-
Numero contenuti
8823 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Orchidee
Diventa Socio
Calendario
Tutti i contenuti di Alessandro F
-
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf. : Fr.) Maire; Regione Toscana, Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Bella specie, non comune, presente sia sotto aghifoglia che latifoglia; cresce su lettiera in decomposizione. Caratterizzata da colori più o meno uniformi in ogni parte: giallo-arancio, arancio brillante, arancio-brunastro; può essere più pallida all’orlo del cappello. Le lamelle sono nettamente decorrenti sul gambo e hanno la caratteristica di biforcarsi più volte e progressivamente nel loro percorso tra gambo e margine del cappello (lamelle dicotomiche); assenza di lamellule. La carne è giallastra ed ha odore di erba e sapore gradevole; è specie considerata sospetta. Confondibile con Omphalotus olearius (sicuramente tossico) che tuttavia presenta lamelle con molte lamellule, è lignicolo (in particolare alla base di Olivo o di Quercia) e si presenta molto cespitoso (al contrario di Hygrophoropsis aurantiaca che cresce isolata o, tutt’al più, gregaria). Ben più grossolana e improbabile la confusione con Cantharellus cibarius e simili (con imenoforo a pliche o pieghe impossibili da scambiare con vere lamelle). -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Laetiporus sulphureus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Toscana, Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Lignicolo parassita che continua a fruttificare come saprotrofo anche dopo la morte dell’ospite; di preferenza su legno di latifoglie ma anche su conifere. Inconfondibile per alcuni caratteri tipici: colorazione giallo-arancio molto vistosa negli esemplari giovani (a maturità tende a sbiadire; così come si presenta con colori meno vivaci quando fruttifica su conifere); margine ispessito, di colore giallo citrino, molto ondulato, lobato e vellutato; superficie sterile più o meno rugosa o bitorzoluta, di un bel colore giallo aranciato (giallo-rosa negli esemplari giovani; giallo chiaro negli esemplari vetusti e disidratati); superficie poroide di colore giallo zolfo (da cui il nome), con pori molto piccoli; caratteristica carnosità ed elasticità negli esemplari freschi; fragilità e leggerezza negli esemplari essiccati. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 31, Pag. 134: “A questa specie sono attribuiti micetismi riferiti a diverse sindromi: Coprinica, Psilocibinica e Gastroenterica; probabilmente molte delle sue tossine sono termolabili. Imprudentemente viene ancora consumato in alcune regioni italiane.” Esemplari che hanno fruttificato alla base di un vecchio ceppo di quercia, a bordo strada -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Caloboletus calopus (Pers. : Fr.) Vizzini; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus calopus Pers. : Fr. Oltre che per altri caratteri, si distingue dal Caloboletus radicans [= Boletus radicans] per la colorazione: cappello grigio camoscio, grigio-olivastro o grigio-ocra pallido in C. calopus e molto più chiaro (bianco latte, color crema) in C. radicans; gambo con estese colorazioni rosse (soprattutto nella metà inferiore; sovente con colore giallognolo nella parte alta) in C. calopus e giallo pallido (talvolta sfumate di rosa in alto) in C. radicans; anche il reticolo è diverso: presente e a maglie allungate in C. calopus, quasi assente in C. radicans (se presente è a maglie fini e relegato alla parte alta del gambo). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 202, Pag. 319: “Responsabile di alcuni casi di intossicazione (sindrome gastro-intestinale o resinoide incostante), comunque non commestibile per il forte sapore amaro e per il netto odore sgradevole. I pori gialli, la caratteristica fiammatura rosso carminio alla base del gambo, il sapore della carne e l’odore inconfondibile agevolano la determinazione.” -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Robusta Amanita dal cappello rossastro, rosso-brunastro, rivestito di piccole scaglie acute che si stagliano sul fondo per il loro colore grigio, grigio-rosato; anello carnoso, ampio e a gonnellino, striato sulla faccia esterna e posizionato in alto sul gambo; gambo che si allarga verso la base quasi bulbosa, bianco in alto e poi sfumato di rosa scendendo verso la base. La carne è biancastra ma tende ad arrossarsi nelle ferite e nelle contusioni. La volva non è ben visibile: il velo generale alla base si frammenta fin da giovane, lasciando alla base del gambo soltanto residui in forma di protuberanze più o meno accentuate. Contiene tossine termolabili. Dal (nuovo) TUTTO FUNGHI, Scheda 121, Pag. 231: “Discreto commestibile da consumare cotto, contiene tossine termolabili che si disgregano e svaniscono con adeguata cottura. Cotto alla griglia risulterebbe quasi crudo nelle parti interne, con conseguente grave rischio di intossicazioni con sindrome emolitica.” -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Neoboletus luridiformis (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini; Regione Toscana;Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus erythropus Persoon ss. Fries Buon commestibile dopo adeguata cottura che consente di eliminare alcune tossine termolabili. Tutto il carpoforo è virante al blu in maniera intensa (al taglio o anche alla pressione). Odore fruttato e sapore dolce. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 206, Pag. 323: "Pur appartenendo a un Gruppo di Boletaceae critiche, per via del viraggio della carne, è abbastanza agevole riconoscerlo con sufficiente sicurezza in quanto è l'unico fungo boletoide con cuticola vellutata marrone, pori arancio-rossastri e gambo quasi interamente decorato da fine punteggiatura rossa. Giovane esemplare Esemplari di notevole stazza -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Laccaria amethystina (Huds.) Cooke; Regione Toscana; Ottobre 2019; foto di Alessandro Francolini. Specie assai facile da riconoscere quando si presenta con il suo cromatismo tipico: colori ametista in ogni sede! A tempo secco tali colori sbiadiscono notevolmente: in tal caso vengono in aiuto le lamelle ampiamente spaziate e spesse; le piccole dimensioni (cappello fino a non oltre i 5 cm di diametro e gambo slanciato, alto fino al massimo di 10 cm); la cuticola pileica opaca e leggermente feltrata, decorata da minuscole squamette depositate al centro; la carne esigua e viola chiaro nel cappello, fibrosa e biancastra nel gambo, con odore e sapore dolciastri e gradevoli; il gambo ben striato da fibrille longitudinali biancastre. È specie ubiquitaria. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 60, Pag. 164: “L’identificazione sul campo è resa agevole per le sue caratteristiche morfocromatiche (dimensioni, portamento, colorazioni omogenee); un alquanto improbabile confusione con giovani e patiti Cortinarius violaceus si evita osservando la presenza di una cortina e di un bulbo alla base del gambo; la tossica Mycena pura presenta un cappello liscio, striato al margine per trasparenza, lamelle biancastre e solamente soffuse di violetto, odore e sapore nettamente rafanoide, oltre ad avere una consistenza completamente diversa. Tutti i funghi appartenenti al Genere Laccaria presentano colorazioni vivaci più o meno intense, anche in relazione alle condizioni di umidità presenti in ambiente: con clima secco tendono ad impallidire notevolmente perdendo quasi completamente la brillantezza dei cromatismi. Sconsigliamo il consumo di questo fungo a causa della segnalazione di episodici problemi gastroenterici.” -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Coprinus comatus (Müll. : Fr.) Pers.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Praticamente inconfondibile per le sue caratteristiche morfocromatiche e ambientali. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 108, Pag. 216: “Delicato commestibile solo se immaturo (lamelle bianche!), da consumarsi appena colto perché si altera rapidamente; in pratica è il solo Coprinus commestibile e, senza eccedere, lo si può consumare anche crudo. Recenti studi hanno messo in evidenza una piccola dose di coprina anche in questa specie; tale sostanza, presente in più alta concentrazione in Coprinopsis atramentaria, è responsabile della sindrome coprinica. È quindi consigliabile evitare, o ridurre al minimo, l’assunzione di bevande alcoliche anche con C. comatus. È veramente ottimo saltato in padella con una noce di burro. Considerato da molti autori il miglior fungo in assoluto.” Spuntato su terreno molto compatto di una strada forestale in faggeta -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Stropharia aeruginosa (Curt. : Fr.) Quélet; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 148, Pag. 263: “Cresce in piccoli gruppi, indistintamente nei boschi, nei prati nelle brughiere e nei pascoli, su residui di legno marcescente, dalla fine della primavera sino all’autunno. Diffuso ma non molto comune. La presenza dell'anello ben visibile, la cuticola viscosa e verdastra, i residui persistenti del velo biancastro e il filo lamellare biancastro anche a maturità ne agevolano la determinazione. La simile Stropharia caerulea si differenzia per la presenza di sfumature giallastre persistenti sul cappello meno glutinoso, per l’evanescenza dei residui di velo e dell’anello e per le lamelle più scure con il filo concolore.” -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Clitocybe nebularis (Batsch : Fr.) Kummer; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Dall’odore forte, aromatico, penetrante, persistente e acuto, “tipicamente da... Clitocybe nebularis” Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 55, Pag. 159: “È stato per anni il fungo più raccolto e commercializzato in Italia, ma la sua tossicità è stata ormai dimostrata con certezza ed è stato cancellato dalle liste dei funghi commercializzabili. Purtroppo viene ancora raccolto e spetta solo ai fungaioli rendersi consapevoli del rischio ed evitare di raccoglierlo e consumarlo. Può essere confuso con Entoloma lividum, velenoso, che può crescere nel medesimo habitat. La principale differenza va ricercata nel colore delle lamelle dei soggetti maturi: queste sono giallastre in Clitocybe nebularis e rosa carico in Entoloma lividum, oltre all’odore forte e caratteristico in Clitocybe nebularis, deciso di farina fresca in Entoloma lividum. Inoltre le lamelle di Clitocybe nebularis sono un poco decorrenti mentre quelle di Entoloma lividum sono da più o meno smarginate a libere al gambo.” -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Come suggerisce il nome (dal greco kyanos = azzurro e xanthós = giallo), la gamma cromatica del suo cappello è molto ampia: dal viola al verde, attraverso tonalità bluastre o giallastre; anche se esemplari giovani possono presentare colorazioni uniformi di ciclamino. Tali colorazioni in genere sono presenti e frammiste nello stesso esemplare creando un aspetto cromatico come metallizzato. La cuticola è parzialmente separabile (per 2 quinti del raggio) e la carne sottostante ha tonalità lilacine. Gambo e lamelle sono bianchi, con qualche macchia rugginosa in vecchiaia. Carne bianca dal sapore dolce come di nocciola. Cresce dall’estate al tardo autunno nei boschi di latifoglie. Caratteristica distintiva sono le lamelle lardacee. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 159, Pag. 275: “Il colore violetto della carne sotto la cuticola non è un carattere valido per la determinazione in quanto non esclusivo di questa specie. La consistenza definita lardacea delle lamelle indica l’estrema difficoltà nello spezzarle con la pressione di un dito, piegandosi invece come fossero di lardo. Nelle altre specie di Russula le lamelle si rompono in modo più o meno evidente.” -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. È tra le “vescie” quella più facile da incontrare essendo ubiquitaria, terricola ma non di rado reperita su residui legnosi in decomposizione e, raramente, su pigne. Gli aculei conici (alti fino a 2 mm soprattutto all’apice dell’esoperidio) sono contornati alla base da piccole verruchine o da aculei più tozzi che permangono anche dopo la caduta degli aculei più grandi: ne risulta una caratteristica areolatura a maglie pseudo-poligonali. Commestibile, come le sue congeneri, quando la gleba è ancora perfettamente bianca. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 226, Pag. 347: “Si tratta di una specie polimorfa ma, nel contempo, molto costante nel presentare aculei conici. Questa caratteristica è davvero la più importante per una corretta determinazione ed è apprezzabile anche in esemplari vetusti, laddove si possono individuare le cicatrici circolari lasciate dopo la caduta degli aculei. Benché non sia tossico dal punto di vista alimentare, si ritiene utile citare un’allergia presente in letteratura medica, chiamata Lycoperdonosi. Si tratta di una polmonite allergica dovuta all’inalazione, fortuita o voluta, di buone quantità di polvere sporale.” Esemplari quasi a fine ciclo: gli aculei caduti lasciano al loro posto delle evidenti "fossette" più chiare -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) Kumm.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Fungo tossico. Colore del cappello che può variare dal giallastro-arancio al giallo zolfo (anche con sfumature verdastre); il centro del cappello presenta una colorazione più vivace sul bruno-arancio, mentre il margine è più pallido; lamelle giallo-verdastre (più chiare da giovane, poi più scure, grigio-verdastre fino a nerastre); sapore nettamente amaro. Confondibile con l'altrettanto tossico Hypholoma sublateritium che ha taglia maggiore, cappello e base del gambo di colore simile a quello dei mattoni (rosso-laterizio; da cui il nome) e lamelle giallo-grigiastre e poi olivastre. Il commestibile (con cautela) Hypholoma capnoides ha carne dolce e non amara, le sue lamelle non hanno tonalità giallo-verdastre e il cappello ha cromatismi più caldi (giallo-aranciati, con centro rossastro). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 150, Pag. 265: “Capita di trovare Hypholoma fasciculare nello stesso ceppo assieme a esemplari di Armillaria mellea: un motivo in più per aprire bene gli occhi nella determinazione.” -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Cantharellus amethysteus (Quél.) Sacc.; Regione Toscana; Ottobre 2019; foto di Alessandro Francolini. Simile al più comune Cantharellus cibarius, lo contraddistinguono soprattutto le squamette di colore violaceo-ametista presenti sul cappello. -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Mycena haematopus (Pers. : Fr.) Kummer; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Al taglio del gambo o del cappello essuda latice colorato (rosso-vinoso-bruno) come la simile M. sanguinolenta; una differenza macroscopica è il filo delle lamelle: lamelle prima biancastre poi rosate e con sfumature bruno-vinose ma con filo concolore in M. haematopus; lamelle rosate ma con il filo discolore: rosso-vinoso-bruno in M. sanguinolenta. Anche la pruinosità evidente del gambo in M. haematopus può aiutare nel differenziare le due specie visto che M. sanguinolenta ha gambo più o meno glabro e lucente. Il margine pileico, inoltre, è caratteristicamente e coreograficamente denticolato nelle giovani M. haematopus, più uniforme e appena ondulato in M. sanguinolenta. Un’altra Mycena che essuda latice colorato è M. crocata che ha però gambo interamente liscio con base coperta di peluria bianco-giallastra (mentre M. haematopus ha gambo interamente ricoperto da pruina biancastra, oltre alla peluria basale) ed essuda copiosamente latice giallo-arancio da qualsiasi parte (cappello, lamelle, gambo). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 84, Pag. 191: “Basta ferire leggermente il gambo con la punta di un coltellino o di una pinzetta per vedere questo fungo emettere una goccia di liquido rassomigliante, sia per densità che per colore, al sangue.” Decine e decine di esemplari hanno spettacolarmente colonizzato un tronco deteriorato di Faggio a terra -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & Singer; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Albatrellus pes-caprae (Pers. : Fr.) Pouzar La superficie del cappello si presenta sempre asciutta, da squamulosa a decisamente squamata; di colore variabile dal bruno-rossiccio al marrone scuro. Il cappello, di solito spatuliforme, può assumere anche forme irregolari, più o meno lobate. Il gambo è eccentrico o laterale di colore da bianco a giallastro. Pori abbastanza larghi, da arrotondati-angolosi a poligonali; tubuli decorrenti sul gambo. La superficie poroide è biancastra in gioventù, giallina a maturità o al tocco. La carne è soda e compatta, con sapore molto gradevole di nocciola e odore buono, fungino. Buon commestibile, si presta a vai modi di preparazione: dalla frittura alla conservazione sott’olio. Dal TUTTO FUNGHI, Scheda 21, Pag. 124: “Fungo poco frequente ma abbondante nelle stazioni di crescita, predilige il Faggio, ma cresce anche sotto Castagno. Segnalato anche in boschi di conifere (Peccio). Buon commestibile, carnoso e di buona resa.” Imenoforo, con pori di forma irregolare; tubuli decorrenti sul gambo -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Amanita citrina (Schaeffer) Persoon; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Amanita molto comune sia in boschi di latifoglie che di aghifoglie. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 126, Pag. 238: “Ubiquitario, in particolare su terreni acidi e sabbiosi, dall’estate fino ai primi freddi dell’inverno; molto comune. Riconoscibile abbastanza agevolmente per il suo bulbo basale molto grosso ed evidente, la volva circoncisa, le placche sul cappello e il tipico odore di patate crude.” Ovoli e giovane esemplare Esemplari maturi -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Boletus edulis Bull. : Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Presso Faggio -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Marasmius wynneae Berk. & Broome; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Reperibile soprattutto nella lettiera delle faggete, con crescita solitamente fascicolata di numerosi esemplari. Cappello igrofano, da bianco a grigiastro, con tonalità lilla-pallido a maturità, striato per trasparenza all’orlo. Lamelle rade, da arrotondate a più o meno libere nell’inserzione al gambo, di colore da biancastro a grigio-lilla pallido, con filo concolore. Caratteristico è il gambo, lungo e cilindrico, pallido e un po' pruinoso all’apice ma, nella parte inferiore, colorato di bruno-rossastro o bruno-grigiastro. -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Kummer; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Con lamelle decorrenti (a volte anche adnate in giovani esemplari), fitte, facilmente staccabili dalla carne del cappello, inizialmente bianche, poi rosate e infine rosa-carne per deposito sporale (spore rosa-salmone in massa). Carne più o meno fragile-gessosa, con odore che ricorda l’impasto del pane, a volte anche spermatico. Sapore farinaceo. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 131, Pag. 244: “Habitat pressoché ubiquitario, cresce dall’estate all’autunno nei boschi di latifoglie e conifere; condivide l’habitat del Boletus edulis e del Boletus reticulatus, ed è per questo chiamato “Spia del porcino” in molte regioni. È possibile che venga confuso con le tossiche Clitocybe bianche quali C. rivulosa, C. dealbata e C. phyllophila, le quali presentano però carne elastica, tenace e fibrosa, lamelle bianche o crema e non rosa, odore sgradevole rancido.” Un cespo di 4 giovani esemplari con i cappelli "malformati" su cui sono evidenti grosse e strane escrescenze che li rendevano quasi irriconoscibili. Il colore, le lamelle decorrenti e l'odore intenso di farina (impasto per il pane) sono però inconfondibili. -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Lactarius salmonicolor Heim & Leclair; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Si tratta di uno dei Lactarius a latice colorato sui toni arancio-rosso. Si può distinguere dai suoi simili analizzando con attenzione alcune caratteristiche: habitat esclusivo sotto Abete bianco; assenza di macchie o sfumature verdastre; zonature concentriche sul cappello poco evidenti o assenti; latice da arancio a arancio-rossastro (virante al rosso-vinoso dopo qualche ora dalla frattura) dal sapore mite fino ad amarognolo; presenza sul gambo di scrobicoli più o meno allungati; il colore “salmone” su tutto lo sporoforo gli ha dato il nome. Nei boschi misti può essere confuso con Lactarius deliciosus (che cresce sotto Pino; ha evidenti zonature concentriche sul cappello che di solito è di colore rosso-arancio; ha latice rosso-arancio dal sapore mite; presenta rare macchie verdi e limitatamente alle fratture), con Lactarius deterrimus (che è esclusivo del Peccio; si macchia nettamente di verde in modo spontaneo fin da giovane), con Lactarius semisanguifluus (che è esclusivo di Pino silvestre; ha cappello arancio più o meno incarnato che si macchia progressivamente di verde o di verde-bluastro; sul cappello ha zonature poco evidenti da giovane, più evidenti a maturità quando il cappello comincia ad assumere le tipiche sfumature verdastre; ha latice arancio che vira al rosso-vinoso dopo pochi secondi), con Lactarius sanguifluus (che è esclusivo di Pino; presenta lamelle di colore lilla-vinoso, latice e carne immutabili di colore rosso-violacei o rosso scuro, senza toni arancio; cappello e gambo inverdenti leggermente e soprattutto nelle fratture). -
2019.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha postato un topic nell'area Funghi Trovati Anno 2019
Buoni ritrovamenti Alessandro **************************** Indice della Toscana, mese di Ottobre 2019, totale n° 81 specie; in rosso (*) le schede con microscopia Agaricus moelleri Wasser = Agaricus praeclaresquamosus Freeman; Post # 43 Amanita caesarea (Scop. : Fr.) Pers.; Post # 70 Amanita citrina (Schaeffer) Persoon; Post # 6 Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Post # 48 Amanita muscaria (L. : Fr.) Lam.; Post # 26, 66 Amanita ovoidea (Bull. : Fr.) Link; Post # 77 Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Post # 50 Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Post # 58, 80 Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Post # 18 Armillaria cepistipes Velen.; Post # 69 Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm.; Post # 71 Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Julich; Post # 64 Boletus aereus Bull. : Fr.; Post # 42, 50, 56, 72, 84 Boletus edulis Bull. : Fr.; Post # 5, 40, 65 Boletus reticulatus Schaeff. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Post # 46, 60, 81 Butyriboletus regius (Krombh.) D. Arona & J.L. Frank = Boletus regius Krombh.; Post # 67 Caloboletus calopus (Pers. : Fr.) Vizzini = Boletus calopus Pers. : Fr.; Post # 19 Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Post # 39 Cantharellus amethysteus (Quél.) Sacc.; Post # 9 Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Post # 86 Clitocybe costata Kühner & Romagnesi = Infundibulicybe costata (Kühner & Romagn.) Harmaja; Post # 35 Clitocybe nebularis (Batsch : Fr.) Kummer; Post # 13 Clitocybe odora (Bull. : Fr.) Kummer; Post # 53 Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Kummer; Post # 3 Coprinopsis insignis (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Post # 45 Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Nilgalys & Moncalvo = Coprinus picaceus (Bull. : Fr.) Fr.; Post # 61 Coprinus comatus (Müll. : Fr.) Pers.; Post # 15 Cortinarius elatior Fr.; Post # 57 Cortinarius trivialis J.E. Lange; Post # 55 Craterellus cornucopioides (L. : Fr.) Pers.; Post # 54 Daedaleopsis tricolor (Bull.) Bondartsev & Singer; Post # 29 Entoloma sinuatum (Bull.) P. Kumm. = Entoloma lividum (Bull.) Quélet; Post # 44, 51 Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Post # 87 Hemileccinum depilatum (Redeuilh) Šutara; Post # 89 Hydnum repandum L. : Fr.; Post # 93 Hydnum rufescens Pers.; Post # 92 Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf. : Fr.) Maire; Post # 21 Hygrophorus eburneus (Bull. : Fr.) Fr.; Post # 23 Hygrophorus penarius Fries; Post # 76 Hygrophorus russula (Schaeff. : Fr.) Kauffman; Post # 78 Hymenopellis radicata (Relhan : Fr.) R.H. Petersen = Xerula radicata (Relhan : Fr.) Dörfelt; Post # 22 Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) Kumm.; Post # 10 Laccaria amethystina (Huds.) Cooke; Post # 16 Lactarius chrysorrheus Fr.; Post # 74 Lactarius intermedius (Krombh.) Berk. & Broome; Post # 33 Lactarius salmonicolor Heim & Leclair; Post # 2 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) S.F.Gray; Post # 59 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Post # 88 Laeticutis cristata (Schaeff. : Fr.) Audet = Albatrellus cristatus (Schaeff. : Fr.) Kotl. & Pouzar; Post # 37 Laetiporus sulphureus (Bull. : Fr.) Murrill; Post # 20 Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray; Post # 30 Leccinum pseudoscabrum (Kallenb.) Šutara = Leccinum carpini (R. Schulz) M.M. Moser ex D.A. Reid; Post # 47 Lepiota clypeolaria (Bull. : Fr.) Kummer; Post # 32 Lepiota cristata (Bolt. : Fr.) P. Kumm.; Post # 49 Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke; Post # 90 Lycoperdon echinatum Pers. : Pers.; Post # 25 Lycoperdon mammiforme Pers. : Pers.; Post # 82 Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Post # 11 Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Post # 27 Marasmius wynneae Berk. & Broome; Post # 4 Megacollybia platyphylla (Pers.) Kotl. & Pouzar; Post # 41 Mycena haematopus (Pers. : Fr.) Kummer; Post # 8 Mycena rosea (Bulliard) Gramberg; Post # 73 Neoboletus luridiformis (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini = Boletus erythropus Persoon ss. Fries; Post # 17 Omphalotus olearius (De Cand. : Fr.) Fayod; Post # 63 Phellodon tomentosus (L. : Fr.) Banker; Post # 52 Russula aurea Pers.; Post # 62 Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.; Post # 12 Russula insignis Quél.; Post # 68(*) Russula rosea Pers. = Russula lepida (Fr. : Fr.) Fr.; Post # 83 Russula vesca Fries; Post # 85 Scleroderma citrinum Persoon : Persoon; Post # 28 Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & Singer = Albatrellus pes-caprae (Pers. : Fr.) Pouzar ; Post # 7 Stropharia aeruginosa (Curt. : Fr.) Quélet; Post # 14 Stropharia caerulea Kreisel; Post # 24 Trametes versicolor (L. : Fr.) Pilát; Post # 91 Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) Kummer; Post # 36 Tricholoma sejunctum (Sow. : Fr.) Quél.; Post # 79 Tricholoma sulphureum (Bull. : Fr.) Kummer; Post # 38 Tricholoma ustaloides Romagn.; Post # 31 Tricholomopsis rutilans (Scaeff. : Fr.); Post # 34 Non determinati ma generici: Ganoderma cfr. resinaceum Boud.; Post # 75 -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Lactarius controversus Pers. : Fr.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Un Lactarius che può raggiungere dimensioni importanti, col cappello di diametro fino a 35 (40) cm; specie abbastanza comune in autunno, cresce solitamente gregario in gruppi anche numerosi presso latifoglie (preferibilmente Pioppo ma anche Castagno e Faggio). Nasce quasi sempre molto interrato e per questo viene, in parte o totalmente, ricoperto da residui del sottobosco e da terriccio. Si fa riconoscere per il cappello con la cuticola vellutata a tempo asciutto, un po’ untuosa e lucida a tempo umido, bianca ma spesso con macchie rosa o rossastre presenti soprattutto al centro che è generalmente depresso; il margine del cappello è spesso, molto involuto (anche arrotolato) soprattutto negli esemplari giovani; imenoforo con lamelle fitte, di colore rosato chiaro; ha latice abbondante e bianco, cremoso, inizialmente immutabile sia isolato che lasciato sulle lamelle, successivamente di colore giallo-verdastro se essiccato sulle lamelle, di sapore dapprima amaro, poi acre anche bruciante (così come la carne); il gambo corto e tozzo, talvolta eccentrico, è concolore al cappello, anche con sfumature rosate, e si può macchiare di ocra al tocco; il gambo talvolta presenta rari scrobicoli non ben delimitati. Qualche vago scrobicolo può presentarsi anche all'orlo del cappello, concolore alla cuticola. Esemplari determinati grazie alle indicazioni di Mario (Iannotti) e di Flavio (Pilobolus) che hanno corretto la mia iniziale ipotesi verso altri Lactarius (L. bertilloni e L. vellereus che però hanno lamelle più rade e più spesse, non rosate; non presentano macchie rossastre su cappello; hanno altro portamento e, per quanto riguarda L. vellereus, latice non acre) Molta umidità in ambiente; riscontrabile come essudato sulle lamelle e sul gambo ************************ Indice della Toscana, mese di Settembre 2019, totale n° 46 specie Agaricus campestris L. : Fr.; Post # 57 Amanita caesarea (Scop. : Fr.) Pers.; Post # 22 Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Post # 25 Amanita muscaria (L. : Fr.) Lam.; Post # 30, 48 Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Post # 15, 37 Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Post # 42, 43 Boletus aereus Bull. : Fr.; Post # 11, 20 Boletus edulis Bull. : Fr.; Post # 12, 34 Boletus pinophilus Pilát & Dermek; Post # 18 Boletus reticulatus Schaeff. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Post # 9, 35 Butyriboletus regius (Krombh.) D. Arona & J.L. Frank = Boletus regius Krombh.; Post # 14 Butyriboletus subappendiculatus (Dermek,Lazebn.& J.Veselský) Arora & J.L.Frank=Boletus subappendiculatus Dermek, Lazebn. & J. Veselský; Post # 31 Caloboletus calopus (Pers. : Fr.) Vizzini = Boletus calopus Pers. : Fr.; Post # 10, 53 Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Post # 51 Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Kummer; Post # 3 Desarmillaria tabescens (Scop. : Fr.) R.A. Koch & Aime = Armillaria tabescens (Scop. : Fr.) Emel; Post # 23 Entoloma sinuatum (Bull.) P. Kumm. = Entoloma lividum (Bull.) Quélet; Post # 24 Fistulina hepatica (Schaeff. : Fr.) With.; Post # 4 Fomitopsis pinicola (Swartz : Fr.) P. Karst.; Post # 44 Fuligo candida Pers.; Post # 52 Fuligo septica (Linné) Wiggers; Post # 36 Gymnopus fusipes (Bull. : Fr.) Gray = Collybia fusipes (Bull. : Fr.) Quélet; Post # 6 Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) Kumm.; Post # 47 Imperator rhodopurpureus (Smotl.) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau = Boletus rhodopurpureus Smotl.; Post # 27 Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja = Clitocybe gibba (Pers. : Fr.) Kummer; Post # 54 Lactarius controversus Pers. : Fr.; Post # 58 Laetiporus sulphureus (Bull. : Fr.) Murrill; Post # 5 Lycoperdon echinatum Pers. : Pers.; Post # 13 Lycoperdon perlatum Pers. : Pers; Post # 50 Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Post # 41 Mucidula mucida (Schrad. : Fr.) Pat. = Oudemansiella mucida (Schrad. : Fr.) v.Höhnel; Post # 29 Mycena haematopus (Pers. : Fr.) Kummer; Post # 19 Mycena pura (Pers. : Fr.) P. Kummer; Post # 33 Mycena rosea (Bulliard) Gramberg; Post # 46 Neoboletus luridiformis (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini; Regione Toscana = Boletus erythropus Persoon ss. Fries; Post # 32 Omphalotus olearius (De Cand. : Fr.) Fayod; Post # 21 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr.; Post # 56 Ramaria botrytis (Pers. : Fr.) Ricken; Post # 16 Rubroboletus dupainii (Boud.) Kuan Zhao & Zhu L. Yang = Boletus dupainii Boud.; Post # 28 Rubroboletus satanas (Lenz) Kuan Zhao & Zhu L. Yang = Boletus satanas Lenz; Post # 26 Russula rosea Pers. = Russula lepida (Fr. : Fr.) Fr.; Post # 49 Stereum hirsutum (Wild. : Fr.) Pers.; Post # 55 Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murril = Boletus luridus Schaeff. : Fr.; Post # 17 Suillus luteus (L. : Fr.) Roussel; Post # 40 Xerocomellus pruinatus (Fr. & Hök) Šutara = Xerocomus pruinatus (Fr. & Hök) Quél.; Post # 45 Xerocomus subtomentosus (L. : Fr.) Quél.; Post # 8 Non determinati ma generici: Calocera cfr. cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Post # 39 Marasmius cfr. rotula (Scop. : Fr.) Fr.; Post # 7 Mycena sp.; Post # 38 Pyronema cfr. domesticum (Sowerby : Fr.) Saccardo; Post # 2 -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Agaricus campestris L. : Fr.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Elementi caratterizzanti per questo prataiolo sono: lamelle rosa carico fin dallo stadio di primordio, nessun viraggio alla sezione (al limite solo leggermente rosato all'attaccatura tra gambo e cappello), odore fungino gradevole, gambo rastremato alla base, anello molto evanescente, cuticola asciutta coperta da piccole squame concolori al fondo cha può variare dal biancastro al grigio cenere al grigio-brunastro. Dal Nuovo TUTTO FUNGHI Pag. 208, Scheda n° 100: “Buon commestibile, da giovane può essere consumato crudo in insalata. Allo stadio adulto devono essere cotti e consumati quando le lamelle sono ancora rosee e non bruno-nerastre (inizio della putrefazione). Si tratta del prataiolo spontaneo più diffuso e raccolto. Si riconosce per il cappello bianco e pressoché liscio, per le lamelle di un bel rosa carico già dall’esordio, per l'anello che di solito è abbastanza esile e spesso evanescente. La sua variabilità ha fatto sì che ne fossero descritte alcune forme o varietà. Tra queste ricordiamo l’Agaricus campestris var.squamulosus, che si differenzia per la presenza di squame, specialmente al disco, abbastanza rade e brunastre. Può essere confuso con specie vicine: Agaricus bitorquis che cresce nei giardini ed ha due anelli separati; Agaricus arvensis che vira lentamente al giallo e con anello sviluppato; Agaricus cumtulus simile ma più piccolo, con lieve odore di mandorle, cresce nei campi concimati e vira al giallognolo, come Agaricus xanthoderma avente odore d'inchiostro e viraggio giallo cromo alla base del gambo, tossico, col quale potrebbe esser scambiato. Infine le lamelle rosate e l’assenza di volva lo distinguono da Amanita verna e Amanita virosa sempre aventi lamelle bianche anche in età adulta. Come tutti gli Agaricus commestibili non deve mai essere raccolto quando cresce in prossimità o all’interno di ambienti antropizzati, industrializzati e inquinati (strade, discariche, depuratori, parchi cittadini, ecc.). Infatti molti funghi assorbono e sono accumulatori delle sostanze nocive presenti nell’ambiente, in particolare dei metalli pesanti come il piombo.” Esemplari (un primordio e uno già maturo) rinvenuti su un sentiero erboso Lamelle rosa nel primordio Lamelle colorate di bruno-cioccolata nell'esemplare giunto quasi alla fine del ciclo. Margine pileico un poco eccedente e fioccoso; anello ormai scomparso. Odore buono, "fungino". -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Poliporo assai comune, rinvenibile su legno marcescente di latifoglia oppure emergente da uno sclerozio duro formato da un intreccio compatto tra micelio, terra, sassi e radici (questo sclerozio è quindi una sorta di consistente conglomerato, detto “pietra fungaia”, che può pesare anche 10 kg e oltre). Cappello di diametro massimo sui 15 cm, circolare o reniforme, depresso al centro, cosparso, almeno nei giovani esemplari, di piccole squamule più scure del colore di fondo che può variare dal giallo-ocra al bruno. Margine sottile, un poco fibrilloso-ciliato. Imenoforo di color crema chiaro, con pori angolosi, anche a forma poligonale allungata; con tubuli disposti su un singolo strato, decorrenti sul gambo. Il gambo è di solito laterale, talvolta centrale, di colore ocra chiaro, spesso ricurvo alla base che si presenta cosparsa di fine peluria biancastra. Carne soda ma non coriacea, di colore crema biancastro, con odore fungino leggero e gradevole. Polyporus tuberaster può confondersi con Polyporus squamosus che tuttavia è di dimensioni assai più imponenti (cappello di diametro fino a 50 o 60 cm di diametro) e che ha carne dura e coriacea con odore di cocomero o di farina bagnata. Inoltre il suo gambo è, in proporzione al cappello, corto e quasi rudimentale, di colore bruno o bruno nerastro. Esemplari giovanissimi, teneri, con diametro del cappello che non arrivava ai 2 cm; su legnetto a terra di Cerro -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Stereum hirsutum (Wild. : Fr.) Pers.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Piccolo funghetto (largo al massimo 4-5 cm) a forma di mensola-crosta appoggiata sul legno; molto comune e diffuso, presente durante tutto l’anno; dalla consistenza quasi coriacea (suberosa-tenace da secco) e dallo spessore piuttosto fine; può presentarsi in fitti esemplari confluenti o sovrapposti, su legno guasto di latifoglie. Caratteristico il cappello di aspetto feltrato e peloso (irsuto), zonato, con vari colori (giallo, arancio, brunastro, verdastro); il margine è più chiaro e lobato; l’imenoforo è liscio o appena gibboso, di colore giallo-arancio. Possibile la confusione sia con specie congeneri (più rare) che però virano al rossiccio alla manipolazione, sia con Stereum ochraceoflavum (non virante), dall’imenoforo bruno-ocraceo e con la superficie sterile grigio-biancastra, poco o per niente zonata. Dalla “Chiave di orientamento ai generi” del (nuovo) Tutto Funghi, pag. 79 e 97: “Corpo fruttifero composto dal solo cappello o a forma di mensola >>> Imenoforo liscio. Corpo fruttifero adeso al legno, distaccantesi brevemente per formare piccole mensole >>> Genere Stereum”