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Archivio Micologico

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  1. Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod, Regione Lombardia; Agosto 2009; Foto di Massimo Mantovani.
  2. Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod, Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  3. Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod, Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  4. Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod; Regione Lombardia, Valle Belviso; Foto di Massimo Mantovani. Ritrovamento a 1600 m s.l.m., radura in bosco di Abete rosso tra rametti e detriti legnosi.
  5. Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod 1889 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Comune nelle peccete muscose, la rugosità presente sul pileo del cappello aveva fatto si che alcuni A.A. creassero una varietà ad hoc, Cystoderma amiantinum var. rugosoreticulatum, ma oggigiorno ritenuta forma ecologica e rientrante nella stessa specie. Etimologia Dal latino amianthinus = relativo all'amianto. Cappello 2-5 cm di diametro, da leggermente conico a velocemente appianato, umbonato, con superficie tipicamente granulosa e da leggermente a fortemente grinzosa radialmente, colore da crema-giallastro, ocra chiaro a più scuro al centro. Margine leggermente involuto, più o meno appendicolato. Lamelle mediamente fitte, annesse, da bianco a crema. Gambo 3-8 × 0,3-0,6 cm, cilindrico, fibrilloso, tendenzialmente più scuro del cappello, presenta una zona anulare non membranosa, fugace, formata da squamette rimanenti dal velo parziale. Al di sopra di tale zona si presenta forforaceo, di colore biancastro, mentre nella parte inferiore è ricoperto da piccole scagliette concolori al cappello. Carne Da biancastra a crema-giallastra, con tipico odore di terriccio, non sgradevole. Habitat Benché segnalato anche in primavera, fa la sua comparsa preferibilmente in estate-autunno, nel terreno o tra il muschio dei boschi, sia di conifera che latifoglia. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Specie simili La var. rugosoreticulatum si distinguerebbe principalmente per la presenza di grosse pieghe sulla superficie pileica, alcune intersecantesi, così da donare un aspetto molto rugoso e parzialmente reticolato. Più rara, ma comunque presente in letteratura, è la fo. album, che si discosterebbe dalla forma tipo solo per la colorazione biancastra. Cystoderma jasonis (= Cystoderma longisporum) è la specie ad anello fugace e non membranoso più vicina alla nostra, presenterebbe infatti una colorazione più carica ed uniforme, ocra ferruginoso, odore da fungino a farinoso e spore più grandi; è specie rara ma presente in Europa. Altre specie di Cystoderma affini possono essere tranquillamente riconosciute per la presenza di colorazioni calde, da arancio carico a rosso cinabro (Cystoderma granulosum e Cystoderma terreyi), o per presentare cromatismi violacei nella parte alta del gambo (Cystoderma lilacipes, Cystoderma saarenoksae) od ancora per essere totalmente bianche come in Cystoderma ambrosii. Benché l'odore non terroso possa essere già di grande aiuto, la distinzione tra Cystoderma ambrosii e la fo. album risulta definitiva solo ad un controllo delle caratteristiche microscopiche. Infine, dal punto di vista cromatico, di habitat e distribuzione, è molto facile la confusione con Cystoderma fallax, il quale è molto simile ma ha differente morfologia dell'anello, che risulta essere ben formato e membranoso, con la faccia inferiore granulosa e quella superiore filamentosa. L'eventuale confusione non comporta alcun rischio, poiché entrambi non commestibili. Cystoderma carcharias è affine a Cystoderma fallax, ma si presenta dal lilacino chiaro a rosa od addirittura biancastro. Curiosità Il Genere Cystoderma è contraddistinto da specie che presentano la superficie pileica decisamente granulosa, da cui il significato del nome "pelle granulosa". Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi". Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  6. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Lazio; Giugno 2015; Foto di Francesco Tozzi.
  7. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Lombardia, colline bresciane 600 m s.l.m; giugno 2014; Foto di Luigi Franchini.
  8. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Campania; Novembre 2012; Foto Felice Di Palma.
  9. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Friuli Venezia Giulia; 2004; Descrizione di Massimo Biraghi; Foto di Claudio Angelini. Basidioma a forma di coppetta e chiuso dall'endoperidio all'inizio della crescita La superficie dell'endoperidio è completamente pelosa. L'esoperidio si lacera ma il micete appare ancora chiuso da una menbrana bianca detta epifragma. L'epifragma a sua volta si lacererà per le sollecitazioni imposte dalla crescita, sul fondo della coppetta si noteranno i peridioli (contenitori delle spore) di forma lenticolare e di colore grigio. I peridioli sono ancorati ad una sorta di cordoncino detto funicolo avente caratteristiche gelatinose e collose che al momento dell'espulsione (in seguito alla variazione di pressione dovuta magari ad una semplice goccia di pioggia) si ancorerà a quello che offre il sottobosco, come i fili d'erba, e aspetterà il momento opportuno per la dispersione delle spore.
  10. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Svizzera; Luglio 2013; Foto di Roberto Cagnoli.
  11. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Lazio; Maggio 2013; Foto di Tomaso Lezzi.
  12. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Lombardia, Fara Gera d'Adda; Novembre 2012; Foto di Massimo Biraghi.
  13. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Toscana; Ottobre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  14. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Toscana; Ottobre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Dalla particolare forma a “nido” o a “coppetta” di altezza non superiore ai 2 cm e di larghezza che non arriva a 1,5 cm. La forma della coppetta è conica e regolare negli adulti, mentre nei giovani la forma è più arrotondata con l’apice chiuso da uno strato pelosetto che rimarrà presente in seguito solo sulle pareti laterali; lo strato superiore, infatti, si lacererà lasciando esposto all’aria l’epifragma (una sorta di membrana bianca a protezione ulteriore della parte interna), che successivamente si lacererà scomparendo e lasciando definitivamente esposto all’aria l’interno della coppetta. Caratteristici sono i solchi lungitudinali presenti all’interno lungo le pareti della coppetta, i peridioli (in cui si formeranno le spore) rotondeggianti sul fondo della struttura, i ciuffetti pelosi all’esterno; colorazione a maturità grigio-brunastra; cresce su residui legnosi. L’espulsione dei peridioli da questi canestrelli avviene in modo del tutto particolare: quando piove, le gocce di acqua che “bombardano” l’interno della coppetta fanno sì che, per reazione, alcuni peridioli ne schizzino fuori assieme al funicolo (cordoncino presente alla base del peridiolo e inizialmente arrotolato); il bombardamento della goccia d’acqua dentro alla coppetta è detto anche effetto splash. In questo frangente il funicolo si srotola (arrivando anche a 10 cm di lunghezza in Cyathus striatus) e può andare ad attorcigliarsi a rametti, steli di erba, foglie o altro (come le “bolas” che i gauchos argentini impiegano per catturare il bestiame). A maturazione delle spore contenute nella gleba dei singoli peridioli, la corteccia di questi ultimi si disgrega e lascia fuoriuscire le spore mature; spesso ciò accade anche molto lontano dal basidioma originario in quanto è possibile che alcuni erbivori, dopo aver mangiato i frammenti vegetali su cui si erano ancorati i peridioli, depositino le feci con le spore mature ben distante dal luogo del pasto. Con forma simile: Cyathus olla (che presenta margine più aperto, superficie interna grigio-lucido e liscia), Cyathus stercoreus (dalla forma più rotondeggiante; pareti interne lisce, brillanti e bluastre scure; peridioli neri e lucidi; cresce gregario su terreni concimati o su sterco o su terreni bruciati),Crucibulum laeve (esternamente bruno-giallastro e finemente feltrato, all’interno liscio e con colorazione più chiara). Primo piano dei peridioli; alla base del peridiolo di sinistra è visibile il funicolo ancora ammassato e arrotolato. Un esemplare è ancora chiuso dal bianco epifragma che protegge i peridioli. Particolare dell'epifragma.
  15. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Lazio; Luglio 2011; Foto di Tomaso Lezzi.
  16. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Lombardia; Giugno 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  17. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Lombardia; Luglio 2007; Foto di Massimo Biraghi. Sezione. Foto di Massimo Mantovani.
  18. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto di Pietro Curti.
  19. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Campania; Settembre 2008; Foto di Marcello Boragine. Rilievi micro effettuati in ammoniaca al 6%, le spore misuravano 17,6-19,3 × 8,2 -9,4 µm. Peli esterni. Funicolo.
  20. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Piemonte; Dicembre 2006; Foto di Giovanni Baruffa.
  21. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2005; Foto di Gianni Bonini.
  22. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Foto di Emilio Pini.
  23. Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd. 1787 Tassonomia Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Foto e Descrizioni Questi piccoli funghi comunemente sono chiamati “funghi a nido di uccello”, perché il loro aspetto dà l’idea di un nido d’uccello con all’interno le uova. Hanno una crescita gregaria, è solito trovarli su piccoli rametti morti al suolo, decompongono la materia organica morta, come residui vegetali, corteccia, pacciamatura. I corpi fruttiferi sono simili ad un cono rovesciato, una sorta di coppa svasata all’apice e rastremata verso la base, di piccole dimensioni da 5 a 10, 15 mm. La coppa nella parte esterna è completamente cosparsa di fitti peli che le danno un aspetto villoso, irsuto, di colore marrone, bruno-rossastro, mentre quella interna è liscia di colore bianco-grigiastro, striata verticalmente, plissettata. La parte apicale della stessa è coperta da una membrana bianca, chiamata epifragma che ha funzione di protezione dei peridioli fino alla loro espulsione. In fondo alla coppa si trovano i peridioli che contengono le spore, in numero da 12 a 16, di forma lenticolare, discoidale, di colore grigio-biancastro, di consistenza coriacea. Alla base del peridiolo è attaccato il funicolo, una specie di cordoncino formato da un fascio di ife filiformi, ha la funzione di “molla” per l’espulsione dello stesso dalla coppa. Molto singolare è il modo con cui questi funghi procedono alla dispersione delle spore, in sostanza quando una goccia d’acqua colpirà la coppetta per l’aumento della pressione al suo interno, il funicolo fungendo da molla lancerà all’esterno il peridiolo che per mezzo del funicolo srotolato ed appiccicoso si attaccherà ai fili d’erba, rametti , sarà poi il tempo e una serie di altri fattori che produrrà la rottura della parete coriacea del peridiolo e quindi si avrà la dispersione delle spore all’esterno. Microscopia Spore da oblunghe a cilindriche, lisce, con parete spessa, base leggermente ingrossata, effettuate n. 32 misurazioni: 18,3-21,3 × 8,9-10,8 µm; Q = 1,7-2,3; media 20,0 × 9,9 µm; Qm = 2,0; I peli esterni appuntiti, settati, con piccoli giunti a fibbia. Funicolo costituito da ife filiformi di forma cilindrica, munite di GAF. Basidi non osservati. Cyathus striatus (Huds.: Fr.) Willdenow; Regione Umbria; Luglio 2014; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20140728-03) Foto macro dei peridioli ricoperti di una sostanza biancastra, mucillaginosa chiamata "tunica". Foto macro della membrana biancastra che ricopre la coppetta chiamata "epifragma" che ha la funzione di protezione dei peridioli. Foto macro della coppetta in sezione, la parte esterna ricoperta di peli irsuti e la parte all'interno con i peridioli disposti uno sull'altro. Foto macro di un peridiolo con il funicolo attaccato e srotolato. Peridiolo in sezione. Osservazione in Melzer a 100×. Peridiolo con il funicolo srotolato, formato da un fascio di ife filiformi, settate, munite di GAF. Osservazione in acqua a 40×. Osservazioni in acqua a 100×. Osservazione in acqua a 400×. GAF. Osservazione in acqua a 1000×. Spore da oblunghe a cilindriche, lisce, con parete spessa, base leggermente ingrossata, effettuate n. 32 misurazioni: 18,3-21,3 × 8,9-10,8 µm; Q = 1,7-2,3; media 20,0 × 9,9 µm; Qm = 2,0; I peli esterni appuntiti, settati, con piccoli giunti a fibbia. Osservazione in Melzer a 400×.
  24. Cyathus stercoreus (Schwein.) De Toni; Regione Lombardia; Anno 2006; Foto di Emilio Pini. Simile alle altre specie, ma più piccolo. Superficie esterna pelosa, all'interno liscio. cresce su terreni grassi, nelle aiuole lungo le strade, su residui vegetali bruciati.
  25. Cyathus stercoreus (Schwein.) De Toni 1888 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Nidulariales Famiglia Nidulariaceae Foto e Descrizioni Gera d’Adda, giardino pubblico, specie cosmopolita con habitat non esclusivamente fimicolo, cresce anche su rametti marcescenti o terreni grassi, concimati (come in questo caso). Regione Lombardia; Aprile 2013; Foto e microscopia di Sergio Mombrini. Peridioli lenticolari, neri, larghi fino a 2 mm. Microscopia Ife della corteccia del peridiolo. Spore in maggioranza globose, 20-30 µm di diametro, con parete molto spessa e contenuto granuloso.
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