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Archivio Micologico

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  1. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti. Il cantarello violaceo delle dolomiti, noto con il nome volgare di "fungo della carne".
  2. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  3. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Tomaso Lezzi.
  4. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Luglio 2008; Foto di Franco Sotgiu.
  5. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Continente Europa, Svizzera; Agosto 2007; Foto di Massimo Mantovani.
  6. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino, Val di Pejo; Agosto 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  7. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Agosto 2005; Foto di Gianni Bonini. Macro.
  8. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Agosto 2005; Foto di Gianni Pilato.
  9. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Luglio 2005; Foto di Massimo Biraghi. Particolare imenofori. Regione Valle d'Aosta; Agosto 2005; Foto di Gianluigi Boerio.
  10. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Luglio 2005; Foto di Emilio Pini.
  11. Gomphus clavatus (Pers) Gray; Regione Trentino; Anno 2004; Foto di Pietro Curti.
  12. Gomphus clavatus (Pers. : Fr.) Gray 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Gomphaceae Etimologia Dal latino clavatus, per via della forma claviforme. Basidioma 5-10 cm di altezza e 2-6 cm di larghezza, carnoso, di aspetto inizialmente cilindrico o conico e poi claviforme-ramificato, turbinato, appiattito alla sommità, in alcuni casi assume la forma di una spatola assottigliata all'apice. Molto spesso si sviluppano diverse fruttificazioni da una base comune a formare un agglomerato che può avere un diametro di 10-15 cm. La superficie all'inizio è interamente di colore lilla-violetto, poi, col passare del tempo, assume una colorazione sempre meno vivace, con tonalità ocra o brune, alla fine il violetto di partenza si nota solo sul bordo superiore del fungo. Imenoforo Formato da pieghe o da venature in rilievo che percorrono quasi tutta la lunghezza del fungo (non da vere e proprie lamelle), molto variabili nell'aspetto e nella forma, che molto spesso si congiungono o si ramificano. Il colore nei primordi è lilla-violetto come nel resto del fungo mentre a maturazione il colore della polvere sporale sfuma il tutto di giallo-ocra-bruno. Pseudogambo Il basidioma entra nel terreno con una specie di piccolo gambo, liscio, glabro, in cui mancano le pieghe della parte fertile del fungo. Di colore simile all'imenoforo, tende al bianco verso la base. Carne Molto abbondante, tenera, bianca, a maturità chiazzata di grigio e di aspetto marmorizzato. Odore debole, sapore dolce. Habitat In estate-autunno, nei boschi di conifere, più raramente nei boschi misti, non molto diffuso ma abbondante nei luoghi di crescita. Commestibilità e tossicità Ottimo commestibile ma viene molto presto invaso da grosse larve. Osservazioni Sebbene si tratti di una specie dalle ottime qualità organolettiche e particolarmente carnosa, se ne sconsiglia la raccolta perché divenuta piuttosto rara e non ovunque presente. Specie simili E' difficile confonderlo con altre specie date le sue caratteristiche morfocromatiche pressoché uniche. Cantharellus melanoxeros e Cantharellus amethysteus, appartenenti alla Famiglia delle Cantarellaceae possono avere delle colorazioni tendenti al viola-lilla ma mai cosi forti come nel Gomphus clavatus. Cantharellus amethysteus, inoltre, oltre ad essere meno carnoso e a prediligere i boschi di latifoglia e non di conifere, ha colorazioni meno violette, più sul giallo. Clavariadelphus truncatus presenta una qualche somiglianza morfologica, ma ha una superficie liscia e non rugosa-corrugata e non possiede colorazioni tendenti al violaceo. Curiosità Il nome dialettale, "Fungo della carne", si rifà alla consistenza abbondante e carnosa del fungo, nonché al sapore grato. Queste caratteristiche erano conosciute anche dalle popolazioni montane, dove, in tempi remoti, scarseggiando la disponibilità di carne, questa specie fungina era particolarmente ricercata e apprezzata. Ai giorni nostri è però risaputo che le sostanze nutritive contenute nei funghi sono molto scarse e neanche lontanamente paragonabili a quelle contenute nella carne. Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi" Regione Trentino; Anno 2004; Foto e commento di Pietro Curti.
  13. Gomphidius roseus (Fr.) Fr.; Regione Trentino Alto Adige; Agosto 2014; Foto di Tomaso Lezzi. Raduno Scientifico CSP35 di Braies (BZ). Sul cappello si può vedere una delle tipiche macchie nere che si formano col tempo e che contrastano col colore del cappello. Sporata nera su lamelle bianche.
  14. Gomphidius roseus (Fr.) Fr.; Regione Trentino; Luglio 2010; Foto di Pietro Curti. Dettaglio della carne giallastra alla base del gambo.
  15. Gomphidius roseus (Fr.) Fr.; Regione Piemonte; Settembre 2011; Foto di Alessandro Remorini. Valsesia - Scopa (Vc) 650 m s.l.m.
  16. Gomphidius roseus (Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2011; Foto e commento di Gianluigi Boerio. Altro soggetto poco diffuso alle nostre latitudini. In radura con Pinus sylvestris a 250 m s.l.m.
  17. Gomphidius roseus (Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2011; Foto e commento di Guido Sgherzi. Colli di Bergamo altitudine 300 m s.l.m., bosco misto Castagno, Pino silvestre, orientamento nord-est. Ritrovamento di una stazione formata da una dozzina di esemplari di Gomphidius roseus senza presenza di Suillus bovinus.
  18. Gomphidius roseus (Fr.) Fr.; Continente Europa; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
  19. Gomphidius roseus (Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Gomphidiaceae Regione Lombardia; Novembre 2011; Foto di Massimo Mantovani.
  20. Gomphidius maculatus (Scop.) Fr.; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2013; Foto di Mario Iannotti. Esemplari in vari stadi di maturazione.
  21. Gomphidius maculatus (Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2013; Foto di Tomaso Lezzi. Esemplari in vari stadi di maturazione, fino all'esemplare a destra completamente annerito. Il cappello si macchia al tocco di rosso. Le lamelle bianche mostrano la sporata nera. Un esemplare che sta cominciando ad annerire sul bordo del cappello.
  22. Gomphidius maculatus (Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2011; Foto di Mario Iannotti.
  23. Gomphidius maculatus f. gracilis (Berk.) Kavina; Regione Trentino; Settembre 2010; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Gomphidius con carne non virante al rosa, base del gambo gialla sia esternamente che in sezione. Trovato in bosco misto Abete rosso e Larice, ma simbionte esclusivo del Larice. È ben visibile la sporata nera che si sta depositando sulle lamelle bianche.
  24. Gomphidius maculatus (Fr.) Fr., Regione Lombardia; Settembre 2009; Foto di Massimo Mantovani.
  25. Gomphidius maculatus (Fr.) Fr., Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Massimo Biraghi.
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