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Archivio Micologico

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  1. Entoloma bloxamii (Berk.) Sacc.; Regione Lazio; Dicembre 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Entoloma che presenta abitualmente colori più blu-viola sia sul cappello che sul gambo, qui presenti ma molto scoloriti. Il gambo è fibrilloso.
  2. Entoloma bloxamii (Berk.) Sacc. 1887 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Entolomataceae Descrizione sintetica Entoloma carnoso e dal portamento tricolomoide. Il cappello ha superficie pileica di un bel colore blu acciaio con toni grigiastri che con il passare del tempo decolorano facendo intravedere sfumature grigiatre e un ampio umbone ottuso di colore ocraceo. la cuticola è asciutta e si dissocia in fibrille. Lamelle abbastanza larghe, con margine un poco ondulato e di colorazione bianco avorio nel giovane, poi rosate a maturità. Gambo affusolato con tendenza ad ingrossarsi nella parte centrale, fibrilloso, grigio bluastro, concolore al cappello, ma con colorazioni più chiare verso la base. Carne biancastra, grigio blu vicino alla superficie esterna , odore e sapore di farina. Cresce nelle zone erbose e nei prati aperti dei boschi; specie non comune, che predilige gli ambienti calcarei. Regione Umbria; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi Un particolare del cappello fibrilloso. Un particolare delle lamelle bianche che a maturità diventano rosa per il colore della sporata. Un particolare del gambo fibrilloso.
  3. Endoptychum agaricoides Czern.; Regione Sardegna; Novembre 2008; Foto di Franco Sotgiu. Sezione. Verifica microscopica di Mauro Cittadini. Sporata in massa bruno tabacco. Spore da subglobose a ovoidali-ellittiche alcune citriformi, parete spessa circa un micron, presenza di poro germinativo, apicolo evidente a volte con residui sterigmatici attacati, (6)6,5-8(9) × 5-6(7).
  4. Endoptychum agaricoides Czern. 1845 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Sinonimi Chlorophyllum agaricoides (Czern.) Vellinga 2002 Regione Sardegna; Foto di Franco Sotgiu. Microscopia Foto di microscopia e commenti di Mauro Cittadini. Spore da subglobose a ovoidali-ellittiche alcune citriformi, in media 6-8 × 5-6 micron. Alcune, rare, decisamente più grandi fino ad 11 micron di altezza. Poro germinativo non evidentissimo ma presente e visibile in alcune spore.
  5. Encoelia furfuracea (Roth : Fr.) P. Karst.; Foto di Giuliano Fiara.
  6. Encoelia furfuracea (Roth : Fr.) P. Karst.; Regione Lombardia, Parco del Ticino; Anno 2004; Foto di Emilio Pini. A prima vista potrebbe sembrare un gasteromicete, invece è un ascomicete ancora giovane che si aprirà formando delle coppette irregolari.
  7. Encoelia furfuracea (Roth : Fr.) P. Karst. 1871 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Leotiomicetes Ordine Helotiales Famiglia Sclerotiniaceae Foto e Descrizioni Cresciuto in novembre avanzato su rami di nocciolo selvatico nel Parco del Ticino, dimensioni 5-8 mm × 4-5 mm, emergente dalla corteccia. Regione Lombardia, Parco del Ticino; Anno 2004; Foto di Emilio Pini.
  8. Elaphomyces granulatus Fr.: Fr.; Regione Lombardia, altopiano di Bossico; Marzo 2011; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Ritrovamento in bosco misto di Abete rosso e Abete bianco. Spore che in alcuni casi possono arrivare a 30 µm.
  9. Elaphomyces granulatus Fr.: Fr.; Regione Lombardia, altopiano di Bossico; Aprile 2008; Foto di Massimo Biraghi. Allo stereomicroscopio. Spore 22-25 µm con verruche spinose alte fino a 4 µm.
  10. Elaphomyces granulatus Fr.: Fr.; Foto di Pietro Curti. Particolare che mette in primo piano la struttura del peridio esterno che da nome alla specie.
  11. Elaphomyces granulatus Fr.: Fr.; Foto di Pietro Curti. Foto dello stesso gruppo.
  12. Elaphomyces granulatus Fr. : Fr. 1829 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Eurotiomycetes Ordine Eurotiales Famiglia Elaphomycetaceae Foto di Mauro Cittadini.
  13. Elaphomyces asperulus Vittad. 1831 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Eurotiomycetes Ordine Eurotiales Famiglia Elaphomycetaceae Foto e Descrizioni Simile al E. granulatus, se ne distingue principalmente per la grandezza ed ornamentazione delle spore. Nello specifico, le spore di E. asperulus sono mediamente più grandi ed hanno aculei bassi (1-2 micron), saldati tra loro in modo da formare, in visione frontale, un disegno simile ad un labirinto. Questa raccolta, consta di un solo esemplare con le seguenti caratteristiche: 1,6 cm di larghezza; Il "peridio" in sezione era spesso 1,5 mm e marrone e non marmorizzato, le spore variavano da 27 a 38 micron. Habitat: Picea abies. Foto e descrizione di Matteo Carbone.
  14. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Friuli Venezia Giulia, Cividale del Friuli; Marzo 2013; Foto di Nicolò Parrino.
  15. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Lombardia, Media Val Seriana; Ponte Nossa; Aprile 2012; Foto di Massimo Biraghi.
  16. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Piemonte, Marzo 2012; Scopa (Vc) - Valsesia - 630 m s.l.m.; Foto di Alessandro Remorini.
  17. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Emilia Romagna, località Cavola di Toano; Aprile 2010; Foto di Gianni Bonini.
  18. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Piemonte, Scopa (VC), Valsesia; Marzo 2011; Foto e commento di Alessandro Remorini. Nel prato nelle vicinanze di Anemonoides nemorosa (L.) Holub, alla cui presenza è strettamente legato.
  19. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Lombardia, Filago; Marzo 2011; Foto di Massimo Mantovani.
  20. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Friuli venezia Giulia; Aprile 2009; Foto di Claudio Angelini. Ritrovamento sotto robinie, tra gli anemoni.
  21. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn., Regione Lombardia; Aprile 2005; Foto di Emilio Pini.
  22. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Toscana; 2005; Foto di Mauro Cittadini. Dumontinia tuberosa cresce anche in simbiosi con Anemone apennina, nella foto una crescita copiosa di questa specie.
  23. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Lombardia, Valsassina località Sanico; Marzo 2012; Fotografia e microscopia di Angelo Mariani. Microscopia Spore 13-16 × 6-8 µm ellissoidi, lisce, ialine, talvolta biguttulate. Aschi 150-160 × 8-10 µm ottosporici, amiloidi. Sezione dell'excipulum. Excipulum medullare e ectale.
  24. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn; Regione Lombardia, Località Filago; Febbraio 2013; Microscopia di Massimo Biraghi. Aschi (130)140-150(160) × 8-10(11) µm, ottosporici, cilindrici, si può notare la reazione positiva (bluastra) al lugol localizzata nella parte apicale degli aschi. Parafisi filiformi, cilindriche, raramente allargate all’apice, con uno o due setti localizzati nella metà inferiore, forcate alla base. Spore 13,5-16,5 × 6,5-8 µm, strettamente ellissoidali, lisce, generalmente munite di due piccole guttule localizzate vicino ai poli, osservazione in acqua 400×. Osservazione in lugol. Osservazione in fucsina 1000×. Sezione dell'excipulum. . Excipulum medullare. Excipulum ectale. Peli terminali excipulum ectale.
  25. Dumontinia tuberosa (Bull. : Fr.) L.M. Kohn 1979 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Leotiomycetes Sottoclasse Leotiomycetidae Ordine Helotiales Famiglia Sclerotiniaceae Etimologia Da Dumontinia = in onore al micologo Dumont e tuberosa = collegata a un tubero, per la caratteristica presenza di uno sclerozio alla base del gambo. Sinonimi Peziza tuberosa (Hedw.) Dicks. 1790 Octospora tuberosa Hedw. 1789 Sclerotinia tuberosa (Hedw.) Fuckel 1870 Whetzelinia tuberosa (Hedw.) Korf & Dumont 1972 Ascoma Apotecio da 0,5 a 3 cm circa di diametro, a forma di coppa in gioventù tende a distendersi a maturazione, orlo finemente eroso (lente). La superficie interna (imenio) è liscia, color dattero-bruno chiaro; la parete esterna è concolore o leggermente più chiara per la presenza di una lieve pruina biancastra. Gambo generalmente cilindrico, lungo anche fino a 10 cm e che ricorda un peduncolo profondamente inserito nel substrato di crescita, di colore bruno scuro, bruno nerastro, termina con uno sclerozio nerastro, biancastro alla sezione. Carne Di consistenza ceracea, leggermente elastica, abbastanza tenace con odore appena spermatico e sapore non caratteristico, concolore all'apotecio. Microscopia Spore 13,5-16,5 × 6,5-8 µm, uniseriate nell’asco, strettamente ellissoidali, lisce, generalmente munite di due piccole guttule localizzate vicino ai poli. Aschi (130)140-150(160) × 8-10(11) µm, ottasporici, cilindrici, reagenti al Lugol (amiloidi). Parafisi filiformi, cilindriche, raramente allargate all’apice, con uno o due setti localizzati nella metà inferiore, forcate alla base. Excipulum medullare a textura intricata. Excipulum ectale a textura globulosa-prismastica con peli ifoidi terminali. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Habitat Specie gregaria, cresce in piccoli gruppi nei luoghi umidi di latifoglie in primavera, è parassita di Anemonoides nemorosa (L.) Holub = Anemone nemorosa L. e Anemonoides ranuncoloides L. di cui attacca i rizomi. Specie simili Molti sono i generi che annoverano specie a forma di coppa e con colori simili, ma nessuna presenta un gambo peduncolato e profondamente infisso nel terreno, la presenza dello sclerozio alla sua estremità inferiore toglie ogni possibile dubbio determinativo. Tuttavia esistono altre specie simili, riconoscibili però dalle diverse essenze vegetali che parassitano; Sclerotinia trifoliorumErikss., parassita piante del genere Trifolium e Ficaria, è più piccola di dimensioni ed ha colorazioni più rosso-brunastro. Sclerotinia sclerotium (Lib.) De Bary presenta colorazioni imeniali con toni giallognoli e parassita essenze erbacee dei generi Solanum, Helianthus, Phaseolus, si distingue sopratutto microscopicamente per le spore che non superano i 13 µm di lunghezza. Osservazioni Dumontinia tuberosa è specie abbastanza comune nel Nord Italia dove parassita Anemonoides nemorosa e Anemonoides ranuncoloides, nell'Italia centrale è possibile rinvenirla anche in presenza di Anemone apennina L. subspecie apennina. In Europa vengono annoverate circa un dozzina di specie similari. Curiosa è Cyboria Batschiana (Zopf) N.F. Buchw. = Sclerotinia batschiana Zopf che fruttifica generalmente su ghianda o più raramente su castagna, le sue dimensioni sono molto ridotte e raramente superano i 5 mm di diametro, microscopicamente ha spore che non superano i 10 µm. Lo sclerozio è composto dalle ife appressate e serve al fungo come “serbatoio” alimentare. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1984. Champignons de Suisse. Ascomycetes. Vol. 1. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. DENNIS, R.W.G., 1981. British Ascomycetes. Vaduz, Liechtenstein: J. Cramer. FUCHEL. K.W.G.L., 1870. Symbolae mycologicae. Beiträge zum Kentniss der Rheinischen Pilze. Jahrbücher des Nassauischen Vereins für Naturkunde MEDARDI, G., 2006. Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Ed. AMB. SEAVER. F.J., 1928. The North American Cup-Fungi (Operculates). New York. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Febbraio 2013; Località Filago; Fotografia e microscopia di Massimo Biraghi. Regione Lombardia, Marzo 2008; Località Crespi d'Adda; Foto di Massimo Biraghi. Regione Lombardia, Marzo 2006; Località Crespi d'Adda; Fotografia di Massimo Biraghi. Regione Lombardia, Marzo 2007; Località Filago; Fotografia di Massimo Biraghi.
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