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Archivio Micologico

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  1. Clitocybe vibecina (Fr.) Quél.; Regione Marche; Ottobre 2010; Foto di Pietro Curti. Sez. Pseudolyophyllum (Sing.) Harm., caratterizzata da basidiomi igrofani, di colore scuro in partenza (imbibiti) poi notevolmente schiarenti a secco, lemelle grigiastre o ingrigenti. Seguendo Bon: spore allungate non globose, spore non superiori a 7-8,5 µm, colore non scuro e schiarente, odore non nullo ma terroso, cappello più o meno pruinoso, un po' feltrato nei giovani esemplari, ombelicati e depressi a maturità: Dettaglio del pileo, imenoforo e gambo. Foto Mauro Cittadini. Microscopia Microscopia di Mauro Cittadini. Spore (6) 6,5-8 (8,2) × 3-4 (4,2) µm, strettamente ellittiche, Q circa 2, basidi clavati tetrasporici, GAF presenti, cistidi non osservati. Basidi e spore.
  2. Clitocybe vibecina (Fr.) Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Piccola Clitocybe crescente in boschi generalmente di conifere a fine autunno-inizio inverno, si riconosce sul campo per il cappello igrofano con colorazioni in tutte le tonalità grigio/brunastre con clima umido, fino a biancastre con clima secco; ha odore e sapore di farina, caratteristica che la distingue dalla vicina C. metachroa. Regione Lombardia; Dicembre 2006; Foto di Massimo Mantovani.
  3. Clitocybe truncicola (Peck) Sacc. 1887 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Genere Clitocybe Sezione Candicantes Sinonimi Clitocybe subtruncicola Murrill 1939 Etimologia Dal sostantivo Latino Truncus, i = Tronco, ceppo; ne deriva un aggettivo che specifica l'habitat: truncicola = che cresce sui tronchi. Cappello Inizialmente biancastro, poi con sfumature rosate o crema molto chiaro specialmente al disco, superficie pileica ricoperta da pruina che gli dona un aspetto feltrato-glassato, come per esempio in Clitocybe phyllophila (Pers.: Fr.) Kumm. Igrofano, margine inizialmente regolare, ondulato-sinuoso con l'età, non striato o eccezionalmente con tempo umido. Lamelle Decorrenti, biancastre con leggere sfumature crema che si accentuano a maturazione, inframezzate da numerose lamellule e con filo irregolare. Gambo Cilindrico subconcolore con tempo asciutto, su toni ocra chiaro se imbevuto d'acqua o con tempo umido, spesso eccentrico, fistoloso. Carne Un poco elastica, fistolosa nel gambo, concolore alla parete esterna o appena più scura, odore leggero di terra bagnata o di muffa, sapore dolciastro, ma non gradevole, astringente. Microscopia Spore 4-4,5(5) × 3-3,5(4) µm, lisce, da suglobose a leggermente ellissoidali con apicolo evidente. Basidi banali a forma di clava, tetrasporici. Cistidi assenti. Pileipellis composta da ife cilindriche anche ramificate non più larghe di 10 µm, presenza di numerosi giunti a fibbia. Habitat Su un tronco degradato di Populus sp., gregario (raccolto in 5-6 esemplari). Commestibilità e Tossicità Probabile sindrome muscarinica, come altre Clitocybe simili della sezione Candicantes, per citarne alcune, come Clitocybe rivulosa e Clitocybe phyllophila. Specie simili In letteratura sono segnalati nello stesso habitat Ossicaulis lignatilis (Pers.: Fr.) Redhead & Ginns, che ama fruttificare su tronchi o ceppaie marcescenti in prossimità d'acqua o in luoghi molto umidi. Si distingue macroscopicamente per l'aspetto che ricorda un giovane Pleurotus, la carne è più consistente specie nel gambo, ma sopratutto per l'odore e il sapore farinoso che ricorda Calocybe gambosa. Microscopicamente in O. lignatilis si osservano ife della pileipellis aggrovigliate, più strette, ramificate e con diverticoli, le spore sono più piccole (2,5)-3-3,5-(4) x 2-2,5 um, subagmidaliformi o irregolarmente ellittiche con fini granulazioni. Osservazioni Clitocye candicans, di dimensioni più piccole, può crescere su rametti marcescenti interrati e in questo caso potrebbe creare una certa difficoltà per una sua corretta determinazione, in particolare per l'odore che contrariamente a quanto viene descritto erroneamente in certa letteratura, non è così evidente e quindi risulta essere un carattere ambiguo e da non considerare per la loro distinzione, (Lohmeyer, 1999). L'aspetto morfologico di Clitocybe truncicola è riconducibile a Clitocybe phyllophilla (Pers.) P. Kumm., o Clitocybe dealbata complex e se ne differenzia per il diverso habitat di crescita e per le spore più grandi, non strettamente ellittiche è quindi più larghe. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. AA.VV., 1995. Tricholomataceae II. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 3: 49. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuyper, T.W. & Vellinga. E.C. BON, M., 1988. Champignons de France et d'Europe occidentale. Ed. Arthaud. BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1991. Champignons de Suisse. Boletes et Agarics. Vol. 3. Lucerna. Ed. Verlag Mykologia. BRESADOLA, G., 1927-1933. Iconographia Mycologica. Milano. CONSIGLIO, G. & PAPETTI, C., 2009. Atlante dei Funghi d’Italia. Vol. 3. Ed. AMB. COSTANZO, G., 2013. Su alcune specie interessanti raccolte in un parco planiziale. Seconda parte. RdM, 2013, 3, 213-214. Bollettino dell'Associazione Micologica Bresadola. Trento. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi. Ed. Belin. LOHMEYER, T.R., 1999. Clitocybe truncicola - ein holzbewohnender Trichterling aus der Sekrion Candicantes. Deutsche Gesellschaft für Mykologie, vol. 9: 69-72. MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Crespi D'Adda, confluenza del fiume Brembo con l'Adda; Novembre 2009. Foto, commenti e microscopia di Massimo Biraghi. Ritrovamento su vecchio tronco di Populus sp., ben ancorata al substrato di crescita, foto non in habitat per la difficoltà di fotografarlo tra i cespugli di rovi che avvolgevano l'albero, per l'altarino ho utilizzato la corteccia del substrato di crescita; Il ritrovamento oggetto di questo studio è curiosamente analogo ad un altra fruttificazione in areale planiziale effettuato nell'ottobre dell'anno 2000 nel Parco di Monza su corteccia muscosa di Carpinus sp., questo potrebbe far pensare che le condizioni ecologiche della pianura lombarda siano favorevoli per la propagazione di questa poco comune entità. Basidi tetrasporici, assenza di cistidi. Spore da suglobulose a ellissoidali, lisce al microscopio ottico, 4-4,5 (5) × 3-3,5 (4) µm. Pileipellis composta da ife larghe 5-10 µm, a volte ramificate e con numerosi giunti a fibbia.
  4. Clitocybe squamulosa (Pers. : Fr.) P. Kumm., Regione Trentino, Luglio 2006, foto Mauro Cittadini.
  5. Clitocybe squamulosa (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Appartiene al gruppo delle Clitocybe ad odore cianico. Cappello feltrato squamuloso, tipicamente imbutiforme, spesso fortemente ondulato al margine, colore arancio o brunastro, lamelle biancastre o brunastro camoscio chiarissimo, gambo concolore al cappello, anche se in modo più tenue, con base feltrata da micelio bianco; odore cianico e sapore fungino, carne tenace. Regione Marche; Agosto 2005; Foto di Pietro Curti.
  6. Bonomyces sinopicus (Fr. : Fr.) Vizzini; Regione Trentino; Luglio 2010; Foto di Pietro Curti.
  7. Bonomyces sinopicus (Fr. : Fr.) Vizzini; Regione Lombardia; Giugno 2009, Foto di Massimo Mantovani. Esemplari con la tipica tinta color mattone.
  8. Bonomyces sinopicus (Fr. : Fr.) Vizzini; Regione Trentino, Lago di Paneveggio; Agosto 2005; Foto di Franco Sotgiu. Bosco misto: Larice - Abete rosso - Cirmolo.
  9. Bonomyces sinopicus (Fr. : Fr.) Vizzini 2014 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Specie simili Clitocybe sinopica (Fr. : Fr.) P. Kumm. 1971 Etimologia L'epiteto sinopicus deriva dal latino sinopicus = color terra rossa proveniente della città di Sinope in Turchia. Cappello 4-7 cm di diametro, inizialmente convesso, piano nella zona centrale, a maturazione piano-depresso, profondamente ombelicato o imbutiforme, con margine involuto nei giovani esemplari, a volte lobato in età adulta. La cuticola è asciutta, finemente squamulosa, di colore rosso-mattone o bruno-fulvo, tende a decolorarsi negli esemplari maturi. Lamelle Imenoforo a lamelle mediamente fitte e leggermente decorrenti, diseguali e forcate, biancastre in tenera età, crema pallido con riflessi giallognoli a maturazione. Allo stadio iniziale di crescita si possono notare delle anastomosi in relazione alla decorrenza del gambo, filo concolore e liscio. Gambo 3,5-7 × 1 cm, raramente più largo, concolore al cappello o appena più chiaro, cilindrico, può presentarsi leggermente allargato verso la base, di buona consistenza, pieno o farcito, con superficie liscia di aspetto setoso-fribilloso, con zona tipicamente furfuracea all'apice e con presenza di residui miceliari (rizoidi) alla base. Carne Leggermente fibrosa nel cappello, stopposa nel gambo, tenace e quasi coriacea nella zona corticale. Alla sezione è biancastra, arancio-rossastra nella zona sottocuticolare ed ai margini del gambo, odore e sapore di farina fresca. Habitat Specie non molto frequente, cresce isolata o a gruppi di pochi esemplari ai margini di sentieri, tagli boschivi o foreste molto aperte di conifere, prediligendo Picea abies e Abies alba, esclusivamente in primavera e inizio estate. Commestibilità e Tossicità Commestibile, ma di poco pregio a causa della carne un poco fibrosa. Somiglianze e Varietà Clitocybe subsinopica Harmaja, secondo M.Bon ed altri autori, predilige le foreste di Pinus spp. e fruttifica nell'Europa settentrionale (penisola scandinava) e avrebbe un odore non così marcato; Clitocybe sinopica var. aureospora Contu si distingue per le caratteristiche lamelle colorate di giallo dorato e per l'odore meno intenso; Clitocybe vermicularis (Fr.) Quélet è specie più minuta, presenta un cappello leggermente viscoso con tempo umido, lamelle decorrenti e bruno-rossastre a maturazione, gambo molto pruinoso, con rizoidi miceliari bianchi che inglobano il substrato di crescita, odore erbaceo; Clitocybe squamulosa (Pers.: Fr.) Kummer si distingue per la cuticola del cappello feltrata e ricoperta da piccole squamule, ha lamelle molto decorrenti e la base del gambo ricoperta da feltratura biancastra. Clitocybe lateritia Favre, di taglia minuta e di colorazioni pileiche più scure, che fruttifica in un habitat esclusivamente alpino sotto Salix erbacea L. Osservazioni La singolare crescita primaverile e le colorazioni del corpo fruttifero su toni bruno-fulvo-rossastri in netto contrasto con il biancastro delle lamelle, insieme alle proprietà organolettiche ricordanti la farina fresca, caratterizzano e rendono questa specie di determinazione relativamente facile, anche rispetto ad altre specie dello stesso genere. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Lombardia, Spiazzi di Gromo; Maggio 2006; Foto di Massimo Biraghi (Exsiccatum MB20060521-79)
  10. Clitocybe radicellata Gillet; Regione Valle d'Aosta; Aprile 2013; Foto di Gianluigi Boerio. Bosco di Abete rosso a 1400 m s.l.m., piuttosto numerosa e tipica. Dettaglio.
  11. Clitocybe radicellata Gillet, Regione Lombardia, località Bossico; Aprile 2012; Foto di Massimo Biraghi.
  12. Rhizocybe vermicularis (Fr.) Vizzini, G. Moreno, P. Alvarado & Consiglio 2015 Sinonimi Clitocybe vermicularis (Fr.) Quél. 1872 Omphalia vermicularis (Fr.) Quél. 1886 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Specie primaverile dalle colorazioni pileiche bruno-rossastre, lamelle leggermente decorrenti, biancastre nei giovani , si colorano leggermente di rosso-brunastro, gambo da concolore al pileo a più pallido, tranne nella parte alta, dove può schiarire fino al biancastro, presenza di fitte rizomorfe bianche alla base del gambo, carne biancastra, sapore dolce e odore gradevole-erbaceo. Regione Umbria, Marzo 2011, foto di Tomaso Lezzi Un particolare delle lamelle. Alcuni esemplari che mostrano la presenza dei lunghi rizoidi bianchi. Un particolare dei rizoidi.
  13. Clitocybe radicellata Gillet, Regione Lombardia, Aprile 2009, foto di Federico Calledda.
  14. Clitocybe radicellata Gillet, Regione Lombardia, Marzo 2008, foto di Federico Calledda.
  15. Clitocybe radicellata Gillet, Regione Lombardia, Febbraio 2007, Pineta di Clusone, foto di Massimo Biraghi Contributo di Federico Calledda (FeFe)
  16. Clitocybe radicellata Gillet, Regione Lombardia, Marzo 2006, foto di Massimo Biraghi.
  17. Clitocybe radicellata Gillet, Regione Lombardia, Marzo 2006, foto di Federico Caledda.
  18. Clitocybe radicellata Gillet, Regione Lombardia, Marzo 2006, foto di Federico Caledda.
  19. Clitocybe radicellata Godey 1874 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Piccola Clitocybe che alla base del gambo presenta numerosi e caratteristici cordoni rizoidi. Regione Liguria, Aprile 2005, foto di Emilio Pini.
  20. Clitocybe phyllophila (Pers. : Fr.) Kummer; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  21. Clitocybe phyllophila (Pers. : Fr.) Kummer; Regione Umbria; Novembre 2012; Foto di Stefano Rocchi. Sotto pini in una stazione di crescita molto abbondante: cappello, fino anche a 9 cm, biancastro/crema pallido, cuticola di aspeto glassato perlato; lamelle bianche decorrenti poi crema carnicino; gambo bianco con base che ingloba residui di aghi e muschio; carne color crema pallido; odore fungino-fruttato; sapore fungino-acidulo.
  22. Clitocybe phyllophila (Pers. : Fr.) Kummer; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Pietro Curti.
  23. Clitocybe phyllophila (Pers. : Fr.) Kummerl; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti.
  24. Clitocybe phyllophila (Pers. : Fr.) Kummer; Regione Umbria; Foto di Pietro Curti.
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