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Alessandro F

CS AMINT
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Tutti i contenuti di Alessandro F

  1. Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  2. Lactarius violascens (J. Otto) Fr. Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  3. Lactarius decipiens Quélet Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  4. Amanita caesarea (Scop.: Fr.) Pers. Altarino in riva al mare... Boschi costieri (leccio e cisto) presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  5. Amanita caesarea (Scop.: Fr.) Pers. Altarino in riva al mare... Boschi costieri (leccio e cisto) presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  6. Hygrophorus pseudodiscoideus var. cistophilus Bon & G. Riousset Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  7. Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  8. Entoloma lividoalbum (Khun. & Romagn.) Kubicka Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  9. Cortinarius ionochlorus R. Maire Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  10. Colus hirudinosus Cavalier & Séchier Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  11. Amanita phalloides (Vaill.: Fr.) Link Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  12. Amanita phalloides (Vaill.: Fr.) Link Boschi costieri presso Cala Violina Foto di Emilio Pini
  13. Mycena rosea (Bulliard) Gramberg 4 dicembre; bosco misto: quercia-conifere. Nella foto con il caratteristico colore del cappello “rosa antico". M. pura (con cui si può confondere) è più esile, ha colori variabilissimi sul cappello (bianco, grigio, rosato, violaceo, bluastro, ecc. ma non così “rosa antico”), ha gambo più corto, meno fragile. I caratteri microscopici sono (quasi) sovrapponibili e, dal Robich: "non sempre consentono una netta distinzione fra M. pura e M. rosea. Tuttavia, il più delle volte, M. rosea ha un cappello più grande e il gambo più largo e più lungo di M. pura." Dal TUTTO FUNGHI pag. 284: "La taglia, i cromatismi e il modo di crescere con cappello a lungo campanulato, la rendono in assoluto uno dei funghi più belli ed eleganti che si possono incontrare nel bosco"
  14. Boletus aestivalis (Paulet) Fr. Primo piano del reticolo ************************************ Ritrovamenti regione Toscana - Mese di Luglio 2008 Nella parentesi a fine rigo il n° relativo al messaggio Elenco delle specie trovate e determinate: Albatrellus pes-caprae (Pers.: Fr.) Pouzar (# 9) Amanita pantherina (DeCand.: Fr.) Krombh. (# 35, 36) Amanita rubescens (Pers.: Fr.) S. F. Gray (# 27, 34) Astraeus hygrometricus (Pers.: Pers.) Morgan (# 23) Boletus aereus Bull.: Fr. (# 18) Boletus aestivalis (Paulet) Fr. (# 2, 11, 20-22, 31, 37, 38) Boletus calopus Pers.: Fr. (# 15, 24, 25) Boletus edulis Bull.: Fr. (# 5, 6) Boletus erythropus Pers. ss. Fr. (# 3) Boletus pinophilus Pilát & Dermek (# 7, 14, 16) Boletus regius Krombh. (# 10) Boletus rhodopurpureus Smotlacha (# 4) Fuligo septica (L.) F.H. Wigg. (# 32, 33) Lactarius piperatus (Scop.: Fr.) S. F. Gray (# 17) Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr. (# 12, 28-30) Russula virescens (Schaeff.) Fr. (# 8, 19) Xerula radicata (Relhan) Dörfelt (# 13) Altre: Amanita vaginata s. l. (# 26)
  15. Boletus aestivalis (Paulet) Fr. Faggeta; Parco del Falterona
  16. Amanita pantherina (De Cand.: Fr.) Krombh. Ancora
  17. Amanita pantherina (De Cand.: Fr.) Krombh. Fungo ubiquitario, assai comune. Cresce isolato o fortemente gregario, da luglio a novembre, al margine o nei boschi di aghifoglie e latifoglie; spesso invasivo. Come per Amanita muscaria può considerarsi “spia del porcino” perché ha lo stesso habitat. Dal TUTTO FUNGHI pag. 356: “Velenoso, talora mortale. Provoca avvelenamento di tipo neurotropico simile, ma più grave, a quello provocato dall’Amanita muscaria. I sintomi compaiono da trenta minuti a tre ore dopo l’ingestione. I principi tossici colpiscono prevalentemente il sistema nervoso centrale.” Un duetto; bosco di cerro
  18. Amanita rubescens (Pers.: Fr.) S. F. Gray di faggeta
  19. Fuligo septica (Linné) Wiggers Altro esemplare di colore giallo a tonalità rossiccia
  20. Fuligo septica (Linné) Wiggers Uno dei più comuni Myxomycetes che si possono incontrare nei boschi è la Fuligo septica; facilmente identificabile per la sua consistenza molliccia e quasi inconsistente (basta sfiorarla perché si disfaccia sotto le dita, con una sensazione simile a quando si tocca la schiuma di un bagno-schiuma), e per il colore giallo o giallo-rossiccio. Irregolarmente distribuita sul substrato, vive fagocitando legno guasto, foglie, pigne, muschi, erba, ecc. Frequente nei periodi piovosi. Dal Forum AMINT: Introduzione alla Sistematica e Tassonomia: "I Myxomycetes (Mixomiceti) sono protozoi particolari che prendono normalmente la forma delle amebe. Alcuni di loro, ed in determinate circostanze, sviluppano corpi fruttiferi (sporangi) deputati alla disseminazione delle spore (mixospore), ed è per questo motivo che spesso in passato sono stati assimilati ai funghi. Alcuni sono piccolissimi altri presentano estensioni notevoli. Sia nella fase di "plasmodio" (unione di più cellule, che perdono la parete fondendosi in un'unica grande cellula plurinucleata) che negli sporangi il fenomeno va interpretato come aggregazione di cellule non formanti un organismo complesso od un tessuto (pseudotessuto). Rimane in questo modo fatta salva la definizione di organismi monocellulari. Si nutrono per "fagocitosi” (un processo che prevede l’ingestione da parte della cellula di particelle di grandi dimensioni, tali da essere visibili al microscopio)."
  21. Boletus aestivalis (Paulet) Fr. Raccolti in marroneta coltivata
  22. Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr. In una delle sue forme cromatiche, con la superficie del appello verde: fo. peltereaui
  23. Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr. Come suggerisce il nome (dal greco kyanos = azzurro e xanthós = giallo), la gamma cromatica del suo cappello è molto ampia: dal viola al verde, attraverso tonalità bluastre o giallastre; anche se esemplari giovani possono presentare colorazioni uniformi di ciclamino. Tali colorazioni in genere sono presenti e frammiste nello stesso esemplare creando un aspetto cromatico come metallizzato. La cuticola è parzialmente separabile (per 2 quinti del raggio) e la carne sottostante ha tonalità lilacine. Gambo e lamelle sono bianchi, con qualche macchia rugginosa in vecchiaia. Carne bianca dal sapore dolce come di nocciola. Cresce dall’estate al tardo autunno nei boschi di latifoglie. Caratteristica distintiva sono le lamelle lardacee. Dal TUTTO FUNGHI pag. 448: “Il colore violetto della carne sotto la cuticola non è un carattere valido per la determinazione in quanto non esclusivo di questa specie. La consistenza definita lardacea delle lamelle indica l’estrema difficoltà nello spezzarle con la pressione di un dito, piegandosi invece come fossero di lardo. Nelle altre specie di Russula le lamelle si rompono in modo più o meno evidente.”
  24. Amanita rubescens (Pers.: Fr) S. F. Gray Robusta amanita dal cappello rossastro, rosso-brunastro, rivestito di piccole scaglie acute che si stagliano sul fondo per il loro colore grigio, grigio-rosato; anello carnoso, ampio e a gonnellino, striato sulla faccia esterna e posizionato in alto sul gambo; gambo che si allarga verso la base quasi bulbosa, bianco in alto e poi sfumato di rosa scendendo verso la base. La carne è biancastra ma tende ad arrossarsi nelle ferite e nelle contusioni. La volva non è ben visibile: il velo generale alla base si frammenta fin da giovane, lasciando alla base del gambo soltanto residui in forma di protuberanze più o meno accentuate. Contiene tossine termolabili. Dal TUTTO FUNGHI pag. 360: "Pur trattandosi di un buon commestibile, aromatico e delicato, non deve mai essere consumato in preparazioni che non ne garantiscano adeguata cottura; alla griglia risulterebbe quasi crudo nelle parti interne, con conseguente grave rischio di intossicazioni con sindrome emolitica." Un pimordio
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