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Archivio Micologico

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Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Discina gigas (Krombh.) Eckblad; Regione Lombardia, Spiazzi di Gromo; Maggio 2006; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB21052006-07)
  2. Discina gigas (Krombh.) Eckblad; Regione Molise; Aprile 2006; Foto di Felice Di Palma.
  3. Discina gigas (Krombh.) Eckblad; Regione Lombardia; Maggio 2005; Foto di Massimo Biraghi.
  4. Discina gigas (Krombh.) Eckblad 1968 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Discinaceae Nome italiano Giromitra, Falsa spugnola Etimologia Dal greco gyros = giro, cerchio e gigas = gigante. Sinonimi Helvella gigas Krombh. 1834 Maublancomyces gigas (Krombh.) Herter 1950 Neogyromitra gigas (Krombh.) S. Imai 1938 Gyromitra gigas (Krombholz.) Quél. 1873 Ascoma Corpo fruttifero con mitra e stipite, dalla forma vagamente sferica di dimensioni spesso ragguardevoli raggiungendo anche 12-16 cm di diametro. La mitra, che ospita nella sua parte esterna l’imenoforo, è costituita da grandi e rade circonvoluzioni, morbide, non spigolose, con superficie esterna liscia, di colore ocraceo-brunastro, con tonalità olivastre, mentre all’interno appare pruinosa, da biancastra a crema-ocracea. Il gambo 2-6(8) × 3-7(10) cm, di aspetto generalmente tozzo, sovente più largo che alto ha una struttura compressa, con varie costolature e scanalature che spesso ne delimitano le circonvoluzioni. Lo stipite, generalmente ampiamente interrato, possiede una superficie esterna ruvida, pruinosa, biancastro-ocracea, mentre all’interno, nelle cavità, è bianca. Carne Di consistenza cassante, gialla, di aspetto ceroso, possiede odore e sapore indefiniti, ma gradevoli. Habitat Cresce in primavera nelle radure ombrose dei boschi di conifere, in prossimità di tronchi e ceppaie, tra l’erba, in terreni ben drenati. È una specie certamente non comune, ma fedele ai luoghi di crescita, ove si può trovare gregaria. Commestibilità e tossicità Ascomicete tossico, pericoloso per la presenza, anche se incostante, di un alcaloide, la giromitrina, responsabile di gravissimi avvelenamenti, anche letali, soprattutto se consumato crudo. Sembra accertato che l’assunzione ripetuta di funghi contenenti anche piccole dosi di suddetta sostanza determini un accumulo, provocando l'avvelenamento con sindrome giromitrica, e che la quantità di alcaloidi presenti nei funghi che crescono in Europa occidentale, sia di gran lunga inferiore a quella contenuta nei carpofori che crescono nei paesi dell’Est europeo, ove si sono verificati diversi casi di avvelenamento con esito letale. Osservazioni Questa specie viene collocata nel genere Discina per le spore decorate ed apiculate, cioè munite di sporgenze all’esterno delle stesse. Scheda di proprietà AMINT realizzata dal CLR Micologico AMINT Regione Toscana; Aprile 2008; Foto di Pietro Curti, verifica microscopica di Massimo Biraghi.
  5. Discina grandis (A. Cumino) M. Carbone & Van Vooren; Regione Emilia Romagna; Maggio 2013; Foto Emilio Pini.
  6. Discina grandis (A. Cumino) M. Carbone & Van Vooren; Regione Emilia Romagna; Maggio 2013; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Alta Val Nure, 800 m s.l.m..
  7. Discina grandis (A. Cumino) M. Carbone & Van Vooren; Regione Emilia Romagna; Aprile 2010; Foto di Emilio Pini.
  8. Discina grandis (A. Cumino) M. Carbone & Van Vooren; Regione Lombardia; Maggio 2009; Foto di Federico Calledda.
  9. Discina grandis (A. Cumino) M. Carbone & Van Vooren; Val Nure; Maggio 2010; Foto e commenti di Massimo Biraghi. Microscopia Spore 27-32 × 12-15 µm, largamente ellissoidali, triguttulate, apicoli grossolanamente appuntiti o leggermente conici. Spore nizialmente lisce, leggermente verrucose e subreticolate in maturazione, caratteri che sono meglio osservabili in Blu Lattico. Blu Lattico, osservazione 600×. Foto di Luigi Boerio.
  10. Discina grandis (A. Cumino) M. Carbone & Van Vooren 2023 Tassonomia Divisione Ascomycota Ordine Pezizales Famiglia Discinaceae Genere Gyromitra Nome italiano Non risultano nomi volgari per questa specie. Sinonimi Psysomitra infula var. fastigiata ( Krombh.) Boud. Neogyromitra fastigiata (Krombh.) Mc Knigght Maublancomyces fastigiatus (Kr.) Herter Gyromitra Krombholzii Bezdĕk Gyromitra fastigiata (Krombh.) Rehm Ascoma Ascoma di colore bruno-rossastro di diversa intensità in relazione alle condizioni meteorologiche, provvisto di uno stipite molto pronunciato. Imenio formato generalmente da tre lobi inizialmente accartocciati verso l’interno, profondamente corrugato, helvelliforme, con distinte protuberanze tanto da simulare delle “corna”, parte esterna bianca-crema pallido. Stipite di medie-grosse dimensioni (5-7 × 3-4 cm) generalmente allargato alla base, solcato e con grossolane costolature che salendo verso la parte apicale abbracciano l’apotecio fino alla sua metà, come ad esempio avviene in Helvella acetabulum e Helvella costifera, internamente cavo. Carne Non molto spessa nell’apotecio se confrontata con Gyromitra gigas, più spessa nello stipite, bianca in gioventù, poi su toni leggermente paglierini, reagisce al rosso vinoso con Fenolo al 2%. Microscopia Aschi ottosporici 350-400 × 18-20 µm, cilndrici. Parafisi cilindriche, con apice ingrossato. Spore uniseriate nell’asco, 27-32 × 12-15 µm, largamente ellissoidali, triguttulate, apicoli grossolanamente appuntiti o leggermente conici, inizialmente lisce, in maturazione finemente verrucose e con presenza di un reticolo incompleto (sub-reticolate), riscontrabile con Blu-Lattico a freddo. Habitat Cresce in primavera (aprile-maggio) ai margini o nelle zone aperte dei boschi di latifoglia, in particolare in quelli di Fagus sylvatica, in esemplari singoli o di pochi individui, specie relegata all’appennino settentrionale, almeno per quanto riguarda i ritrovamenti conosciuti sul territorio Italiano. Osservazioni Discina grandis per le ornamentazioni sporali e gli apicoli tronchi è inserita nel Sottogenere Caroliniana Abbot, in questo Sottogenere viene collocata nella sezione Caroliniae per la presenza di uno stipite nettamente pronunciato e per l’imenio lobato ed helvelliforme. Commestibilità e tossicità Specie velenosa, responsabile di sindrome giromitrica. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1984. Champignons de Suisse. Ascomycetes. Vol. 1. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. MEDARDI, G., 2006. Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Ed. AMB. Fonti Internet ASCOMYCETE.ORG, 2009. Revue internationale pour la taxinomie des Ascomycota. Vol. 1 (Fasc. 1-4). [Data di accesso: 09/06/2010]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico AMINT Discina grandis (A. Cumino) M. Carbone & Van Vooren; Regione Emilia Romagna, Val Nure, Località Cassimoreno; Maggio 2010; Foto di Federico Calledda. Ai bordi di un bosco di Faggio-Nocciolo e Carpino. Foto di Gianluigi Boerio. Stessa località, in bosco puro di Faggio. Foto di Massimo Biraghi. Particolare dello stipite solcato da evidenti costolature. Le costolature che abbracciano l'apotecio oltre la sua metà. Reazione rosso vinosa con Fenolo 2%, foto di Gianluigi Boerio.
  11. Gyromitra esculenta (Pers. :Fr.) Fr.; Regione Campania; Aprile 2013; Foto di Giulio Martino. Bosco misto di latifoglie, totale assenza di conifere, provincia di Beneveneto. 400 m s.l.m. Parafisi cilindracee, settate e leggermente clavate. Aschi in rosso Congo, ottosporici con misura all'incirca di 300 µm di lunghezza. Spore ellissoidali, ialine con guttule agli estremi della spora. Misure: Long. : N =17 ; dMd ; (16,48)17,79 - 20,39 - 23,42(23,62) Larg. : N =17 ; dMd ; (10,41)10,50 - 11,53 - 12,42(12,80) Q : N =17 ; dMd ; (1,43)1,54 - 1,75 - 2,04(2,06) V : N =17 ; dMd ; (1144,3)1149,82 - 1358,05 - 1738,38(1789,9) N° Long. Larg. Q V index Moy 20,48 11,42 1,80 1403,6 Min 16,48 10,41 1,43 1144,3 4 / 11 / 4 / 13 / Max 23,62 12,80 2,06 1789,9 7 / 15 / 11 / 5 / Sigma 1,71 0,61 0,17 204,0 Diss -0,22 0,32 -0,26 0,5 Kurt 3,27 2,71 2,44 2,0 m/s 11,94 18,66 10,60 6,9 médiane 20,53 11,50 1,78 1389,90 Lxl: N= 17 ; dMd; (16,48)17,79-20,3933333333333-23,42(23,62) x (10,41)10,51-11,525-12,42(12,80) Qm= 1,80 SigmaQ = 0,17
  12. Gyromitra esculenta (Pers. :Fr.) Fr.; Regione Trentino; Giugno 2013; Foto di Emilio Pini.
  13. Gyromitra esculenta (Pers. : Fr.) Fr. 1849 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Discinaceae Foto e Descrizioni Ascoma primaverile, generalmente associato a boschi di conifere, ma si hanno segnalazioni anche sotto latifoglie, in ambiente mediterraneo. La caratteristica mitria è cerebriforme, le dimensioni generalmente ridotte. Le foto proposte sono state realizzate in un parco nella provincia di Roma sotto Metasequoia. Gyromitra esculenta (Pers.:Fr.) Fr.; Regione Lazio; Foto di Mauro Cittadini. Microscopia Spore da largamente ellittiche ad ellitiche, lisce, senza nessuna traccia di calotte polari, sono presenti piccole guttule appressate in corrispondenza dei poli, le dimensioni sono (13)17-22 × (7)8-11 µm.
  14. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Lombardia; Settembre 2012; Foto e commento di Sergio Mombrini. Negli Alneti spontanei, i pochi rimasti nella martoriata pianura padana.
  15. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Umbria; Settembre 2009; Foto di Tomaso Lezzi, ritrovamento Mario Iannotti. La sezione che mostra il viraggio, che scompare in tempi abbastanza veloci, dell'ordine di pochi minuti. Una vista dell'imenio. Un particolare dei pori di un giovane esemplare, al centro il viraggio al blu dovuto alla pressione sui pori. Un ingrandimento dei pori di un esemplare maturo.
  16. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Umbria; Settembre 2009; Foto di Luigi Minciarelli, ritrovamento Mario Iannotti. Imenoforo.
  17. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Pietro Curti. Primo piano del viraggio intenso che si produce nei pori allla minima corrusione. Particolare dei pori e viraggio.
  18. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Felice Di Palma.
  19. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Lombardia, Cornegliano Bertario, Tenuta Borromeo; Ottobre 2007; Foto di Federico Calledda. Bosco di Querce, Pioppo bianco, Ontano e Nocciolo.
  20. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Emilio Pini.
  21. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Emilia Romagna; Agosto 2006; Foto di Massimo Biraghi.
  22. Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc. 1888 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Paxillaceae Cappello Da 6 a 15 cm di diametro, emisferico nei giovani soggetti, poi appianato ed infine depresso, il margine sottile rivolto verso il basso ache negli esemplari adulti. La cuticola si presenta finemente vellutata, feltrata, viscosa con tempo umido e di colore giallastra con sfumature bruno-rossicce. Tubuli Cortissimi (pochi mm) e decorrenti sul gambo giallastri, subito di un bel giallo dorato e infine olivastri a maturazione, viranti al blu alla pressione. Pori Concolori, ampi, allungati, disposti a labirinto, verde bluastri alla pressione. Gambo Slanciato, spesso eccentrico, tipicamente ingrossato verso il cappello e affusolato alla base, sinuoso, curvo, concolore al cappello ma scurente alla manipolazione e di aspetto pruinoso. Carne Giallastra, soda nei primordi, presto molliccia nel cappello, ma fibrosa-legnosa nel gambo, vira all'azzurro tenue alla sezione e di odore e sapore non caratteristici. Habitat Specie esclusiva degli Ontani. Osservazioni specie inconfondibile sia per l'habitat, che per i tubuli cortissimi che si separano con difficoltà dal cappello. Commestibilità Non commestibile, da proteggere per la sua rarità. Regione Emilia Romagna; Agosto 2006; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20041016-01) L'habitat è un boschetto planiziale in località Spirano, terreno ghiaioso, argilloso, essenze arboree principali Rovere, Carpino, Olmo campestre, Ontano, Pioppo bianco, Nocciolo.
  23. Gymnosporangium clavariiforme (Wulfen) DC.; Regione Liguria; Maggio 2010; Foto di Maria Ligure. Ritrovamento su Juniperus communis.
  24. Gymnosporangium clavariiforme (Wulfen) DC. 1805 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Pucciniomycetes Ordine Pucciniales Famiglia Pucciniaceae Sinonimi Gymnosporangium juniperinum (L.) Mart. 1817 Tremella juniperina L. 1753 Gyraria juniperina Gray 1821 Roestelia lacerata Mérat 1821 Etimologia Gymnosporangium = con gli sporangi lisci (gumnós = spogliato) e clavariiforme = a forma di Clavaria. Basidioma Sulla pianta ospite, il Ginepro, questo fungo produce in primavera delle protuberanze arancioni a forma di corno, fuso, appressate, raggruppate intorno al ramo, lo avvolgono completamente formando una sorta di grappolo. Ogni singolo corno o fuso ha una lunghezza fino a 3 cm ed una larghezza di 0,5 cm, di consistenza gelatinosa, al tatto vischiosa. Visibile nei giorni umidi di pioggia quando il fungo è idratato, si riducono notevolmente, asciugandosi, appena la temperatura sale e torna il clima asciutto. Carne La carne è di consistenza gelatinosa, vischiosa, senza sapore e odore particolari. Habitat In primavera parassita, come altre ruggini, i rami di Ginepro (Juniperus communis L., Juniperus oxycedrus L. e Juniperus sabina L.) pianta ospite primaria e dopo la fruttificazione disperde in tarda estate-autunno le sue spore e per continuare il ciclo vitale ha bisogno di Rosaceae, quali il Biancospino, pianta ospite secondaria, dove sarà visibile sulla pagina inferiore delle foglie con l’aspetto di macchie gialle e sulle bacche sotto forma di tubicini bianchi che produrranno infine le spore. Le spore prodotte avranno bisogno di un Ginepro per continuare il ciclo riproduttivo. Microscopia Basidiospore ellissoidali, reniformi, misurate 32 spore: 11,7-17 × 7,7-11,2 µm; media 14,1 × 9,7 µm; Q = 1,3-1,9; Qm = 1,5. Teleutospore di colore giallo-brunastro viste in acqua, costituite da due cellule di forma tronco-conica, dal setto di giunzione germogliano i basidi, 98-123 × 14-30 µm. (Misure: 110 × 14 / 98 × 16 / 121 × 30 / 111 × 25 / 109 × 27 / 123 × 27 / 109 × 23 / 105 × 27 µm). Fragmobasidi germogliano dalle teleutospore che generano a loro volta 4 basidiospore. Commestibilità e tossicità Specie non commestibile. Ciclo di vita I carpofori gelatinosi arancioni a forma di fuso presenti sul ramo del Ginepro non sono altro che uno degli stati di riproduzione di una ruggine, Roestelia lacerata (Sow.) Mèrat, parassita di alcuneRosaceae, quali il Biancospino, il Melo il Pero e il Sorbo. Questa ruggine per potersi riprodurre e completare il proprio ciclo vitale ha bisogno di due diverse piante ospiti. Sinteticamente possiamo dire che il fungo inizia l’attività con il suo micelio che attacca in profondità le cellule della pianta ospite (Ginepro), questa reagisce formando delle galle sulla cui superfice si formano poi le fruttificazioni gelatinose arancioni (il Gymnosporangium), che sostanzialmente sono ammassi di teleutosori o teleiosori, ricchi di spore bicellulari peduncolate dette teleutospore o teleiospore. Le teleutospore germinano nel fungo e producono attraverso i fragmobasidi le basidiospore. A maturazione il vento o altri eventi faranno disperdere le stesse e se nelle vicinanze si trova un Biancospino (pianta ospite secondaria) il ciclo vitale continuerà producendo macchie gialle-arancio nella pagina inferiore delle foglie della pianta ospite ed il successivo sviluppo del fungo con produzione di ammassi di eccidi e cioè delle galle nelle quali si producono le eccidiospore in grado, a loro volta, di riprodursi e di germinare, infettando nuovamente i Ginepri che si trovano nelle vicinanze, continuando così il ciclo vitale. Specie simili Il colore dei carpofori e le piante ospiti che infetta costituiscono un valido aiuto per la determinazione. Il coloro arancio vivo di Gymnosporangium clavariiforme lo rende praticamente inconfondibile rispetto alle altre specie simili. Gymnosporangium cornutum Arthur ex F. Kern, anch’esso sceglie quale pianta ospite il Ginepro (Juniperus communis L.), ma il suo corpo fruttifero assomiglia a quello delle Tremella, lobato, gelatinoso e simile a macchie gialle gelatinose che invecchiando assumono toni bruno-violacei, nella tarda estate-autunno parassita le Rosaceae, in particolare lo troviamo sulla pagina inferiore delle foglie di Sorbo, con la forma di una corona appuntita. Gymnosporangium confusum Plowr. e Gymnosporangium sabinae (Dicks.) G. Winter, si distinguono in quanto scelgono quale pianta ospite Juniperus sabina L. (Ginepro sabino). Fonti Internet FIRST NATURE, 2015. Gymnosporangium clavariiforme www.first-nature.com. [Data di accesso: 14/09/2015]. SCOTTISH FUNGI, 2013. Gymnosporangium cornutum e Gymnosporangium clavariiforme. www.sites.google.com/site/scottishfungi. [Data di accesso: 14/09/2015]. GRUPPO MICOLOGICO ALTA VALTELLINA, 2015. Gymnosporangium clavariiforme. www.funghi-bormio.it. [Data diaccesso: 14/09/2015]. NUOVA MICOLOGIA, 2015. Gymnosporangium clavariiforme. www.nuovamicologia.eu. [Data di accesso: 14/09/2015]. WIKI BUGWOOD, 2010. Gymnosporangium Rusts. wiki.bugwood.org. [Data di accesso: 14/09/2015]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Revisionata da Tomaso Lezzi. Regione Umbria; Aprile 2015; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Ritrovamento su Juniperus communis L.. (Exsiccatum MI20150430-01) Microscopia Teleutospore di colore giallo-brunastro viste in acqua, costituite da due cellule di forma tronco-conica, dal setto di giunzione germogliano i basidi, 98-123 × 14-30 µm. (Misure: 110 × 14 / 98 × 16 / 121 × 30 / 111 × 25 / 109 × 27 / 123 × 27 / 109 × 23 / 105 × 27 µm). Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 100×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Fragmobasidi germogliano dalle teleutospore che generano a loro volta 4 basidiospore. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidiospore ellissoidali, reniformi, misurate 32 spore: 11,7-17 × 7,7-11,2 µm; media 14,1 × 9,7 µm; Q = 1,3-1,9; Qm = 1,5. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  25. Gymnopus luxurians (Peck) Murrill; Regione Abruzzo; Giugno 2015; Foto di Raffaele Mininno. Esemplari nati su pacciamatura di legno di Pinus sylvestris L.
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