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Didymium squamulosum (Alb. & Schwein.) Fr. 1818
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Didymium squamulosum (Alb. & Schwein.) Fr. 1818
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Didymium squamulosum (Alb. & Schwein.) Fr. 1818 Tassonomia Regno Protozoa Divisione Myxomycota Classe Myxomycetes Ordine Physarales Famiglia Didymiaceae Sinonimi Chondrioderma cookei, Cionium squamulosum, Diderma squamulosum, Didymium affine, Didymium angulatum, Didymium annulatum, Didymium applanatum, Didymium bonianum, Didymium cookei, Didymium costatum, Didymium costatum costatum, Didymium discoideum, Didymium effusum,Didymium effusum maculatum, Didymium filamentosum, Didymium fuckelianum, Didymium herbarum, Didymium praecox, Didymium radiatum,Didymium squamulosum claviforme, Didymium squamulosum costatum, Didymium squamulosum rufipes, Licea stipitata, Physarum liceoides, Tubulina pedicellata. Foto e Descrizioni En aguja de pino. Anno 2003; Foto di Arturo Arbasba. -
Diderma spumarioides (Fr. & Palmquist) Fr. 1829
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Diderma spumarioides (Fr. & Palmquist) Fr. 1829 Tassonomia Regno Protozoa Divisione Myxomycota Classe Myxomycetes Ordine Stemonitales Famiglia Didymiaceae Regione Lazio, Febbraio 2010, Foto e commenti Mauro Cittadini. Conferma determinativa ricevuta da Giorgio Melzi: Diderma spumarioides, oltre ai caratteri morfocromatici, coincidono sia le spore scure sui 10 µm di diametro, mediamente puntinate e l'aspetto del capillizio, in una si nota un ammasso di microgranuli che fanno parte del peridio calcicolo. Le spore scure sui 10 µm di diametro, mediamente puntinate e l'aspetto del capillizio, in una si nota un ammasso di microgranuli che fanno parte del peridio calcicolo. -
Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz 1966
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Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto di Stefano Rocchi. -
Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz 1966
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Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz; Regione Umbria; Ottobre 2012; Foto di Stefano Rocchi. -
Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz 1966
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Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz; Regione Umbria; Maggio 2010; Foto di Stefano Rocchi. Ritrovamento su legno a terra di latifoglia. Coriaceo, appare come dischetti incollati al legno; una particolarità per riconoscerlo è il bordo che annerisce. -
Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz 1966
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Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz; Regione Liguria; Aprile 2009; Foto di Giancarlo Abbate. -
Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz 1966
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Dichomitus campestris (Quél.) Dom. & Orlicz 1966 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Polyporaceae Foto e Descrizioni Un piccolo lignicolo. Regione Marche; Ottobre 2003; Foto di Pietro Curti. Insieme agli apoteci di un Lichene. Primordio. -
Diatrypella quercina (Pers. : Fr.) Cooke 1866
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Diatrypella quercina (Pers. : Fr.) Cooke 1866 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Xylariales Famiglia Diatrypaceae Foto e Descrizioni Habitat su legno corticato di Quercus ssp., Pirenomicete composto da diversi periteci affondati in uno stroma di circa 3 mm di diametro. Regione Lombardia; Bassa pianura padana; Febbraio 2011; Foto e commento di Sergio Mombrini, microscopia di Angelo Mariani. Foto di Angelo Mariani. Sezione. Microscopia Spore 7,50-10,50 × 1,97-2,73 µm, allantoidi. -
Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon 1986
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Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon; Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto e commenti di Mauro Cittadini e Tomaso Lezzi. Spore amiloidi in Melzer. Spore con forme, misure e profilo molto variabili. Osservazione in Rosso Congo.- 3 risposte
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Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon 1986
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Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon; Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto e commenti di Mauro Cittadini e Tomaso Lezzi. Cuticola, pigmento disciolto e incrostante. Osservazione in acqua. Cuticola, GAF. Osservazione in Verde malachite. Cuticola Imeniforme, con strato di cellule sub-globose. Osservazione in acqua.- 3 risposte
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Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon 1986
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Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon, Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto e commenti di Mauro Cittadini e Tomaso Lezzi. Microscopia Spore amiloidi, con profilo molto irregolare: ellissoidi, a goccia, cilindriche; le misure delle spore sono molto variabili, 4,6-9,8 × 2,7-6,7 µm; misure medie: 6,7 × 3,8 µm; Q = 1,2-2,8 (molto variabile a seconda della forma delle spore) Qm = 1,8. Cheilocistidi cilindrici, leggermente capitulati nella parte che emerge dal filo, affusolati con un rigonfiamento centrale nella loro interezza. Pleurocistidi di forma simile; caulocistidi di forma simile. Pigmento disciolto e parietale incrostante. I Dermoloma con spore amiloidi sono quelli che appartengono alla sezione Atrobrunnea Sing.; le lamelle sublibere, col profilo quasi triangolare e la misura delle spore più piccola che nella specie tipo ci permettono di identificare questi campioni come Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis(Kub.) ex M. Bon. Cheilocistidi. Osservazioni in Rosso Congo. Pleurocistidi.- 3 risposte
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Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon 1986
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Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon 1986 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Dermoloma pseudocuneifolium var. pragense Kubička ex Bon 1986 Foto e Descrizioni Crescita nel muschio, sotto Alloro e Ginko biloba, la foto è in posizione di crescita. Dimensione medio-piccola, cappello asciutto, conico, molto ondulato; carne fragile, il gambo e il cappello si sono spezzati facilmente. La sporata è bianca. Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto, descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi. Un particolare del cappello. Le lamelle sono sublibere e il loro profilo è triangolare.- 3 risposte
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Dermoloma cuneifolium ( Fr. : Fr.) Singer ex Bon 1986
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Dermoloma cuneifolium (Fr. : Fr.) Singer ex Bon. Regione Lombardia. Ottobre 2008. Foto di Massimo Biraghi. -
Dermoloma cuneifolium ( Fr. : Fr.) Singer ex Bon 1986
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Dermoloma cuneifolium ( Fr. : Fr.) Singer ex Bon 1986 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Dermoloma atrocinereum (Pers.) P.D. Orton 1960 Specie praticola,non comune, dall'odore di farina molto pronunciato e sgradevole. Microscopicamente presenta spore non amiloidi, ovoidali, con misure comprese tra 4,5-5,5 × 3,5-4,5 µm. Regione Lombardia; Ottobre 2008. Foto di Federico Calledda. -
Delicatula integrella (Pers. : Fr.) Fayod 1889
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Delicatula integrella (Pers. : Fr.) Fayod 1889 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Mycena integrella (Pers. : Fr.) Gray 1821 Omphalia integrella (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871 Cappello Di piccole dimensioni, 0,5-1,5 cm di diametro, campanulato in gioventù, poi fino ad appianato, anche ombelicato, colorazione pileica biancastra nei giovani esemplari, con sfumature paglierine a maturazione, margine crenulato, finemente pubescente, traslucido, igrofano e quindi striato per trasparenza. Lamelle Rade, adnate o leggermente decorrenti, un poco arcuate, spesso intervenate-forcate, biancastre, con tenui riflessi paglierini in vetustà, non raggiungono il margine del cappello. Gambo Generalmente cilindrico, un poco incurvato alla base dove può presentare un rigonfiamento (pseudobulboso), leggermente pubescente specialmente verso l'apice per i resti del velo (lente), opaco nei primordi, poi lucido, bianco o appena sfumato di grigiastro, subconcolore al cappello, con presenza di rizoidi alla base. Carne Inconsistente nel cappello, acquosa nel gambo, odore e sapore insignificanti. Microscopia Spore 6,5-8,5 × 3,5-4,5 µm, da amigdaliformi a leggermente fusiformi, amiloidi. Basidi tetrasporici clavati, basidioli da subclavati a cilindrici. Cistidi imeniali e caulocistidi assenti. Pileipellis con ife fusoidi anche rostrate, subcilindriche, assenza di diverticoli. Stipitipellis con ife cilindriche e disposte parallelamente. GAF presenti se pur poco abbondanti. Habitat Cresce in zone molto umide su piccoli rametti semiinterrati con preferenza per quelli di conifera, ma anche su ceppaie marcescenti. Commestibilità e Tossicità Non commestibile. Similitudini Si può facilmente confondere sul campo con molte specie del Genere Hemimycena dal portamento omphaloide. Osservazioni Delicatula integrella si distingue dalle specie simili del Genere Hemimycena solo attraverso le osservazioni al microscopio, sopratutto per le spore amilodi, e cioè che hanno una reazione azzurra al Melzer, e per la struttura della pileipellis che evidenzia ife lisce e quindi non diverticolate o a "spazzolino da denti" come nel Genere Hemimycena, caratteristiche che supportano la collocazione in un Genere specifico di cui la specie qui descritta è l'unica rappresentante. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. ANTONÍN, V. & NOORDELOOS, M.E., 2004 A monograph of the Genera Hemimycena, Delicatula, Fayodia. Gamundia, Myxomphalia, Resinomycena, Rickenella and Xeromphalia (Tributes Mycenae sensu Singer, Mycena excluded.) in Europe. Berchtesgadener Anzeiger. BON, M., 1997. Clitocybes, Omphales et ressemblants. Flore Mycologique d’Europe. Vol. 5. Lille: Ed. Association d'Ecologie et de Mycologie. BON, M., 1999. Les Collybio-Marasmïoïdes et ressemblants. Flore Mycologique d’Europe. Vol. 5. Lille: Ed. Association d'Ecologie et de Mycologie. BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1991. Champignons de Suisse. Boletes et Agarics. Vol. 3. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Piemonte Luglio 2011; Ritrovamento e foto macroscopiche di Alessandro Remorini, descrizione, commenti e foto al microscopio di Massimo Biraghi. Spore 6,5-8,5 × 3,5-4,5 µm., da amigdaliformi a leggermente fusiformi, amiloidi. Osservazione in reagente di Melzer 400×. Osservazione a 1000×. Osservazione in Rosso Congo. Basidi e basidioli. Pipeipellis. Stipitipellis. GAF.- 1 risposta
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- delicatula integrella
- mycena integrella
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Deconica merdaria (Fr. : Fr.) Noordel. 2009
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Deconica merdaria (Fr. : Fr.) Noordel. 2009 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Stropharisceae Genere Deconica Sezione Merdariae Sinonimi Psilocybe merdaria (Fr. : Fr.) Rick. 1912 Foto e Descrizioni Specie fimicola dal cappello 12-25 mm di diametro, conico-campanulato, convesso, con umbone ottuso, margine generalmente regolare, cuticola untuosa, leggermente igrofana, bruno-rossastra; lamelle, rade, leggermente decorrenti, bianco-grigiastre, bruno-violaceo, nerastre, filo lamellare sterile, biancastro; gambo, 25-40 × 2-3,5 mm., cilindrico, sinuoso, attenuato verso l’alto, biancastro, carnicino, infine concolore al cappello, con anello posizionato molto in alto, biancastro, la zona anulare superiore fibrillosa, inferiore decorata da bande fioccose-feltrate, biancastre; carne giallo pallida con odore debole fungino. Microscopia Spore: 10,5-12 × 6,5-8 µm lisce, esagonali, ellissoidali, a parete spessa, con poro germinativo centrale evidente, bruno-violacee Basidi: fino a 30 × 10 µm cilindrico-clavati, tetrasporici. Cheilocistidi: 20-35 × 4-8 µm subcilindrici, lageniformi, con collo allungato flessuoso. Pleurocistidi non osservati. Epicute ( ixocutis) formata da ife filiformi immerse in una sostanza gelatinosa. Caulocute con ife esterne 2-4 µm di diametro, settate, con presenza di caulocistidi a ciuffi 4-6 µm di diametro, di varia lunghezza, cilindrici, flessuosi, spesso con base ampollosa. Giunti a fibbia presenti nelle strutture. Regione Lombardia, pianura bergamasca; Aprile 2014; Foto, descrizione e microscopia di Angelo Mariani. Crescita su letame. Foto in habitat. Imenio e zona anulare. Microscopia Spore. Cheilocistidi. Epicute. Caulocistidi. -
Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst. 1879
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Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst; Regione Lombardia, loc. Gera D'Adda; Giugno 2014; Foto descrizioni e microscopia di Sergio Mombrini. In un prato pascolato, su sterco di asino. Microscopia Spore misure rilevate: 10,6-11,7 × 7-8,1 µm. -
Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst. 1879
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Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto di Felice DI Palma. -
Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst. 1879
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Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst; Regione Sardegna; Febbraio 2007; Foto di Franco Sotgiu. -
Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst. 1879
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Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst; Regione Alto Adige; Luglio 2005; Foto di Mauro Cittadini. -
Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst. 1879
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Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst. 1879
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Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst. 1879 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Genere Deconica Sezione Merdariae Sinonimi Psilocybe coprophila (Bull.: Fr.) P. Kumm. 1871 Etimologia Deconica, dall'aggettivo latino decónicus, a, um = conico; coprophila, dai sostantivi greci κόπρος [kòpros] = sterco e φίλος [fìlos] = amico; per l'habitat di crescita. Cappello Fungo di piccole dimensioni, con cappello da 1-3 cm di diametro, poco carnoso, da subgloboso ad emisferico, leggermente espanso solo a completa maturazione, generalmente munito di basso umbone, viscido a tempo umido, igrofano, il suo colore è influenzato dalle condizioni atmosferiche, per cui con il tempo piovoso abbiamo toni fulvo-rossastro scuro, mentre con il secco prevale locra-giallastro, il margine è striato per trasparenza e ricoperto da residui velari sotto forma di placche cotonose biancastre. Imenoforo Lamelle rade, adnate, ma anche smarginate o subdecorrenti, moderatamente ventricose, da bruno pallido a bruno rossastro, bruno-nerastro, con filo biancastro, fimbriato. Gambo Cilindrico, centrale, privo di anello o zona annuliforme, di colore bruno pallido, più scuro verso la base che tende ad allargarsi, pruinoso allapice, nella parte restante ornato di fibrille biancastre, nella parte inferiore sono presenti tomentosità biancastra e fini squamette. Carne Carne brunastra, odore e sapore non particolari, leggermente di farina. Habitat Fungo saprotrofo, cresce nei prati, campi e pascoli, su escrementi di vari erbivori. Comune. Microscopia Spore (11,5)12-13,5 × (6,8)7,2-8,2 µm , ellissoidi in proiezione laterale, subesagonali in proiezione polare, bruno-violacee, lisce, con parete relativamente spessa, in media 1 µm, con poro germinativo ed apicolo evidenti. Basidi clavati, tetrasporici. Cheilocistidi sublageniformi, un po' flessuosi fino a 35 µm di lunghezza. Pleurocistidi assenti. Sporata Sporata in massa nero-violacea molto scura. Commestibilità o Tossicità Non commestibile. Specie simili Deconica coprophila appartiene alla Sezione Merdariae, costituita da funghi saprotrofi di piccole dimensioni che crescono su sterco o su terreni molto concimati. Il cappello si presenta inizialmente emisferico per poi assumere con la crescita una forma strettamente convessa, con presenza spesso di un piccolo umbone. Le lamelle sono generalmente adnate, a volte anche subdecorrenti per mezzo di un dentino. Questa specie si caratterizza per le colorazioni fulvo-scure, bruno-rossastre a tempo umido, margine striato per trasparenza. Alla manipolazione non si rilevano viraggi al blu della carne in nessuna parte del fungo. Le specie simili sono: Deconica subcoprophila (Britz.) Horak, abbastanza simile, si separa microscopicamente per le spore più grandi, di forma allungata e non esagonali in posizione frontale; Deconica merdaria (Fr.: Fr.) Noordel., si caratterizza per colorazioni giallastre pallide del cappello, non striato per trasparenza e per la presenza di una zona annuliforme più o meno evidente sul gambo. Osservazioni Riteniamo opportuno tracciare un breve rassegna del genere Deconica per meglio comprendere gli aspetti più importanti che lo caratterizzano. La storia inizia nel 1870 quando W. G. Smith descrisse Agaricus, sottogenere Deconica per quelle specie che Fries in precedenza aveva inserito inAgaricus, sottogenere Psilocybe, sezione Tenaces, con la seguente diagnosi: cappello all’ inizio incurvato poi piano, sottile; velo rudimentale o aderente al margine del cappello, senza formare un anello; gambo cartilaginoso, cavo; lamelle decorrenti. Successivamente Karsten nel 1879 elevò Deconica di Smith al rango di Genere. Karsten seguendo il concetto di quest’ultimo inserì in questo genere specie con il cappello più o meno carnoso, con margine involuto, lamelle da adnate a subdecorrenti che a maturazione diventano nerastre, simili per portamento a Omphalia, Eccilia o Tubaria, ma con spore nere. Le specie incluse erano: Deconica coprophila, D. bullacea, D. physaloides, D. libertatis, D. atrorufa e D. musciceda. Recenti studi molecolari (Moncalvo et al., 2000) hanno riguardato la famiglia delle Strophariaceae ed uno dei risultati più sorprendenti è stato la netta distinzione di due clade in seno a Psilocybe sensu stricto, da una parte le specie contenenti psilocibina che formano il gruppo di specie collegate a Psilocybe semilanceata e dall’altra quelle che ne sono prive, cioè le specie vicine a Psilocybe montana (Pers.) P. Kumm. Il nostro riferimento Noordeloos (2011), sulla base degli studi molecolari e filogenetici condotti negli ultimi anni, considerata la natura polifiletica di Psilocybe sensu stricto, ha accettato la divisione tra i gruppi di Psilocybe semilanceata (Fr.) P. Kumm. e Psilocybe cyanescens Wakef., che contengono psilocibina e suoi derivati, e le restanti specie che sono prive di queste sostanze allucinogene, per la quali ha ripreso il nome Deconica. Dall’analisi suddetta, emerge, che l’elemento differenziale è costituito dal fatto che le specie raggruppate in Deconica non contengono psilocibina. Bibliografia NOORDELOOS, M.E., 2011. Strophariaceae s.l.. Fungi Europæi. Vol. 13. Alassio (SV): Ed. Candusso. MONCALVO J.M., LUTZONI F.M., REHNER S.A., JOHNSON J., VILGALYS R., 2000. Phylogenetic relationships of agaric fungi based on nuclear large subunit ribosomal DNA sequences. Systematic Biology 49: 278-305. BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto e Microscopia di Mauro Cittadini. Microscopia Sporata in massa nero-violacea molto scura. Spore: (11,5)12-13,5 × (6,8)7,2-8,2 micrometri, ellissoidi viste di profilo, subesagonali viste di faccia, bruno-violacee al m.o, lisce, con parete relativamente spessa in media un micrometro, con poro germinativo ed apicolo evidenti. Basidi clavati, tetrasporici. Cheilocistidi sublageniformi, un po' flessuosi max 35 micrometri di lunghezza. Pleurocistidi simili ai cheilo ma anche un po' ampollosi ed a forma di losanga. Spore. Cheilocistidi. Basidi con basidiospore. -
Dasyscyphella nivea (R. Hedw.) Raitv. 1970
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Dasyscyphella nivea (R. Hedw.) Raitv.; Regione Emilia-Romagna; Maggio 2010; Foto, commento, microscopia di Massimo Biraghi. Ritrovamento in località Cassimoreno (PC) altezza 800/850 m slm. Peli marginali emergenti, osservazione a 100× Aschi 45-55 × 4-5 µm, ottosporici. Parafisi eccedenti agli aschi, da cilindriche a lanceolate, settate. Spore 7-8 × 1,5-2 µm, lisce, lungamente ellissoidali - fusiformi, non settate, non guttulate, irregolarmente uniseriate nell'asco. Peli 80-125 µm, settati, incrostati, meno la parte apicale che è liscia e dilatata.- 1 risposta
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- dasyscyphella nivea
- lachnella nivea
- (e 4 in più)
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Dasyscyphella nivea (R. Hedw.) Raitv. 1970
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Dasyscyphella nivea (R. Hedw.) Raitv. 1970 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Ascomycetes Ordine Helotiales Famiglia Hyaloscyphaceae Nome italiano Non risultano nomi volgari per questa specie. Etimologia Dal Greco dasys = peloso e skyphos = tazza, per l'aspetto e dal Latino niveus = bianco come la neve, per il colore bianco candido. Sinonimi Atractobolus niveus (R. Hedw.) Kuntze 1898 Dasyscyphus niveus (R. Hedw.) Sacc. 1889 Lachnella nivea (R. Hedw.) W. Phillips 1887 Lachnum niveum (R. Hedw.) P. Karst. 1871 Octospora nivea R. Hedw. 1802 Peziza nivea (R. Hedw.) Fr. 1822 Ascoma Ascoma di dimensioni minute, 1-2 mm di diametro e 2-3 mm di altezza, a forma di calice e munito di uno stipite, leggermente cupolato. Imenoforo di colore bianco candido nel primo stadio di sviluppo, poi bianco-crema pallido con l'età, superficie esterna concolore e munita al margine di peli biancastri che spesso trattengono minute goccioline di umidità, stipite concolore allargato verso l'apotecio. Carne Biancastra, fragile, di aspetto ceraceo. Microscopia Spore 7-8 × 1,5-2 µm, lisce, da strettamente ellissoidi a fusiformi, non settate, non guttulate, irregolarmente uniseriate nell'asco. Aschi 45-55 × 4-5 µm, ottosporici, generalmente cilindrici, raramente anche leggermente claviformi. Parafisi eccedenti gli aschi, da cilindriche a lanceolate, settate (1-2 setti). Peli 80-125 µm, settati, incrostati, meno la parte apicale che è liscia e dilatata . Habitat Cresce in in primavera in presenza di forte umidità prediligendo cavità e anfratti di tronchi degradati di Fagaceae, nella raccolta descritta e illustrata suFagus sylvatica. Commestibilità e tossicità Non commestibile per inconsistenza e dimensioni. Specie simili Lachnum virgineum (Batsch) P. Karst. = Dasyscyphus virgineus (Batsch) Gray è la specie più simile,, che si differenzia per l'habitat su detriti vegetali deteriorati, microscopicamente presenta spore più grandi (8-10 × 1,5-2,5 µm), peli cilindrici e leggermente ruvidi, non granulosi, e con apice poco dilatato. Cistella acuum (Alb. & Schwein.) Svrček = Dasyscyphus acuum (Alb. & Schwein.) Sacc. fruttifica su aghi di Conifere in via di decomposizione, presenta peli completamente granulosi e spore di dimensioni minori (4,5-5,5 × 1-1,5 µm). Lachnum tenuissimum (Quél.) Korf & W.Y. Zhuang = Dasyscyphus tenuissimus (Quél.) Dennis presenta analoghe misure sporali, si differenza essenzialmente per i peli clavati ed interamente granulosi. Lachnum brevipilum (Höhn.) Nannf. fruttifica anch'esso su legno in decomposizione di latifoglia, si riconosce microscopicamente per i peli che misurano 50-60 µm, cilindrici, con apice leggermente clavato, interamente decorati da fini granulazioni, inoltre ha spore che misurano 8-10 × 2-2,5(3,5) µm, biseriate nell'asco. Osservazioni Tra i vari Generi e relative specie che presentano colorazioni biancastre e che crescono su substrati degradati o in via di decomposizione la separazione macroscopica è praticamente impossibile a causa dell'omogeneità dei caratteri morfocromatici, solo con un attento esame dei caratteri microscopici si può arrivare ad una corretta determinazione. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1984. Champignons de Suisse. Ascomycetes. Vol. 1. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. CONSIGLIO, G., MEDARDI, G., SETTI, L. & SPINNI, G., 2009. La flora micologica del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, parte prima, Rivista di Micologia Anno LII, 3: 222-226. Ed. AMB. MEDARDI, G., 2006. Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Ed. AMB. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Emilia-Romagna Maggio 2010, foto, commento, microscopia di Massimo Biraghi. Ritrovamento in località Cassimoreno (PC) altezza 800/850 m slm.- 1 risposta
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