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Showing results for tags 'Orchidee spontanee'.
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Cephalanthera damasonium (Miller) Druce, Regione Emilia Romagna, Maggio 2014 - foto di Annamaria Bononcini
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- Cephalanthera damasonium
- Elleborina bianca
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non mi era mai capitato di trovare un'apocromia limitata al solo scudo di questa specie. La pianta è del tutto regolare, a parte la macula, ed i fiori sono freschi e non si può pensare ad una decolorazione dovuta alla vetustò, direi. Ophrys bertolonii subsp. benacensis (Reisigl.) P. Delforge, Regione Emilia Romagna, Maggio 2014 - Foto di Annamaria Bononcini
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- Benacensis apocromica
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ho cercato qua e la il nome di questo ibrido, trovato qualche giorno fa in zona collinare, nella provincia di bologna. Tutto quello che ho trovato si riferisce, più genericamente, all' ibrido fra la Oprys bertolonii e la Ophrys fuciflora (holosericea) e non tiene conto del continuo e non sempre da tutti accettato evolversi dei taxa. Il nome sarebbe Ophrys x enobarbia Del Prete et Tosi. Mi interesserebbe se qualcuno avesse desderio di esprimersi sull'accettabilità o meno di questo nome per i nostri esemplari appenninici. Per ora mi astengo da battezzarlo. ibrido tra Ophrys appennina Romolini & Soca e Ophrys bertolonii subsp. benacensis (Reisigl.) P. Delforge; Regione Emilia Romagna; Maggio 2014 - Foto di Annamaria Bononcini
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- Ophrys x enobarbia
- bertolonii x fuciflora
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Ibrido di Anacamptis morio x Anacamptis papilionacea Pianta di piccole dimensioni. I fiori sono meno della metà di quelli di una A. papilionacea. Da notare la rosetta basale, simile a quella di Anacamptis morio. Orchis x gennarii Reichenbach fil., RegioneToscana, Aprile 2014 - Foto di Annamaria Bononcini
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- Orchis ×gennarii Reichenbach
- Ibrido morio papilionacea
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Orchis purpurea Hudson, Regione Toscana, Aprile 2014 - Foto di Tomaso Lezzi Lady Orchid Grande orchidea, spesso visibile a bordo strada, già passando in macchina.
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- Orchis purpurea
- Lady Orchid
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- Serapias lingua
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- Serapias neglecta
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- Serapias parviflora
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Orchis × Colemannii Cortesi = ibrido tra Orchis mascula (L.) L. e Orchis pauciflora Ten.; Regione Umbria, M.te Cucco; Aprile 2014 - Foto di Tomaso Lezzi Orchis x colemanii è un Ibrido tra Orchis mascula (L.) L. e Orchis pauciflora Ten. Di Orchis pauciflora in zona ce ne erano fiorite a centinaia, alternate a altrettante centinaia di Anacamptis morio (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, tappezzando i prati di giallo e viola, anche tante Dachtyloriza sambucina (L.) Soó, sebbene in quantità minori rispetto alle altre due che erano praticamente invasive. Il genitore Orchis mascula ha una fioritura leggermente più tardiva e non era ancora fiorito al momento della fioritura dell'ibrido. Il simile ibrido Orchis mascula (L.) L. × Orchis provincialis Balb. ex Lam. & DC ha invece le foglie quasi sempre maculate, come in entrambi i genitori Orchis mascula e Orchis provincialis. Una foto di uno dei genitori dell'ibrido: Orchis pauciflora. Vedi anche le altre foto scattate nello stesso giorno a questa specie: http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=85319 Orchis × Colemannii Cortesi Le foglie non sono maculate.
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Dactylorhiza sambucina (L.) Soó, Regione Umbria, Aprile 2014 - Foto di Tomaso Lezzi Elder-flowered orchid Questa specie ha le foglie che si sviluppano anche lungo lo stelo floreale. Forma rosa-magenta, alcune con la gola gialla.
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- Dactylorhiza sambucina
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- Orchis simia
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Anacamptis morio (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Umbria, Aprile 2014 - Foto di Tomaso Lezzi Green-winged orchid Forme con i colori più chiari.
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Orchis provincialis Balb. ex Lam. & DC., Regione Emilia Romagna, Aprile 2014 - foto di Annamaria Bononcini
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Ophrys fusca subsp. funerea (Viv.) Arcang., Regione Emilia Romagna, Aprile 2014 - Foto di Annamaria Bononcini
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- subsp. funerea
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- Ophrys insectifera
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Iniziano a fiorire anche queste splendide ophrys al momento max. due fiori ma a breve centinaia di piantine. Ophrys bertolonii subsp. benacensis (Reisigl.) P. Delforge, Regione Emilia Romagna, Aprile 2014 - Foto di Gianni Bonini
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- Ophrys bertolonii
- Ophrys benacensis
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Venerdì 18 aprile ,200 m,isolotto di un svincolo stradale incolto, tra le tante erbe spontanee e cespugli fotografando un gruppo di bertoloni , la sorpresa pasquale del ritrovamento di tre piantine di questa Ophrys mai trovata ,inizialmente avevo pensato ad un ibrido della bertoloni magari con O. holosericea apulica,mai trovata però in questo sito,tante le specie: papilionacea,brutia,collina,bombyliflora ,Serapias,collina,passionis,lutea,bertolonii , insomma un eden di specie in 200 mq. Infine la mia scelta è caduta sulla specie sopracitata ,è giusta la mia ipotesi o trattasi di un'altra specie, dimenticavo il labello è grande quanto l'apulica,gli pseudocchi scuri, assenza di gibbe sui labelli delle tre piante,spero che le foto siano sufficienti per una determinazione. Grazie! Ciao !
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- Ophrys × degiorgii
- O.bertolonii x O. apulica
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Anacamptis morio (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Emilia Romagna, Aprile 2014 - foto di Annamaria Bononcini
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Come ogni anno questo bell'ibrido ha una fioritura precoce e metto qui la segnalazione perchè mi fa piacere inserirla fra i ritrovamenti della mia regione. Successivamente la sposterò nella sezione degl ibridi. Abbiamo la fortuna di conoscere due stazioni di questa specie. Nella prima stazione, benchè nel corso degli anni il numero di piante presenti sia decisamente aumentato, l'aspetto dei fiori è più o meno sempre quello che vedete qui sotto Ophrys x hybrida Pocorny, Regione Emilia Romagna, Aprile 2014 - foto di Annamaria Bononcini
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Ophrys sphegodes s.l./Ophrys aranifera s.l. Sinonimi O. sphegodes Mill. O. aranifera Huds. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Ofride verde Fior di ragno Etimologia Il nome del genere deriva dal greco ophrys = sopracciglio, forse perchè questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglia o, forse, per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglia. Il nome specifico deriva dal latino araneus = ragno e fero = portare, col significato complessivo di "portatrice di ragni", per l'aspetto del fiore. Discussione In generale si può osservare come la tassonomia di questa specie sia fra le più problematiche in Europa, con evidenti discordanze di opinione dei botanici su quale sia il nome corretto da utilizzare e sulla organizzazione sistematica delle sottospecie valide. Vari autori sostengono che la descrizione di Miller del 1768, della Ophrys sphegodes si riferisse in realtà ad una O. apifera e che non sia quindi corretto usare il binomio O. sphegodes per questa specie, la cui denominazione corretta è Ophrys aranifera, come descritta da Hudson nel 1778 (Soca 2003). Altri autori (Devillers-Terschuren, J., Delforge P. & Devillers, P. 2006.) sostengono invece che il binomio corretto sia O. sphegodes e che il nome Ophrys aranifera sia un sinonimo di epoca successiva, riferentesi alla stessa specie. Per quanto riguarda il nostro territorio va inoltre sottolineato che la Ophris sphegodes/Ophrys aranifera s.s. (sensu stricto) non è mai stata segnalata nella sua forma tipica in Italia (il locus classicus della specie è il Sud dell'Inghilterra), dove sono invece descritti vari taxa, individuati attraverso ricerche i cui risultati vanno valutati con prudenza, per l'ampio margine di incertezza che lasciano. Le svariate proposte di raggruppamento che si sono succedute, e che sono a tutt'oggi in via di definizione, individuano un grande numero di entità caratterizzate da alta variabilità e propensione all'ibridazione e introgressione anche con altri gruppi. Descrizione Pianta robusta alta 25-40 cm. Foglie Foglie ovato-lanceolate riunite in rosetta basale, le cauline guainanti il fusto. Fiori Infiorescenza lassa, con numerosi fiori di medie dimensioni, disposti in alto sul fusto. Sepali distesi di colore verde o verde-giallastro; petali distesi lateralmente e verso l'alto glabri, variabili nelle forme con margine ondulato ed estremità tronca, più scuri dei sepali, a volte rossastri. Labello (sub)intero, ovale o tondeggiante, convesso, vellutato, con pelosità bruno rossiccia, con margine glabro più chiaro, a volte giallastro. Macula basale dal disegno semplice, solitamente a forma di H. Gibbosità poco marcate o assenti. Campo basale più chiaro del labello; cavità stigmatica più chiara al centro, con due pseudo-occhi solitamente colorati di verde. Appendice piccola o assente, inserita in una incisura. Ginostemio a rostro corto. Tipo corologico Euromediterraneo. Periodo di fioritura Da marzo a maggio. Territorio di crescita Italia settentrionale, a Nord del Po. Habitat Prati aridi ed incolti, garighe e radure boschive. Somiglianze e varietà Ophrys classica Devillers-Tersch. & Devillers, che si differenzia principalmente per il labello più globoso e convesso, in apparenza più ristretto, per le gibbosità pronunciate, il campo basale concolore al labello, il rostro più allungato e per l'areale di crescita, che per la O. classica è lungo le coste tirreniche e al Centro Sud. Ophrys passionis subsp. passionis Sennen ex Devillers-Tersch. & Devillers che si differenzia per i petali più grandi, labello generalmente più ampio, con gibbosità basali assenti o quasi, apicolo piccolo sempre presente. Ophrys passionis subsp. majellensis (Helga & Herm. Daiss.) Romolini e Soca che si differenzia per l'altezza della pianta fino a 70 cm, fiori più grandi con labello quasi rotondo, fioritura più tardiva. Ophrys sphegodes subsp. praecox Corrias che si differenzia per la fioritura più precoce, i sepali di norma biancastri, i petali bianco-crema o giallastri, apicolo piccolo generalmente presente. Note L'impollinazione è entomofila, ad opera degli Imenotteri appartenenti al genere Andrena. Osservazioni Osserviamo che nelle regioni italiane che costituiscono l'areale di crescita di questa specie è abbastanza infrequente trovare esemplari nei quali siano compresenti tutti gli elementi catteristici del fiore, che vengono dichiarati differenzianti rispetto alle specie e subspecie vicine, in particolare per la O. classica, che è detta presente sulla costa tirrenica e al Centro Sud del nostro paese . Più spesso, nel medesimo territorio, incontriamo esemplari nei quali l'uno o l'altro carattere non concordano con la descrizione degli autori di riferimento per questa specie. Poichè, allo stato dell'arte, non ci pare risulti chiaro e dichiarato quali elementi possano essere correttamente attribuiti alla variabilità della specie e quali no, pensiamo che sia interessante dare testimonianza, con le immagini, di questa variabilità reale, in attesa di studi più approfonditi al riguardo, in modo da poter dirimere questo dilemma. Particolare è il caso dell' Emilia-Romagna. I principali autori danno presente, nel territorio di questa regione, la sola O. classica. Tuttavia, nell'area appenninica, che costituisce il naturale spartiacque fra le regioni a Nord del Po e la Toscana, esiste estrema variabilità dei caratteri che sono considerati importanti per la determinazione e che avvicinano, senza differenze significative, alcuni esemplari alla O. classica ed altri, generalmente ma non esclusivamente a fioritura più tardiva, alla O. sphegodes s.l. Ci è sembrato interessante dare testimonianza, attraverso le immagini, di questi fenomeni. Bibliografia SOCA, R., 2003. Ophrys adrachnites, Ophrys sphegodes et Ophrys aranifera. Le Monde des Plantes 480: 23-26. DEVILLERS-TERSCHUREN, J., DELFORGE P. & DEVILLERS, P. 2006. Ophrys sphegodes Miller 1768, nom correct, et Ophrys aranifera Hudson 1778, synonyme postérieur, s'appliquent bien à la même espèce. Natural. belges 87 (Orchid. 19): 85-120. Scheda di proprietà AMINT realizzata dai Coordinatori Area Orchidee Spontanee Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane
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Ophrys classica Devillers-Tersch. & Devillers Sinonimi O. sphegodes subsp. classica (Devillers-Tersch. & Devillers) Kreutz Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Ofride verde Fior di ragno Etimologia Il nome del genere deriva dal greco ophrys = sopracciglio, forse perchè questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglia o, forse, per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglia. Il nome specifico dal latino classis = flotta, in riferimento al locus classicus, l'Argentario, per le stazioni localizzate vicine alla costa. Discussione Gli autori hanno descritto Ophrys classica come anello mancante tra le arachnitiformis francesi e le exaltata del Sud Italia, affermando che il colore e la dimensione degli pseudoocchi la avvicinano al gruppo di O. passionis ed O. garganica. Noi riteniamo che questi caratteri la avvicinino soprattutto alla serie Sphegodes/Araniferae. Descrizione Pianta slanciata alta 25-40 cm. Foglie Foglie ovato-lanceolate riunite in rosetta basale, le cauline guainanti il fusto. Fiori Infiorescenza lassa, con numerosi fiori di medie dimensioni, disposti in alto sul fusto. Sepali distesi di colore verde o verde-biancastro; petali distesi lateralmente e verso l'alto glabri, oblungo-lanceolati, con margine ondulato ed estremità tronca, più scuri dei sepali. Labello intero, molto convesso, globoso, di forma squadrata, marrone, vellutato, con pelosità bruno rossiccia, con margine glabro più chiaro e giallastro. Macula basale dal disegno semplice, solitamente a forma di H. Gibbosità importanti. Campo basale concolore al labello; cavità stigmatica più chiara al centro, con due pseudo-occhi verdastri, grigiastri o nerastri. Appendice molto piccola, inserita in una incisura. Ginostemio a rostro lungo, formante un angolo acuto col labello. Tipo corologico Centro mediterraneo. Periodo di fioritura Da febbraio a maggio. Territorio di crescita Regioni del Centro Sud, Liguria ed Emilia-Romagna Habitat Prati aridi ed incolti, garighe, uliveti e radure boschive. Somiglianze e varietà Ophrys aranifera s.l., da cui si differenzia per avere il labello più globoso e convesso, per le gibbosità pronunciate, il campo basale concolore al labello, il rostro più allungato e per l'areale di crescita, che nella O. aranifera è al Nord del Po. Ophrys passionis subsp. passionis Sennen ex Devillers-Tersch. & Devillers che si differenzia per i petali più grandi, labello generalmente più ampio, con gibbosità basali assenti o quasi, apicolo piccolo sempre presente. Ophrys passionis subsp. majellensis (Helga & Herm. Daiss.) Romolini e Soca che si differenzia per l'altezza della pianta fino a 70 cm, fiori più grandi con labello quasi rotondo, fioritura più tardiva. Ophrys sphegodes subsp. praecox Corrias che si differenzia per la fioritura più precoce, i sepali di norma biancastri, i petali bianco-crema o giallastri, apicolo piccolo generalmente presente. Note L'impollinazione è entomofila, ad opera degli Imenotteri appartenenti al genere Andrena. Scheda di proprietà AMINT realizzata dai Coordinatori Area Orchidee Spontanee - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane
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Epipactis bugacensis Robatsch
Gruppo Botanico AMINT posted a topic in Schede delle Orchidee Italiane
Epipactis bugacensis Robatsch Sinonimi Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Elleborine del Danubio Etimologia Il nome del genere dal greco "Epipaktis" , nome con cui era nota la pianta del veratro, per la somiglianza delle foglie. Il nome specifico da Bugac, località della pianura ungheriese. Descrizione Fusto alto da 20 a 60 cm., verde, pubescente nella parte superiore. Foglie Numerose foglie verdi, spesso giallastre, lanceolate, a bordi ondulati ed irregolarmente denticolati; le superiori bratteiformi. Brattee lanceolate, le inferiori più lunghe del fiore. Fiori Infiorescenza lassa, subunilaterale, composta da numerosi fiori piccoli e poco aperti, poco colorati, da suborizzontali a penduli; sepali verdi all'esterno, verde giallastro all'interno; petali subuguali e un po' più chiari dei sepali, a volte sfumati di rosa pallido. Ipochilo nettarifero, scuro e lucente all'interno; giuntura ipochilo-epichilo molto stretta; epichilo da trangolare a cordiforme, bianco verdastro, lavato di rosa al centro, la punta ribattuta all'indietro, munito di due creste basali poco sviluppate, poco colorate, Antera lungamente peduncolata, stretta; clinandrio sviluppato, rostello presente ma ben presto inefficace, pollinii che si sgranano rapidamente. Ovario pubescente, allungato, con sfumature bronzee alla base. Tipo corologico Se ne conoscono alcune stazioni, nella piana fra il Danubio e il Theiss, in Ungheria. In ambienti fluviali è segnalata anche in Austria e Germania e recentemente, in Italia lungo il corso dell'Adige nelle province di Verona, Trento e Bolzano. Periodo di fioritura Fioritura precoce, Giugno-Luglio. Territorio di crescita Nel nostro paese nelle province di Verona, Trento e Bolzano. Habitat All'ombra, su substrato profondo e umido, in Italia esclusivamentein boschi ripariali. Somiglianze e varietà La fioritura precoce permette di dispinguere dacilmente questa specie dalle congeneri. Una caratteristica distintiva è costituita dall'ovario colorato di bronzo alla base. Note Specie che pratica abitualmente l'autogamia, anche se il fiore almeno inizialmente è attrezzato per l'impollinazione entomofila. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Epipactis bugacensis Robatsch, Regione Veneto, Giugno 2012 - Foto di Gianni Bonini- 13 replies
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Epipactis greuteri subsp. flaminia (P.R. Sav. & Aless.) H. Baumann, Künk. & R. Lorenz Sinonimi Epipactis flaminia P.R. Savelli & A Alessandrini Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Elleborine di Romagna Etimologia Il nome del genere dal greco "Epipaktis" , nome con cui era nota la pianta del veratro, per la somiglianza delle foglie. Il nome specifico da quello del botanico svizzero W. Greuter. Il nome subspecifico da quello della Via Flaminia, via consolare romana che collega Roma a Rimini, in relazione alla zona di crescita. Descrizione Pianta portante 1 o diversi fusti raggruppati, sottili, flessuosi, alti da 20 a oltre 50 cm. muniti per tutta la lunghezza di una pelosità biancastra che può mascherare il colore verde del fusto. Foglie 5-7 foglie caulinari, verde giallastro, più o meno spiralate, finemente denticolate ai bordi, le (1-2) basali corte e orbicolari, laceolate e strette le mediane, bratteiformi le superiori. Brattee grandi, pendenti, tutte più lunghe dei fiori. Fiori Infiorescenza piuttosto densa, formata da 10-30 (40) fiori autogami aperti, campanulati e penduli; sepali ovali, acuminati, bianco verdastri, con l'apice curvato verso l'esterno; petali subuguali ai sepali. Ipochilo nettarifero bianco verdastro all'esterno e giallo verdastro all'interno. Giunzione ipochilo-epichilo piuttosto grande e depressa. Epichilo bianco verdastro, cordiforme, a bordi ondulati, l'apice un po' ribattuto all'indietro, la base munita di due basse gobbosità. Rostello assolutamente assente, anche nel bocciolo. Tipo corologico Endemico dell'appennino tosco-romagnolo. Periodo di fioritura Luglio, Agosto. Territorio di crescita Emilia Romagna, Toscana. Habitat Boschi di faggio e abete bianco, da 800 a 1400 mt. Somiglianze e varietà La subsp. flaminia si distingue dalla specie nominale per il fusto a volte più robusto, per le foglie più strette, per il colore esclusivamente bianco verdastro di petali, sepali e labello e per l'assouta mancanza del rostello. Note Le Epipactis sono piante nettarifere, il nettare attira gli insetti impollinatori, tra cui vespe, api e ditteri. In questa specie la riprouzione può essere sia autogama che allogama. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Epipactis greuteri subsp. flaminia (P.R. Sav. & Aless.) H. Baumann, Künk. & R. Lorenz, Regione Emilia Romagna, Luglio 2012 - Foto di Bruno Ballerini
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