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Archivio Micologico

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  1. Cortinarius rufo-olivaceus (Pers.) Fr. Regione Lombardia. Ottobre 2009. Foto di Gianluigi Boerio.
  2. Cortinarius atrovirens Kalchbrenner; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Federico Calledda.
  3. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia, località Ornica; Agosto 2014; Foto di Massimo Biraghi. In un bosco di conifere (Abies alba e Picea excelsa). L'aspetto morfologico, il portamento, la carne dall'aspetto marmorizzato e l'odore fruttato che ricorda le pare mature sono caratteristiche di questa specie.
  4. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2011; Foto e commento di Mario Iannotti. Macro sulla carne definita "marmorizzata" con forte odore di pere mature.
  5. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  6. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti.
  7. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  8. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi. Cortinarius comune dall'odore complesso, definito dai più sgradevole, si ricosce dal sosia C. camphoratus appunto per l'odore di patate andate a male di quest'ultimo e per il viraggio della carne, marmorizzata e violacea in C. camphoratus, mentre nella specie rappresentata è ocra-brunastra.
  9. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Agosto 2008; Foto di Felice Di Palma.
  10. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Austria; Agosto 2007; Foto di Emilio Pini.
  11. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Agosto 2006; Foto di Pietro Curti. Trentino, 2007 Settembre.
  12. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.;Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Gianni Bonini. Sezione.
  13. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Pietro Curti. Altro gruppo.
  14. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Regione Lombardia, Settembre 2008, foto di Massimo Biraghi. Etimologia Dal greco tràgos = caprone, in riferimento ad una definizione del forte odore di questa specie. Cappello 3÷10(12) cm, all’inizio emisferico poi convesso infine quasi piano, con il margine quasi sempre involuto fino a maturità. Superficie pileica asciutta, sericea, a volte dissociata in areole; tipicamente di color viola-lilla ma fino a grigio-brunastra o completamente priva di toni violacei nella var. ochraceus. Lamelle piuttosto rade, smarginate, uncinate, decisamente spesse; color giallo legno o ocracee poi bruno-ruggine, con filo intero più chiaro. Gambo 5÷10 × 1÷3 cm, tozzo, robusto, generalmente clavato o cilindrico, raramente con bulbo marginato, subconcolore al cappello, lucente, spesso macchiato di ocra partendo dalla base. Superficie rivestita da tracce lanuginose del velo generale lilla. Carne Bruno-ocracea, marmorizzata; con odore forte talora gradevole come di pere mature, oppure sgradevole e complesso definito di gas acetilene. Habitat Cresce isolato, gregario o più raramente subcespitoso nei boschi di conifere, presso Peccio e Pino silvestre; predilige zone umide ricche di muschio. Dall’estate all’autunno. Commestibilità e tossicità Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Osservazioni Oltre al peculiare odore, questa specie è caratterizzata dalle tonalità ocracee della carne e delle lamelle (fin da principio) che contrastano con la tinta viola lucente del cappello. Specie simili Cortinarius camphoratus è sicuramente la specie più simile a C. traganus con il quale, peraltro, condivide l’habitat e molto spesso le stazioni di crescita; la distinzione risulta agevole in quanto il primo possiede lamelle color violetto in gioventù, carne lilla con odore differente e sgradevole, come di patate marce. Sottolineiamo inoltre che i giovani esemplari potrebbero essere confusi con il commestibile Cortinarius caperatus. Alcuni Autori considerano anche C. traganus var. finitimus, recentemente elevato anche a rango di specie (Bidaud et al. 2002), caratterizzato da una superficie del cappello areolata e screpolata, da un odore sempre gradevole e fruttato come di pera o di pelargonio; tuttavia l’esistenza di molteplici forme intermedie ci portano a considerare queste manifestazioni sempre nella variabilità specifica di una singola specie. Curiosità All’interno del vasto Genere Cortinarius la componente olfattiva è sicuramente molto rilevante per la determinazione specifica: infatti affrontando un’analisi macroscopica è fondamentale annusare con estrema attenzione il carpoforo prima e dopo un leggero sfregamento. In questo Genere facendo qualche esempio possiamo rilevare odore farinoso, di patate lesse, rafanoide, di viole, di fiori d’arancio, anisato.
  15. Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr.; Regione Campania, Vesuvio; Ottobre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  16. Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr.; Regione Campania; Ottobre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  17. Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortīna = cortina, tenda e dal suffisso latino -arius = per costruire l'aggettivo dal sostantivo, per il velo secondario che forma una cortina sul gambo. L'epiteto torvus deriva dal latino torvus = torvo, per i colori di questa specie. Descrizione Bellissima Telamonia facilmente riconoscibile quando mostra tutti i suoi caratteri. È una specie legata alle latifoglie, (Fagus sylvatica e Castanea sativa) con lamelle molto spaziate e un velo che sul gambo forma un anello tipicamente persistente. L'odore va ricercato con lo strofinio ma è molto particolare, come di pere. Questo odore nel genere Cortinarius è presente anche in Cortinarius traganus, Cortinarius scaurotraganoides e Cortinarius agathosmus. Regione Umbria; Ottobre 2021; Foto di Tomaso Lezzi. Ritrovamento in Faggeta. Telamonia con colori dominanti bruni, ma presenza di toni violacei nella parte alta del gambo e nella carne in sezione. Presenza di un'armilla membrancea biancastra sul gambo clavato, che forma un collare. Odore particolare di pere mature. Reazione col KOH sul cappello del campione in alto a sinistra. Reazione col KOH sul cappello del campione in alto.
  18. Cortinarius terpsichores Melot 1989 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Cappello con colorazioni pieiche di un bell'azzurro-blu con sfumature violette, decolorante su toni ocracei in maturità a partire dal centro. Lamelle violette nei giovani esemplari, ocracee-brunastre in stadio adulto per la maturazione delle spore. Gambo terminante con un bulbo marginato, colorazioni lilacine, può assumere toni ocracei al bulbo, velo abbondate, inizialmente biancastro o appena sfumato di violetto, poi brunastro per il deposito sporale. Carne biancastra nel cappello, appena grigia-violetta verso la metà del gambo, con sfumature ocracee nel bulbo, odore sgradevole, terroso, sapore mite. Reazioni cuticola subnulla con KOH, carne giallastra con KOH. Habitat sotto latifoglie con preferenza per le Querce. Commestibilità non commestibile/sospetto. Osservazioni difficilmente separabile a livello macroscopico sul campo dai simili della sezione Caerulescens si riconosce per le reazioni macrochimiche e per l’ornamentazione sporale. Regione Emilia Romagna; Ottobre 2007; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Macrochimica Reazione giallastra nella carne con KOH. Reazione subnulla sulla cuticola con KOH. Microscopia Spore ellissoidali-pruniformi con ornamentazioni evidenti, spinulose. Misurazioni su n. 24 spore. N° Long. Larg. Q Moy 8,85 5,23 1,70 Min 8,22 4,62 1,52 Max 9,56 6,18 1,84 média 8,74 5,21 1,70 Moy 8,16 4,78 1,72 Min 7,18 4,08 1,53 Max 9,50 5,99 1,93 média 7,93 4,41 1,75 Osservazione in Melzer. Spore osservazione in Rosso Congo. Basidi tetrasporici. Ife della pileipellis cilindriche, con giunti a fibbia.
  19. Cortinarius talus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Questo Cortinarius del sottogenere Phlegmacium si inserisce nella sezione Multiformes in virtù delle lamelle color argilla. All'interno della sezione di riconosce per il cappello giallastro-ocraceo spesso con residui di velo bianco e il leggero odore mielato della carne. Cresce sotto latifoglie, sopratutto Quercia e Faggio. Regione Lombardia, loc. Parco di monza; Novembre 2014; Foto e descrizione di Marco Barbanera. Ritrovamento sotto Quercia sp. e Carpino bianco.
  20. Cortinarius suillus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Cappello convesso, con accenno di largo umbone, margine involuto nel giovane, appendicolato da resti del velo, fibrilloso-micaceo, di colore beige-brunastro o argilla-brunastro, spesso con macchie brune radiali verso la periferia. Lamelle color argilla, talvolta slavate di lilacino. Gambo clavato, a volte ingrossato verso il basso, leggermente lanoso verso la base, fibrilloso in alto, argilla-grigiastro, più scuro nell'adulto, talvolta con sfumature violacee alla sommità. Carne biancastra nel cappello, nel gambo fugacemente colorata di viola nel giovane, poi ocra-brunastra, odore debole; con KOH reazione grigio-brunastra. Cresce sotto latifoglie. Regione Umbria; Novembre 2005; Foto e descrizione di Michelangelo Nitti. Particolare della cuticola
  21. Cortinarius subvalidus Henry; Regione Lombardia, Valtorta; Agosto 2014; Foto di Massimo Biraghi. Bosco di Abete rosso, Faggio, altezza .1300 m s.l.m..
  22. Cortinarius subvalidus Henry; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Federico Calledda.
  23. Cortinarius subvalidus Henry; Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  24. Cortinarius subvalidus Henry 1958 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Cortinario di grossa taglia con evidenti residui di velo generale sul gambo e sul cappello che è di colore bruno-rossiccio, radialmente fibrillato. Lamelle chiare all'inizio poi ocra. Carne bianca, odore e sapore buono. Predilige boschi di Abete rosso.
  25. Cortinarius subturibulosus var. bombycinus (Mahiques & Burguete) Suar.-Sant. & A. Ortega 2009 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni Esempari in vari stadi di crescita, che non presentavano odori particolari. Tra le specie simili, ho escluso il gruppo di Cortinarius vernus che presenta spore con verruche molto più lunghe ed evidenti, quasi assomiglianti a quelle del genere Russula; ho escluso i gruppi di Cortinarius decipiens eCortinarius casimiri che crescono soprattutto nei boschi decidui, sotto caducifoglie (gli esemplari da me studiati crescevano, invece, in ambiente mediterraneo, in presenza di Leccio e arbusti di Sclerofille. Nell'ambito dello stesso gruppo, ho escluso Cortinarius subturibulosus var. subturibulosus che, a differenza della varietà qui presentata (pressoché inodore) ha un evidente odore aromatico eCortinarius gallurae che, invece, presenta un bulbillo alla base del gambo, simile a quello di molte specie del genere Inocybe, e lamelle con filo frastagliato e bianco molto evidente (in realtà anche la specie da me studiata presentava il filo leggermente chiaro). Regione Lazio, pineta di Castelfusano; Dicembre 2011; Foto, descrizione e microscopia di Felice Di Palma. Microscopia Le spore: (7,20)7,25-8,46(8,74) × (4,50)4,62-5,31(5,36) µm. Basidi tetrasporici e filo lamellare ricoperto di peli marginali di forma clavata.
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