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Mario Iannotti

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Tutti i contenuti di Mario Iannotti

  1. Cortinarius elegantissimus Rob. Henry; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). Cortinarius tipico del Faggio. Reazione macrochimica con KOH al 20% rossastra sul cappello.
  2. Clitocybe glareosa Röllin & Monthoux; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti.Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). Prati del Sirente 1200 m s.l.m..
  3. Calvatia excipuliformis (Scop.: Pers.) Perdeck; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto e commento di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). La forma tipica di questa specie è piriforme slanciata o globosa sorretta da un lungo pseudostipite spesso cilindrico, sovente costolato longitudinalmente, molto simile ad alcune specie di Lycoperdon. La parte esterna (esoperidio) è dissociata in singoli elementi, con aculei e/o granulosità farinose, gli aculei possono essere isolati o uniti nelle punte, di consistenza friabile. La parete esterna, a maturità, si lacera in modo irregolare per 1 o 2 cm e lascia uscire le spore mescolate alla gleba polverizzata. Cresce negli spazi aperti dei boschi di latifoglia e conifere. Le specie simili sono: Calvatia utriformis, che si differenzia per la maggiori dimensioni, per una diversa forma più subglobosa, attenuata alla base e per le spore perfettamente lisce; Lycoperdon pyriforme è una specie di dimensioni minori, con crescita lignicola e spore lisce; Lycoperdon perlatum si riconosce per l'esoperidio cosparso da robusti aculei conici, caduchi, che lasciano delle piccole cicatrici tonde, contornate da un reticolo di piccole verruche o aculei più piccoli, più a lungo persistenti. Macro dell'esoperidio dissociato in singoli elementi, con aculei isolati o uniti nelle punte.
  4. Macrotyphula fistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen; Regione di Abruzzo; Ottobre 2016; Foto, commento e microscopia di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). (exsiccatum MI20161007-01) Ritrovamento in faggeta, con crescita saprotrofa su foglie morte e detriti legnosi, altezza 20 cm circa, di forma clavata, slanciata, con sommità arrotondata, consistenza tenace, rigida, cavo all’interno, di colore ocra-giallastro, cannella, la superficie esterna è vellutata. Spore: 13,7-15,8(16,6)× 5,3-8,3 µm, ellissoidali, lisce. Basidi clavati, sinuosi, tetrasporici. Ife dell’imenio cilindriche con GAF. Non sono stati osservati cistidi. Microscopia Spore: 13,7-15,8(16,6)× 5,3-8,3 µm, ellissoidali, lisce. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi clavati, sinuosi, tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Ife dell’imenio cilindriche con GAF. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  5. Lycoperdon pyriforme Pers.: Persoon; Regione Umbria; Settembre 2016; Foto di Mario Iannotti. Crescita su ceppaia marcescente di Quercus sp. Cordoni miceliari biancastri alla base del gambo.
  6. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Regione Umbria; Settembre 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (exsiccatum MI20160928-01) Foto e Descrizioni In autunno, quando andiamo in giro nei boschi alla ricerca dei pregiati funghi eduli è facile incontrare Amanita phalloides, il suo riconoscimento non da particolari difficoltà determinative, l’importante è porre il focus, un’attenta osservazione, sui principali caratteri morfologici, ormai noti a tutti: cappello, gambo, anello e volva. Il cappello si presenta in genere con tonalità verde-giallastra, interamente decorato da fibrille radiali, che gli conferiscono un aspetto sericeo, satinato, lucente, ma abbiamo anche una certa variabilità di colori, dal verde chiaro, al bruno-oliva, bronzo-olivastro, castano, sabbia e bianco nella f. alba. Le lamelle sono libere al gambo, fitte, alte e bianche. Il gambo cilindrico, interamente decorato da caratteristiche striature gialle-verdastre, per questo è detto anche “a pelle di serpente“, rastremato verso l’alto e ingrossato alla base dove termina con un grosso bulbo. Nella parte alta del gambo è posizionato un anello, consistente, ampio. La base bulbosa del gambo è avvolta in una volva sacciforme, bianca, membranosa, lacerata e svasata in alto. La carne è dolce con un caratteristico odore, dapprima mielato, poi con la maturazione mielato-rancido sgradevole, infine repellente, di cadavere. Comune in tutti i boschi di latifoglia, più inconsueta nelle conifere. Fungo velenoso, mortale. Microscopia Spore (7,7)8,1-8,8(9,8) × (6,3)6,6-7,1(7,4) µm, Q = 1,1-1,3; Qm = 1,2; amiliodi, da largamente ellissoidali ad ellissoidali, lisce, ialine. In questa specie l'amiloidia delle spore è un carattere microscopico importante per differenziare la specie nei casi di avvelenamento. Ricordiamo che si indica con questo termine una reazione fra iodio (contenuto nel reattivo di Melzer) e amido, l'amido che si trova nelle spore assume in presenza dello iodio un colore azzurro scuro fino a nerastro, colorandole interamente come si vede bene nelle foto. Questo esame ha permesso a volte di riconoscere le spore di questa specie nell'aspirato gastrico di persone avvelenate da funghi e ha permesso di diagnosticare correttamente e precocemente il tipo di avvelenamento permettendo di agire con specifiche cure. Basidi clavati, tetrasporici. Pileipellis costituita da una ixocutis di ife cilindriche, leggermente intrecciate. La struttura dell’anello è costituita da una texture di ife filamentose di forma cilindrica, intrecciate, settate, alcune di esse terminano con delle cellule clavate; alcuni di questi terminali sono formati da articoli sovrapposti di cellule cilindrico-clavate, molto larghe. Ife della volva, costituite da una texture di ife filamentose, cilindriche, con qualche diverticolo, intrecciate, settate. In tutti i tessuti esaminati non sono stati rilevati GAF. Note Porre molta attenzione per chi raccoglie e consuma Tricholoma sejunctum, in quanto i colori del cappello sono perfettamente sovrapponibili, per cui vi è un alto rischio di scambio con Amanita phalloides nella versione verde-giallastra. Si raccomanda di non raccogliere esemplari del genere Amanita allo stato di ovolo chiuso, sia per ovvi motivi di riconoscimento ma anche per ragioni strettamente ecologiche, in quello stadio di sviluppo, le lamelle non sono ancora visibili, il fungo non ha avuto la possibilità di disperdere le spore necessarie alla riproduzione della specie. Anello membranoso, ampio, biancastro. Particolare della decorazione del gambo "a pelle di serpente". Particolare del cappello fibrilloso, satinato, lucente. Particolare della velo generale bianco menbranoso che a volte resta attaccato al cappello sotto forma di placca (vedi primordio a sinistra nella foto); alla base del gambo va a costituire la volva sacciforme, lacerata e svasata in alto. Microscopia Spore (7,7)8,1-8,8(9,8) × (6,3)6,6-7,1(7,4) µm, Q = 1,1-1,3; Qm = 1,2; amiloidi, da largamente ellissoidali ad ellissoidali, lisce, ialine. Osservazione in Melzer a 1000×. Basidi clavati, tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pileipellis costituita da una ixocutis di ife cilindriche, leggermente intrecciate. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 100×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. La struttura dell’anello è costituita da una texture di ife filamentose di forma cilindrica, intrecciate, settate, alcune di esse terminano con delle cellule clavate; alcuni di questi terminali sono formati da articoli sovrapposti di cellule cilindrico-clavate, molto larghe. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Ife della volva, costituite da una texture di ife filamentose, cilindriche, con qualche diverticolo, intrecciate, settate. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×.
  7. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer; Regione Umbria; Settembre 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (exsiccatum MI20160925-01) Foto e Descrizioni Specie di taglia grande, il cappello è carnoso, di colore variabile, in genere marrone, bruno dattero, ma anche bruno-grigiastro, in questo caso su tonalità bruno-olivastre con margine ondulato biancastro. La cuticola è untuosa, finemente fibrillosa, liscia, al centro a maturità sono presenti sottili squamette, se si osserva invece alla lente risulta coperta da peli appressati. Le lamelle sono libere, ancora immature in questi campioni, abbastanza fitte, spesse, dapprima biancastre poi a maturazione di bel rosa carico, filo intero e concolore. Il gambo è cilindrico, robusto, coperto di fibrille brunastre, senza anello ne volva, tende ad ingrossare verso la base. La carne ha odore nettamente rafanoide. La specie più simile è Pluteus tricuspidatus che preferisce la conifera ed ha il filo della lamella nero. Spore: 6,4-8,5 × 4,7-6,0 µm, Q = 1,2-1,5; Qm = 1,3; da largamente ellissoidali ad ellissoidali, alcune munite di guttula centrale, lisce, con apicolo poco evidente. Basidi corti e tozzi. I cheilocisitidi sono clavati o largamente clavati. I pleurocistidi hanno una diversa tipologia a seconda del punto in cui sono osservati: quelli vicino al filo della lamella spesso terminano con una sola punta o con un accenno di uncini mentre quelli più lontani, verso il centro della lamella sono strettamente fusiformi, a parete spessa, con 2-6 uncini all'apice. La pileipellis è costituita da una cutis di ife cilindriche con andamento sub-parallelo, con terminali rialzati. Non sono stati osservati GAF nei tessuti esaminati. Ritrovamento su ceppaia marcescente di Cerro. Microscopia Spore: 6,4-8,5 × 4,7-6,0 µm, Q = 1,2-1,5; Qm = 1,3; da largamente ellissoidali ad ellissoidali, alcune munite di guttula centrale, lisce, con apicolo poco evidente. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Cheilocisitidi sono clavati o largamente clavati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. I pleurocistidi hanno una diversa tipologia a seconda del punto in cui sono osservati: quelli vicino al filo della lamella spesso terminano con una sola punta o con un accenno di uncini mentre quelli più lontani, verso il centro della lamella sono strettamente fusiformi, a parete spessa, con 2-6 uncini all'apice. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Pleurocistidi osservati vicino al filo della lamella. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pleurocistidi osservati allontanandosi dal filo verso il centro della lamella. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pileipellis è costitutita da una cutis di ife cilindriche con andamento sub-parallelo, con terminali rialzati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 100×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×.
  8. Pluteus thomsonii (Beck. & Broome) Dennis; Regione Umbria; Settembre 2016; Foto di Mario Iannotti.
  9. Pluteus plautus (Weinm.) Gillet; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto di Mario Iannotti. (exsiccata MI20160624-02)
  10. Pluteus thomsonii (Beck. & Broome) Dennis; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto di Mario Iannotti. (exsiccata MI20160624-01) Particolare del cappello con al centro una venatura in rilievo, simile ad una ragnatela che può ricoprirlo tutto fino al margine, quando, invece, è localizzata nella parte centrale, spesso presenta una striatura al margine, come in questo caso.
  11. Bolbitius reticulatus f. aleuriatus (Fr.) Enderle; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Ritrovamento su una ceppaia marcescente di Quercus cerris L., ad una prima sommaria osservazione, questo piccolo fungo presenta il cappello con le tipiche colorazioni grigio-rosate, soffuse di violaceo, con centro più scuro, la superficie glutinosa, margine leggermente striato, tutti elementi morfologici tipici di Bolbitius reticulatus. L’esame più approfondito della parte centrale del cappello, avvalendosi della lente d’ingrandimento, rileva una superficie liscia, priva di qualsiasi rugosità, venatura o reticolo. In considerazione di quanto descritto da Arnolds (2003a), che nella sua chiave indica come caratteristiche importanti, per separare tra B. reticulatus e B. reticulatus f. aleuriatus, le dimensioni del cappello non superiori a 30 mm, la superficie liscia, senza venature o reticolo, questa raccolta viene attribuita a Bolbitius reticulatus f. aleuriatus. Gli elementi microscopici sono risultati sovrapponibili a quelli di Bolbitius reticulatus, essendo una sua forma. Microscopia Spore 9,1-11,6 × 4,4-5,4 µm; Q=1,9-2,3; Qm=2,1, brune, ellissoidali, amigdaliformi, lisce, con apicolo, poro germinativo evidente; Basidi claviformi, tozzi. Cheilocistidi cilindrici, lageniformi. Pileipellis tipo imeniderma, formata da cellule globose, sferopeduncolate, frammiste a ife con struttura a trichoderma, con terminali allungati, concatenati, ramificati. Bibliografia ARNOLDS, E., 2003a. Notulae ad Floram Agaricinam Neerlandicam – XXXIX. Bolbitius. Persoonia 18, 201–214. Microscopia Spore 9,1-11,6 × 4,4-5,4 µm; Q=1,9-2,3; Qm=2,1, brune, ellissoidali, amigdaliformi, lisce, con apicolo, poro germinativo evidente. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Cheilocistidi cilindrici, difformi. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Basidi claviformi, tozzi, tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pileipellis tipo imeniderma, formata da cellule globose, sferopeduncolate, frammiste a ife con struttura a trichoderma, con terminali allungati, concatenati, ramificati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  12. Bolbitius reticulatus (Pers: Fr.) Ricken; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (exsiccata MI20160611-02) Cappello 1,5-3,5 cm, convesso poi spianato, di colore grigio-rosato, sfumato di violetto, con il centro nerastro, percorso da venature grigio-violacee a formare un reticolo, superficie vischiosa, liscia, igrofana, margine con fini striature. Lamelle piuttosto fitte, sottili, basse, prima rosate, poi bruno ruggine. Gambo cilindrico, biancastro, ricoperto interamente da fioccosità concolori, allargato alla base. Carne esigua, bianca, senza odore e sapore particolari. Rinvenuto su ceppaia marcescente di Quercus cerris L.. Microscopia Spore brune, ellissoidali, amigdaliformi, lisce, con apicolo, poro germinativo evidente, con guttula visibile nelle spore immature, 9,5-12 × 4,8-5,8 µm; Q=1,7-2,2; Qm=1,9; Cheilocistidi cilindrici, cilindrico-flessuosi, claviformi, lageniformi, con profilo irregolare a volte con strozzature. Pileipellis tipo imeniderma, formata da cellule globose, sferopeduncolate, frammiste a ife con struttura a trichoderma, con terminali allungati, concatenati, ramificati. Macro sul centro nerastro del cappello percorso da venature grigio-violacee a formare un reticolo. Microscopia Spore brune, ellissoidali, amigdaliformi, lisce, con apicolo, poro germinativo evidente, con guttula visibile nelle spore immature, 9,5-12 × 4,8-5,8 µm; Q=1,7-2,2; Qm=1,9. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Cheilocistidi cilindrici, cilindrico-flessuosi, claviformi, lageniformi, con profilo irregolare a volte con strozzature. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pileipellis tipo imeniderma, formata da cellule globose, sferopeduncolate, frammiste a ife con struttura a trichoderma, con terminali allungati, concatenati, ramificati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  13. Tremella foliacea (Pers.: Fr.) Persoon; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto di Mario Iannotti. Campioni rinvenuti su ceppaia di Quercus cerris L.
  14. Hapalopilus rutilans (Pers.) Murrill; Regione Umbria; Giugno 2019; Foto di Mario Iannotti. Campioni rinvenuti su ramo di Quercus cerris L. Reazione al viola con KOH al 20%. Macro sui pori.
  15. Calocera cornea (Batsch) Fr.; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto di Mario Iannotti.
  16. Pluteus romellii (Britzelmayr) Saccardo; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto e microscopia di Mario Iannotti. (exsiccata MI20160611-01) Microscopia Spore sub-globose, lisce, con evidente apicolo, guttulate, a parete leggermente spessa, (5,9)6,1-6,6 × 5,4-6,2 µm; media 6,2 × 5,8 µm; Q = 1,0-1,2; Qm = 1,1. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi clavati, ventricosi, tetrasporici, 24,1-33,9 × 7,6-9,6 µm. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Cheilocistidi piriformi molto abbondanti, da strettamente ad ampiamente clavati, alcuni lobati, 31,1-69,4 × 13,9-32,5 µm. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pleurocistidi clavati, utriformi ed ovoidi, poco abbondanti, di dimensione maggiore rispetto ai cheilocistidi 52,9-81,3 × 27,1-54,8 µm. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pileipellis di tipo imenoderma, regolare, costituita da cellule globose, clavate e sferopeduncolate, con presenza di pigmento bruno disciolto. Osservazione in acqua a 100×. Osservazione in acqua a 400×. Osservazione in acqua a 1000×.
  17. Crinipellis scabella (Alb. & Schwein.) Murrill; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto e microscopia di Mario Iannotti. VI° Comitato scientifico A.Mi. Umbria, Castel Rigone (PG). (exsiccata MI20160604-01) Microscopia Spore largamente ellissoidali, non destrinoidi, 7,3-8,8 × 4,4-5,7 µm; media 8,0 × 5,2 µm; Q = 1,4-1,8; Qm = 1,5. Osservazioni in Melzer a 1000×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Cheilocistidi fusiformi, clavati, rari clavati con più articoli. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Peli cuticolari cilindrici, affusolati, appuntiti all’apice. Osservazione a 100× in KOH al 5%. Non si riscontrano evidenti reazioni verdastre. Osservazione a 400× in KOH al 5%. Osservazione a 1000× in KOH al 5%.
  18. Cortinarius pluvius (Fr.: Fr.) Fr. s. Brandrud et al.; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto, descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi e Mario Iannotti. VI° Comitato scientifico A.Mi. Umbria, Castel Rigone (PG). (exsiccata MI20160604_02) Foto e Descrizioni I campioni sono stati ritrovati sotto Quercus cerris. Cortinarius pluvius appartiene ai Cortinarius del subgenere Myxacium, sezione Vibratiles, con cappello e gambo glutinosi, sapore amaro della carne. Il cappello, fino a 3 cm, si presenta liscio, di colore giallo-bruno vivace, senza toni violacei e con il bordo del cappello chiaro, quasi bianco; umbone basso e ottuso; velo bianco che diventa ruggine per il colore del deposito sporale; cuticola amara, carne amara, igrofano. Lamelle grigio giallastre, presto ruggine per il deposito sporale; gambo cilindrico, con estremità a volte appuntita, biancastro, poco viscido. Microscopia Spore 5,8-6,9 × 4,0-5,1 µm; media 6,5 × 4,7 µm; Q = 1,2-1,6; Qm = 1,4; ellissoidi, finemente verrucose. Cheilocistidi cilindrico-clavati, di profilo irregolare. Discussione Cortinarius pluvius e Cortinarius vibratilis (Fr.) Fr., sono due specie appartenenti alla sezione Vibratiles, che sono molto vicine e difficili da separare, entrambe con colori e aspetto generale simili, sapore della carne e della cuticola amara. Le piccole differenze riguardano le dimensioni sporali, leggermenti minori nella prima specie e la dimensione dei carpofori, minori sempre nella prima specie. In attesa di indagini molecolari che permettano di differenziare o riunire le due specie, attribuiamo il ritrovamento a Cortinarius pluvius per le dimensioni delle spore, dei carpofori e per la presenza del margine del cappello chiaro, non descritta in Cortinarius vibratilis. Microscopia Spore 5,8-6,9 × 4,0-5,1 µm; media 6,5 × 4,7 µm; Q = 1,2-1,6; Qm = 1,4; ellissoidi, finemente verrucose. Osservazioni in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazioni in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi, basidioli e cheilocistidi. Basidi tetrasporici, cheilocistidi cilindrico-clavati, di profilo irregolare. Osservazioni in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  19. Tuber aestivum Vittadini; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Di forma più o meno globosa, ovale, a volte reniforme, di colore bruno-nerastro, la grandezza è molto variabile, con peridio duro, spesso, costituito da sporgenti verruche di forma tronco-piramidale, le cui facce triangolari sono percorse da fini striature parallele con andamento concentrico e fessurazioni sui lati. La gleba all'inizio è biancastra, soda, poi con la maturazione delle spore assume un aspetto marmorizzato, determinato dalla parte fertile di color nocciola poi sempre più su tonalità brunastre a completa maturazione e dalle tortuose venature biancastre sterili, ben evidenti. (Exsiccatum MI20160602-01) Microscopia Spore da ellissoidali a sub-globose, giallo-brunastre, bruno chiaro, ornate da aculei lunghi da 4,8-6,8 µm, l’episporio è costituito da alveoli poligonali per lo più regolari, che misurano, esclusa l’ornamentazione, 23,6-33,3 × 18,7-27,8 19 µm; media 28 × 22,3 µm; Q = 1,1-1,4; Qm = 1,3. Le misurazioni sono state effettuate su 32 spore provenienti da aschi contenenti da 3 a 5 spore. Aschi a sacco dotati di breve peduncolo, contenenti un numero variabile di spore da 1 a 5. Ife della gleba di forma cilindrica, ramificate, intrecciate, settate, prive di GAF. Peridio duro, spesso, costituito da sporgenti verruche di forma tronco-piramidale. Le facce triangolari del peridio sono percorse da fini striature parallele con andamento concentrico, con fessurazioni sui lati. La gleba con la maturazione delle spore assume un aspetto marmorizzato. Macro. Microscopia Aschi a sacco con peduncolo contenenti da 1 a 5 spore. Spore da ellissoidali a sub-globose, ornate da aculei lunghi da 4,8-6,8 µm, l’episporio è costituito da alveoli poligonali per lo più regolari, misurano, esclusa l’ornamentazione, 23,6-33,3 × 18,7-27,8 19 µm, media 28 × 22,3 µm, Q = 1,1-1,4; Qm = 1,3. Osservazioni in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Osservazioni in acqua a 1000×. Ife della gleba di forma cilindrica, ramificate, intrecciate, settate, prive di GAF. Osservazioni in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  20. Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto e commento di Mario Iannotti. Si caratterizza per il cappello coperto da una consistente pruina biancastra e il viraggio inizialmente al giallo poi più intenso fino al rugginoso del gambo dopo manipolazione, contusione o con la naturale maturazione. Macro sulla cospicua pruina del cappello e evidente viraggio al giallo del gambo dopo manipolazione.
  21. Indice regione Umbria, specie trovate nel mese di Giugno, totale n° 24 specie. Agaricus silvicola (Vitt.) Peck; Amanita vaginata (Bull.: Fr.) Vittadini; Bolbitius reticulatus (Pers: Fr.) Ricken; Bolbitius reticulatus f. aleuriatus (Fr.) Enderle; Calocera cornea (Batsch) Fr.; Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Cortinarius pluvius (Fr.: Fr.) Fr. s. Brandrud et al.; Crinipellis scabella (Alb. & Schwein.) Murrill; Entoloma lividoalbum (Khun. & Romagn.) Kubicka; Hapalopilus rutilans (Pers.) Murrill; Hygrocybe acutoconica (Clem.) Singer; Infundibulicybe gibba (Pers.: Fr.) Harmaja; Lactarius acerrimus Britzelmayr; Megacollybia platyphylla (Pers.) Kotl. & Pouzar; Mollisia cinerea (Batsch) P. Karst.; Pluteus plautus (Weinm.) Gillet; Pluteus romellii (Britzelmayr) Saccardo; Pluteus thomsonii (Beck. & Broome) Dennis; Roridomyces roridus (Fr.) Rexer; Russula romellii f. alba A. Marchand ex Bon; Russula vesca Fries; Simocybe centunculus var. centunculus (Fr.) P. Karst.; Tremella foliacea (Pers.: Fr.) Persoon; Tuber aestivum Vittadini. Tom
  22. Calocybe gambosa (Fr.) Donk; Regione Umbria; Aprile 2016; Foto di Mario Iannotti. Esemplari in habitat fotografati nel cerchio delle streghe, a Gubbio denominato "spignolara". Altri esemplari con diverse colorazioni cromatiche, quelli colorati più intensamente sono nati nell'erba molto alta protetti dalla luce. Foto ravvicinata per evidenziare i gambi di diametro considerevole in piena sintonia con l'epiteto specifico "gambosa".
  23. Verpa conica (O. Mueller ex Fries) Sw.; Regione Umbria; Aprile 2016; Foto di Foto di Mario Iannotti.
  24. Sarcosphaera coronaria (Jacq.) J. Schröt.; Regione Umbria; Aprile 2016; Foto di Mario Iannotti.
  25. Calocybe gambosa (Fr.) Donk; Regione Umbria; Aprile 2016; Foto di Mario Iannotti.
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