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  1. Cortinarius caperatus (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Anno 2006; Foto di Massimo Biraghi.
  2. Cortinarius caperatus (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Agosto 2006; Foto di Massimo Biraghi.
  3. Cortinarius caperatus (Pers. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Etimologia Dal latino caperatus = corrugato, con rughe, per l’aspetto del cappello. Sinonimi Rozites caperatus (Pers. : Fr.) P. Karst. 1879 Cappello 3-10(12) cm, inizialmente subgloboso, poi convesso ed infine più o meno disteso con tipico umbone ottuso; di colore variabile da beige-nocciola a rossiccio; in gioventù rivestito da una pruina bianco-violetta che talvolta permane al centro del cappello anche nei soggetti maturi. Superficie asciutta e caratteristicamente grinzosa. Lamelle moderatamente rade, uncinate, serpeggianti, con filo irregolare e biancastro; di color paglierino all’esordio, giallo-ocra per la maturazione delle spore. Gambo 5-10(15) × 1,2-2,5 cm, carnoso, duro, poi midolloso, per lo più cilindrico o leggermente ingrossato alla base. Superficie fioccosa nella parte superiore l’anello, di color giallo pallido o paglierino; può presentare resti del velo generale alla base del gambo di colore violetto. Anello doppio a polsino, biancastro e striato nella parte superiore. Carne All’esordio soda poi fibrosa, di color crema-biancastro; sapore grato e odore non distintivo. Habitat Predilige le peccete in zone umide; si può rinvenire occasionalmente anche sotto latifoglie come Faggio e Castagno. Crescita gregaria, dall’estate all’autunno. Commestibilità e tossicità Buon commestibile, è molto ricercato in alcune regioni italiane dove viene raccolto per la preparazione di misti o per essere conservato sott’olio. Osservazioni Cortinarius caperatus è un fungo che concentra cesio radioattivo, in passato è stato tolto dal consumo e dal commercio per diverso tempo in seguito al disastro nucleare di Chernobyl, che ne aveva causato un pericoloso innalzamento dei valori di radioattività. Dal 2002 è stato riammesso al consumo ed alla vendita, in quanto, i valori di radioattività negli esemplari italiani sono rientrati sotto i parametri di tolleranza Europea. Specie simili Questa specie è ben riconoscibile per via della superficie pileica pruinosa e grinzosa, l’anello doppio a polsino e la carne biancastra. Particolare da sottolineare è l’evidente fioccosità presente alla sommità del gambo che risulta fondamentale nel riconoscimento della specie nei casi in cui l’anello fosse mancante. Soprattutto negli stadi giovanili, dove la pruina che ricopre il cappello conferisce un aspetto sericeo, può esser confuso con alcune specie congeneri vicine a Cortinarius traganus e Cortinarius laniger; queste ingannevoli specie risultano ben distinguibili per il colore e l’odore della carne e per le tinte diverse del cappello e delle lamelle. Alcune specie del Genere Cortinarius con cui condivide l’habitat di crescita e che, alla stadio giovanile, possono risultare ingannevoli. Questa specie apparteneva al Genere Rozites ma recenti studi molecolari (Peintner et al. 2004) la collocano nel Genere Cortinarius. Curiosità Come in alcune specie del Genere Amanita, anche all’interno del Genere Cortinarius sono frequenti casi in cui si ritrovano resti del velo generale sulla superficie del cappello; in questa specie sono sotto forma di pruina violetta perfettamente adesa al pileo. Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2007; Foto di Pietro Curti.
  4. Cortinarius caninus (Fr.) Fr.; Regione Trentino, Cles (TN), località Malga Malgaroi; 2° Congresso sui Funghi della Zona Alpina; Settembre 2012; Foto e commento di Mario Iannotti. Cortinarius dal portamento robusto, la superficie del cappello è di colore bruno-rossiccia, tomentosa, con fibrille innate concolori, le lamelle inizialmente sono di colore lilla poi con la maturazione delle spore su toni cannella-rugginosi, il gambo è fibrilloso, biancastro, nella parte superiore lilla-violetto con screziature brunastre diffuse su tutta la lunghezza, il velo cortiniforme simula nella parte alta del gambo un anellino obliquo. Odore gradevole ma non significativo.
  5. Cortinarius caninus (Fr.) Fr.; Continente Europa; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
  6. Cortinarius caninus (Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Specie comune negli spazi aperti o ai margini del bosco. Molto caratteristici i residui del velo biancastro, ma imbrunenti, che negli esemplari tipici formano una sorta di armilla nella parte mediana dello stipite. Regione Lombardia, Valle Camonica; Foto e commento di Federico Calledda.
  7. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr.; Continente Europa; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
  8. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti. Odore sgradevole e penetrante, carne non marmorizzata alla base del gambo.
  9. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr.; Regione Trentino; Agosto 2008; Foto di Felice Di Palma.
  10. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr.; Continente Europa, Svizzera; Agosto 2007; Foto di Massimo Mantovani.
  11. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Felice Di Palma. Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Pietro Curti. La sezione del gambo che mostra la carne non marezzata.
  12. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Un Cortinarius delle conifere, pur presentando variabilità cromatica, normalmente presenta tonalità violette sul cappello e sul gambo che lo avvicinano fortemente ad un altro Cortinarius delle conifere, Cortinarius traganus. La diffrenza netta tra le due specie è data dall'odore, come di patate marce in Cortinarius camphoratus e quindi intensamente sgradevole, lievemente sgradevole o addirittura gradevole e fruttato in Cortinarius traganus. Anche la carne si presenta con cromatismi molto differenti nelle due specie, color lilla nel cappello, marmorizzata e gialla alla base dello stipite, in Cortinarius traganus, giallastra nel cappello, color zafferano nel gambo, analogo colore omogeneo con maggiore intensità alla base, in Cortinarius camphoratus. Regione Lombardia; Marzo 2005; Foto di Gianni Baruffa.
  13. Cortinarius calochrous (Pers. : Fr.) Gray 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Sotto conifera (anche se l'habitat non conta più di tanto), si tende a considerare C. calochrous nella sua sottospecie coniferarum, questa a sua volta si suddividerebbe in due varietà: Var. haasii: lame violetto, gambo violetto, presenza di cordoni miceliari gialli alla base del gambo. Var. coniferarum: lame più pallide, diciamo grigio-violetto, gambo biancastro o con riflessi lilacini. Il problema è che per la mia esperienza questi caratteri in alcune raccolte cosiddette intermedie non è che siano poi cosi individuabili e costanti. Quindi si può passare alle macroreazioni: Breitenbach sottolinea il fatto che la var. coniferarum avrebbe reazione positiva al KOH sulla cuticola che sarebbe nulla nella var. haasii. - Le differenze micro sono minime - Moser considera a sè C. haasii e descrive C. calochrous var. coniferarum con lamelle: "rosa-violette, a lungo con toni porporini". Regione Lombardia; Foto e commento di Federico Calledda.
  14. Cortinarius callisteus (Fr.: Fr.) Fr., Regione Lombardia; Agosto 2009; Foto di Massimo Biraghi. Si differenzia dal vicino Cortinarius limonius per il cappello non igrofano e ricoperto da minute squamette appressate, oltre che per l'odore diverso. Foto macro che ben evidenzia la squamette appressate nel cappello.
  15. Cortinarius callisteus (Fr.: Fr.) Fr., Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi. §
  16. Cortinarius callisteus (Fr.: Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Bella e poco comune Cortinarius appartenente al sottogenere Leprocybe sezione Limonei. Si riconosce macroscopicamente per le colorazioni pileiche giallo-arancio con sfumature fulve, specie a maturazione, e per il cappello ricoperto da piccole squamette. Lamelle arancio-ocracee, gambo concolore al cappello, clavato. Emana un caratteristico odore molto penetrante di "locomotiva" o di ferro surriscaldato. Regione Lombardia, località Valtorta; Agosto 2014; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Bosco misto di Abete rosso e Faggio Microscopia Spore subglose. Long.: N = 55; dMd; (7,18)7,484 - 7,67333333333333 - 8,702(9,18) Larg.: N = 55; dMd; (5,50)5,7 - 5,84666666666667 - 6,6(6,92) Q: N = 55; dMd; (1,19)1,246 - 1,28 - 1,374(1,46) N° Long. Larg. Q Moy 7,98 6,12 1,30 Min 7,18 5,50 1,19 Max 9,18 6,92 1,46 M edia 7,84 6,08 1,30 Lxl: N = 55; dMd; (7,18)7,48-7,67333333333333-8,70(9,18) x (5,50)5,70-5,84666666666667-6,60(6,92) Qm= 1,30 Osservazione rosso congo 400×. Osservazione Rosso Congo 1000×.
  17. Cortinarius caligatus Malençon; Regione Lazio; Novembre 2007; Foto, commento e microscopia di Felice Di Palma. Reazioni macroscopiche e microscopia. Carne immutabile alla sezione. Reazione nulla al KOH 30%. Spore: n=30 (9,0 )9,2-10,6(10,8)×(5,7 )5,8-6,6(6,7). Analisi del filo lamellare.
  18. Cortinarius caligatus Malençon 1970 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto, Descrizione e microscopia Si tratta di un Cortinarius trovato in habitat di bosco misto Pino-Leccio, odore rafanoide-terroso, sicuramente non aveva odore particolarmente aromatico. Regione Lazio ;Novembre 2007; Fotodescrizioni e microscopia di Felice di Palma.
  19. Cortinarius cagei Melot 1990 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Sinonimi Cortinarius bicolor Cook 1887 Foto e Descrizioni Specie inquadrata nel sottogenere Telamonia, sezione Hydrocybe. Cappello su toni bruno-rossastri con zonatura molto decolorata al margine. Lamelle con evidenti toni violacei nel giovane, filo eroso biancastro, si assesta su colorazioni ocra-brunastre negli adulti. Gambo biancastro con sfumature violacee, più evidenti nei giovani esemplari. Regione Liguria; Novembre 2010; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Microscopia Spore (7) 8-8,5(9) × 4,5-5,5 µm, con verruche pronunciate. Spore. Basidi tetrasporici. GAF numerosi nella trama lamellare. Filo malellare con elementi sterili.
  20. Cortinarius caerulescens (Schaeff. : Fr.) Fr.; Regione Marche; Ottobre 2010; Foto di Pietro Curti. Soggetto adulto e giovane a confronto. Giovanissimo esemplare. Particolare dello stipite.
  21. Cortinarius caerulescens (Schaeff. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Descrizione Cappello da emisferico a piano-convesso nell'adulto, blu-violetto che si decolora col secco su toni grigi e giallo-ocra; vischioso con tempo umido e sericeo col secco, ricoperto di fibrille biancastre nel giovane. Lamelle violette nel giovane, poi tendenti al fulvo-ocra. Gambo concolore con grosso bulbo marginato, ricoperto da fibrille biancastre che tendono all'ocra con l'età. Carne biancastra con gambo violetto e base del bulbo ocracea. Cresce in boschi calcarei prevalentemente sotto faggio. Regione Umbria; Ottobre 2021; Foto di Tomaso Lezzi. Ritrovamento in Faggeta. Phlegmacium con bulbo marginato e lamelle viola, colorazione interamente lilla grigiastro negli esemplari maturi. Reazione con KOH sul cappello nulla. Spore (8,2) 8,7-9,8 (10,2) × (4,9) 5,2-5,9 (6,1) µm; Q = (1,5) 1,6-1,8 (2,0); N = 28; Media = 9,2 × 5,5 µm; Qm = 1,7; amigdaliformi in vista laterale, ellissoidali in vista frontale, con verruche. Il simile Cortinarius terpsichores ha spore ellissoidali anche viste in proiezione laterale. Reazione sul cappello con KOH. Sezione. Spore (8,2) 8,7-9,8 (10,2) × (4,9) 5,2-5,9 (6,1) µm; Q = (1,5) 1,6-1,8 (2,0); N = 28; Media = 9,2 × 5,5 µm; Qm = 1,7; amigdaliformi in vista laterale, ellissoidali in vista frontale, con verruche. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.
  22. Cortinarius bulliardii (Pers.: Fr.) Fr.; Regione Umbria; Settembre 2014; Foto di Stefano Rocchi. Fungo poco comune ma frequente nei luoghi di crescita. Si riconosce sul campo per avere una tipica colorazione arancio vivo alla base del gambo. Si associa a boschi di latifoglia. Primordi.
  23. Cortinarius bulliardii (Pers.: Fr.) Fr.; Regione Emilia Romagna, Val Nure, loc. S. Gregorio, bosco di Cerro e Faggio; Settembre 2014; Foto di Massimo Biraghi.
  24. Cortinarius bulliardii (Pers.: Fr.) Fr.; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto di Mario Iannotti.
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