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bruno51

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  1. Provincia di Imperia, Aprile 2013. Alcuni esemplari di questa specie che in Italia si trova solo vicino al confine con la Francia, con poche stazioni segnalate. Ringrazio Mauro O. per la sua grande disponibilità, portandoci sulle stazioni a fotografarla. Si differenzia dalla "aracnitiformis" per i colori sempre abbastanza splendenti (le foto sotto la pioggia purtroppo non li esaltano), macula semplice ma intensa e sempre contornata di bianco. Pseudocchi verdi-nerastri, sempre contornati di giallo, a volte completamente giallastri. Petali sempre bicolori, con interno di una tonalità e bordi di altro colore. Rispetto ad "aracnitiformis" preferisce un habitat di fondovalle. Saluti Bruno.
  2. Ottimi esemplari e molto belle le foto Giacomino. Gran bella serie di ibridi. Sicuramente con gruppo "sphegodes" e non "benacensis". Ciao, Bruno.
  3. Ciao Mauro, belle foto, ma.. solo l'ultima è una "passionis". Le altre sono delle "incubacee". Scusa per la rettifica. Ciao, Bruno.
  4. Particolari e ottime foto Nicola. Bella presentazione e belli i soggetti. Ciao, Bruno.
  5. Belle foto Giovanni. Ottima presentazione. Ciao, Bruno.
  6. Anche questo endemismo è molto bello. Ciao, Bruno.
  7. Gran bella serie di foto e di orchidee che hai presentato Franco. Questa in particolare, il prossimo anno la vengo a vedere. Un saluto, Bruno.
  8. Bravo Andrea, è sicuramente interessante. Si tratta di una forma apocromatica abbastanza rara. Merita senz'altro altre foto. Ciao, Bruno.
  9. Provincia di Lucca, Aprile 2013. Particolare ibrido tra le due specie. Ciao, Bruno.
  10. Anche nel Modenese inizia l'antesi di questa specie. Ciao, Bruno.
  11. Ciao Tony, io credo che abbia ragione Gianni, non è affatto strano trovare delle "parviflora" apocromiche. Qualche anno fa, sul Gargano ne ho trovato una stazione con varie piantine da completamente apocromiche a qualche leggera sfumatura rosata. Questo non giustifica la creazione di una "nuova specie". Probabilmente è un carattere trasmesso per via ereditaria (dalle mie parti lo osservo da anni su una popolazione di Ophrys benacensis apocromica), ed ovviamente i semi è più facile che cadano ed attecchiscano vicini. Per questo una popolazione così importante. Resta comunque sempre una bella ed importante scoperta. E restano sempre delle belle foto. Un saluto, Bruno. Foto di alcuni anni fa.
  12. Complimenti anche da parte mia Luciano. Sempre bellissime foto e questa specie in particolare, è veramente precocissima. Saluti Bruno.
  13. Alcuni lusus di Ophrys classica del Modenese. Colgo in parte l'invito di Luciano R. a evitare di creare confusione negli utenti. Nell'ultimo libro di Remy e Rolando "Le Ophrys d'Italia", sull'Appennino Modenese-Reggiano dovrebbe trovarsi solo "Ophrys classica". E con questo binomio d'ora in poi posterò le orchidee della serie sphegodes. Tuttavia... credo che ognuno possa esprimere la propria opinione, e sul nostro Appennino, accanto a soggetti che possono con le loro caratteristiche far parte di Ophrys classica, vi sono soggetti che a mio parere non rientrano nei canoni della specie. Forse proprio perché, l'Appennino Emiliano fa da spartiacque tra le specie toscane e quelle del Nord-Italia vi troviamo molta variabilità con popolazioni difficilmente inquadrabili. Questa è solo la mia personale opinione, che esula dal post inviato. Saluti Bruno.
  14. Veramente complimenti per le splendide foto Emilio. E' anche un importante ritrovamento per la Regione. Bravissimo. Un saluto, Bruno.
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