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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Umbria; Settembre 2014; Foto di Mario Iannotti. -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto di Mario Iannotti. Primordi. -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Marche, Pianello di Cagli, Bosco delle Tecchie; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti. Margine del pileo costolato. Imenoro punteggiato di ruggine. -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Umbria; Novembre 2012; Foto di Mario Iannotti; -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi. -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Umbria; Novembre 2011; Foto di Luigi Minciarelli. Dettagli del gambo e del margine del cappello tipicamente involuto e scanalato: Dettaglio del margine tipicamente involuto e scanalato. -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Piemonte, Val Borbera (AL); Ottobre 2009; Foto di Federico Calledda. -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Lombardia, Colline Bergamasche, loc. Val Maggiore; Ottobre 2011; Foto di Massimo Biraghi. -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Marche; Ottobre 2005; Foto di Pietro Curti. -
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Marche; Settembre 2005; Foto di Pietro Curti. Margine del cappello tipicamente involuto e scanalato, imenoforo con puntinatura rugginosa. -
Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872
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Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Fungo molto noto nelle nostre zone, conosciuto con il nome di Durello, gode fama immeritata di buon commestibile, in realtà è un fungo amarognolo, un po' piccante e sicuramente se non tossico perlomeno indigesto. Colore del cappello, del gambo e delle lamelle, biancastro con striature rugginose, le lamelle a maturità presentano caratteristiche punteggiature sempre rugginose. Carne bianca compatta, odore di frutta. Il cappello è tipicamente involuto al margine. Cresce in Autunno nei boschi di latifoglie. Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti. -
Trichoglossum walteri (Berk.) E.J. Durand 1908
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Trichoglossum walteri (Berk.) E.J. Durand 1908 Tassonomia Divisione Ascomicota Classe Leotiomycetes Ordine Helotiales Famiglia Geoglossaceae Genere Trichoglossum Foto e descrizioni Nella suddivisione classica della famiglia delle Geoglossaceae troviamo diversi generi che si distinguono in due grandi gruppi: quelli con ascomi neri e quelli con ascomi colorati. Tra quelli con ascomi neri troviamo Geoglossum e Trichoglossum. Questi due ultimi generi si possono separare in base alla presenza delle setae di colore bruno nell'imenio e nello stipite, infatti i Geoglossum hanno le setae solo nello stipite, mentre i Trichoglossum hanno le setae sia nello stipite che nell'imenio, come nel caso dei campioni raccolti. Gli elementi importanti per poter distinguere le specie sono il numero massimo di setti delle spore (0, 1, 3, 5, 7, 15), la misura delle spore stesse, il loro colore, la forma delle parafisi, il numero di spore per asco (4 o 8). I campioni studiati sono stati rinvenuti in un bosco di Cryptomeria japonica, su un cuscino di muschio. Gli ascomi si presentano allungati, spatolati e appiattiti nella parte alta, a volte costolati. Dal punto di vista microscopico hanno setae brune, appuntite, a parete spessa, sia sullo stipite che sull'imenio; spore brune, nella quasi totalità con 7 setti, le misure rilevate sono 71,7-96 × 3,4-5,5 µm; sono state osservate anche alcune spore con 1, 3 (40-47 × 5-5,3 µm), 8 setti; le parafisi sono brune, molto più chiare delle setae e delle spore; settate, con estremità diritta o arricciata a bastone di pastore. La determinazione della specie raccolta è stata fatta in base al numero di 8 spore per asco; al numero di setti per spora, la stragrande maggioranza erano con 7 setti, solo alcune con 3 o 5 setti e alcune con 8, il colore bruno delle spore, la forma delle parafisi che terminano con estremità arricciata, la misura delle spore stesse, 71,7-96 × 3,4-5,5 µm. Le specie simili sono: T. durandii Teng, che ha spore che rimangono quasi ialine fino all'ultimo stadio della maturazione. T. tetrasporum Sinden & Fitzp. e T. velutipes (Peck) E.J. Durand, che hanno 4 spore per asco. T. farlowii (Cooke) E.J. Durand, che ha in prevalenza 3 setti per spora. T. hirsutum (Pers.) Boud. e T. tetrasporum, che hanno in prevalenza 15 setti per spora. T. velutipes, T. rasum Pat. e T. variabile (E.J. Durand) Nannf., che hanno in prevalenza un numero di setti compreso tra 7 e 15. T. octopartitum Mains, che è ottasporico, ha in prevalenza 7 setti per spora, ma misure delle spore stesse maggiori di 100 µm (100-120 µm). T. confusum E.J. Durand, che è ottosporico, ha in prevalenza 7 setti per spora, ma misure delle spore stesse comprese tra 55 e 65 µm. T. walteri (Berk.) E.J. Durand, che è ottosporico, ha in prevalenza 7 setti per spora, misure delle spore stesse comprese tra 72 e 100 µm. Discussione Macroscopicamente è difficile poter distinguere un Geoglossum da un Trichoglossum, ma con l'ausilio di una buona lente possiamo già sul campo distinguere i due generi verificando la presenza/assenza di setae sull'imenio. Per poter determinare le specie dobbiamo per forza ricorrere all'esame microscopico. Mains (1954) fornisce una descrizione dettagliata di una dozzina di specie di Trichoglossum e, nonostante l'età, il suo rimane un ottimo articolo di riferimento. In tempi recenti Scoch et al. (2009) in un articolo apparso su Persoonia hanno pubblicato il risultato di 5 anni di studi sulle Geoglossaceae, eseguiti con il supporto degli esami molecolari, dimostrando che Geoglossum, Trichoglossum e Sarcoletia formano una clade e non sono correlati strettamente a Neolecta, Mitrula, Cudonia, Microglossum, Thuemenidum, Spathularia e Bryoglossum, tutti facenti parte fino ad ora delle Geoglossaceae. Gli autori propongono il nuovo ordine Geoglossales e la nuova classe Geoglossomycetes per i tre generi Geoglossum, Trichoglossum e Sarcoletia e inserendo gli altri generi nominati nella classe dei Leotiomycetes. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. MAINS, E.B., 1954. North American species of Geoglossum and Trichoglossum. Mycologia. Vol. 46, 5: 586-631. Ed. Mycological Society of America. MEDARDI, G., 2006. Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Ed. AMB. SCHOCH, C.L., WANG, Z., TOWNSEND, J.P., & SPATAFORA, J.W., 2009. Geoglossomycetes cl. nov., Geoglossales ord. nov. and taxa above class rank in the Ascomycota Tree of Life.Persoonia. 22: 129-138. Isole Azzorre (Portogallo); Foto e descrizione di Tomaso Lezzi. Setae brune, appuntite, a parete spessa sullo stipite. Parafisi brune, molto più chiare delle setae e delle spore; settate, con estremità arricciata a bastone di pastore. Una sezione trasversale della pate fertile dell'ascoma, si riconoscono le setae brune che fuoriescono dalla superfice dell'imenio. Una vista d'insieme in cui si riconoscono le setae più scure e lunghe, gli aschi che contengono le spore brune, la parfisi gli elementi bruni più chiari. Un asco con le spore ancora in formazione, che infatti non si sono ancora colorate e che non mostrano ancora i setti e le strutture interne. Due aschi con spore probabilmente ancora in formazione che contengono spore con 5 e 3 setti. Le spore con setti minori di 7 sono state osservate in bassissima percentuale. Spore brune, 71,7-96 × 3,4-5,5 µm; che presentano nella grande maggioranza 7 setti. -
Trichoglossum variabile (E.J. Durand) Nannf. 1942
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Trichoglossum variabile (E.J. Durand) Nannf. 1942 Tassonomia Divisione Ascomicota Classe Leotiomycetes Ordine Helotiales Famiglia Geoglossaceae Genere Trichoglossum Simile per forma e colorazioni a Geoglossum cookeanum Nannf., può essere distinto da quest'ultimo per la presenza di una sottile e fittissima peluria presente sulla superfice dell'ascoma (lente!). Il nostro ritrovamento è avvenuto in ambito retrodunale su terreno nettamente sabbioso. Regione Lazio; Febbraio 2010; Foto e commenti Mauro Cittadini. Sezione dell'ascoma. Peli sulla superfice dell'ascoma a 100 ingrandimenti. Microscopia Sporata in massa bruno scuro. La superficie dell'ascoma è coperta da una sottile peluria (setae) visibile anche con una buona lente. Spore 90-118 × (5)5,5-6,5 µm, brune, aciculari, multisettate, rilevati da 8 a 15 setti sulle spore mature, con leggera prevalenza di quella che vanno da 13 a 15. Quelle immature appaiono ialine, granulose e prive di setti. Aschi 195-245 × 19-23, µm, ottasporici, clavati, in Melzer lo sfintere apicale risulta amiloide (blu) mentre gli aschi, in particolare quelli immaturi, si colorano di rosso. Parafisi della stessa altezza degli aschi o poco minore, cilindriche, multisettate, con apice lobato e sovente ricurvo. Setae 160-180 µm; nerastre con profilo irregolare ed apice appuntito. Osservazioni La numerosa presenza di spore mature con un numero di setti inferiore a 15, ci fa propendere per il taxon Trichoglossum variabile (E.J. Durand) Nannf. che si differenzia da Trichoglossum hirsutum solo ed unicamente per questa caratteristica. Da un punto di vista tassonomico ci sentiamo di porre qualche dubbio su questo carattere speciografico, che potrebbe essere influenzato da vari fattori quali quelli ambientali e la maturazione degli ascomi. Rimandiamo ad una futura caratterizzazione in base ai dati molecolari per lo scioglimento del dubbio. Aschi, ascospore, parafisi e setae in Melzer. Aschi con ascospore in acqua, sulla destra la spora in fuoriuscita dall'asco. Spore con il conteggio (variabilità) dei setti. Aschi con ascospore in Melzer. -
Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden; Regione Puglia, bosco Isola, Lesina Marina; Dicembre 2014; Foto di Raffaele Mininno. Su tronco abbattuto di Pinus pinea. Ambiente di macchia mediterranea. -
Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden; Regione Toscana; Dicembre 2008; Foto di Alessandro Francolini. -
Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden; Regione Toscana; Aprile 2008; Foto di Pietro Curti. -
Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden; Regione Lazio; Novembre 2006; Foto di Felice Di Palma. -
Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden; Foto di Mauro Cittadini. Su legno di Pino in habitat mediterraneo. -
Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum fuscoviolaceum (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden 1972 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Polyporaceae Sinonimi Trichaptum hollii (J.C. Schmidt : Fr.) Kreisel 1984 Foto e Descrizioni Molto comune su tronchi e rami di Pino abbattuti, a volte presente anche su alberi vivi ma spesso feriti ed in sofferenza. Tipica è stata la sua comparsa su molti Pini lambiti o colpiti in parte dai numerosi incendi degli ultimi anni. Si presenta inizialmente resupinato, come una muffa color violacea che ben presto sviluppa i tipici elementi (dentini) dell'imenio che viene detto "irpicoide". Successivamente forma una moltitudine di pilei dimidiati e allungati. Regione Toscana; Aprile 2008; Foto di Pietro Curti e descrizione di Mauro Cittadini. -
Trichaptum biforme (Fr.) Ryvarden 1972
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Trichaptum biforme (Fr.) Ryvarden; Regione Lazio; Novembre 2014; Foto di Mario Iannotti. Ritrovamento su tronco morto di Quercus sp. Particolare del margine violetto.