo se immaturo (lamelle bianche!), da consumarsi appena colto perché si altera rapidamente; in pratica è il solo Coprinus commestibile e, senza eccedere, lo si può consumare anche crudo. Recenti studi hanno messo in evidenza una piccola dose di coprina anche in questa specie; tale sostanza, presente in più alta concentrazione in C. atramentarius, è responsabile della sindrome coprinica. È quindi consigliabile evitare, o ridurre al minimo, l’assunzione di bevande alcoliche anche con C. comatus. È veramente ottimo saltato in padella con una noce di burro. Considerato da molti autori il miglior fungo in assoluto.” Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro F Posted November 8, 2009 Author Share Posted November 8, 2009 Coprinus comatus (Müll.: Fr.) Pers. Deliquescenza già in atto Link to comment Share on other sites More sharing options...
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