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Archivio Micologico

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  1. Hygrocybe cantharellus (Schw.) Murrill; Regione Lombardia, località Lenna; Settembre 2014; Foto di Massimo Biraghi. Bosco di latifoglia con qualche Abete rosso.
  2. Hygrocybe cantharellus (Schw.) Murrill; Regione Lombardia, Valsassina (LC); Giugno 2014; Foto e descrizione di Marco Barbanera. Ritrovamento in un prato umido. Questa Hygrocybe si riconosce per la piccola taglia, le lamelle molto decorrenti e il cappello coperto da fini squamette concolori. Le simili H. turunda (Fr.: Fr.) P. Karst. e H. coccineocrenata (P.D.Orton) M.M.Moser si distinguono per le squamette nerastre a maturità. Nella Sottosezione Squamulosae (quindi con squame sul cappello) abbiamo tre specie con lamelle adnate, che si riconoscono per la forma delle spore: Hygrocybe substrangulata (P.D. Orton.) P.D. Orton & Watling, spore più grandi che nelle altre due specie (9-)10-13(14,5) µm, alcune spore strozzate; Hygrocybe miniata (Fr.: Fr.) P. Kumm., spore in vista frontale allargate all'apicolo da obovoidi a piriformi, spesso strozzate; Hygrocybe calciphila Arnolds, spore (largamente) ellittiche non strozzate. In letteratura (Boertmann) è riportata prevalentemente su suolo calcareo, ma ritrovata anche su suolo siliceo. Esistono solo tre specie di Hygrocybe con lamelle decorrenti e squamule sul cappello. Hygrocybe cantharellus (Schwein.) Murril, che si differenzia per avere le squamule concolori al cappello e non nere; Hygrocybe turunda (Fr.: Fr.) P. Karst. con squamule nere. Hygrocybe coccineocrenata (P.D. Orton) M.M. Moser, è praticamente il sosia di Hygrocybe turunda; hanno microscopia completamente sovrapponibile e si differenziano solo per il colore del cappello: rosso fin da giovane (ma anche con toni aranciati negli esemplari adulti) in Hygrocybe coccineocrenata; arancione fin da giovane (ma anche con toni rossicci) in Hygrocybe turunda. I più importanti Autori che si sono occupati di Hygrocybe come Boertmann, Candusso e Arnolds concordano sul fatto che queste tre specie andrebbero riunite sotto una sola specie considerando le altre delle varietà, ma nessuno di loro prende delle posizioni, in attesa di studi più approfonditi.
  3. Hygrocybe cantharellus (Schw.) Murrill; Regione Lazio, Parco Nazionale del Circeo; Novembre 2012; Foto di Mauro Cittadini.
  4. Hygrocybe cantharellus (Schw.) Murrill; Regione Veneto; Luglio 2010; Foto di Giuliano Gnata.
  5. Hygrocybe cantharellus (Schw.) Murrill; Regione Umbria; Giugno 2008; Foto di Luigi Minciarelli. Lamelle decorrenti, e squamule concolori per questa Hygrocybe di colore tra l'arancione e il rosso. Un particolare delle lamelle decorrenti
  6. Hygrocybe cantharellus (Schw.) Murrill; Regione Lombardia; Agosto 2006; Foto di Massimo Mantovani.
  7. Hygrocybe cantharellus (Schw.) Murrill; Regione Lombardia; Settembre 2006; Foto di Massimo Mantovani.
  8. Hygrocybe cantharellus (Schw.) Murrill 1911 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Foto e Descrizioni Il pileo arancio rossastro ornato da squamette concolori, le piccole dimensioni e le lamelle molto decorrenti sono le caratteristiche di questa specie. Regione Lombardia; Agosto 2010; Foto e commento di Massimo Mantovani.
  9. Hygrocybe calyptriformis (Berk. & Broome) Fayod; Regione Lombardia; Ottobre 2011; Foto di Massimo Biraghi.
  10. Hygrocybe calyptriformis (Berk. & Broome) Fayod, Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
  11. Hygrocybe calyptriformis (Berk. & Broome) Fayod, Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Massimo Mantovani. Particolare del pileo.
  12. Hygrocybe calyptriformis (Berk. & Broome) Fayod 1889 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Foto e Descrizioni Hygrocybe calyptriformis ha un cappello fortemente conico, rosa o lilla pallido, gambo bianco. Queste caratteristiche ci permettono facilmente di riconoscerla dalle altre specie di Hygrocybe. Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Federico Calledda.
  13. Hygrocybe calciphila Arnolds; Regione Trentino; Agosto 2009; Foto e commenti di Tomaso Lezzi Dimensioni piccole, con cappello intorno al centimetro, arancio vivo, non squamuloso, un po' pruinoso, appena feltrato nel senso, non completamente liscio, asciutto. Lamelle brevemente adnate. Gambo asciutto, liscio, di aspetto setoso, giallo aranciato. Microscopia Spore ellittiche, amigdaliformi, faseoliformi, mai strozzate o ristrette, a volte con guttula centrale, apicolo evidente. 6,9-10,0 × 4,5-6,2 µm; Q = 1,3-1,8; Qm = 1,5 Basidi prevalentemente tetrasporici, osservati anche bisporici. Pileocute, terminazioni arrotondate. Pileocute, presenti a volte cellule globose.
  14. Hygrocybe calciphila Arnolds, Regione Trentino; Agosto 2006: Foto e commenti di Tomaso Lezzi Alcune Hygrocybe si distinguono per avere delle scagliette sul cappello: Eliminiamo quelle con squamule scure: H. turunda H. coccineocrenata Eliminiamo: H. cantherellus che ha squamule concolori, ma lamelle nettamente decorrenti H. helobia perché odora di aglio Rimangono: H. miniata H. calciphila H. substrangulata Per avere un'identificazione sicura tra queste tre specie a questo punto bisogna ricorrere alla microscopia e confrontare le caratteristiche delle spore. Microscopia Commenti Mauro Cittadini. Spore in maggioranza largamente ellittiche, ovali-ellittiche, alcune sub-globose e rare sub-faseoliformi o con profilo leggermente piriforme, con grossa guttula centrale ed apicolo evidente. dimensioni rilevate (per spore largamente ellittiche, ovali-ellittiche) (9)10-11 × 5,5-6,5 µm. Basidi clavati, slanciati in netta maggioranza bisporici, con lunghi e robusti sterigmi (anche 12 µm) In base a questi dati, e utilizzando la chiave di Boertmann o quella di Bon si arriva a Hygrocybe calciphila. In effetti molto vicina è anche H. helobia(scartata per l'odore). H.substrangulata e H. miniata sono da escludere per la forma delle spore. Un particolare delle scagliette gialle sul cappello. A occhio nudo le scagliette non si vedevano quasi, i funghi della foto sono alti circa un centimetro e mezzo.
  15. Hygrocybe calciphila Arnolds; Foto e commenti Tomaso Lezzi. Microscopia Spore: 6,7-10,5 × 4,1-6,8 µm; Q=1,3-2,1; Qm=1,6 con apicolo evidente, di forma piuttosto regolare, largamente ellissoidali, alcune piriformi, altre ristrette dal lato opposto all'apicolo, a volte con una grossa guttula centrale. Alcune di dimensioni decisamente maggiori della media, forse provenienti da basidi bisporici. Basidi e basidioli
  16. Hygrocybe calciphila Arnolds 1985 Tassonomia Regno Funghi Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Sottoclasse Holobasidiomycetidae Ordine Agaricales Sottordine Agaricineae Famiglia Hygrophoraceae Genere Hygrocybe Sottogenere Pseudohygrocybe Bon Sezione Coccineae Fayod Subsezione Squamulosae (Bataille) Singer Nome inglese Waxcaps = Cappelli di cera. Sinonimi Pseudohygrocybe calciphila (Arnolds) Kovalenko. 1988 Etimologia Hygrocybe: dal greco hygros (umido) e kybe (testa) = testa umida. calciphila: amante dei suoli calcarei. Cappello 5-20 mm, convesso, con il bordo leggermente involuto, coperto da squamule concolori presenti su tutta la superficie. Cappello asciutto, di colore rosso anche da giovane. Imenoforo Lamelle distanti, adnate, a volte con un dentino, leggermente gialline. Presenza costante di lamellule in proporzione 1:1 con le lamelle. La trama della lamella è subregolare, con cellule piuttosto corte (<200 µm) e arrotondate alle estremità. Questo tipo di struttura permette di distinguere subito il Sottogenere Pseudohygrocybe, a cui appartiene questa specie, dal Sottogenere Hygrocybe con trama della lamella regolare, ma cellule allungate (200-1000 µm), dal Sottogenere Cuphopyllus con trama irregolare e dal Genere Hygrophorus con trama della lamella bilaterale. Gambo 40-60 mm, cilindrico o schiacciato, asciutto, liscio, arancione in alto e nella parte centrale, giallo in basso e leggermente pruinoso nella parte alta. Carne Arancione giallastra. Habitat Ubiquitario, nei prati di montagna, negli sfagni umidi. Microscopia Trama imeniale: trama della lamella subregolare, con cellule piuttosto corte e rigonfie (<200 µm = Sottogenere Pseudohygrocybe). Spore: 6,7-10,5×4,1-6,8 µm; Q=1,3-2,1; Qm=1,6 con apicolo evidente, di forma piuttosto regolare, largamente ellissoidali, alcune piriformi, altre ristrette dal lato opposto all'apicolo, a volte con una grossa guttula centrale. Alcune di dimensioni decisamente maggiori della media, forse provenienti da basidi bisporici. Basidi: osservati basidi tetrasporici. Commestibilità o Tossicità Priva d'interesse alimentare. Specie simili Nella Sottosezione Squamulosae abbiamo tre specie con lamelle adnate, che si riconoscono per la forma delle spore: Hygrocybe substrangulata (P.D. Orton.) P.D. Orton & Watling, spore più grandi che nelle altre due specie (9-)10-13(14,5) µm, alcune spore strozzate; Hygrocybe miniata (Fr.: Fr.) P. Kumm., spore in vista frontale allargate all'apicolo da obovoidi a piriformi, spesso strozzate; Hygrocybe calciphila Arnolds, spore (largamente) ellittiche non strozzate. In letteratura (Boertmann) è riportata prevalentemente su suolo calcareo, ma questo ritrovamento è stato effettuato su suolo siliceo, quindi acido. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Foto e commenti Tomaso Lezzi Campioni del Trentino, osservati nello sfagno sulle rive di un laghetto alpino (Agosto 2009). Un particolare che evidenzia le squamette concolori sul cappello Le lamelle adnate con un dentino Le lamelle di un esemplare adulto Un gruppo di individui cresciuti tra sfagno e muschio. Il gambo liscio di un giovane esemplare, in questo caso chiaramente compresso Il particolare del cappello e della parte alta del gambo. La vista molto ingrandita delle lamelle e del gambo che nella parte alta è leggermente pruinoso. Un particolare del gambo: arancione in alto e nella parte centrale, giallo in basso, liscio e leggermente pruinoso nella parte alta.
  17. Cuphophyllus berkeleyi P.D. Orton & Watling; Regione Umbria; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Esemplari trovati al confine tra un prato e un bosco di Faggi, completamente bianchi, igrofani, con lamella molto decorrente, e in alcuni casi con vistoso umbone, portamento relativamente massiccio, gambo rastremato verso il basso, ben differente da Hygrocybe virginea, più esile, con gambo cilindrico, margine rigato e presente nella stessa zona di ritrovamento. La lamella molto decorrente. Le lamelle anastomosate sul fondo. Un confronto tra Hygrocybe pratensis a sinistra, con portamento relativamente massiccio, gambo rastremato verso il basso, umbone spesso pronunciato e Hygrocybe virginea a destra, più esile, con gambo cilindrico, margine rigato.
  18. Cuphophyllus berkeleyi P.D. Orton & Watling 1969 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Sinonimi Hygrocybe berkeleyi P.D. Orton & Watling 1969 Hygrocybe pratensis var. pallida (Cooke) Arnolds 1985 Hygrocybe berkeleyi P.D. Orton & Watling; Regione Umbria; Dicembre 2020; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Descrizione È una specie caratterizzata da un portamento robusto, cappello su toni panna-ocracel soprattutto al centro, ove spesso è presente un evidente umbone ottuso, lamelle decorrenti e intervenate, spesse, molto vicina ad Hygrocybe pratensis, dalla quale si differenzia per i colori nettamente diversi, mentre da Hygrocybe virginia si separa per le colorazioni panna-ocracee del centro del cappello e delle lamelle. Abbiamo potuto riscontrare che si differenziano anche in exsiccata, biancastra in Hygrocybe virginia e su toni giallo-ocra in Hygrocybe berkeleyi. Infine, anche la presenza di basidi tetrasporici costituisce un’ulteriore carattere differenziale con le altre che li hanno anche bisporici. Microscopia Spore 6,8-7,8,(8,2) × 4,8-5,2(5,4) µm; media 7,4 × 5,0 µm; Q = 1,3-1,6; Qm = 1,5; ellissoidali, lisce, con apicolo ben evidente. Basidi clavati, tetrasporici. Pileipellis costituita da una cutis di ife cilindriche, strette, con andamento subparallelo, intrecciate, alcune con pigmento leggero incrostante, in alcune zone a simulare un tricoderma per delle ife terminali leggermente rialzate e clavate, GAF presenti. Spore 6,8-7,8,(8,2) × 4,8-5,2(5,4) µm; media 7,4 × 5,0 µm; Q = 1,3-1,6; Qm = 1,5; ellissoidali, lisce, con apicolo ben evidente. Osservazione in rosso Congo ammoniacale, a 1000×. Basidi clavati, tetrasporici. Osservazione in rosso Congo ammoniacale, a 1000×. Pileipellis, costituita da una cutis di ife cilindriche, strette, con andamento subparallelo, intrecciate, alcune con leggero pigmento incrostante, in alcune zone a simulare un tricoderma per delle ife terminali leggermente rialzate e clavate, GAF presenti. Osservazione in rosso Congo ammoniacale, a 400×. Ife con pigmento incrostante. Osservazione in rosso Congo ammoniacale, a 1000×. Ife con GAF.
  19. Hydropodia subalpina (Höhn.) Vizzini, Consiglio & M. Marchetti 2022 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Mycena subalpina Höhn. 1913 Collybia pseudoradicata J.E. Lange & F.H. Møller 1936 Marasmiellus subalpinus (Höhn.) Singer 1951 Hydropus subalpinus (Höhn.) Singer 1962 Regione Umbria, Maggio 2012; Foto di Pietro Curti. Crescita lignicola su rametto di Faggio, sporata bianca. Raduno AMINT di Monte Cucco. Microscopia Foto e commenti di Tomaso Lezzi. Cheilocisitidi abbondantissimi, una vera e propria palizzata, utriformi-lagenifiormi, con collo più o meno allungato, sono incrostati con delle placchette ad alta rifrangenza, non solubili in Ammoniaca. Osservazione in rosso Congo ammoniacale. Pleurocistidi analoghi ai cheilocistidi, osservazione su sezione trasversale di lamella. Spore, "sembrano" di due diversi tipi: un tipo sferiche e lisce, un altro tipo allantoidi cioè a forma di fagiolo. In realtà quelle che sembrano spore sferiche sono guttule al centro delle spore allantoidi!
  20. Hydropus floccipes (Fr.) Singer 1962 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Un piccolo funghetto lignicolo (legno degradato e residui anche su terreno), di aspetto "micenoide", può aiutare nel riconoscimento l'assenza di odori, la carne "acquosa" ed il gambo finemente puntinato di granuli bruno-nerastri, carattere che si accentua con la completa maturità. Ovviamente analisi micro...opportuna! Regione Lazio; Novembre 2006; Foto e commenti di Mauro Cittadini.
  21. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir.; Regione Marche; Ottobre 2014; foto di Pietro Curti.
  22. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto Felice Di Palma.
  23. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Marche; Ottobre 2010; foto di Pietro Curti. Gambo e imenoforo.
  24. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Trentino; Settembre 2011; Foto di Mario Iannotti.
  25. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Lazio; Gennaio 2012; Foto di Tomaso Lezzi. Ritrovamento in bosco di Sughera. Hydnum rufescens si riconosce dal simile Hydnum repandum soprattutto per avere gli idni non decorrenti sul gambo. Particolare degli idni non decorrenti sul gambo.
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