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Alessandro F

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Tutti i contenuti di Alessandro F

  1. Boletus erythropus Persoon ss. Fries Buon commestibile dopo adeguata cottura che consente di eliminare alcune tossine termolabili. Tutto il carpoforo è virante al blu in maniera intensa (al taglio o anche alla pressione). Odore fruttato e sapore dolce. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 560: "Pur appartenendo a un Gruppo di Boletus critici, è facile riconoscerlo con una certa sicurezza: è l'unico Boletus a pori arancio-rossi che presenta contestualmente un cappello vellutato marrone e un gambo quasi interamente decorato con una finissima puntggiatura rossa: caratteri assolutamente univoci, compresenti solo in questa specie."
  2. Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker
  3. Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker Dal TUTTO FUNGHI pag. 350: “E’ il fungo più spettacolare e bello alla vista, cresce in numerosi esemplari che danno al bosco un aspetto fiabesco. ... E’ fungo velenoso, tanto che un tempo, cosparso di latte, veniva usato per uccidere le mosche (da cui il nome).”
  4. Hypholoma fasciculare (Huds.: Fr.) Kumm. Fungo tossico. Colore del cappello che può variare dal giallastro-arancio al giallo zolfo (anche con sfumature verdastre); il centro del cappello presenta una colorazione più vivace sul bruno-arancio, mentre il margine è più pallido; lamelle giallo-verdastre (più chiare da giovane, poi più scure, grigio-verdastre fino a nerastre); sapore nettamente amaro. Confondibile con l'altrettanto tossico H. sublateritium che ha taglia maggiore, cappello e base del gambo di colore simile a quello dei mattoni (rosso-laterizio; da cui il nome) e lamelle giallo-grigiastre e poi olivastre. Il commestibile (con cautela) H. capnoides ha carne dolce e non amara, le sue lamelle non hanno tonalità giallo-verdastre e il cappello ha cromatismi più caldi (giallo-aranciati, con centro rossastro). Dal Tutto Funghi, pag. 428: "Capita di trovare H. fasciculare nello stesso ceppo assieme a esemplari di Armillaria mellea: un motivo in più per aprire bene gli occhi nella determinazione."
  5. Boletus edulis Bull.: Fr. Che sia di buon augurio per un novembre ricco di soddisfazioni
  6. Boletus edulis Bull.: Fr. Chi non lo conoscesse può consultare il Tutto Funghi a pag. 544 Trovato il primo novembre verso Monte Secchieta; quota 1100 circa
  7. Ritrovamenti regione Toscana - Mese di Novembre 2008 Nella parentesi a fine rigo il n° relativo al messaggio. Elenco delle specie trovate e determinate: Agaricus campestris L. Fr. (# 146-148) Agaricus praeclaresquamosus Freeman (# 72-75, 97) Aleuria aurantia (Persoon: Fries) Fuckel (# 100, 101) Amanita caesarea (Scop.: Fr.) Pers. (# 156, 157) Amanita citrina (Schaeffer) Persoon (# 94) Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker (# 5, 6, 26, 117) Amanita phalloides (Vaill.: Fr.) Link (# 149, 150) Auricularia auricula-judae (Fr.) Quélet (# 49-51) Boletus aereus Bull.: Fr. (# 85, 120, 122, 123, 168) Boletus appendiculatus Schaeffer (# 12-15) Boletus edulis Bull.: Fr. (# 2, 3, 27, 116, 121, 125) Boletus erythropus Persoon ss. Fries (# 7, 8, 118, 119) Boletus pinophilus Pilát & Dermek (# 124) Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallenb. (# 140, 169) Calocera viscosa (Pers.: Fr.) Fries (# 58-60) Calvatia excipuliformis (Scop.: Pers.) Perdeck (# 87) Chlorophyllum rachodes (Vitt.) Vell. (# 80, 95, 96) Clathrus ruber (Micheli) ex Pers.: Pers. (# 171) Collybia butyracea (Bull.: Fr.) Kummer (# 79) Colus hirudinosus Cavalier & Séchier (# 136-138, 151, 172) Coprinus atramentarius var. squamosus Bres. [= Coprinus romagnesianus Singer] (# 43-48) Coprinus cfr. lagopus (Fr.) Fr. (# 108, 109) Cortinarius dionysae Rob. Henry (# 128) Cortinarius elatior Fr. (# 92, 93) Cortinarius ionochlorus R. Maire (# 152) Cyathus olla (Batsch: Pers.) Persoon (# 170) Entoloma lividoalbum (Khun. & Romagn.) Kubicka (# 153) Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer (# 154) Fomes fomentarius (L.: Fr.) Fr. (# 9-11) Geastrum lageniforme Vittad. (# 176) Hebeloma radicosum (Bull.: Fr.) Ricken (# 31, 32) Helvella lacunosa Afzelius (# 177) Hygrocybe acutoconica (Clem.) Singer (1951) (=Hygrocybe persistens var. persistens) (# 127) Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire (# 115) Hygrophorus eburneus (Bull.: Fr.) Fr. var. eburneus (# 16, 17) Hygrophorus pseudodiscoideus var. cistophilus Bon & G. Riousset (# 141, 155) Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman (# 133) Hypholoma fasciculare (Huds.: Fr.) Kumm. (# 4) Inocybe geophylla var. lilacina Gillet (# 103) Lactarius chrysorrheus Fr. (# 88) Lactarius cistophilus Bon & Trimbach (# 132, 136, 180) Lactarius decipiens Quélet (# 145, 158) Lactarius sanguifluus var. violaceus (Barla) Basso (# 139) Lactarius tesquorum Malençon (# 142, 178) Lactarius vinosus Quél. (# 179) Lactarius violascens (J. Otto) Fr. (# 144, 159) Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia (# 129-131, 160, 181, 182) Lepiota clypeolaria (Bull.: Fr.) Kummer (# 69-71) Lepista inversa (Scop.: Fr.) Patouillard (# 82) Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke (# 81, 89) Leucopaxillus gentianeus (Quél.) Kotl. (# 126) Lyophyllum littoralis (Ballero & Contu) Contu (# 135) Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser (# 68, 90, 91) Macrolepiota procera (Scop.: Fr.) Sing. (# 110, 114, 162) Macrotiphula fistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen (# 24, 25) Marasmius oreades (Bolt.: Fr.) Fr. (# 52, 53) Mycena epipterygia (Scop.: Fr.) S.F.Gray (# 39, 40) Mycena pura (Pers.:Fr.) Kummer (# 66, 67) Mycena rosea (Bulliard) Gramberg (# 64, 65, 86, 98, 99) Oligoporus caesius (Schrad.) Gilb. & Ryvarden [= Postia caesia (Schaeff.: Fr.) P. Karsten] (# 41, 42) Pholiota lenta (Pers.: Fr.) Singer (# 28-30) Polyporus arcularius (Batsch) Fr. (# 61-63) Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull.: Fr.) Singer (# 106, 107) Russula maculata Quél. & Roze (# 163) Russula persicina Krombholz (# 185, 186) Russula torulosa Bresadola (# 112) Stereum hirsutum (Wild.: Fr.) Pers. (# 33-36) Stropharia caerulea Kreisel (# 113) Suillus collinitus (Fr.) Kuntze (# 134, 186) Suillus granulatus (L.: Fr.) Roussel (# 104, 105) Tapinella atrotomentosa (Batsch) Šutara [=Paxillus atrotomentosus (Batsch: Fr.) Fr. ] (# 102) Trametes hirsuta (Wulfen) Pilát (# 56, 57) Trametes versicolor (L.: Fr.) Pilát (# 54, 55) Tricholoma scalpturatum (Fr.) Quélet (# 164) Tricholoma squarrulosum Bresadola (# 165) Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer (# 18) Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer (# 19-23) Xerocomus pruinatus (Fr.) Quélet (# 111) Xerula mediterranea (Pacioni & Lalli) Quadr. & Lunghini (# 143) **************************** Altri ritrovamenti: Agaricus cfr. phaeolepidotus (F.H. Møller) F.H. Møller (# 166) Agaricus cfr. porphyrizon P.D. Orton (# 167) Entoloma sp.; Gruppo corvinum (# 174) Entoloma sp.; Gruppo serrulatum (# 173) Flammulaster carpophilus (Fr.) Earle s.l. (# 37, 38) Geastrum cfr. nanum Persoon (# 175) Laccaria laccata s.l. (# 76-78) Lepiota cfr. castanea Quélet (# 161) Leucoagaricus cfr. sericeus (Cool) Bon & Boiffard [= Leucoagaricus cfr. sericifer (Locq.) Vellinga] (# 83, 84) Russula cfr. prinophila Sarnari (# 184) Russula cfr. violeipes Quél. (# 183) ###################################################à Apro al posto di Paolo per il mese di novembre in Toscana. Buona raccolta a tutti: di funghi, di foto e di determinazioni
  8. Ancora Mycena haematopus (Pers.: Fr.) Kummer in primo piano
  9. Mycena haematopus (Pers.: Fr.) Kummer Al taglio del gambo essuda latice colorato (rosso-vinoso-bruno) come la simile M. sanguinolenta; se gli esemplari sono "freschi" il latice rosso-sangue può fuoriuscire anche dal cappello (come nella foto); una differenza macroscopica è il filo delle lamelle: lamelle prima biancastre poi rosate e con sfumature bruno-vinose ma con filo concolore in M. haematopus; lamelle rosate ma con il filo discolore: rosso-vinoso-bruno in M. sanguinolenta. Un’altra Mycena che essuda latice colorato è M. crocata che ha però gambo interamente liscio con base coperta di peluria bianco-giallastra (mentre M. haematopus ha gambo interamente ricoperto da pruina biancastra, oltre alla peluria basale) ed essuda copiosamente latice giallo-arancio da qualsiasi parte (cappello, lamelle, gambo). Dal TUTTO FUNGHI pag. 281: "Basta ferire leggermente il gambo con la punta di un coltellino o di una pinzetta per vedere questo fungo emettere una goccia di liquido rassomigliante, sia per densità che per colore , al sangue."
  10. Particolare del "figlioletto"
  11. Particolare dell'esemplare con "figlioletto al seguito"
  12. Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer Dall’odore forte, aromatico e “tipicamente da... Clitocybe nebularis” Dal TUTTO FUNGHI pag. 216: “E’ stato per anni il fungo più raccolto e commercializzato in Italia, ma la sua tossicità è stata ormai dimostrata con certezza ed è stato cancellato dalle liste dei funghi commerciabilizzabili. Purtroppo viene ancora raccolto e spetta solo ai fungaioli rendersi consapevoli del rischio ed evitare di raccoglierlo e consumarlo. Può essere confuso con Entoloma lividum, velenoso, che può crescere nel medesimo habitat. La principale differenza va ricercata nel colore delle lamelle dei soggetti maturi: queste sono giallastre in C. nebularis e rosa carico in E. lividum, oltre all’odore forte e caratteristico in C. nebularis, deciso di farina fresca in E. lividum.”
  13. Xerula radicata in cui si nota la lunghezza del gambo nella sua totalità Imenoforo
  14. Xerula radicata (Relhan) Dörfelt Tipica soprattutto del faggio; con la caratteristica di avere gambo lunghissimo rispetto al cappello: anche 15 (20) cm nella parte esposta all’aria e altrettanto nella parte sotterranea (da cui il nome); odore e sapore non caratteristici. Qui un esemplare non tolto dal terreno. Dal TUTTO FUNGHI pag. 290: “Oudemansiella pudens condivide lo stesso habitat, ha una forma molto simile, stesso gambo a lungo interrato con una specie di fittone, ma ha un cappello feltrato, mai vischioso, un gambo finemente vellutato e sapore leggermente amaro.”
  15. Hypholoma sublateritium (Fr.) Quélet Carne amara; velenoso (a tossicità costante). Nella foto sono evidenti i residui del velo parziale depositati come placchette biancastre al margine del cappello; sono residui effimeri: infatti gli esemplari più maturi non li presentano più. Confondibile con l’altrettanto velenoso H. fasciculare (anch'esso con carne amara) che ha però lamelle giallo-verdastre e non gialline-grigiastre e poi grigio-olivastre come in H. sublateritium; inoltre H. sublateritium ha colorazioni del cappello e della base del gambo quasi rosso-mattone o rosso-arancio (con centro pileico più brunastro), mentre H. fasciculare ha colori da giallo-arancio a giallo-zolfo (con centro pileico arancio-bruno). Da giovane H. fasciculare si può presentare con colorazioni pileiche arancio-rossastre più o meno intense: in tal caso può aumentare la possibilità di confondere le due specie, che comunque non sono utilizzabili a fini culinari. Possibile anche la confusione con H. capnoides (tipico di conifera e commestibile con riserva) che però ha carne dolce, lamelle grigio-violette (mai giallo-verdine) e colorazioni generali su toni più caldi (giallo-aranciati, giallo-ocracei). In definitiva gli Hypholoma è meglio fotografarli ma lasciarli sul posto! Dal TUTTO FUNGHI pag. 426: “Hypholoma sublateritium è l’Hypholoma che raggiunge la taglia maggiore e con i colori più accesi. In modo particolare i giovani esemplari, dal colore rosso acceso del cappello, si fanno notare in tutta la loro bellezza; è facile poi che le piogge o la vecchiaia portino a una decolorazione che può lasciare spazio a dubbi di determinazione. Lo scambio con Armillaria mellea può essere sempre evitato esaminando con cura tutte le parti del fungo.”
  16. Ancora loro in altarino
  17. Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker Dal TUTTO FUNGHI pag. 350: “E’ il fungo più spettacolare e bello alla vista, cresce in numerosi esemplari che danno al bosco un aspetto fiabesco. ... E’ fungo velenoso, tanto che un tempo, cosparso di latte, veniva usato per uccidere le mosche (da cui il nome).”
  18. Ancora dal raduno di Valle Dame, versante Toscana Cortinarius cfr. cedretorum Maire
  19. Ancora; con in primo piano le evidenti granulazioni bruno-rossastre sul fondo giallino del gambo
  20. Ancora dal raduno di Valle Dame, versante Toscana Suillus bellinii (Inzenga) O. Kuntze Trovati presso l'unico pino visto in zona.
  21. Ancora dal raduno di Valle Dame, versante Toscana Xylaria hypoxylon (Linné) Greville Qui nella forma imperfetta, con i caratteristici colori... “yuventini”: parte basale nera e decisamente peloso-vellutata; parte apicale bianca (a volte con toni aranciati), pruinosa, ramificata oppure cilindrico-fusiforme (come nella foto); la forma perfetta, che diventa tutta nera e con superficie bitorzoluta, si sviluppa in primavera
  22. Un altro esemplere conosciuto “personalmente” da Tom (Angizio) e trovato altre volte nello stesso boschetto di Pseudotsuga: Cystolepiota seminuda (Lasch:Fr.) Bon (= Cystolepiota sistrata (Fr.:Fr.) Sing ex Bon & Bellù) La specie è stata determinata grazie a ritrovamenti precedenti nello stesso luogo (fatti a giugno da Mauro, Piero, Tom e Luigi; seguiti ad approfondite analisi microscopiche che avevano portato, tra l’altro, ad appurare la sinonimia tra C. seminuda e C. sistrata) Il Genere Cystolepiota comprende specie piccole o medio-piccole a sporata bianca, anche confondibili con piccole Lepiota; per distinguerle (a livello macroscopico) può essere di aiuto la superficie pileica: granulosa, farinosa o polverulenta in Cystolepiota; squamettata (tranne la zona del disco), con squame labili, fibrillosa in Lepiota. Alcuni Autori suggeriscono di strofinare con un dito la cuticola del cappello delle Cystolepiota: si dovrebbe sentire (avvicinando l’orecchio) un particolare fruscio.
  23. Ancora lei, con particolare dell'attacco delle lamelle e della pruinosità all'apice del gambo
  24. Dal Raduno di Valle Dame; versante Umbria Rhodocybe gemina (Fr.) Kuyper & Noordeloos Una distinzione rigorosa tra i principali Generi rodosporei (Entoloma, Clitopilus e Rhodocybe) non può prescindere dall’osservazione al microscopio delle spore o da una conoscenza “diretta” di alcune specie. Le specie del Genere Rhodocybe hanno generalmente le seguenti caratteristiche: cappello tipicamente glabro, da convesso a depresso; lamelle adnato-decorrenti, spesso concolori al cappello; portamento collybioide o clitocyboide o tricholomatoide. R. gemina è caratterizzata da una taglia superiore (cappello fino a 12 cm) alla media del Genere, dall’odore farinaceo variabile (rancido-aromatico) e dai colori più o meno ocraceo-rosati diffusi ovunque (più decisi sul cappello) e dal gambo sempre pruinoso-biancastro all'apice. Può somigliargli R. nitellina che è però più slanciata ma più piccola (cappello fino a 5 cm), con toni di colore più aranciati e odore di farina fresca. Nel caso della foto la R. gemina era conosciuta “personalmente” da Tom (Angizio)
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