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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto-Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2009. Foto di Felice Di Palma.- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto-Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2008. Foto di Pietro Curti.- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto-Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2008. Foto di Felice Di Palma.- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Lombardia. Agosto 2008. Foto di Massimo Biraghi. Cortinarius comune dall'odore complesso, definito dai più sgradevole, si ricosce dal sosia C. camphoratus appunto per l'odore di patate andate a male di quest'ultimo e per il viraggio della carne, marmorizzata e violacea in Cortinarius camphoratus, mentre nella specie rappresentata è ocra-brunastra.- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto-Adige (Provincia Autonoma di Trento). Agosto 2008. Foto di Felice Di Palma. .- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Austria. Agosto 2007. Foto di Emilio Pini.- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto-Adige (Provincia Autonoma di Trento). Agosto 2006. Foto di Pietro Curti. Trentino. 2007 Settembre.- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto-Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2005. Foto di Gianni Bonini. Sezione.- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto-Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2005. Foto di Pietro Curti.- 14 risposte
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius traganus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Tragani Niskanen et al. Clade /traganus Sinonimi Cortinarius finitimus (Weinm.) P. Karst. 1879 Cortinarius pyriodorus Kauffman 1932 Cortinarius traganus f. ochraceus M.M. Moser, Ammirati & M.T. Seidl 1995 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto traganus deriva dal greco τράγος [tràgos] = caprone, in riferimento al forte odore di questa specie. Cappello 3-10(12) cm, all’inizio emisferico poi convesso infine quasi piano, con il margine quasi sempre involuto fino a maturità. Superficie pileica asciutta, sericea, a volte dissociata in areole; tipicamente di color viola-lilla ma fino a grigio-brunastra o completamente priva di toni violacei nella var. ochraceus. Lamelle piuttosto rade, smarginate, uncinate, decisamente spesse; color giallo legno o ocracee poi bruno-ruggine, con filo intero più chiaro. Gambo 5-10 × 1-3 cm, tozzo, robusto, generalmente clavato o cilindrico, raramente con bulbo marginato, subconcolore al cappello, lucente, spesso macchiato di ocra partendo dalla base. Superficie rivestita da tracce lanuginose del velo generale lilla. Carne Bruno-ocracea, marmorizzata; con odore forte talora gradevole come di pere mature, oppure sgradevole e complesso definito di gas acetilene. Habitat Cresce isolato, gregario o più raramente subcespitoso nei boschi di conifere, presso Peccio e Pino silvestre; predilige zone umide ricche di muschio. Dall’estate all’autunno. Commestibilità e tossicità Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Specie simili Cortinarius camphoratus è sicuramente la specie più simile a Cortinarius traganus con il quale, peraltro, condivide l’habitat e molto spesso le stazioni di crescita. La distinzione risulta agevole in quanto il primo possiede lamelle color violetto in gioventù, carne lilla con odore differente e sgradevole, come di patate marce. Cortinarius caperatus i giovani esemplari potrebbero essere confusi con Cortinarius traganus. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Settembre 2008. Foto di Massimo Biraghi.- 14 risposte
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Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Campania, Vesuvio. Ottobre 2009. Foto di Felice Di Palma.- 3 risposte
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Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Campania. Ottobre 2008. Foto di Felice Di Palma.- 3 risposte
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Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Telamonia Melot Clade /torvus Sinonimi Cortinarius subamethysteus Rob. Henry 1999 Cortinarius torvovelatus Reumaux 1999 Cortinarius torvus f. obesipes Bidaud, Moënne-Locc. & Reumaux 1999 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto torvus deriva dal latino torvus = torvo, per i colori di questa specie. Specie simili Cortinarius tigrinipes Bergeron è più slanciato, ha gambo meno clavato, velo giallo, ha odore canforato invece che di pere mature, le spore sono più piccole, habitat Quercus spp. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Umbria. Ottobre 2021. Foto di Tomaso Lezzi. Bellissima Telamonia facilmente riconoscibile quando mostra tutti i suoi caratteri. È una specie legata alle latifoglie, (Fagus sylvatica e Castanea sativa) con lamelle molto spaziate e un velo che sul gambo forma un anello tipicamente persistente. L'odore va ricercato con lo strofinio ma è molto particolare, come di pere. Questo odore nel genere Cortinarius è presente anche in Cortinarius traganus, Cortinarius scaurotraganoides e Cortinarius agathosmus. Ritrovamento in Faggeta, colori dominanti bruni, ma presenza di toni violacei nella parte alta del gambo e nella carne in sezione. Presenta di un'armilla membrancea biancastra sul gambo, a formare un collare. Reazione col KOH sul cappello del campione in alto a sinistra. Reazione col KOH sul cappello del campione in alto.- 3 risposte
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Cortinarius terpsichores Melot 1989
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Cortinarius terpsichores Melot 1989 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Caerulescentes (illegittimo) Clade /caerulescens Sinonimi Cortinarius caesioflavescens Reumaux 1993 Phlegmacium terpsichores (Melot) Niskanen & Liimat. 2022 NON Cortinarius nauseolens Bidaud & Moënne-Locc. 1993 = Cortinarius eucaerulescens Rob. Henry 1989 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto terpsichores deriva da Terpsícore una delle 9 muse della mirtologia greca. In greco il suo nome deriva dal greco antico τέρπω (térpō), "gioia" o "gioire", e χορός (chorós), "danza" o "coro". Quindi Terpsicore significa letteralmente "gioia nella danza/canto". In questo caso è utilizzato per evocare un senso di bellezza, armonia o eleganza che ricorda la danza. Specie simili Cortinarius eucaerulescens Rob. Henry 1989 si distingue per le dimensioni più larghe, i colori più brillanti, la reazione negativa con KOH sulla bulbipellis (arancio giallo in Cortinarius eucaerulescens). A parte queste ultime due le altre specie blu presenti nel clade /caerulescens hanno spore amigdaliformi, citriformi, con papilla apicale smussata. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Emilia Romagna. Ottobre 2007. Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Cappello con colorazioni pieiche di un bell'azzurro-blu con sfumature violette, decolorante su toni ocracei in maturità a partire dal centro. Lamelle violette nei giovani esemplari, ocracee-brunastre in stadio adulto per la maturazione delle spore. Gambo che termina con un bulbo marginato, colorazioni lilacine, può assumere toni ocracei al bulbo, velo abbondate, inizialmente biancastro o appena sfumato di violetto, poi brunastro per il deposito sporale. Carne biancastra nel cappello, appena grigia-violetta verso la metà del gambo, con sfumature ocracee nel bulbo, odore sgradevole, terroso, sapore mite. Reazioni con KOH subnulla sulla cuticola, giallastra sulla carne. Habitat sotto latifoglie con preferenza per le Querce. Commestibilità non commestibile/sospetto. Difficilmente separabile a livello macroscopico sul campo dai simili del clade /caerulescens.Si può separare dai suyoi simili per le reazioni macrochimiche e per l’ornamentazione sporale. Reazione giallastra nella carne con KOH. Reazione subnulla sulla cuticola con KOH. Spore ellissoidali con ornamentazioni evidenti, spinulose. Misurazioni su n. 24 spore. N° Long. Larg. Q Moy 8,85 5,23 1,70 Min 8,22 4,62 1,52 Max 9,56 6,18 1,84 média 8,74 5,21 1,70 Moy 8,16 4,78 1,72 Min 7,18 4,08 1,53 Max 9,50 5,99 1,93 média 7,93 4,41 1,75 Osservazione in Melzer. Spore osservazione in Rosso Congo. Basidi tetrasporici. Ife della pileipellis cilindriche, con giunti a fibbia.- 2 risposte
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- phlegmacium terpsichores
- cortinarius nauseolens
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Cortinarius talus Fr. 1838
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Cortinarius talus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Multiformes Moënne-Locc. & Reumaux Clade /multiformis Sinonimi Cortinarius ochropallidus Rob. Henry 1936 Cortinarius melliolens Jul. Scaeff. 1949 - Nom. inval. Cortinarius melliolens P.D. Orton 1960 Cortinarius aurantionapus Bidaud & Reumaux 2006 Cortinarius ochropudorinus Bidaud & Reumaux 2006 Cortinarius crenulatus Bidaud & Reumaux 2006 Cortinarius pseudotalus Bidaud & Reumaux 2006 Cortinarius pudorinus Reumaux 2006 Cortinarius pseudominor Reumaux 2006 Thaxterogaster talus (Fr.) Niskanen & Liimat. 2022 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia, loc. Parco di monza; Novembre 2014; Foto e descrizione di Marco Barbanera. Questo Cortinarius del sottogenere Phlegmacium si inserisce nella sezione Multiformes in virtù delle lamelle color argilla. All'interno della sezione di riconosce per il cappello giallastro-ocraceo spesso con residui di velo bianco e il leggero odore mielato della carne. Cresce sotto latifoglie, sopratutto Quercia e Faggio. Ritrovamento sotto Quercus sp. e Carpino bianco.-
- cortinarius aurantionapus
- cortinarius crenulatus
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Cortinarius suillus Fr. 1838
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Cortinarius suillus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Regione Umbria. Novembre 2005. Foto di Michelangelo Nitti. Cappello convesso, con accenno di largo umbone, margine involuto nel giovane, appendicolato da resti del velo, fibrilloso-micaceo, di colore beige-brunastro o argilla-brunastro, spesso con macchie brune radiali verso la periferia. Lamelle color argilla, talvolta slavate di lilacino. Gambo clavato, a volte ingrossato verso il basso, leggermente lanoso verso la base, fibrilloso in alto, argilla-grigiastro, più scuro nell'adulto, talvolta con sfumature violacee alla sommità. Carne biancastra nel cappello, nel gambo fugacemente colorata di viola nel giovane, poi ocra-brunastra, odore debole; reazione grigio-brunastra con KOH . Cresce sotto latifoglie. Particolare della cuticola. -
Cortinarius subturibulosus var. bombycinus (Mahiques & Burguete) Suár.-Sant. & A. Ortega 2009 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Esempari in vari stadi di crescita, che non presentavano odori particolari. Tra le specie simili, ho escluso il gruppo di Cortinarius vernus che presenta spore con verruche molto più lunghe ed evidenti, quasi assomiglianti a quelle del genere Russula; ho escluso i gruppi di Cortinarius decipiens e Cortinarius casimiri che crescono soprattutto nei boschi decidui, sotto caducifoglie, mentre gli esemplari di questa raccolta crescevano invece in ambiente mediterraneo, in presenza di Leccio e arbusti di Sclerofille. Nell'ambito dello stesso genere ho escluso Cortinarius subturibulosus var. subturibulosus che ha un evidente odore aromatico, a differenza della varietà qui presentata che è pressoché inodore, e Cortinarius gallurae che, invece, presenta un bulbillo alla base del gambo, simile a quello di molte specie del genere Inocybe e lamelle con filo frastagliato e bianco molto evidente, anche se la specie studiata presentava il filo leggermente più chiaro. Regione Lazio, pineta di Castelfusano. Dicembre 2011. Foto e microscopia di Felice Di Palma. Spore: (7,20)7,25-8,46(8,74) × (4,50)4,62-5,31(5,36) µm. Basidi tetrasporici e filo lamellare ricoperto di peli marginali di forma clavata.
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Cortinarius subtortus (Pers. : Fr.) Zaw. 1835
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Cortinarius subtortus (Pers. : Fr.) Zaw. 1835 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Subtorti Brandrud & Melot Clade /subtortus Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Agosto 2011. Foto di Massimo Biraghi. Specie dal tipico odore "russocoriaceo", cioè di cuoio di Russia, legno di cedro. -
Cortinarius suaveolens Bataille & Joachim 1917
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Cortinarius suaveolens Bataille & Joachim 1917 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Clade /callochrous Sinonimi Phlegmacium suaveolens (Bataille & Joachim) M.M. Moser 1953 (nomen invalidum) Phlegmacium suaveolens (Bataille & Joachim) M.M. Moser 1960 Calonarius suaveolens (Bataille & Joachim) Niskanen & Liimat. 2022 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortīna = cortina, tenda, per i caratteristici residui di velo che uniscono l'orlo del cappello e il gambo delle specie appartenenti a questo genere. L'epiteto suaveolens deriva dal latino suāvĕŏlens, per l'odore soave. Cappello Carpoforo di taglia media nettamente marginato; cappello 7-10 cm, non igrofano, nettamente vischioso, sul disco sono evidenti piccole squamettature ocracee, mentre il margine liscio ha toni lilacini. Lamelle smarginate grigio lilacine, poi rugginose. Gambo Gambo slanciato, fibrilloso, lilla ametista ma via via sempre più ocra rossastro, piede nettamente marginato. Carne La carne è biancastra con toni lilacini sotto la corteccia. Sapore mite e odore tipico simile a Heloma sacchariolens. Reazioni macrochimiche Reazione col KOH: nulla in ogni parte. Habitat Cresce sotto latifoglie, prevalentemente Fagus sylvatica, con substrato calcareo, autunno. Microscopia Spore grossolanamente verrucose, amigdaliformi. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Specie simili Come sempre nel genere Cortinarius, la determinazione non è semplice ma in questo caso il piede marginato associato alll'odore di fiori d'arancio o di Hebeloma sacchariolens Quél. sono un forte aiuto per la determinazione. Tra i Phlegmacium hanno lo stesso odore: Cortinarius osmophorus P.D. Orton, con pileo ocra, presto invaso da macchie rossastre, disco coperto da residui velari biancastri e lamelle color argilla; Cortinarius odoratus (Joguet ex M.M. Moser) M.M. Moser, con disco rossastro, margine vardastro, lamelle verdastre; Cortinarius orichalceolens Rob. Henry, con cappello giallo fulvo e lamelle verdastre. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pino Conserva, Dino Cannavicci e Francesco Tozzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Abruzzo. Ottobre 2018. Legit Pino Conserva. Foto e microscopia di Dino Cannavicci e Francesco Tozzi. Faggeta dello "Scaricaturo" a Campo di Giove; reazione nulla al KOH su pileo, carne e bulbipellis. Spore. -
Cortinarius stillatitius Fr. 1838
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Cortinarius stillatitius Fr. Regione Trentino. Settembre 2008. Foto di Pietro Curti. -
Cortinarius stillatitius Fr. 1838
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Cortinarius stillatitius Fr. Regione Lombardia. Luglio 2008. Foto di Federico Calledda. Foto di Massimo Mantovani. -
Cortinarius stillatitius Fr. 1838
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Cortinarius stillatitius Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Myxacium Sezione Defibulati M.M. Moser Clade /elatior Sinonimi Cortinarius integerrimus Kühner 1989 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L’epipeto specifico stillatitius deriva dal latino stillatitius [a, um] = che gocciola. Cappello Cappello convesso, carnoso, vischioso con il tempo umido, di colore ocra, oliva, rossiccio, con abbondate velo glutinoso. Imenoforo Le lamelle sono smarginate, di color crema, poi brune a maturità, intervallate da numerose lamellule e non sono venate, velo araneoso, fibroso viola. Gambo Il gambo è cilindrico, attenuato alla base, di un vistoso colore violetto sull aparte esterna, beige nella parte sottostante. Carne Color crema, con odore di miele e sapore dolciastro. Reazioni macrochimiche Con KOH il pileo reagisce al rosso-bruno, la carne all'ocra-fulvo. Habitat Ritrovato in montagna sotto Picea abies (Abete rosso) e Vaccinum myrtillus (mirtillo). Microscopia Spore (11,2) 11,23-12,9 (14,4) × (6,3) 7,0-8,3 (9,0) µm ; Q = (1,4) 1,5-1,7 (1,9) ; N = 15 ; Media = 12,2 × 7,6 µm ; Qm = 1,6; amigdaliformi, citriformi verrucose. Basidi tetrasporici. Cheilocistidi largamente clavati. Assenza di GAF in tutti i tessuti. Commestibilità e tossicità Fungo non commestibile. Specie simili Le due specie simili appartengono entrambe al Sottogenere Mixacium, Sezione Defibulati, quindi non presentano GAF, come Cortinarius stillatitius: Cortinarius elatior Fr. 1838, con cappello conico, con evidenti solchi verso il margine e lamelle venate; Cortinarius mucifluus Fr. 1838, con gambo bianco o solo molto leggermente sfumato Note Questa specie si ricosce per il cappello fortemente glutinoso, il gambo vistosamente viola e l'assenza di GAF. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Trentino-Alto Adige. Luglio 2019. Foto e microscopia di Tomaso Lezzi. Particolare del velo secondario viola. Particolare del velo viola sul gambo. Reazione al KOH sul cappello. Reazione al KOH sulla carne. Spore (11,2) 11,23-12,9 (14,4) × (6,3) 7,0-8,3 (9,0) µm ; Q = (1,4) 1,5-1,7 (1,9) ; N = 15 ; Media = 12,2 × 7,6 µm ; Qm = 1,6; amigdaliformi, citriformi verrucose. Osservazione in Rosso Congo; 400×. Cheilocistidi largamente clavati. Osservazione in Rosso Congo; 400×. -
Cortinarius splendens Rob. Henry 1936
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Cortinarius splendens Rob. Henry 1936 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Callochroi Brandrud & Melot Clade /callochrous Sinonimi Cortinarius splendidissimus Rob. Henry 1992 Phlegmacium splendens (Rob. Henry) M.M. Moser 1960 Cortinarius splendens var. splendidissimus (Rob. Henry) Bidaud & Reumaux 2003 Calonarius splendens (Rob. Henry) Niskanen & Liimat. 2022 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius vitellinus si separa per la differente reazione chimica con il KOH sul rossobruno, l'habitat di conifera, colori pileici differenti, odore sgradevole. Cortinarius atrovirens differisce per le colorazioni pileiche sensibilmente diverse, su toni verdi, nero scuro; gambo e carne giallo cromo, simbionte dell’Abete bianco e rosso. Cortinarius odoratus per l’odore di fiori d’arancio. Cortinarius splendentium Chevassut & Rob. Henry, molto simile, si associa preferibilmente alle querce ed ha una reazione al KOH del pileo sul rossastro, anziché verde-oliva come Cortinarius splendens. Cortinarius meinhardii Bon differisce per le dimensioni maggiori e la crescita presso conifere; Cortinarius citrinus P.D. Orton che condivide lo stesso habitat, si riconosce per le tinte olivastre, il micelio biancastro e le dimensioni maggiori. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Umbria. Novembre 2012. Foto di Mario Iannotti. Cortinarius dai colori gialli in tutto il carpoforo, presenta alla base del gambo un bulbo nettamente marginato. Il cappello di un bel giallo citrino con il centro su toni bruno ruggine, bruno-porpora, a tempo umido viscido, è decorato dai resti del velo universale che forma delle placche di colore bruno-oliva con riflessi porporini. Carne gialla. Odore gradevole ma non riconducibile a qualcosa di particolare. Sulla specie in esame sono state effettuate le seguenti reazioni macrochimiche: KOH al 30% sulla cuticola reazione positiva al verde; KOH al 30% sulla carne reazione negativa; Guaiaco sulla carne negativo, non si è avuta la tipica reazione al verde-bluastro. Questo Cortinarius è esclusivo della Fagaceae, e il ritrovamento delle foto è avvenuto in bosco planiziario di latifoglie con presenza prevalente di Quercus frainetto. Specie sospettata di tossicità, insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Spore amigdaliformi ornate da grossolane verruche, misure: (10,2)10,8-11,8 x 6,1-7,0(7,7) µm - Q 1,7. Microscopia Basidi tetrasporici. Osservazione in Rosso congo a 1000×. Spore amigdaliformi ornate da grossolane verruche, misure (10,2)10,8-11,8 × 6,1-7,0(7,7) µm, Q 1,7. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.- 3 risposte
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- calonarius splendens
- cortinarius splendidissimus
- (e 3 in più)
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Cortinarius spilomeus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius spilomeus (Fr.: Fr.) Fr.,; Regione Lombardia, Alta Val Camonica; Settembre 2005; Foto di Massimo Biraghi. -
Cortinarius spilomeus (Fr. : Fr.) Fr. 1838
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Cortinarius spilomeus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Spilomei Moënne-Locc. & Reumaux Clade /spilomeus Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Ottobre 2008. Foto di Emilio Pini. Questa specie è storicamente una Sericeocybe, ma un po' anomala per il fatto che è igrofana. Per questo motivo gli autori scandinavi l'hanno classificata fra le Telamonie. Le lamelle violette nel giovane e il cospicuo velo rosso squamettato alla base del gambo la rendono facilmente riconoscibile già sul terreno.