cantharellus

Ciao Luigi, grazie del commento.

La prima foto è effettivamente ambigua come composizione. Il ramo voleva essere come uno schiaffo dato a chi non si vuole risvegliare da un lungo sonno. Il graficismo è volutamente irregolare quasi a sottolineare una realtà diversa, più cruda.

(Queste sono considerazioni del tutto personali, che non vogliono e non possono giustificare la riuscita di una foto)

La seconda manca di definizione: è vero ma purtroppo la nebbia faceva apparire e sparire pezzi di paesaggio in pochi secondi. Del resto non ho voluto intervenire in pp, per lasciare indefinita ...la definizione.

Sulla terza, bè, troppo buono. Comunque l'ho ritagliata, lasciando la linea di riflessione al centro, proprio per esaltare il graficismo nella foto. De gustibus...

Antonio

Ed il fiume rifletteva su quanto la natura possa essere sorprendente.

Antonio

Ogni tanto la nebbia si apriva leggermente, lasciando intravedere ritagli di paesi.

(no photoshop...)

Oggi ho giocato un po' con la nebbia.

Nel silenzio (la nebbia sembra attutire i rumori), si percepivano, più che vedere, immagini vagamente oniriche.

A me non dispiace la seconda foto. Al di là della posizione della testa della rondine (non si vede il becco), avrei tagliato a sinistra per rafforzare la diagonale, lasciando lo stesso spazio (sinistra del lampione sinistro = destra del lampione destro).

Tutto ciò a mio modesto parere...

Antonio

Foto 2.

Antonio

Questi insetti (imenotteri?) mi affascinano per i colori cangianti.

Ho ridotto i tempi di scatto (il cavalletto che ho era troppo basso per arrivarci).

Scatti a mano libero ad 1/500 sec. ed 1/800.

F/5,6.

Iso 200 e 500.

Foto 1.

Belle foto, Gianni!

Qualche dettaglio tecnico?

Antonio

Metto i dati delle quattro foto:

Foto 1: Focale 202,5 mm. eq.; 1/160 sec; F/5,6; iso 100; crop: 1/18,43.

Foto 2: Focale 202,5 mm. eq.; 1/250 sec.; F/5,6; iso 160; crop: 1/24,75.

Foto 3: Focale 202,5 mm. eq.; 1/320 sec.; F/5,6; iso 100; crop: 1/9,70.

Foto 4: Focale 33 mm. eq.; 1/800 sec.; F/5,6; iso 200; crop: 1/1,28.

*Crop: rapporto tra superficie dell'intero fotogramma e la superficie della foto ritagliata.

Più che un problema di rumore, credo sia esagerato il crop, perlomeno con l'obiettivo che ho.

Con i tempi di scatto scelti, non credo vi sia un problema di mosso.

Una cosa che non mi torna è il peso dei file NEF. I files pesano da circa 7,5 MB a circa 10,5 MB (grezzi, non elaborati)

Ho letto sul manuale che dovrebbero pesare circa 12,4 MB. E' normale?

Scusate per la miriade di dubbi, ma conto sulla vostra pazienza e disponibilità. Grazie.

Antonio

E infine un riflesso sul Tevere.

Antonio

Volatile (forse uno svasso).

La parte anteriore. Non sono riuscito a farla tutta a fuoco, in quanto volevo una poca pdc, ma non così poca... mannaggia.

Sono andato alla Riserva Tevere Farfa a provicchiare la nuova reflex.

Abituato male con lo stabilizzatore della Lumix, qualche problemino di mosso.

E non solo.

Scattando con lo zoom alla massima estensione (eq. 202 mm.), alla max apertura ho pochissima pdc.

Vabbè. Passerà con un poco di esperienza.

Posto qualche scatto che avrebbe meritato quantomeno un cavalletto (che non avevo... )

Le ali di una bellissima libellula.

Se vuoi io posso spostarlo

Auguri per l'acquisto e buone foto!

 

Grazie Salvatore, sia per gli auguri che per la manutenzione informatica

Antonio

Grazie per i complimenti, Luigi.

P.S.: forse avrei dovuto postare in "Macchine fotografiche", piuttosto che in "Fotografia e macrofotografia", ma purtroppo io non posso spostare il post. Abbiate pazienza...

Antonio

Collinetta con ginestre.

Antonio

Himantoglossum adriaticum.

E così, anch'io mi sono deciso.

Ieri, dopo un po' di "mumble mumble", ho acquistato una Nikon D80, con solamente (per ora) lo zoom 18-135.

Dopo aver passato il pomeriggio di ieri a studiare , oggi sono andato in giro a fare qualche prova.

Ci devo ancora prendere la mano, comunque mi sembra che un passino avanti, rispetto alla Panasonic, l'ho fatto.

Ho letto che le zoom 18-135 è "discreto" e niente più. Comunque per ora lo userò all purpose (fiori, panorami, ritratti e funghi, quando si decideranno ad uscire...)

Per ora vi posto tre foto di prova, senza troppe perdite di tempo in pp.

Se avete dei consigli sulla gestione delle reflex, sono benissimo accettati.

Anacamptis pyramidalis.

Splendida!

Foto 2.

Grazie del contributo.

Antonio

Ne ho trovate numerose nelle radure del bosco di Civitella San Paolo, altitudine 240 m.

Dalle schede consultate mi sembra Ophrys bertolonii. Che ne dite? (scusate la mia ignoranza).

Mi piacerebbe sapere anche in quale stadio di fioritura sono (giovani o mature...)

Foto 1.

Mi piace molto il gioco ridotto della profondità di campo nella prima foto. Forse il colore dello sfondo non è il più adatto (nel senso che cromaticamente contrasta poco con il soggetto), ma comunque è una bellissima foto.

Antonio

Per come la vedo io per realizzare un'immagine con una gamma dinamica più ampia basta usare i livelli e giocare con luci/ombre e curve

 

In effetti, non è proprio così. Le informazioni contenute in due o più scatti con esposizioni diverse, contengono molte più informazioni di un singolo scatto, anche se elaborato in pp.

La questione sta proprio qui. Infatti molti fotografi sostengono che l'elaborazione di un singolo scatto in immagini multiple con differenti valori di esposizione e poi incollate insieme, non è un "vero" HDR.

Antonio

Ho visto le tue foto ed alcune sono molto gradevoli (come effetto).

Ma il nocciolo della questione è che le immagini HDR, hanno molte più informazioni rispetto ad un'immagine jpeg.

Cerco di spiegarmi.

Se tu scatti tre foto dello stesso soggetto, modificando l'esposizione, ottieni un'immagine HDR (dopo l'elaborazione con il software opportuno), che possiede un range di informazioni molto maggiore di una singola foto. E' come se raggruppassi in una unica immagine quello che fa l'occhio umano, che adatta l'apertura della pupilla in funzione della quantità di luce che ci entra.

Se si riuscisse a trovare il giusto bilanciamento nella elaborazione, si potrebbe ottenere (teoricamente) il massimo di informazioni per tutti i punti dell'immagine.

In molte immagini fatte con questa tecnica, non prevale l'effetto "grafico", ma appunto la quantità di informazioni date dal raggruppamento delle foto con esposizioni diverse.

Non so se l'effetto è naturale o meno, ma potrebbe essere una tecnica utile per descrivere meglio un soggetto, sia esso un fungo, una farfalla od un fiore.

Probabilmente la "naturalità" dell'immagine la si ottiene bilanciando correttamente luminosità, tono e saturazione.

Antonio

P.S.: leggo solo ora la risposta di Luigi. Le mie foto di prova servivano solo ad introdurre la questione per chi non conoscesse la problematica. Restano le mie considerazioni di cui sopra.

E qui ci sono due elaborazioni fatte con il programma Qtpfsgui (io non uso PS).

L'effetto che si ottiene è abbastanza innaturale e, forse, troppo pittorico.

Le immagini sono elaborate, dal programma stesso, con due algoritmi diversi.

Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in merito.

Antonio