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Archivio Micologico

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  1. Tricholoma fulvum (Bull.: Fr.) Saccardo; Regione Lombardia, loc. Ornica; Ottobre 2014; Foto di Massimo Biraghi. Tricholoma di medie dimensioni riconoscibile per le colorazioni bruno-fulve e le lamelle su tonalità giallognole con filo brunastro, questa specie micorriza con Abete, Peccio, Betulla. Bosco di Abete rosso e Abete bianco.
  2. Tricholoma fulvum (Bull.: Fr.) Saccardo; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Emilio Pini.
  3. Tricholoma fulvum (Bull.: Fr.) Saccardo; Regione Trentino; Settembre 2007; Foto di Felice Di Palma.
  4. Tricholoma fulvum (Bull.: Fr.) Saccardo 1909 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Tricholoma flavobrunneum (Fr.) P. Kummer 1871 Foto e Descrizioni Tricholoma dal tipico odore farinaceo e carne amarognola, come molti del gruppo a cui appartiene. Tipicamente rinvenibile sotto Betulla. Regione Lombardia; Settembre 2006; Foto di Massimo Biraghi.
  5. Tricholoma fucatum (Fr.: Fr.) Kummer 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Regione Trentino; Luglio 2005; Foto di Emilio Pini.
  6. Tricholoma frondosae Kalamees & Shchukin 2001 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Tricholoma equestre var. populinum Mort. Chr. & Noordel 1999 Cappello Si presenta inizialmente convesso-campanulato, poi convesso-appianato, infine irregolarmente disteso con umbone ottuso nella parte centrale. Il margine è privo di scanalature, spesso ondulato, negli esemplari giovani è piuttosto arrotolato, abbastanza involuto e mai completamente disteso anche a maturità. La cuticola è molto vischiosa a tempo umido, nei giovani esemplari di colore giallo citrino su quasi tutta la superficie, tende a tonalità più intense verso il centro, dove si osservano squame di colore bruno-rossiccio molto appressate. A maturità le colorazioni passano al giallo più carico, giallo-rossiccio, per l’aumento delle squame che si estendono a tutta la superficie con andamento concentrico. Imenoforo Lamelle moderatamente fitte, da libere a smarginate, di colore giallo, con filo irregolare concolore. Gambo Cilindrico, di colore giallo, robusto, pieno, a volte ritorto, generalmente diritto con andamento regolare ma con base quasi sempre ingrossata. Carne Carne compatta, soda, leggermente fibrosa, bianca, odore farinoso, sapore dolce. Habitat Gli esemplari di questa raccolta sono stati rinvenuti in un bosco misto, costituito da un abetina d’impianto a 1400 m s.l.m. nel comune di Palena (AQ), località bosco Scaricaturo, con prevalenti Abeti bianchi, ma con presenza considerevole nelle vicinanze di Pioppo bianco, Pioppo tremulo, di Cerri e Faggi, Commestibilità e tossicità Velenoso mortale. Sindrome rabdomiolitica. Microscopia Spore a forma di goccia, con apicolo evidente, con grossa guttula centrale, 4,5-6,5(6,9) × 3,8-4,5(4,9) µm, media 5,9 × 4,3 µm, Q = 1,2-1,5; Qm = 1,4, misurazioni su 32 spore. Basidi clavati, osservati bisporici e tetrasporici, privi di GAF. Pileipellis formata da ife molto intrecciate, nei terminali strette, ramificate ed incrostate, senza GAF. Trama lamellare parallela ad ife molto larghe, settate, prive di GAF. Discussione Il complesso di specie che ruotano intorno al Tricholoma equestre ha destato negli ultimi decenni forte interesse, anche a causa di gravi intossicazioni, manifestatesi dopo aver consumato pasti ripetuti ed abbondanti di funghi spontanei che includevano anche Tricholoma equestre, con casi di rabdomiolisi che hanno causato la morte di alcune persone in Francia e Polonia negli anni dal 1990 al 2002. In questi gravi casi di intossicazione studiosi e micologi hanno indagato tutti gli aspetti più importanti, sia macroscopici che microscopici e negli ultimi anni anche l’analisi genetica del DNA del complex in argomento. A. Riva, autore di uno studio approfondito sul genere Tricholoma (Riva 1988, Riva 2003), dopo aver effettuato moltissime raccolte, studi, visionato molte collezioni europee e tavole iconografiche originali, è persuaso che intorno a Tricholoma equestre (Linn.: Fr.) Kummer ruotano solo forme o varietà, influenzate da fattori climatici e ambientali. Questo Tricholoma sembra sia molto abbondante sotto Pino nelle foreste meridionali rispetto a quelle settentrionali e si presenterebbe con due specie distinte: la prima con esemplari robusti, carnosi, con colorazioni più intense, fulvo-ramate, trovati nelle pinete mediterranee, che sarebbero da ascrivere a Tricholoma auratum (Paul. ex Fr.) Gill., ma che, paradossalmente, nell'anno successivo rinasce nelle stesse stazioni con portamento esile, slanciato e toni pallidi; la seconda con portamento più esile, gracile, slanciato, viscoso, cappello dorato e carne bianca, presente nelle foreste nordiche, che secondo Autori nordici (Krrieglsteiner, Kreisel et al.) cresce solo sotto Pino o Pino-Abete e dovrebbe chiamarsi Tricholoma flovovirens (Pers, Fr.) Lund., che, però, viene ritrovata anche nelle quercete pure del Nord Italia. Nell’aggiornamento del 2003, lo stesso Riva ribadisce la sua opinione che Tricholma auratum, sia una forma di Tricholoma equestre. Con questa intuizione Riva è stato un po’ il precursore di quello che poi gli studi molecolari hanno confermato in seguito. Di recente, sul complex Tricholoma equestre, sull’onda dell’interesse derivante dalle gravi intossicazioni, in alcuni casi letali, di cui prima facevamo cenno, sono stati condotti approfonditi studi molecolari da parte di ricercatori francesi (Moukha S. et al. 2013) che sembrano andare nella direzione già tracciata dal Riva. Il gruppo Tricholoma equestre, risulta costituito da tre specie ectomicorriziche: Tricholoma flavovirens (Pers.) S. Lundell, Tricholoma auratum (Paulet) Gillet e Tricholoma equestre (L.) P. Kummer, tutti molto simili, caratterizzati dalle lamelle gialle, molto difficili da distinguere l’uno dall’altro sotto l’aspetto morfologico e microscopico e da due varietà: Tricholoma equestre var. populinum (Christensen & Noordeloos) associato alle latifoglie con crescita sotto Populus spp. e Betula spp., per alcuni autori da sinonimizzare con Tricholoma frondosae (Kalamees & Shchukin) e da un’altra varietà: Tricholoma equestre var. pallidifolia caratterizzata da colorazioni più pallide del pileo e con lamelle bianche e ora riconosciuta come sinonimo di Tricholoma joachimii (Bon e Riva). Sul citato gruppo sono stati condotti studi ed indagini molecolari a largo raggio, che hanno interessato raccolte proveniente dagli areali di tutto il mondo, al fine di fare chiarezza tassonomica e capire meglio gli aspetti ecologici, i limiti intraspecifici e la loro geolocalizzazione. I risultati di questi studi dicono che a livello europeo Tricholoma equestre, Tricholoma flavovirens e Tricholoma auratum rappresentano la stessa specie. Dal punto di vista ecologico tendono ad associarsi a specifici alberi a seconda della provenienza geografica (Pinus pinaster per Tricholoma auratum, Pinus sylvestris o Abies alba per Tricholoma equestre e Tricholoma flavovirens). Tuttavia, questi autori lasciano aperta la possibilità che in questo complesso di specie la posizione geografica potrebbe portare alla caratterizzazione di sottospecie o varietà. Gli studi effettuati e l’esame del DNA hanno portato gli autori a sinonimizzare Tricholoma joachimii e il Tricholoma equestre var. pallidifolia, entrambi con le lamelle biancastre, quali taxa distinti e non appartenenti alle tre specie del gruppo di Tricholoma equestre, ma anzi, filogeneticamente molto più vicini a Tricholoma columbetta. Analogamente, la mancanza di un continuum genetico tra gli esemplari associati alle latifoglie e quelli del gruppo Tricholoma equestre, conferma la tesi che a seconda dell’areale di provenienza avremmo Tricholoma frondosae associato alle latifoglie e Tricholoma equestre alle conifere. Tricholoma equestre è caratterizzato da un cappello con fondo fulvo, giallo-fulvo carico, anche fulvo-verdastro, più scuro al centro per la presenza di fini squamette rossicce, ha un contesto bianco-giallastro, spore più grandi (6,4-8 × 4-4,8-5,5 µm) e cresce per lo più in foreste di Pini su un terreno sabbioso asciutto. Il ritrovamento in oggetto, alla luce delle considerazioni e risultanze sopra evidenziate, per i seguenti caratteri morfologici, ecologici e microscopici ed in particolare per il contesto bianco ed il colore del cappello giallo citrino, con squame di colore bruno-rossiccio, inizialmente concentrate soprattutto al centro e che successivamente, con la maturazione, tendono ad estendersi concentricamente sulla restante superficie, per l’habitat di bosco misto, costituito da una abetina d’impianto di Abies alba, con presenza costante nelle vicinanze di Populus spp., Quercus spp. e Fagus sylvatica, per le spore di dimensione minore, 4,5-6,5 × 3,8-4,5 µm rispetto a quelle mediamente riportate dalla letteratura corrente per il Tricholoma equestre, viene ascritto a Tricholoma frondosae Kalamees & Shchukin = Tricholoma equestre var. populinum Mort. Chr. & Noordel Bibliografia MOUKHA S., FÉRANDON C., BEROARD E., GUINBERTEAU J., CASTENDET B., CALLAC P., CREPPY E., BARROSO G., 2013. A molecular contribution to the assessment of the Tricholoma equestre species complex. Fungal Biology. 117(2): 145-155. DOI: 10.1016/j.funbio.2013.01.003. RIVA, A., 1988. Tricholoma (Fr.) Staude. Fungi Europæi. Vol. 3. RIVA, A., 2003. Tricholoma (Fr.) Staude Supplemento. Fungi Europæi. Vol. 3A. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti. Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Abruzzo; Ottobre 2014; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2014 - Rivisondoli. Palena (AQ), località bosco Scaricaturo, habitat bosco misto con prevalenti Abeti bianchi, ma con presenza considerevole nelle vicinanze di Pioppo bianco, Pioppo tremulo, di Cerri e Faggi. (Exsiccatum MI20141003-04) Microscopia Spore a forma di goccia, con apicolo evidente, con grossa guttula centrale, 4,5-6,5(6,9) × 3,8-4,5(4,9) µm, media 5,9 × 4,3 µm, Q = 1,2-1,5; Qm = 1,4, misurazioni su 32 spore. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi clavati, osservati bisporici e tetrasporici, privi di GAF. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pileipellis formata da ife molto intrecciate, nei terminali strette, ramificate ed incrostate, senza GAF. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Trama lamellare parallela ad ife molto larghe, settate, prive di GAF. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  7. Tricholoma fracticum (Britzelm.) Kreisel; Regione Umbria; Novembre 2012; Foto di Stefano Rocchi. Ritrovamento sotto pini; sapore amaro, odore di farina; tipico gambo, con anello in rilievo, gambo bianco sopra quest'ultimo e concolore al cappello al di sotto.
  8. Tricholoma fracticum (Britzelm.) Kreisel; Regione Umbria; Novembre 2011; Foto di Mario Iannotti. Particolare della zona anulare nettamente delimitata biancastra. Particolare della carne bianca alla sezione.
  9. Tricholoma fracticum (Britzelm.) Kreisel; Regione Emilia Romagna; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
  10. Tricholoma fracticum (Britzelm.) Kreisel; Regione Abruzzo, Luglio 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Ritrovamento sotto Abete bianco, Abete rosso, Pino a due aghi. Crescita cespitosa, cappello glutinoso (anche se asciutto per il gran caldo e il vento bastava bagnarlo per verificarne la glutinosità) cuticola amara, gambo con glutine abbondante anche in questo caso asciugato sul gambo a formare un rilievo. Odore di farina-cetriolo, sapore della carne sempre tra farina e cetriolo, forte. Il glutine si è asciugato sul gambo a formare uno pseudoanello in rilievo. Basidi. Spore in soluziona acquosa di Verde malachite: 4,3-4,0 × 4,0-4,8 µm; Q = 1,0-1,2; Qm = 1,1
  11. Tricholoma fracticum (Britzelm.) Kreisel, Regione Lombardia, Ottobre 2005, foto di Federico Calledda.
  12. Tricholoma fracticum (Britzelm.) Kreisel 1984 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Ritrovamento sotto Pino. Questo Tricholoma della sez. Albobrunnea, si riconosce dagli altri simili per la zona pseudoanulare netta, quasi in rilievo, per la cuticola amara e la carne sottocuticolare dolce. Microscopicamente le ife della cuticola hanno terminazioni arrotondate, carattere che lo separa con sicurezza da Tricholoma ustaloides, la specie a lui più simile, che le ha appuntite. Regione Umbria, Novembre 2009, foto di Tomaso Lezzi. Ad una attenta osservazione (lente!) il margine del cappello mostra tracce del velo. Un particolare della zona pseudoanulare che rimane ben visibile anche negli esemplari maturi. Microscopia Foto e commento di Mauro Cittadini Peli della cuticola con pigmento incrostante, le estremità dei peli della cuticola di Tricholoma fracticum sono arrotondate, mentre in Tricholoma ustaloides sono slanciate e appuntite. Le spore osservate sono ellittico globose, monoguttulate, 5,5-6 × 4,0-4,5 µm.
  13. Tricholoma focale (Fr.) Ricken 1915 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Genere Tricholoma Sinonimi Armillaria rufa Quél. Armillaria caussetta Barla Armillaria robusta var. minor Michael Tricholoma focale var. caussetta (Barla) Bon Tricholoma robustum Pilát Etimologia Tricholoma deriva dal greco trichòs che significa “ pelo “ e loma, lòmatos che significa orlo, frangia, il riferimento è al margine villoso del cappello presente in diverse specie; focale deriva dal latino focalis, e = sciarpa per la gola, per il collo (l. faux, faucis = gola, collo), riferito alla presenza di un anello, armilla. Cappello Cappello carnoso, inizialmente emisferico poi appianato, ondulato, con il margine involuto, la cuticola è liscia, sericea, con fiammature variegate, una miscela di giallo, verde, fulvo e aranciato mescolati insieme. Imenoforo Lamelle abbastanza fitte, biancastre, smarginate, con la vetustà si macchiano di puntinature rugginose, intercalate da numerose lamellule. Gambo Gambo cilindrico, fusiforme, attenuato verso la base che spesso è ritorta, avvolto da un'armilla, che termina in alto con un anello di consistenza membranosa, irregolarmente lacerato, sfibrato, che protegge una zona sovrastante biancastra, furfuracea. Carne La carne è bianca, di sapore dolce e dall’odore farinoso gradevole, con base aromatica (verosimilmente di cocomero). Habitat Relativamente diffuso, cresce in autunno inoltrato e predilige in modo esclusivo le pinete, da quelle marittime mediterranee fino a quelle dell’Europa centrale costituite da Pino silvestre o da Pino nero. Microscopia Spore a forma di goccia, con grossa guttula centrale, lisce e con piccolo apicolo, (2,4) 2,6-3,5 (3,7) × (4,0) 4,3-4,9 (5,2) µm, Q = 1,50. Basidi tetrasporici, banali, di forma clavata, GAF non osservati. Trama della lamella parallela, regolare, con ife ialine a salsicciotto a parete sottile, settate ed afibulate. Epicute ad ife intrecciate, con terminali a testa ottusa, leggermente rialzati e con pigmento intracellulare vacuolare a contenuto disciolto. GAF assenti. Commestibilità e tossicità Fungo commestibile. Specie simili Tricholoma caligatum (Viv.) Ricken, si separa per la cuticola asciutta ricoperta da squame lanose bruno nerastre su fondo bianco-ocraceo, gambo con armilla e decorazioni simili al cappello, odore aromatico complesso, misto di fiori e frutta. Tricholoma aurantium (Schaff.: Fr.) Ricken, ha il cappello generalmente aranciato, ma anche variegato con tonalità fulvo-brunastre e sfumature verdastre, quando si presenta con quest’ultime tonalità potrebbe essere abbastanza simile a Tricholoma focale, ma l’osservazione del gambo dirime qualsiasi dubbio, in quanto al suo apice troviamo una zona pseudoanulare ben marcata biancastra, delimitata, talvolta, da uno strato mucoso aranciato, sovrastante una squamettatura orizzontale concolore al cappello, al posto dell'anello lanoso tipico di T. focale. Odore completamente diverso evocante la farina o il cetriolo. Osservazioni Il periodo di crescita tardo autunnale, con condizioni climatiche soggette a repentini cambiamenti e lo sviluppo lento e prolungato spesso influiscono sull’aspetto morfologico di Tricholoma focale, condizionandone la struttura ed i colori. Queste variazioni di struttura e colori hanno fatto si che fossero create varie forme e varietà, tutte riconducibili a sinonimi di Tricholoma focale. Bibliografia RIVA, A., 1988. Tricholoma (Fr.) Staude. Fungi Europæi. Vol. 3. RIVA, A., 2003. Tricholoma (Fr.) Staude Supplemento. Fungi Europæi. Vol. 3A. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Revisionata da Tomaso Lezzi. Regione Umbria; Novembre 2012; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20121124-01) Questo ritrovamento è avvenuto in una pineta mista, altezza 700 m. s.l.m., con prevalenza di Pinus nigra, Abies cephalonica e Juniperus communis; esemplari rigogliosi, con crescita molto nascosta nell'abbondante muschio che tappezza il sottobosco. Particolare dell'armilla squamosa-lanosa che calza il gambo e termina con un anello membranaceo, lacerato, sfibrato, concolore al cappello. Microscopia Spore a forma di goccia, con grossa guttula centrale, lisce e con piccolo apicolo. Misure eseguite su 32 spore, da sporata: (2,4) 2,6-3,5 (3,7) × (4,0) 4,3-4,9 (5,2) µm, Q = 1,50. Osservazione a 1000× in Rosso Congo. Basidi tetrasporici, banali, di forma clavata, GAF non osservati. Epicute ad ife intrecciate, con terminali a testa ottusa, leggermente rialzati e con pigmento intracellulare vacuolare a contenuto diluito. GAF assenti. Trama della lamella parallela, regolare, con ife ialine a salsicciotto a parete sottile, settate ed afibulate. Osservazione in Rosso Congo a 100×. Trama della lamella parallela, regolare, con ife ialine a salsicciotto a parete sottile, settate ed afibulate. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Osservazione a 1000×.
  14. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione Liguria; Novembre 2012; Foto di Massimo Biraghi.
  15. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione Liguria; Novembre 2012; Foto di Maria Ligure. Squamule concentriche brune sul cappello. Sezione del gambo leggermente clavato. Particolare delle fioccosità.
  16. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione Emilia Romagna; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
  17. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione PIemonte; Novembre 2010; Foto di Gianluigi Boerio.
  18. Tricholoma equestre var. populinum Mort. Chr. & Noordel.; Regione Abruzzo; Novembre 2011; Foto di Tomaso Lezzi. = Tricholoma frondosae Kalamees & Shchukin Ritrovamento sotto Pioppo. Cappello liscio, praticamente senza squamettatura, lamelle gialle, carne bianca. Le lamelle gialle e il gambo. Un particolare delle lamelle gialle e del gambo. L'attacco delle lamelle al gambo è smarginato con un dentino, tipico del genere Tricholoma. La carne bianca.
  19. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Continente Europa; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
  20. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione Campania; Novembre 2008; Foto di Felice Di Palma. Microscopia Spore e relativa misura. Filo lamellare. Pileipellis.
  21. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione Lombardia; Foto di Emilio Pini.
  22. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione Lombardia; Foto di Emilio Pini.
  23. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione Sardegna; Ottobre 2006; Foto di Giovanni Solinas.
  24. Tricholoma equestre (L.: Fr.) Kummer; Regione Liguria; Ottobre 2005; Foto di Federico Calledda.
  25. Tricholoma equestre (L. : Fr.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Tricholoma auratum (Paulet) Gillet. 1874 Foto e Descrizioni Appartiene alla Sezione Equestria, Sottosezione Sejuncta, Serie Equestria, Stirpe Equestria, che annovera specie caraterizzate da colorazioni pileiche con tonalità predominanti giallastre e dal portamento robusto. Cappello: inizialmente convesso, solo tardivamente appianato, a volte con umbone ottuso, con margine sottile, involuto, poi debordante sulle lamelle, spesso lobato, colorazioni pileche giallo cromo, giallo fulvo, giallo verdastro, che per questo motivo avevano indotto alcuni A.A. a creare specie a sé stanti. Cuticola un poco viscosa con tempo umido, asciutta con il secco, ornata da minuscole squamette rugginose più concentrate al disco. Lamelle: di un bel giallo carico o giallo zolfo, più scure a maturazione, mediamente fitte, larghe, sinuose, smarginate o sublibere al gambo, intramezzate da numerose lamellule, filo concolore. Gambo: cilindrico, robusto, generalmente corto e tozzo, ma anche slanciato e ricurvo alla base che può essere leggermente ingrossata (pseudobulbosa), concolore al cappello o più chiaro, leggermente bruno verso la base per la presenza di fibrille. Carne: soda, biancastra, leggermente giallognola nella zona corticale del gambo e sottocuticolare, odore gradevole e leggero di farina (sfregare leggermente le lamelle) e sapore dolce. Spore: (5,5)6-7 × 4-4,5 µm, Qm = 1,40, faseoliformi con piccolo apicolo laterale e con guttula centrale, ialine. Osservazioni: considerato fin dai tempi più remoti come buon commestibile, negli ultimi anni è stato accertato come responsabile di intossicazioni di grave entità, anche letali (Rabdomiolisi) e tolto dalla lista dei funghi epigei commestibili con decreto ministeriale. Specie Simili: per le colorazioni pileiche si può confondere con Tricholoma sulphureum (Bull.) P. Kumm., riconoscibile per l'odore di gas illuminante, confusioni possono anche insorgere con alcune specie del Genere Cortinarius, in particolare le specie relative al gruppo del Cortinarius splendens Rob. Henry. Il diverso odore, l'assenza di residui velari e di un vero bulbo basale sono elementi macroscopici che aiutano il riconoscimento sul campo, all'esame microscopico ogni dubbio viene dissipato con l'osservazione delle spore. Regione Toscana, Val di Taro; Foto e descrizione di Massimo Biraghi. Ritrovamento in bosco misto di Castagno, Faggio, Abete rosso e Pino sp. Microscopia Spore.
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