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Cortinarius orellanus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sezione Leprocybe Sezione Orellanus M.M. Moser Clade /orellanus Sinonimi Cortinarius rutilans Quél. 1898 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto orellanus deriva dal nome della pianta Bixia orellana, da cui si estrae un colorante arancio ruggine. Cappello 3-10 cm di diametro. Semisferico-campanulato, poi sempre più disteso ed infine espanso piano, talvolta con pronunciato umbone pileico largo e ottuso. Bruno volgente al fulvo, all'arancio, al rossastro, rugginoso, spesso assai scuro, con fibrille o squamette pelose finemente appressate, asciutto, opaco, serico, carnoso al centro, sottile al margine che è delicato e spesso fessurato, dapprima arrotolato, poi ondulato, lobato e lievemente contorto. Lamelle larghe, distanziate, alte, annesse al gambo a volte grinzose ed erose sul margine. Di colore giallastro-arancione e poi del colore del cappello con riflessi rugginosi e rossastri. Gambo Dimensioni 3-10 × 0,8-1,8 cm, quasi cilindrico, allungato, a volte allargato a metà altezza e attenuato alla base, liscio, sodo, pieno, giallo arancio, o giallo citrino, con il colore del cappello in zona mediana, più pallido in alto e in basso, decorato nella sua interezza da finissime fibrille bruno rossicce, con riflessi rugginosi analoghi a quelli del cappello. Carne Compatta, stabilmente giallastra ocracea, più scura al piede dello stipite, sotto la cuticola da bruno ruggine a ocracea con sfumature rossastre. Odore di radice o di rapa, sapore terroso, acidulo. Habitat Cresce da agosto a ottobre, a grandi gruppi ma anche solitario, sotto latifoglie, preferibilmente sotto Quercus e Fagus, si lega sovente anche al Nocciolo. Gli areali di crescita non sono equamente distribuiti nel territorio, comunque è sempre presente con abbondanza nelle stazioni di crescita abituali. Commestibilità e tossicità Velenoso mortale. Questa specie contiene la tossina chiamata orellanina. Se ingerito manifesta gli effetti della sua tossicità da 2 a 18 giorni dopo l'ingestione. I primi sintomi sono la sete bruciante e l'aumento della diuresi seguiti poi da nausea, cefalee, dolori muscolari e brividi. Successivamente i tubuli renali si necrotizzano. Porta a morte nel 10% dei casi, o al rene artificiale o al trapianto renale, anche un avvelenamento leggero può richiedere mesi di trattamento in ospedale. Sembra quasi inverosimile che un fungo con aspetto rugginoso in ogni sede e con odori e sapori nettamente negativi, possa portare ad avvelenamenti così frequenti. In realtà la maggioranza dei micetismi che interessano questa specie sono circoscritti a zone dove esiste la diffusa abitudine alla raccolta di funghi appartenenti al Genere Chroogomphus, i quali presentano numerose affinità morfocromatiche. Per tali motivi e vista la scarsissima qualità organolettica di Chroogomphus helveticus e Chroogomphus rutilus, sconsigliamo vivamente la raccolta di queste due specie, troppo simili in gioventù a Cortinarius orellanus e Cortinarius rubellus. Pur consigliando di evitare i Chroogomphus per l'alto rischio di confusione esistente con i Cortinarius velenosi mortali, ci sembra giusto indicare quali sono le osservazioni che portano a differenziare macroscopicamente i due gruppi di funghi. Cortinarius ha lamelle adnate, smarginate, Chroogomphus diversamente nettamente decorrenti, Cortinarius ha sporata ocra rugginosa e quindi di tale colore pitta le lamelle a maturità, Chroogomphus ha sporata nerastra. Ultima differenza la carne, alla base del gambo quella dei Chroogomphus è tipicamente giallo cromo, giallo fulvo, questa caratteristica non è mai presente in Cortinarius orellanus e Cortinarius rubellus. Cortinarius orellanus contiene una quantità maggiore di orellanina rispetto a Cortinarius speciosissimus e per questo motivo è decisamente più velenoso. La latenza prima della manifestazione esplicita di sintomi d'intossicazione da orellanina può essere veramente lunga, anche oltre 10 giorni. L'orellanina per alcuni studiosi rimane presente nell'organismo fino a sei mesi dopo l'ingestione, per cui il trapianto sembra sicuro per il nuovo rene a distanza di almeno un anno. Specie simili Cortinarius rubellus Cooke, che ha gli stessi colori, ma cresce sotto conifere, con capello conico-umbonato, e gambo con bande zigzaganti giallastre e cangianti, egualmente velenoso mortale, sempre per presenza dello stesso principio tossico, l'orellanina. Cortinarius cinnabarinus rosso vermiglio, con lamelle di colore ancora più intenso, proprio delle faggete, velenoso non mortale, responsabile di sindrome gastroenterica. Cortinarius sanguineus completamente rosso sangue, che cresce sotto le conifere, con stesse caratteristiche tossicologiche del precedente. Cortinarius bolaris biancastro o ocraceo, con squame vermiglie e lamelle color cannella. Infine, tutti i funghi del Sottogenere Leprocybe possono assomigliare a Cortinarius orellanus, anche se tendenzialmente hanno colori meno rugginoso-giallastri. Chroogomphus helveticus e Chroogomphus rutilus, simili in gioventù a Cortinarius orellanus e Cortinarius rubellus. Pur consigliando di evitare i Chroogomphus per l'alto rischio di confusione esistente con i Cortinarius velenosi mortali, ci sembra giusto indicare quali sono le osservazioni che portano a differenziare macroscopicamente i due gruppi di funghi. Cortinarius ha lamelle adnate, smarginate, Chroogomphus diversamente nettamente decorrenti, Cortinarius ha sporata ocra rugginosa e quindi di tale colore pitta le lamelle a maturità, Chroogomphus ha sporata nerastra. Ultima differenza la carne, alla base del gambo quella dei Chroogomphus è tipicamente giallo cromo, giallo fulvo, questa caratteristica non è mai presente in Cortinarius orellanus e Cortinarius rubellus. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia. Novembre 2007. Foto di Federico Calledda.
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Cortinarius olivaceofuscus Kühner 1955
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Cortinarius olivaceofuscus Kühner; Regione Lombardia; Novembre 2013; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Entità variabile nelle colorazioni pileiche, il colore di fondo del cappello può avere toni olivastri, da qui il nome, oppure toni ocra-giallastri, come nel mio caso, quello che invece accomuna è il colore rossastro al centro dell'umbone e nei punti di contatto. Microscopia Spore ovali - ellissoidi Long. : N =50 ; dMd ; (6,33)7,102 - 7,33 - 8,036(8,37) Larg. : N =50 ; dMd ; (4,19)4,306 - 4,465 - 5,099(5,36) Q : N =50 ; dMd ; (1,35)1,471 - 1,55 - 1,769(1,85) N° Long. Larg. Q Moy 7,53 4,71 1,60 Min 6,33 4,19 1,35 Max 8,37 5,36 1,85 Media 7,53 4,73 1,58 Lxl: N= 50 ; dMd; (6,33)7,10-7,33-8,04(8,37) x (4,19)4,31-4,465-5,10(5,36) Qm= 1,60- 4 risposte
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- cortinarius olivaceofuscus
- cortinarius carpineti
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Cortinarius olivaceofuscus Kühner 1955
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Cortinarius olivaceofuscus Kühner; Regione Umbria; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Le lamelle. Un'immagine della reazione sulla cuticola al KOH di color rosso scuro-nerastro.- 4 risposte
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- cortinarius olivaceofuscus
- cortinarius carpineti
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Cortinarius olivaceofuscus Kühner 1955
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Cortinarius olivaceofuscus Kühner 1955 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Dermocybe Sezione Pauperi (M.N. Moser & E. Horak) Soop Sezione Olivaceofusci Høil Clade /olivaceofuscus Sinonimi Cortinarius carpineti G. Garnier 1991 Cortinarius schaefferi Bres. 1930 - nom. illeg. Dermocybe carpineti M.M. Moser 1986 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Umbria. Ottobre 2010. Foto di Mario Iannotti. Ritrovamento nel muschio in ambiente misto Pino nero, Quercia, Carpino, di una Dermocybe con lamelle oliva, il cappello fibrilloso non zonato, fibrille nerastre sul gambo, non sono stati riscontrati odori particolari. Specie insufficientemente conosciuta, sospettata di tossicità, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Il cappello fibrilloso e scuro verso il centro. Il colore delle lamelle in un esemplare giovane, si nota molto bene il filo della lamella irregolare.- 4 risposte
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- cortinarius olivaceofuscus
- cortinarius carpineti
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Cortinarius cliduchus Fr. 1838
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Cortinarius cliduchus Fr. Regione Lombardia, località Lenna. Settembre 2014. Foto di Massimo Biraghi. Bosco misto di Nocciolo, Abete Rosso, Carpino, Faggio.- 2 risposte
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- cortinarius cliduchus
- cortinarius cinctipes
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Cortinarius cliduchus Fr. 1838
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Cortinarius cliduchus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Cliduchi Henn Clade /cliduchus Sinonimi Cortinarius cephalixus Fr. 1838 Cortinarius vitellinopes Gillet 1876 Cortinarius olidus J.E. Lange 1940 Cortinarius pseudocephalixus Bidaud & Moënne-Locc. 1999 Cortinarius cinctipes Bidaud, Eyssart. & Hermitte 2004 Note tassonomiche KUYPER T. et al. (2024) considerano Cortinarius olidus J.E. Lange e Cortinarius cliduchus Fr. 1838 come sinonimi, con priorità a quest'ultimo. CALLEDDA et al. (2021) considerano invece queste due specie com entità separate, differenziando Cortinarius olidus per il gambo clavato, il cappello punteggiato e il gambo rivestito da bande di velo ocra-giallastro. Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius cephalixus Fr., l'habitat sotto abete rosso di quest'ultimo, il cappello con tonalità più chiare (giallo, ocra pallido), fitte squamette brunastre sul cappello, specialmente verso il centro, lamelle biancastre, gambo decorato da squamette giallastre/ocra-olivastre, l'odore erbaceo o di frutta acerba lo fanno distinguere macroscopicamente. Cortinarius olidus J.E. Lange. Vedi Note tassonomiche. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Abruzzi. Ottobre 2024. Foto di Tomaso Lezzi. Cortinarius non molto comune, cresce solitario o a gruppetti con pochi esemplari nelle foreste di latifoglia. Cappello ocraceo/rossiccio con toni aranciati e alcune sfumature olivastre con presenza di occasionali guttule bruastre. Lamelle biancastre poi argilla. Gambo biancastro ornato da ghirlande giallo ocra/aranciato, residui del velo, odore come di barbe di granoturco ( leggermente terroso). Reazione al KOH nulla.- 2 risposte
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- cortinarius cliduchus
- cortinarius cinctipes
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Cortinarius odorifer Britzelm. 1885
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Cortinarius odorifer Britzelm. Regione Friuli Venezia Giulia. Ottobre 2013. Foto di Nicolò Parrino. -
Cortinarius odorifer Britzelm. 1885
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Cortinarius odorifer Britzelm. Regione Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2010. Foto di Pietro Curti. -
Cortinarius odorifer Britzelm. 1885
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Cortinarius odorifer Britzelm. Regione Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2010. Foto di Mauro Cittadini. -
Cortinarius odorifer Britzelm. 1885
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Cortinarius odorifer Britzelm. Regione Lombardia. Ottobre 2008. Foto di Emilio Pini. -
Cortinarius odorifer Britzelm. 1885
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Cortinarius odorifer Britzelm. Regione Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento). Agosto 2009. Foto e commenti di Tomaso Lezzi. La reazione rossa con NaOH sulla carne. Sul cappello alla reazione con KOH si ha lo stesso viraggio al rosso. -
Cortinarius odorifer Britzelm. 1885
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Cortinarius odorifer Britzelm. Regione Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2006. Foto di Pietro Curti. -
Cortinarius odorifer Britzelm. 1885
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Cortinarius odorifer Britzelm. 1885 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Trentino Alto Adige. Agosto 2006. Foto di Tomaso Lezzi. Un Cortinarius inconfondibile per le colorazioni giallo-verde di lamelle, gambo e carne, e per il marcato odore di anice seguito da un odore più pungente. Legato alle conifere montane si tova su terreni calcarei). Particolare della carne e della cortina. -
Cortinarius napus Fr. 1838
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- cortinarius napus
- cortinarius subpurpureophyllus
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Cortinarius napus Fr. 1838
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Cortinarius napus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sinonimi Phlegmacium napus (Fr.) A. Blytt 1904 Cortinarius subpurpureophyllus A.H. Sm. 1939 Cortinarius albobrunnoides M.M. Moser & McKnight 1995 Cortinarius albobrunnoides var. violaceovelatus M.M. Moser & Ammirati 1996 Cortinarius subpurpureophyllus var. sulphureovelatus M.M. Moser 2000 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia, Valle Camonica. Settembre 2005. Foto di Emilio Pini, descrizione di Massimo Biraghi. Cresce principalmente nelle foreste di conifere (Picea), cappello prima emisferico, poi a lungo convesso con margine sottile ed involuto, la cuticola è frequentemente poco vischiosa, ma brillante con tempo asciutto, colore bruno/rossastro - bruno/fulvo. Lamelle inizialmente color argilla pallido poi color caffelatte o brunastre. Gambo cilindrico, robusto, ingrossato alla base in un bulbo, a volte nettamente marginato, altre volte a forma di rapa (da qui il nome), bianco sporco con tendenza a macchiarsi di brunastro. Carne biancastra un poco ocracea nel gambo, inodore e sapore mite.- 1 risposta
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- cortinarius napus
- cortinarius subpurpureophyllus
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Cortinarius multiformis Fr. 1838
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Cortinarius multiformis Fr. 1838
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Cortinarius multiformis Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Multiformes Moënne-Locc. & Reumaux Clade /multiformis Sinonimi Phlegmacium lundellii M.M. Moser 1960 Phlegmacium multiforme var. coniferarum M.M. Moser 1960 Phlegmacium subhygrophanicum M.M. Moser 1960 Cortinarius lundellii (M.M. Moser) M.M. Moser 1967 Cortinarius subhygrophanicus (M.M. Moser) M.M. Moser 1967 Cortinarius coniferarum (M.M. Moser) Moënne-Locc. & Reumaux 1991 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Europa. Agosto 2008. Foto di Federico Calledda. descrizione di Luca Mistè. Cappello vischioso cm 4-8 da emisferico a piano-convesso, uniformemente giallo-ocra o giallo-aranciato. Margine che a volte presenta resti biancastri di cortina. Reazione debolmente brunastra al KOH. Lamelle biancastre nel giovane. Gambo cm 5-8 cilindrico con base bulbosa, bianco con tendenza all'ingiallimento. Carne bianca con odore leggero di miele, sapore dolce. Molto comune sotto Peccio, specialmente trai mirtilli. -
Cortinarius mucosus (Bull.) E. Berger 1846
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Cortinarius mucosus (Bull.) E. Berger 1846 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Myxacium Sezione Myxacium (Fr.) Gillot & Lucand Clade /trivialis Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Finlandia. Agosto 2008. Foto di Federico Calledda. -
Cortinarius moenne-loccozii Bidaud 1993
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Cortinarius moenne-loccozii Bidaud. Regione Emilia Romagna. Ottobre 2012. Foto di massimo Biraghi. -
Cortinarius moenne-loccozii Bidaud 1993
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Cortinarius moenne-loccozii Bidaud 1993 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia, Parco del Ticino. Ottobre 2007. Foto e descrizione di Federico Caledda. Una bella specie del genere Cortinarius con velo generale piuttosto membranoso che lascia evidenti residui di velo sul cappello e una vera e propria volva basale decisamente persistente. -
Cortinarius melanotus Kalchbr. 1874
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Cortinarius melanotus Kalchbr. Regione Umbria. Ottobre 2013. Foto di Mario Iannotti. Questo Cortinarius si riconosce sul campo per il peculiare e netto odore di prezzemolo.- 5 risposte
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- cortinarius submelanotus
- cortinarius zonatus
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Cortinarius melanotus Kalchbr. 1874
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Cortinarius melanotus Kalchbr. Regione Liguria. Novembre 2010. Foto di Massimo Biraghi.- 5 risposte
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- cortinarius submelanotus
- cortinarius zonatus
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Cortinarius melanotus Kalchbr. 1874
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Cortinarius melanotus Kalchbr. 1874 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Leprocybe Sezione Leprocybe M.M. Moser Clade /venetus Sinonimi Cortinarius submelanotus Bidaud 2005 Cortinarius zonatus Reumaux 2005 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius cotoneus Fr. ha taglia maggiore ed odore che ricorda la pannocchia di granoturco o rafanoide. Cortinarius venetus, ha odore leggero di rafano o sub-nullo e scagliette del pileo più chiare e non in particolare evidenza. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Umbria. Novembre 2023. Foto di Tomaso Lezzi. Cortinarius melanotus si riconosce anche sul campo per le colorazioni con tonalità giallo/olivastre - bruno/olivastre; il cappello con pileo asciutto e feltrato; le lamelle arrotondate, mediamente distanziate, da giallo/oliva a brunastre in gioventù; il gambo con tendenza fusiforme, feltrato, con fibrille biancastre nei primordi ma poi giallastre con velo molto più scuro; la carne giallo/olivastra e l'odore caratteristico e ben distinto di prezzemolo. Sezione e reazioni col KOH. Spore (6,4) 6,7-7,8 (8,2) × (5,2) 5,4-5,9 (6,1) µm; Q = (1,1) 1,2-1,4 (1,5); N = 32; Media = 7,2 × 5,7 µm; Qm = 1,3. Osservazione in KOH, a 1000×.- 5 risposte
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- cortinarius submelanotus
- cortinarius zonatus
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Cortinarius meinhardii Bon 1986
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Cortinarius meinhardii Bon. Regione Lombardia. Spiazzi di Gromo. Foto di Emilio Pini. -
Cortinarius meinhardii Bon 1986
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti