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Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat. 1889
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Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat.; Regione Sardegna; Settembre 2005; Foto, microsopia e descrizione di Mauro Cittadini. Viene spesso trovato nelle serre, vasi di fiori e giardini "curati" in area mediterraneo calda. Complessivamente esile con crescita gregaria a volte sub-cespitosa, con cappello biancastro, nettamente striato al margine, fioccoso, bruno grigiastro chiaro al disco. Le lamelle abbastanza fitte, in condizione di carne etrogenea, possono schiacciarsi e quasi saldarsi specie negli esemplari giovani a formare un "collarium" o "pseudocollarium". Gambo clavato, ingrossato verso la base a volte bulboso, dotato di una anello nella parte alta piuttosto fugace. In poco più di 24 ore compie tutto il suo ciclo vegetativo diventando presto rattrappito e crema-grigiastro. Spore 7,5-11 × 6-7,5 µm ovoidali, spesso con guttula centrale, con poro germinativo, metacromatiche. -
Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat. 1889
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Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat. 1889 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Genere: Leucocoprinus Sezione: Leucocoprinus Sinonimi Lepiota cepistipes var. rorulenta (Panizzi) Rick 1961 Lepiota rorulenta (Panizzi) Sacc. 1887 Leucocoprinus cepistipes var. rorulentus (Panizzi) Babos 1980 Etimologia Dal greco λευκός (leykos) = bianco + Coprinus = Coprinus a sporata bianca. Dal latino caepa = cipolla + pes = piede = Col piede a forma di cipolla. Cappello 3-5 cm, asciutto, prima a forma di ditale, poi ogivale e infine spianato, coperto interamente da una sottile fioccosità bianca, al centro del cappello troviamo un basso umbone formato da squame piatte, bruno chiaro, appressate al centro, che si distribuiscono con una dimensione sempre più piccola verso il bordo del cappello; nella metà centrale il cappello presenta un colore soffuso giallo-verdognolo: questo carattere potrebbe essere dovuto, come spiega E. Musumeci, al fatto che i giovani esemplari secernono un liquido che asciugando lascia delle macchie giallastre. Negli esemplari maturi Il cappello è striato al margine; questo carattere, tipico del genere, in questa specie è tardivo ed è difficile da osservare negli giovani esemplari. Gli esemplari maturi o contusi tendono a virare al bruno. Lamelle Bianche, libere, ventricose, con numerose lamellule, senza collarium. Negli esemplari maturi le lamelle tendono a virare al grigio. Negli esemplari seccati le lamelle rimangono grigie. Gambo Separabile, cavo, bianco, bruno-rosato alla base, pruinoso, cilindrico, leggermente ingrossato alla base, ma non nettamente bulboso. Presenta un piccolo anello, infero ascendente, che cade facilmente o rimane attaccato al bordo del cappello, perché si strappa dal gambo con la crescita del cappello stesso. Sul gambo sono presenti delle goccioline, caratteristica riportata anche in letteratura. Negli esemplari maturi o contusi il gambo tende a virare al bruno-rosato. Carne Bianca, con odore fungino. Microscopia Spore bianche in massa, ellissoidali, ovoidali, in alcuni casi con le due pareti che presentano curvature diverse (subamigdaliformi); si notano l'apicolo, il poro germinativo a volte a forma di piccola lente, a volte talmente stretto che sembra un sottile canale, la "medulla"; spesso è presente una guttula centrale. Destrinoidi in Melzer (colorazione giallo-marrone). Metacromatiche in Blu di Cresile (colorazione rosa magenta della parete più interna dell'endosporio, mentre la parete più esterna dell'episporio si colora di blu come il resto della spora). Basidi tetrasporici, sferopeduncolati, corti e larghi, tipici del genere Leucocoprinus, con Q < 2,5, mentre nel genere Leucoagaricus sono più slanciati, con un Q > 3 Candusso & Lanzoni (1990). Cheilocistidi multiformi, negli esemplari giovani sono fusiformi-lageniformi, negli esemplari maturi sono digitati, mucronati, rostrati e presentano una netta terminazione stretta e allungata nella maggior parte dei casi, ma si presentano anche moniliformi o irregolari in percentuale minore. Pleurocistidi non osservati. Epicute con struttura a tricoderma di elementi allungati, con terminazioni leggermente allargate prima della sommità (sublageniformi) o leggermente diverticolate. Le squamette scure della cuticola contengono un pigmento disciolto marrone-giallastro e incrostazioni scure sulla parete esterna delle terminazioni delle ife. Ipocute presenta elementi globosi più o meno rotondeggianti, con pigmento marrone disciolto. GAF non osservati in nessun tipo di tessuto. Habitat Il ritrovamento è avvenuto in estate con temperature massime di 35-40 °C, su un prato innaffiato regolarmente. Commestibilità o Tossicità Commestibilità non accertata. Tassonomia Il Genere Leucocoprinus è simile al genere Lepiota per le squame sul cappello e al genere Cystolepiota per la fioccosità sul cappello, mentre ha il portamento e la striatura del cappello tipica dei Coprinus, ma con sporata bianca, da cui il nome Leucocoprinus. La reazione di metacromasia permette di separare con sicurezza alcuni generi piuttosto simili: - Lepiota -> Metacromasia negativa: le spore si colorano di blu. - Leucoagaricus -> Metacromasia positiva: l'endosporio si colora di rosa magenta. - Leucocoprinus -> Metacromasia positiva: l'endosporio si colora di rosa magenta. Nella suddivisione tradizionale la famiglia Lepiotaceae Roze, viene suddivisa da Bon (1993) in due tribù: Lepioteae a cui appartengono: Lepiota,Cystolepiota, Echinoderma,Melanophyllum,Chamaemyces e Leucocoprineae a cui appartengono: Leucoagaricus, Leucocoprinus, Pulverolepiota,Sericeomyces, Macrolepiota, Chlorophyllum. Le principali caratteristiche della tribù Lepioteae: - Margine mai striato; - Anello supero, discendente; - Spore non metacromatiche; - Poro germinativo assente; - GAF presenti in tutti i tessuti. Le principali caratteristiche della tribù Leucocoprineae: - Margine liscio o striato; - Anello infero, ascendente; - Spore metacromatiche; - Poro germinativo assente o presente; - GAF generalmente non presenti. Il genere Leucocoprinus si può quindi separare facilmente da Lepiota per il bordo striato, l'anello infero, le spore metacromatiche, la presenza del poro germinativo e l'assenza di GAF. Per separare secondo la sistematica classica il genere Leucocoprinus da Leucoagaricus, possiamo considerare il margine del cappello striato e la forma dei basidi: corti, tozzi con la parte superiore rotondeggiante, cioè sferopeduncolati. Come osservano Candusso & Lanzoni (1990), questo tipo di basidi è tipico del genere Leucocoprinus, con Q < 2,5, mentre nel genereLeucoagaricus è più slanciato, con un Q > 3. Secondo recenti studi molecolari è stato appurato che le specie dei generi Leucocoprinus e Leucoagaricus non formano due "clades" separate, ma sono intersecate, quindi non sarebbe giustificato tenere separati questi due generi. Studi più approfonditi permetteranno in futuro di riorganizzare la sistematica di questo gruppo. Osservazioni Le alte temperature estive, associate alla forte umidità dovuta agli impianti di irrigazione, favoriscono la crescita di specie tipicamente tropicali o subtropicali di Leucocoprinus, che fino a qualche anno fa si rinvenivano in serra nel terriccio dei vasi o su legno, ma che attualmente vengono rinvenute sempre più spesso all'aperto su prati o in boschi. Spesso l'intero ciclo vitale dei carpofori si esaurisce in un paio di giorni. Specie simili Può somigliare ad alcune Lepiota del gruppo delle Fusisporae: Lepiota ochraceodisca Bon; Lepiota ochraceosulfurescens Locq. ex Bon; ad alcuni Leucoagaricus: Leucoagaricus erioderma (Malençon) Bon; ad altri Leucocoprinus: Leucocoprinus birnbaumii (Corda) Singer = Leucocoprinus flos-sulphuris (Schnizl.) Cejp, che è il suo sosia morfologico, ma completamente giallo zolfo; Leucocoprinus cretatus Locq. ex Lanzoni, di taglia maggiore, completamente bianco, che può avere il centro del cappello sfumato di bruno ed è ricoperto di fioccosità bianche sia sul cappello che sul gambo. Bibliografia AA.VV., 2001. Agaricaceae. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 5. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1993. Les Lepiotes. Flore Mycologique d'Europe. Vol 3. Amiens: Ed. Marcel Bon. CANDUSSO, M., & LANZONI, G., 1990. Lepiota s.l. Fungi Europæi. Vol. 4. Saronno: Libreria editrice Giovanna Biella. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. Fonti Internet MUSUMECI, E., 2003. Leucocoprinus cepistipes. Sentieri Boschivi. [Data di accesso: 16/07/2012]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio, Luglio 2012; Foto, commento e microscopia di Tomaso Lezzi. Vista d'insieme di campioni in vari stadi di maturazione. Il cappello presenta delle squame piatte, bruno chiaro, appressate al centro, che si distribuiscono con una dimensione sempre più piccola verso il bordo del cappello. Un giovane esemplare con la parte superiore piatta che darà luogo ad un basso umbone nei campioni maturi. Un giovane esemplare mostra l'anello attaccato al bordo del cappello, perché si è strappato dal gambo con la crescita del cappello stesso. Sul gambo sono presenti delle goccioline, caratteristica riportata anche in letteratura. Un particolare della squamettatura e del colore del cappello. Lamelle bianche, libere, senza collarium, ventricose. Lamellule abbondanti. Gambo bianco, più scuro verso la base, cilindrico, appena allargato alla base. A distanza di un giorno i campioni mostrano un viraggio al giallo bruno, mentre le lamelle e il gambo mostrano un viraggio al grigio. È molto più evidente nei campioni maturi il margine striato, tipico del genere Leucocoprinus. Cheilocistidi multiformi, negli esemplari giovani sono fusiformi-lageniformi, negli esemplari maturi sono digitati, mucronati, rostrati e presentano una netta terminazione stretta e allungata nella maggior parte dei casi, ma si presentano anche moniliformi o irregolari in percentuale minore. Spore a 1000× in Rosso Congo, ellissoidali, ovoidali in alcuni casi con le due pareti che presentano curvature diverse (leggermente amigdaliformi); si notano l'apicolo, il poro germinativo a volte a forma di piccola lente, a volte talmente stretto che sembra un sottile canale, la "medulla". Spore a 400× e 1000×, destrinoidi in Melzer (colorazione giallo-marrone). Spore a 1000×, metacromatiche in Blu di Cresile (colorazione rosa magenta della parete più interna dell'endosporio, notare che la parete più esterna dell'episporio si colora di blu come il resto della spora). Basidi tetrasporici, sferopeduncolati, corti e larghi, tipici del genere Leucocoprinus, con Q < 2.5, mentre nel genere Leucoagaricus sono più slanciati, con un Q > 3. Epicute con struttura a tricoderma di elementi allungati, con terminazioni leggermente allargate prima della terminazione (sublageniformi) o leggermente diverticolate. Le squamette scure della cuticola contengono un pigmento disciolto marrone-giallastro e incrostazioni sulla parete esterna delle terminazioni delle ife. Estremità leggermente diverticolate, e incrostate esternamente. Nell'ipocute sono presenti elementi globosi più o meno rotondeggianti, con pigmento marrone disciolto. -
Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. 1943
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Leucocoprinus brebissonii (Godey in Gillet) Locquin; Isole Azzorre (Portogallo); Foto e descrizione di Tomaso Lezzi. Leucocoprinus caratterizzato da cappello plissettato, bianco con squamette nere, appressate soprattutto al centro. Un particolare delle decorazioni del cappello. Le lamelle e il gambo con l'anello. Un particolare dell'anello. -
Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. 1943
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Leucocoprinus brebissonii (Godey in Gillet) Locquin; Regione Piemonte; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. (Exsiccatum TL20101016-01) Un particolare del cappello con le squamette scure. Un particolare delle lamelle bianche. -
Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. 1943
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Leucocoprinus brebissonii (Godey in Gillet) Locquin; Regione Lazio; Novembre 2008; Foto di Mauro Cittadini. -
Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. 1943
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Leucocoprinus brebissonii (Godey in Gillet) Locquin; Regione Piemonte; Giugno 2008; Foto di Giuseppe Vanoli. -
Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. 1943
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Leucocoprinus brebissonii (Godey in Gillet) Locquin; Regione Lazio; Novembre 2007; Foto di Tomaso Lezzi. Le scagliette scure sul cappello si addensano nella parte centrale del cappello con una netta separazione tra la parte chiara e quella scura. Attaccato al bordo del cappello un fragile resto del velo che a volte forma un anello decisamente effimero. -
Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. 1943
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Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. 1943 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Foto e Descrizioni Piccolo e delicato funghetto comune nelle pinete e leccete mediterranee nei periodi umidi ed abbastanza caldi. Regione Lazio; Foto di Mauro Cittadini. -
Leucoagaricus wichanskyi (Pilát) Bon & Boiffard 1975
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Leucoagaricus wichanskyi (Pilát) Bon & Boiffard 1975 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Foto e Descrizioni Gera d’Adda, bosco di latifoglie con presenza di Acero, Nocciolo, Robinia. Cappello 60-80 mm. di diametro, emisferico, poi piano-convesso con largo umbone ottuso, con o senza resti di velo, crema-rosato pallido con il centro più scuro, dal disco verso il margine la cuticola si fessura e si lacera in piccole squame facendo emergere il fondo bianco; orlo con resti di velo bianco; lamelle fitte, libere, bianche; gambo 80-110 × 8-12 mm. cilindrico, attenuato verso l’alto con base bulbosa molto vistosa larga fino a 30 mm di diametro, bianco; anello ascendente bianco. Microscopia Spore 6,5-8,7 × 3,7-4,6 µm, basidi 20-26 × 8-10 µm in maggioranza tetrasporici, cheilocistidi 20-44 × 5-10 µm, peli dell’epicute lunghi fino a 160 × 10 µm. Regione Lombardia, Gera d'Adda; Novembre 2012; Foto, descrizione e Microscopia di Angelo Mariani. Ritrovamento bosco di latifoglie con presenza di Acero, Nocciolo, Robinia. Imenio. Base del gambo. Spore. Basidi. Cheilocistidi. Epicute. -
Leucoagaricus subvolvatus (Malençon & Bertault) Bon 1977
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Leucoagaricus subvolvatus (Malençon & Bertault) Bon 1977 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Foto e descrizioni Trovati in ambiente mediterraneo, su duna consolidata in misto Pino, Leccio con prevalenza di quest'ultimo. Foto e descrizioni di Mauro Cittadini. Gambo e volva. Anello. Microscopia Sporata bianca in massa. Spore (7,5)8-10(11) x 4,5-5,2(5,5) micrometri, lisce, di profilo ellissoide a subamigdaliforme, con testa spesso in rilievo e di forma ogivale, parete spessa, con grossa guttula, prive di poro germinativo, metacromatiche. Basidi tetrasporici, corti tozzi, con lunghi sterigmi. Cheilocistidi, molto numerosi quelli basidioliformi, clavati a testa dilatata 20-30 10-14 micrometri, più rari elementi grandi, da sub cilindrici a sub fusiformi, con parete sottile, lunghi sino a 60-70 micrometri, alcuni con evidenti cristallizzazioni apicali. Epicute, rilevata a metà del raggio pileico, formata da una trama confusa di ife fortemente intrecciate, ramificate, con qualche terminale rialzato. Pleurocistidi non osservati. GAF non osservati. Basidio. Spore in blu di cresile, con evidente reazione metacromatica. Spore in rosso Congo. Spore in rosso Congo, al centro due basidioli. Cheilocistidi basidioliformi misti a basidioli. Cheilocistidio a parete sottile. Cheilocistidi con incrostazioni cristallifere. Note La determinazione si è basata sui caratteri macroscopici e microscopici descritti da Bon in "Flore Mycologique d'Europe - 3 - Les Lepiotes". Ritengo importante riferirmi a questi dati dal momento che Bon è l'autore della attuale combinazione binomiale con il quale presentiamo questo micete. L'unica differenza di rilievo, rispetto alla citata descrizione, è la presenza dei cheilocistidi basidioliformi presentati nelle foto allegate. Tali elementi non sono citati nella Descrizione Originale di Bon e nelle altre descrizioni consultate: Candusso, Lepiota s.l. - Zuccherelli, Funghi delle pinete 774. -
Leucoagaricus rubrotinctus (Peck) Singer 1948
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Leucoagaricus rubrotinctus (Peck) Singer 1948 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Genere: Leucoagaricus Sezione: Rubrotincti Sinonimi Lepiota rubrotincta Peck 1891 Etimologia Dal greco λευκός (leykos) = bianco + Agaricus = Agaricus a sporata bianca. Dal latino ruber = rosso + tinctus = colorato = Colorato di rosso. Cappello 2-4 cm, asciutto, campanulato, con margine irregolare e tracce di velo visibili chiaramente negli esemplari giovani; disteso da adulto, rosso melograno, con un umbone tra il giallo e il verde limone e piccola depressione al centro dell'umbone. Il cappello è rimoso e la cuticola si frammenta in sottili striscioline che lasciano intravedere la carne bianca sottostante. Lamelle Libere, ventricose, bianche con filo concolore, senza collarium. Presenti lamellule di varie lunghezze. Gambo Separabile, cilindrico, ingrossato alla base, bianco, sericeo, con tracce di velo bianco soprattutto nei giovani esemplari a formare un anello fioccoso molto fugace. Carne Bianca, senza viraggi al taglio o alla contusione. Odore che ricorda quello della Lepiota cristata, ma meno forte e più fruttato. Sapore non verificato. Microscopia Spore 4,9-7,8 × 3-4,4 µm; Q = 1,4-1,9; Qm = 1,66. Ellissoidali, lisce, con apicolo, con una protuberanza opposta all'apicolo, che gli dà un profilo papillato (Bon, 1993). Destrinoidi in Melzer (colorazione giallo-marrone). Metacromatiche in Blu di Cresile (colorazione rosa magenta della parete più interna dell'endosporio, mentre la parete più esterna dell'episporio si colora di blu come il resto della spora). Basidi tetrasporici, con Qm = 3,1 cioè del tipo Panaeolus-Psathyra secondo Candusso & Lanzoni (1990) con Qm > 3, tipico di Leucoagaricus, mentre nel genere Leucocoprinus sono più corti e larghi, spesso sferopeduncolati, con Qm < 2,5. Cheilocistidi di forma varia, cilindroidi, allargati, con protuberanza sull'estremità, con piccoli cristalli. Pleurocistidi non osservati. Epicute formata da ife cilindriche, ramificate, rialzate, intrecciate, con struttura a tricoderma; pigmento di colore giallo-aranciato disperso e in grossi granuli. GAF non osservati in nessun tipo di tessuto. Habitat Il ritrovamento è avvenuto su terreno, con foglie e piccoli frustoli di legno, sotto Ocotea foetens (Aiton) Baill., pianta di origine australiana; in associazione con Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq., Leucocoprinus birnbaumii (Corda) Singer = Leucocoprinus flos-sulphuris (Schnizl.) Cejp,Echinoderma asperum (Pers.) Bon, Psathyrella sp. Commestibilità o Tossicità Commestibilità non accertata. Specie simili La reazione di metacromasia permette di separare con sicurezza alcuni generi piuttosto simili: - Lepiota -> Metacromasia negativa: le spore si colorano di blu. - Leucoagaricus -> Metacromasia positiva: l'endosporio si colora di rosa magenta. - Leucocoprinus -> Metacromasia positiva: l'endosporio si colora di rosa magenta. Nella suddivisione tradizionale la famiglia Lepiotaceae Roze, viene suddivisa da Bon (1993) in due tribù: Lepioteae a cui appartengono: Lepiota,Cystolepiota, Echinoderma,Melanophyllum,Chamaemyces e Leucocoprineae a cui appartengono: Leucoagaricus, Leucocoprinus, Pulverolepiota,Sericeomyces, Macrolepiota, Chlorophyllum. Le principali caratteristiche della tribù Lepioteae: - Margine mai striato; - Anello supero, discendente; - Spore non metacromatiche; - Poro germinativo assente; - GAF presenti in tutti i tessuti. Le principali caratteristiche della tribù Leucocoprineae: - Margine liscio o striato; - Anello infero, ascendente; - Spore metacromatiche; - Poro germinativo assente o presente; - GAF generalmente non presenti. Il genere Leucoagaricus si può quindi separare facilmente da Lepiota per il bordo striato, l'anello infero, le spore metacromatiche e l'assenza di GAF. Per separare secondo la sistematica classica il genere Leucoagaricus da Leucocoprinus, possiamo considerare il margine del cappello non striato e la forma dei basidi slanciati, con un Q > 3, come osservano Candusso & Lanzoni (1990), questo tipo di basidi è tipico di Leucoagaricus, mentre nel genere Leucocoprinus hanno Q < 2,5 e sono più corti, tozzi con la parte superiore rotondeggiante, spesso sferopeduncolati. Secondo recenti studi molecolari è stato appurato che le specie dei generi Leucocoprinus e Leucoagaricus non formano due "clades" separate, ma sono intersecate, quindi non sarebbe giustificato tenere separati questi due generi. Studi più approfonditi permetteranno in futuro di riorganizzare la sistematica di questo gruppo. Discussione Gli esemplari osservati, di aspetto lepiotoide (lamelle bianche, libere, sporata bianca, anello cotonoso molto effimero, odore) sono da ascrivere al genere Leucoagaricus, non Lepiota né Leucocoprinus per le seguenti caratteristiche: spore destrinoidi, metacromatiche, assenza di GAF nei tessuti, margine del cappello non plissettato (Candusso & Lanzoni 1990). All'interno del genere Leucoagaricus, ci troviamo nella sezione Rubrotincti, che hanno colori vivi sul cappello e spore di lunghezza minore di 12 µm. Le specie con i caratteri più vicini a quelli dei campioni ritrovati sono: Leucoagaricus rubrotinctoides Murril, che ha centro del cappello scuro, nerastro, come riferisce Vellinga è tipico della costa Ovest americana (www.mushroomobserver.org). Due Leucoagaricus (di cui non è stato possibile rintracciare i nomi completi), simili, rossi, del Costa Rica, i quali presentano pleurocistidi (www.nybg.org). Else Vellinga conferma (comunicazione personale) che la sistematica del gruppo di Leucoagaricus rubrotinctus è davvero molto difficile e che un approccio combinato, macroscopico, microscopico e con dati molecolari combinati, è l'unico modo per affrontarlo e che quindi questi campioni potrebbero essere Leucoagaricus rubrotinctus, ma potrebbero anche essere una specie diversa. In attesa di ulteriori studi possiamo definire questo ritrovamento come Leucoagaricus rubrotinctus (Peck) Singer. Bibliografia AA.VV., 2001. Agaricaceae. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 5. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1993. Les Lepiotes. Flore Mycologique d'Europe. Vol 3. Lille: Ed. Association d'Ecologie et de Mycologie. CANDUSSO, M. & LANZONI, G., 1990. Lepiota s.l. Fungi Europæi. Vol 4. Saronno (VA): Libreria Editrice Giovanna Biella. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia. Fonti Internet KUO, M., 2003. Leucoagaricus rubrotinctus. Mushroomexpert.com. [Data di accesso: 14/04/2012]. VELLINGA, E. Berkeley University Articoli vari. [Data di accesso: 14/04/2012]. NYBG. www.nybg.org [Data di accesso: 14/04/2012]. PHILIPS, R. www.rogermushroom.com [Data di accesso: 14/04/2012]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Isole Azzorre (Portogallo); Ottobre 2011; Foto descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi. Primordi con tracce di velo al margine del cappello e esemplare adulto con lamelle bianche, libere. Primordi con tracce di velo bianco al margine del cappello Cappello rimoso che mostra la carne bianca sottostante. Primordi e esemplare maturo. Primordio con tracce di velo al margine del cappello. Seconda raccolta a distanza di 3 giorni dalla precedente. Spore destrinoidi in Melzer. Spore metacromatiche in blu di Cresile. Spore in Floxina. Spore in rosso Congo, si nota in alcune spore la papilla sul lato opposto all'apicolo. Basidi quadrisporici con Qm = 3,1; del tipo Panaeolus-Psathyra secondo Candusso (1990), Qm >2,5, tipico di Leucoagaricus. Osservazione in rosso Congo. Spessore delle ife della trama lamellare. Epicute formata da ife cilindriche, ramificate, rialzate, intrecciate, con struttura a tricoderma. Osservazione in Acqua. Epicute, pigmento di colore giallo-aranciato disperso e in grossi granuli. Osservazione in Acqua. Cheilocistidi di forma varia, cilindroidi, allargati, con protuberanza sull'estremità, con piccoli cristalli. Pleurocistidi non osservati. -
Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard 1978
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Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard; Regione Lazio; Ottobre 2010; Foto di Mauro Cittadini. Lago di Vico (VT) alle pendici di M.te Venere. Microscopia Spore 7-8,5(9,5) × 3,8-4,3(4,5) µm ellittico-ovoidi, ma in alcune proiezioni amigdaliformi, prive di poro germinativo, con apice spesso, ottuso, ogivale, apicolo evidente, mono o pluriguttulate, metacromasia debole. Basidi clavati, banali, tetrasporici. Filo lamellare sterile con numerosi cheilocistidi, cilindrico clavati, anche fusiformi, con apice incrostato di cristalli. GAF non osservati. Epicute composta da ife intrecciate con terminali rialzati, lunghi, cilindrici, pigmento essenzialmente parietale. Spore in Blu di Cresile Cheilocistidi. Epicute. -
Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard 1978
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard; Regione Lombardia; Settembre 2005; Foto di Massimo Biraghi. -
Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard 1978
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Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard; Regione Lombardia; Settembre 2005; Foto di Massimo Biraghi. Cheilocistidi claviformi-ventricosi con piccole incrostazioni all'apice. Pleurocistidi assenti. -
Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard 1978
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Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard; Regione Lombardia; Settembre 2005; Foto di Massimo Biraghi. Le spore amigdaliformi, citrinoformi con guttula centrale e parete liscia e spessa misurano 7-9 × 4,5-5 µm. -
Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard 1978
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Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard; Regione Lombardia; Settembre 2005; Foto di Massimo Biraghi. -
Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard 1978
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Leucoagaricus purpureorimosus Bon & Boiffard 1978 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Sinonimi Leucoagaricus purpureolilacinus Huijsman 1955 Foto e descrizioni Reperito in un giardino privato in Arcene, prativo, con una conifera nelle vicinanze (presubilmente cultivar di Picea excelsa). Regione Lombardia; Settembre 2005; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20092005-30) -
Leucoagaricus pilatianus (Demoulin) Bon & Boiffard 1976
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Leucoagaricus pilatianus (Demoulin) Bon & Boiffard 1976 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Foto e descrizioni Viraggio al rosso alla contusione, reazione con Ammoniaca (NH3) e viraggio al verde su lamelle e cappello. Cheilocistidi calvati, senza escrescenze apicali. Ife della cuticola allungate, erette, con pigmento bruno disciolto. Il simile Leucoagaricus croceovelutinus ha viraggio rosso alla contusione e vira al rosso ai vapori di ammoniaca; Leucoagaricus americanus e Leucoagaricus meleagris virano al giallo a poi al rosso alla contusione; Leucoagaricus marriagei ha tinte lilla; Leucoagaricus badhamii e Leucoagaricus georginae hanno parte dei cheilocistidi con escrescenze apicali. Regione Lazio; Novembre 2014; Foto e commenti di Tomaso Lezzi. Viraggio al rosso sule lamelle allo sfregamento. Reazione verde sulle lamelle con Ammoniaca (NH3). Reazione verde sul cappello con Ammoniaca (NH3). Cheilocistidi, senza escrescenze apicali, che formano una palizzata continua lungo il filo della lamella. 400×. Spore amigdaliformi, senza poro germinativo. 400×. Spore. 1000×. Ife erette della cuticola, elementi allungati con pigmento disciolto marrone. 100×. Ife della cuticola. 400×. -
Leucoagaricus littoralis (Menier) Bon & Boiffard 1976
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Leucoagaricus littoralis (Menier) Bon & Boiffard 1976 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Specie che si associa a pinete marine su dune o terreno sabbioso. Cappello carnoso, biancastro, crema con sfumature rosa; leggermente fibrilloso e orlo appendicolato. Lamelle libere, bianche e fitte. Gambo bianco o ocraceo con anello supero e base bulbosa. Odore lieve fungino. Regione Puglia. litorale Lesina Marina. Novembre 2014. Foto di Raffaele Mininno. -
Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser 1977
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Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2012; Foto di Gianni Bonini. -
Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser 1977
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Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2012; Foto di Nicolò Parrino. -
Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser 1977
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Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser; Regione Umbria; Novembre 2011; Foto di Luigi Minciarelli. -
Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser 1977
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Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser; Regione Campania; Ottobre 2009; Foto di Felice Di Palma. Spore 7,3-8,9 × 4,4-5,4 µm. Cheilocistidi. Pileipellis. -
Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser 1977
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Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser; Regione Lazio; Novembre 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Particolare delle lamelle bianche con un riflesso rosato. -
Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser 1977
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Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2009; Foto di Claudio Angelini.