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  1. Epilobium montanum L. Tassonomia Ordine: Myrtales Famiglia: Onagraceae Nome italiano Garofanino di montagna. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, finemente pubescente, alta fino a 100 cm; radice rizomatosa corta, tronca, legnosa, senza stoloni o rosette fogliari; fusto ricoperto alla base da residui di foglie secche, eretto, semplice, più raramente ramoso nella parte superiore; foglie del fusto con corto picciolo, opposte, ovali-lanceolate, irregolarmente dentate, generalmente acute all’apice e arrotondate alla base, foglie dell’infiorescenza simili ma quasi sessili e alterne; infiorescenza sorretta da lunghi steli ascellari alle foglie, composta da 8-20 fiori reclinati prima dell’antesi; fiori tetrameri con calice densamente ricoperto da fini peli ghiandoliferi, formato da 4 sepali lanceolati, petali profondamente bilobati di colore rosa-lilla; 8 stami, stilo diviso in 4 lobi divaricati, ovario infero; il frutto è una capsula ricoperta da peli fini contenente numerosi semi obovoidali. Cresce in luoghi umidi, presso ruscelli o sorgenti posti ai margini di boschi o radure, preferibilmente con substrato siliceo. Presente su tutto il territorio italiano. Fiorisce da giugno ad agosto, da 0 a 2000 m s.l.m.. Regione Toscana, 1000 m s.l.m., giugno 2011, foto di Giovanni Baruffa.
  2. Saxifraga diapensioides Bellardi Tassonomia Ordine: Rosales Famiglia: Saxifragaceae Nome italiano Sassifraga falsa Diapensia. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, pulvinante, alta 2-10 cm; i fusti sublegnosi e ramificati emettono numerose rosette allungate, simili a manicotti, formando densi cuscinetti addossati al terreno; steli fioriferi ramificati nella parte superiore e densamente ghiandolosi, foglie delle rosette strettamente imbricate, di colore verde-grigiastro per la presenza di incrostazioni calcaree, lunghe 2-3 mm, glabre, di forma lineare-spatolata, erette, cartilaginee all’apice, piane o leggermente concave nella pagina interna, carenate nella pagina esterna, foglie del caule simili, alterne, lineari e pubescenti; infiorescenza corimbosa, densa, formata da 2-9 fiori attinomorfi, ermafroditi; calice con 5 sepali eretti, glandulosi di forma ovato-lanceolata; corolla formata da 5 petali spatolati, bianchi, con numerose nervature, 2-3 volte più lunghi dei sepali; 10 stami con antere reniformi giallastre, 2 stili con stigmi bianchi, ovario supero bicarpellare; il frutto è una capsula. Cresce tra le fessure delle rocce e nei ghiaioni consolidati calcarei. Pianta endemica delle Alpi Occidentali, in Italia è presente in Valle d’Aosta e Piemonte, dubbia nella Liguria. Fiorisce da giugno ad agosto da 1600 a 2900 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 2300 m s.l.m., giugno 2013, foto di Giomalvi.
  3. Heliosperma alpestre (Jacq.) Griseb. = Silene alpestris Jacq. Tassonomia Ordine: Caryophyllales Famiglia: Caryophyllaceae Nome italiano Silene alpestre. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, cespitosa, alta fino a 30 cm; radice fittonante, fusto sottile, ascendente o eretto, ramoso e vischioso nella parte superiore; foglie basali in rosetta, spatolate, ottuse, foglie del caule opposte, lineari, acute all’apice e ciliate alla base; infiorescenza vischiosa, formata da cime bipare, lasse, sorrette da lunghi pedicelli; fiori pentameri, ermafroditi; calice tronco alla base, munito di corti peli ghiandolosi, campanulato, sinsepalo, denti calicini rossastri all’apice; corolla con corona di scaglie alla fauce, ciliate e bidentate, petali lunghi 3-6 mm, bianchi o più raramente rosei, lembo con 4 denti, i due denti centrali più grandi dei laterali; 10 stami, 3 stili, ovario supero; il frutto è una capsula ovoidale lunga circa il doppio del calice, con 6 denti apicali ricurvi a maturazione, contenente numerosi semi lenticolari. Cresce in ambienti umidi detritici e sassosi, presso sorgenti e margini di ruscelli, preferibilmente con substrato calcareo. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Fiorisce da giugno ad agosto, da 900 a 2200 m s.l.m.. Regione Piemonte, 900 m s.l.m., giugno 2011, foto di Giovanni Baruffa.
  4. Loncomelos pyrenaicus (L.) Hrouda ex J. Holub = Ornithogalum pyrenaicum L., Ornithogalum flavescens Lam. Tassonomia Ordine: Asparagales Famiglia: Asparagaceae Nome italiano Latte di gallina a fiori giallastri. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, bulbosa, alta fino a 80 cm; bulbo ovoidale ristretto all’apice, con tunica esterna biancastra, generalmente senza bulbilli; fusto cilindrico, eretto, glabro e pruinoso; foglie basali lineari, scanalate, verdi, glaucescenti e pruinose, caduche in antesi; infiorescenza a racemo allungato, piramidale, con 25-50 fiori; fiori ermafroditi, attinomorfi, leggermente profumati, portati da un peduncolo patente lungo 1-2 cm, alla cui base è posta una brattea membranosa, trinervia e acuminata all’apice; perigonio formato da 6 tepali giallastri, con venatura sul dorso verdognola, tepali di forma lineare allungata, con margine ondulato o curvato verso l’interno a maturità; 6 stami con filamento alato e antere rosee, stilo biancastro lungo quanto gli stami, ovario supero tricarpellare, di forma ovoidale troncato all’apice; il frutto è una capsula trigona, ovoidale con 3 solchi evidenti, contenente 10-18 semi ruvidi e scuri. Cresce in luoghi ombrosi, freschi e umidi, boschi chiari di latifoglie, cespuglieti e incolti. Pianta presente su tutto il territorio italiano esclusa la Sicilia. Fiorisce da maggio a luglio, da 0 a 1500 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 1000 m s.l.m., giugno 2013, foto di Giomalvi.
  5. Cytinus hypocistis (L.) L. Tassonomia Ordine: Malvales Famiglia: Cytinaceae Nome italiano Ipocisto giallo, Ipocisto comune. Foto e descrizione Piccola pianta perenne il cui ciclo vitale è obbligato e dipendente da alcune specie di Cistaceae a fiore bianco, ha piccoli fusti alti fino a 15 cm eretti e solitari o ammassati in piccoli gruppi sulla medesima radice. Le foglie sono di forma oblunga, sovrapposte e con bordi irregolarmente dentati, quelle sotterranee sono di colore biancastro, quelle al di fuori dal terreno sono giallastre o rossicce con apici rosso acceso. L'infiorescenza è un racemo compatto e sferico che porta una ventina di fiori diclini a 4 lobi con brattee dello stesso colore delle foglie e bratteole piccole e strette di colore rossastro, i fiori maschili hanno l'involucro fiorale ristretto alla base con gli stami saldati fra loro a formare una sorta di corona, si trovano internamente e sono più piccoli, quelli femminili sono esterni, più grandi e hanno lo stigma molto slargato. Gli stami sono 10 con antere estrorse, 1 stilo corto con stigma solcato, il frutto a forma di bacca è di colore giallo e contiene numerosi piccoli semi. Fiorisce da Aprile a Maggio, da 0 a 800 m s.l.m., in garighe e boschetti mediterranei. Presente in tutta Italia ad esclusione di Piemonte, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Abruzzo, segnalato per errore nelle Marche. Regione Sardegna, xxx m s.l.m., Giugno 2006, foto di Giovanni Solinas.
  6. Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz (1763) Sinonimi Aronia ariachamaemespilus Rchb. (1832) Chamaemespilus humilis (Lam.) M.Roem. (8147) Crataegus alpina Mill. (1768) Lazarolus chamaemespilus (L.) Borkh. (1798) Pyrus chamaemespilus (L.) Lindl. (1822) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Rosales Famiglia: Rosaceae Nomi italiani Sorbo alpino, Sorbo falso-nespolo. Etimologia L'epiteto generico, Sorbus, deriva direttamente dal nome latino che in antichità veniva dato al "Sorbo domestico" (Sorbus domestica = Cormus domestica). A sua volta sorbus sembra derivare dal latino sorbire = bere, sorbire; forse in riferimento al succo che si poteva ottenere facendone fermentare i suoi frutti maturi e cremosi. L'epiteto specifico, chamaemespilus, deriva da parola composta: dal prefisso greco χᾰμαι (chamai) = disposto a terra, strisciante, piccolo, nano; in associazione col nome del genere Mespilus (nome popolare del "nespolo"): quindi, alla lettera, col significato di "nespolo nano". Descrizione Piccolo arbusto alto fino ad un metro con fusti che si diramano sul terreno e poi ascendono verso l'esterno; i nuovi rami sono pelosi e cosparsi di lenticelle; la corteccia è di colore grigio e liscia, le gemme di forma ovoide hanno 3-5 squame ciliate glabre. Le foglie sono semplici e di forma ovale e verdi superiormente e più chiare sulla faccia inferiore, sono coriacee e hanno alcune ghiandole sulle nervature, il picciolo è corto e le stipole sono lineari, glabre e con alcuni denti laterali. L'infiorescenza è corimbosa con steli densamente pelosi, posizionata all'estremità dei rami; i fiori sono numerosi e di colore rosa o rossastro, sono portati da un calice peloso, hanno 5 petali con lobi ovali o crenulati, hanno circa 20 stami e 2-3 pistilli. Il frutto è un pomo subgloboso di colore rosso cosparso di lenticelle e contiene piccoli semi lisci di colore arancio. Fiorisce da giugno a luglio, solitamente tra 1200 e 2300 m s.l.m. ma reperibile sporadicamente anche a quote leggermente più basse, in pinete di Pino nero, in cespuglieti di Ginepro e Rododendro. Presente in tutta Italia ad esclusione di Marche, Umbria, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Isole maggiori. Nota: La Legge Regionale della Regione Liguria 10 Luglio 2009 n. 28, "Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità" ha inserito il Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz nella tabella delle specie a protezione parziale. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz (1763); Regione Piemonte; Giugno 2011, 800 m. s.l.m.; Foto di Giovanni Baruffa.
  7. Sorbus torminalis (L.) Crantz (1763) Sinonimi Aria torminalis (L.) Beck (1892) Crataegus torminalis L. (1753) Hahnia torminalis (L.) Medik. (1793) Torminaria clusii M.Roem. (1847) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Rosales Famiglia: Rosaceae Nomi italiani Sorbo torminale, Baccarello, Ciavardello Etimologia L'epiteto generico, Sorbus, deriva direttamente dal nome latino che in antichità veniva dato al "Sorbo domestico" (Sorbus domestica = Cormus domestica). A sua volta sorbus sembra derivare dal latino sorbire = bere, sorbire; forse in riferimento al succo che si poteva ottenere facendone fermentare i suoi frutti maturi e cremosi. L'epiteto specifico, torminalis, deriva dal latino tormìna (= colica); in antichità i suoi frutti venivano utilizzati per curare le coliti. Descrizione Pianta legnosa alta fino a 20 m con chioma densa e appiattita, ma più comune sotto forma di alberello o arbusto alto fino a 7 m. Corteccia grigiastra, squamosa e rugosa nei rami vecchi, rami giovani lisci con abbondanti lenticelle ellittiche. Foglie con 3-5 nervature evidenti, decidue, verdi, alterne, glabre su entrambe le pagine, largamente ovali, con base cuoriforme, lobate con 5-9 lobi acuminati i 2 lobi inferiori più incisi, margine irregolarmente dentato, stipole lineari e glabre poste alla base del picciolo. Infiorescenza corimbiforme, sorretta da rami densamente pelosi in antesi, glabri alla fruttificazione; fiori profumati, attinomorfi, ermafroditi, pentameri; calice con piccoli sepali pelosi, triangolari e caduchi; petali di 5-6 mm, bianchi, patenti, obovati, margine intero; 16-18 stami con antere biancastre, 2 stili glabri, saldati tra loro inferiormente, persistenti. I frutti sono piccoli pomi verrucosi, subglobosi, di colore marrone scuro o castani con lenticelle più chiare, prima acerbi poi aciduli-dolciastri e di consistenza cremosa a maturità. Cresce nei boschi chiari decidui, arbusteti e ai margini della macchia mediterranea, in posizione soleggiata e preferibilmente con substrato acido. Presente in tutte le regioni italiane, esclusa la Valle d’Aosta. Fiorisce da aprile a giugno da 0 a 800 m s.l.m.. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Sorbus torminalis (L.) Crantz (1763); Regione Molise, 800 m s.l.m.; Aprile 2011; Foto di Donato Palermo.
  8. Gagea lutea (L.) Ker Gawl. = Gagea sylvatica Loud., Gagea lutea (L.) Ker Gawl. var. maxima Schur, incl. in Ornithogalum luteum Tassonomia Ordine: Liliales Famiglia: Liliaceae Nome italiano Cipollaccio stellato, Gagea gialla. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne con bulbo robusto ricoperto di tuniche di colore marrone e radici basali fascicolate dal quale, nella parte sotterranea biancastra, partono l'unica foglia e lo scapo fiorifero che è a sezione quadrangolare ed eretto. La foglia basale è di colore verde e lineare, generalmente arcuata o arcuato-reflessa con apice contratto, chigliata nella pagina inferiore con il nervo mediano e i due laterali prominenti, le due foglie fiorali sono opposte e sparsamente ciliate, la maggiore è lanceolata e semiamplessicaule e circonda la base dell'infiorescenza ed è composta da 1 o 5 fiori, i tepali sono 6 e i 3 esterni sono leggermente più larghi, di colore giallo sulla parte adassiale e di colore verdastro su quella abassiale, il fiore ha 6 stami ventrifissi con antere longitudinali di colore giallo, 1 stilo trigono con stigma capitato. Il frutto è una capsula trigona obovoide troncata all'apice dove ogni loggia contiene piccoli semi reticolati di colore marrone. Fiorisce da marzo a maggio, da 50 a 1500 m s.l.m., in boschi freschi, nei prati umidi e ventosi, in faggete e abetaie. Presente in tutta Italia ad esclusione di Sardegna e Puglia. Regione Friuli Venezia Giulia, 150 m s.l.m., Marzo 2010, foto di Nicola Parrino.
  9. Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Jord. & Fourr.) Baker = Narcissus tazetta L. subsp. bertolonii (Parl.) Baker, Narcissus cupularis (Salisb.) Schult. & Schult.f. Tassonomia Ordine: Liliales Famiglia: Amaryllidaceae Nome italiano Narciso nostrale. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne con bulbo subgloboso ricoperto da tuniche membranose di colore castano che si prolungano in una guaina, lo stelo è di forma ellitica, eretto e senza foglie. Le foglie sono lineari con il margine liscio e hanno 2 chiglie dorsali poco marcate e fuoriescono da una guaina scariosa che è il prolungamento di quella del bulbo, sono di colore verde glauco e lunghe quanto o meno dello scapo fiorale. L'infiorescenza apicale fuoriesce da una spata membranacea, è unilaterale e porta 1-3 elementi, i fiori sono portati da peduncoli di diversa lunghezza e hanno sezione triangolare, il perianzio è di colore verde e si restringe gradatamente verso l'apice; la corolla è formata da 6 petali disuguali, sovrapposti e di forma ovata, quelli esterni con apici apicolati, sono di colore giallo oro, la corona è cupuliforme con margini interi, ha lo stesso colore dei petali ma a volte è leggermente più scura o tendente all'arancione. Gli stami sono 6 con antere gialle e 1 stilo con stigma capitato, il frutto è una capsula ovoide contenente semi nerastri. Fiorisce da dicembre a marzo, da 0 a 1400 m s.l.m., in prati sia costieri che montani, in garighe e luoghi rocciosi. Presente in Liguria, Toscana, Campania, Calabria e Sardegna. Note: il Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Jord. & Fourr.) Baker si ibrida facilmente con la specie nominale producendo fiori bianchi con screziature gialle o viceversa. Regione Sardegna, 180 m s.l.m., Gennaio 2011, foto di G.B.Pau.
  10. Datura inoxia Mill. = Datura innoxia Miller Tassonomia Ordine: Solanales Famiglia: Solanaceae Nome italiano Stramonio metello. Foto e descrizione Pianta annuale densamente pubescente, alta fino a 150 cm; fusto verde-grigiastro cilindrico, molto ramificato; foglie alterne, picciolate, ovate, sinuate o intere, asimmetriche e cuoriformi alla base, nervatura centrale prominente; infiorescenza ridotta ad un solo fiore ascellare; fiore, attinomorfo, ermafrodita, pentamero, portato da un pedicello lungo 5-30 mm, eretto in antesi, riflesso alla fruttificazione; calice pubescente, lungo circa 10 cm, ovoideo-tubuloso, denti calicini diseguali, triangolari-lanceolati, base del calice persistente alla fruttificazione; corolla di grandi dimensioni 12-20 cm, imbutiforme, bianca o lievemente rosata, con 5 pieghe longitudinali e lobuli che si prolungano in un'appendice triangolare-lanceolata; stami leggermente diseguali con antere ellissoidali, filamento più lungo degli stami; il frutto è una capsula subglobosa, pendula, irta di aculei fini non pungenti, che giunta a maturazione si apre in 4 valve contenenti numerosi semi reniformi, piatti e irregolarmente ondulati. Pianta naturalizzata, originaria del Centro America, cresce in ambienti ruderali, incolti e margini di ruscelli. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Fiorisce da giugno a ottobre, da 0 a 800 m s.l.m.. Note: tutta la pianta è altamente tossica. Regione Calabria, 20 m s.l.m., settembre 2011, foto di Antonio Venturino.
  11. Anchusa azurea Mill. = Anchusa italica Retz. Tassonomia Ordine: Lamiales Famiglia: Boraginaceae Nome italiano Buglossa azzurra. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne alta fino a 120 cm; fusto molto ramificato nella parte superiore, ispido, munito di peli rigidi patenti o poco riflessi; foglie basali lanceolate con margine leggermente sinuato-dentato, setolose, ispide, attenuate in un corto picciolo formanti una rosetta secca alla fruttificazione, foglie del caule decorrenti e sessili; infiorescenza lassa, formata da panicoli terminali allungati alla fruttificazione; fiori sorretti da un pedicello lungo circa 10 mm, alla cui base sono poste brattee lineari-lanceolate; corolla attinomorfa con 5 lobi tondeggianti, prima rosacei poi azzurro-violetti, fauce con squame bianche, ottuse, densamente pelose; calice persistente, denso di peli setolosi, strettamente campanulato formato da 5 lobuli lineari-lanceolati separati fin quasi alla base, serrati alla fruttificazione; carpello grigiastro, stimma bilobo, il frutto è una nucula ovoidale. Cresce in ambienti aridi, nei campi, nelle culture, in incolti e margini stradali prevalentemente con substrato basico. Presente in tutte le regioni italiane, escluso il Trentino Alto Adige. Fiorisce da aprile a luglio, da 0 a 1300 m s.l.m.. Regione Emilia Romagna, 400 m s.l.m., aprile 2012, foto di Gianni Bonini.
  12. Imperata cylindrica (L.) Beauv. var. europaea (Pers.) Anders. =Imperata arundinacea Cirillo, Lagurus cylindricus L. Tassonomia Ordine: Cyperales Famiglia: Poaceae Nome italiano Falasco bianco. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, cespitosa, alta fino a 100 cm; radice rizomatosa, obliqua; culmo cilindrico, stretto, di 2-4 mm, prima verde, poi rossastro, eretto, flessuoso; foglie strette 3-10 mm, lunghe fino a 60 cm, lineari-lanceolate, convolute, foglie del caule inguainanti, ligula corta, ottusa e lungamente ciliata, pagina inferiore con nervatura non centrale, prominente; infiorescenza a pannocchia spiciforme, bianca, cilindrica, compatta e setosa; spighetta 4-6 mm con 1 fiore fertile e 1 fiore ridotto a lemma sterile peduncolato, villoso e privo di resta (mutico), glume acuto, più lungo dei fiori, membranaceo, particolarmente villoso nella parte inferiore, 2 stami con antere rosso-aranciate. Pianta estremamente invasiva, le sue radici formano un fitto ed aggrovigliato reticolo che soffoca le altre erbe. Cresce in prati umidi, bordi di strade, terreni retrodunali sabbiosi. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Liguria, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Fiorisce da maggio a luglio, da 0 a 400 m s.l.m.. Regione Calabria, 100 m s.l.m., gennaio 2012, foto di Antonio Venturino.
  13. Lathyrus clymenum L. Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Cicerchia porporina Foto e descrizione Pianta erbacea biennale o annuale rampicante, con fusti aerei lunghi fino a 100 cm, glabri e molto ramificati alla base con ali larghe fino a 3 mm. Le foglie di colore verde sono generalmente picciolate, le inferiori e a volte le mediane sono senza foglioline e senza stipole ma risultano fillomorfiche e di forma oblanceolata con apici cirrosi, le mediane e le superiori sono composte da 2-8 foglioline alterne e terminanti con un viticcio ramificato, le stipole sono lineari o ovato-lanceolate terminanti alla base con due lobi rivolti in fuori a volte ciliati agli apici. L'infiorescenza è un racemo ascellare senza brattee composta da 2-5 elementi pedicellati, il calice ha denti obbliqui e ciliati, la corolla ha lo stendardo di forma spatolata con lamina rotondeggiante a volte mucronato, è gibboso alla base e di colore rosso porpora e diventa violetto all'essicazione, le ali sono di colore azzurrognolo e la chiglia biancastra; l'androceo è diadelfo, le antere sono oblunghe, lo stilo è diritto con lo stigma umido e di forma discoidea. Il frutto è un bacello contenente i semi. Fiorisce da marzo a giugno, da 0 a 1000 m s.l.m., in prati incolti, bordi e sentieri collinari, campi coltivati e non, indifferente al substrato. Presente in tutta Italia ad esclusione di Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige. Note: è possibile la confusione con Lathyrus articulatus L. che però ha foglioline larghe fino a 5 mm e peduncoli fiorali uniflori. Regione Lazio, 0 m s.l.m., Aprile 2006, foto di Mauro Cittadini.
  14. Acer monspessulanum L. Tassonomia Ordine: Sapindales Famiglia: Sapindaceae Nome italiano Acero minore, Acero trilobo, Acero spino, Cestuccio. Foto e descrizione Pianta legnosa o alberello cespitoso alto fino a 5-6 m; corteccia grigio cenere e liscia nei rami più giovani, rami maturi grigio bruni, finemente fessurati; foglie lucide e glabre sulle due pagine, opposte, lievemente coriacee, trilobate, con picciolo lungo quanto la lamina, diventano di colore giallo oro, arancio o rossicce nel periodo autunnale; infiorescenza poco appariscente, corimbosa, pendula, formata da piccoli fiori ermafroditi di colore giallo-verdastro; il frutto è una samara con due ali (disamara), liscia, rossastra a maturazione. Presente in tutto il territorio italiano escluse le regioni Piemonte, Valle d'Aosta e Veneto. Cresce in boschi, boscaglie e zone pietrose con esposizione molto soleggiata e suolo prevalentemente calcareo. Fiorisce da gennaio a maggio, da 0 a 1000 m s.l.m.. Regione Calabria, 600 m s.l.m., novembre 2013, foto di Antonio Venturino.
  15. Oncostema hughii (Tineo ex Guss.) Speta = Scilla peruviana subsp. hughii (Tineo ex Guss.) K.Richt. Tassonomia Ordine: Liliales Famiglia: Asparagaceae Foto e descrizione Pianta erbacea perenne con bulbo grosso di forma ovoide ricoperto da tuniche di colore bruno-giallastre, il fusto fiorale è eretto, liscio e alto fino a 35 cm. Le foglie di colore verde sono glabre, larghe 4-6 cm e più corte del fusto, in numero da 4 a 12 per bulbo sono presenti e ben formate alla fioritura. L'infiorescenza è un corimbo subsferico conico alto fino a 30 cm che porta fino a 100 elementi, le brattee basali sono lineari e persistenti e più corte o uguali ai pedicelli che sono eretto-patenti alla fioritura, la corolla è formata da 6 tepali liberi, lanceolati e di colore azzurro o azzurro-scuro, raramente bianchi, hanno 6 stami inseriti alla base dei petali su filamenti lanceolati e glabri, le antere sono dorsifisse e di colore azzurro e 1 stilo filiforme con stigma leggermente trilobo. Il frutto è una capsula loculicida contenente i semi di colore nerastro. Fiorisce da marzo a giugno, da 5 a 1200 m s.l.m., su scogliere, garighe, suoli arenosi e umidi. Pianta endemica dell'isola di Marettimo. Note: è presente in Sicilia e in Calabria l'Oncostema sicula (Tineo ex Guss) Speta che si differenzia per avere i pedicelli lunghi 4-6 cm come le brattee e le foglie che sono ciliate ai bordi. Regione Sicilia, 400 m s.l.m., Aprile 2012, foto di Antonio Giacalone.
  16. Adonis distorta Ten. Tassonomia Ordine: Ranunculales Famiglia: Ranunculaceae Nome italiano Adonide curvata. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, endemica del territorio italiano, alta fino a 20 cm; radice rizomatosa scura e di grosse dimensioni; fusto eretto o prostrato, semplice o poco ramoso, striato, curvo e pubescente nella parte superiore; foglie basali con picciolo inguainante il fusto, bi-tripennate, strettamente divise fino alla base in lacinie lineari e sottili, foglie cauline simili ma ridotte e sessili; fiori solitari, apicali, sorretti da un corto peduncolo; calice con 5 sepali glabri, ovati e arrotondati all’apice, lunghi circa la metà dei petali; corolla formata da 10-18 petali obovati di colore giallo dorato; il frutto è formato da numerosi acheni rugosi, glabri e con un becco ricurvo all’apice. Cresce su terreni sassosi, detriti, ghiaioni, prevalentemente calcarei. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Fiorisce da giugno ad agosto, da 1900 a 2500 m s.l.m.. Regione Abruzzo, 2000 m s.l.m., giugno 2005, foto di Giomalvi.
  17. Cerastium latifolium L. Tassonomia Ordine: Caryophyllales Famiglia: Caryophyllaceae Nome italiano Peverina a foglia larga. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, ricoperta da peli semplici e ghiandolosi, alta fino a 15 cm; radice fascicolata; fusti fioriferi striscianti, gracili, ascendenti, leggermente legnosi alla base, senza residui di foglie secche dell’anno precedente, le foglie poste sugli steli basali formano lassi cuscinetti; foglie largamente lanceolate, di colore verde-grigiastro, opposte, sessili e vellutate; infiorescenza formata da 2-4 fiori sorretti da pedicelli più lunghi del calice; fiori di notevoli dimensioni rispetto alla pianta, attinomorfi, ermafroditi; calice con 5 sepali liberi, lanceolati, ottusi e con il bordo scarioso; corolla campanulata dialipetala, formata da 5 petali bianchi, ovali, bifidi a lobi larghi, lunghi il doppio dei sepali; 5 stili, ovario supero lisicarpico; il frutto è una capsula leggermente ricurva, contenente numerosi semi. Cresce su terreni ghiaiosi, rupi e sfasciumi di montagna, preferibilmente con substrato calcareo. In Italia è presente in Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia, dubbio in Trentino Alto Adige; fiorisce in luglio-agosto, da 1500 a 3000 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 2500 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  18. Coincya monensis subsp. cheiranthos (Vill.) C.Aedo Pérez, Leadlay & Muñoz Garm. = Sinapis cheiranthos M. & K.; Coincya cheiranthos subsp. montana (DC.) Greuter & Burdet; Brassica monensis Auct. Fl. Ital. Tassonomia Ordine: Capparales Famiglia: Brassicaceae Nome italiano Senape violaciocca. Foto e descrizione Pianta erbacea annuale o perenne, alta fino a 60 cm; radice robusta a fittone, con radici secondarie; fusto verde, glauco, eretto, prostrato o ascendente, con peli radi, semplici, ispidi e patenti, occasionalmente ramificato nella parte superiore, rossastro e coriaceo alla base; foglie basali disposte in rosetta lassa, picciolate, ispide, pennatopartite, profondamente divise in 3-9 paia di segmenti dentati, foglie del caule poche e ridotte a lacinie; infiorescenza racemosa, apicale, compatta, formata da numerosi fiori; calice tubuloso, rossastro, con peli semplici, ispidi, con 4 denti triangolari ottusi all’apice; 4 petali di colore giallo vivace, patenti, obovati, con venature più scure, 1 stilo capitato persistente alla fruttificazione; i frutti sono silique contenenti 8-10 semi, portate da peduncoli un po’ divaricati rispetto al fusto. Cresce su terreni detritici, nei pascoli secchi e ai margini di strade e fossati. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna; fiorisce da giugno ad agosto, da 700 a 2500 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 2200 m s.l.m., giugno 2011, foto di Giomalvi.
  19. Gladiolus palustris Gaudin Tassonomia Ordine: Liliales Famiglia: Iridaceae Nome italiano Gladiolo di palude, Gladiolo reticolato. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, bulbosa, alta fino a 60 cm; bulbo ovoidale avvolto da tuniche a fibre spesse, reticolate nella parte superiore a maglie ovali o arrotondate; fusto eretto, glabro; 2-3 foglie sottili, lineari, acute, progressivamente ridotte al fusto; infiorescenza a spiga unilaterale formata da 3-6 fiori subattinomorfi; fiori di colore rosa fucsia con brattee fogliacee alla base, 6 tepali riflessi più o meno uguali, saldati alla base e formanti un tubo imbutiforme leggermente ricurvo, 3 tepali superiori ravvicinati di forma ovale-romboidale, 3 tepali inferiori allungati e con venature più scure; stimmi spatolati progressivamente ristretti alla base, antere più corte del filamento, pressoché parallele ad esso; il frutto è una capsula oblunga-obovale arrotondata all’apice, contenente semi di forma quasi circolare con ala allargata. Cresce nei prati magri, umidi in primavera e aridi nel periodo estivo, prevalentemente con substrato calcareo. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana. Fiorisce da maggio a giugno, da 0 a 1500 m s.l.m.. Regione Friuli Venezia Giulia, 30 m s.l.m., giugno 2012, foto di Nicolò Parrino.
  20. Viola alba subsp. alba Besser (1809) Sinonimi Viola scotophylla Jordan (1849) Viola alba subsp. scotophylla (Jord.) Nyman (1878) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Malpighiales Famiglia: Violaceae Nome italiano Viola bianca Etimologia I fiori del genere Viola hanno questo nome fin dall'antichità classica, e se si considera che il latino Viola e il greco Ion originano da una comune radice, si può supporre che già le popolazioni indoeuropee possedessero un termine ben preciso - e simile - per indicare questo genere di fiori. L'attributo specifico deriva dal latino albus = bianco, in riferimento al colore dei suoi petali. Descrizione Pianta erbacea perenne con radice rizomatosa superficiale biancastra dalla quale spuntano frequentemente stoloni fini che emettono piantine nuove e che non radicano con facilità. Le foglie sono di colore verde, a volte quelle dell'anno precedente sono tendenti al violaceo nella pagina inferiore; tutte riunite in rosetta basale, hanno forma ovale-oblunga o ovata con bordi irregolari e crenati e coperte da fine peluria presto caduca. Le stipole sono lineari-lanceolate, più lunghe che larghe con apici aguzzi e ciliati e lacinie sfrangiate, sparpagliate. L'infiorescenza è apicale su di un peduncolo senza foglie, le brattee sono inserite oltre il mediano centrale. I fiori, odorosi, hanno il calice con denti oblunghi e apici rotondeggianti, i 5 petali sono di colore bianco con striature violette o azzurre oppure solamente bianchi, sono ampi e con apici rotondi, i 2 laterali ravvicinati a quello basale che è prolungato in uno sperone compresso e ottuso di colore variabile, di 3,5-6 × 2-2,5 mm. Gli stami sono 5 con le antere che hanno appendici apicali membranacee, con 1 stilo avente apice ricurvo. Il frutto è una capsula subglobosa triloculare contenente semi di colore castano. Fiorisce da febbraio ad aprile, da 0 a 1000 m s.l.m., in prati, schiarite boschive e campi incolti. Presente in Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Viola alba Besser subsp. alba (1809); Regione Emilia Romagna; 200 m s.l.m.; Gennaio 2008; Foto di Gianni Bonini.
  21. Allium chamaemoly L. subsp. chamaemoly = Nectaroscordum chamaemoly (L.) Galasso & Banfi Tassonomia Ordine: Asparagales Famiglia: Amaryllidaceae Foto e descrizione Piccola pianta erbacea perenne con bulbo subsferico ricoperto da tunica coriacea grigiastra dove si notano alcune fossette, a volte all'esterno del bulbo possono esserci 1-2 bulbilli. Il fusto è robusto ma corto con la sezione circolare. Le foglie sono 4-8 tutte basali a contatto col terreno, non hanno picciolo, sono provviste di ciglia sui margini e a volte anche sulla lamina che è stretta e lunga fino a 10 cm con apici appuntiti. L'infiorescenza è emisferica e lassa fino a 7 elementi, spunta da una spata biloba ialina apicolata e persistente che è più corta dei peduncoli fiorali che non arrivano a 2 cm, il fiore è di colore bianco, ha 6 petali saldati solamente alla base che hanno una riga centrale di colore rosso mattone; i 6 stami sono inclusi e con base allargata, le antere dorsifisse sono di colore giallo; l'ovario è di forma obovoide, liscio con stilo centrale intero. Il frutto è una capsula loculicida contenete 1-2 semi per loculo che sono di colore nerastro. Fiorisce da dicembre a marzo, da 0 a 500 m s.l.m., in garighe, prati incolti e arenosi, assente in Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Umbria. Note: nelle stazioni di crescita è comunque una pianta sporadica e con areali ben definiti. Regione Liguria, 200 m s.l.m., Febbraio 2011, foto di Massimo Puglisi.
  22. Genista radiata (L.) Scoop. Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Ginestra stellata. Foto e descrizione Pianta suffruticosa perenne, alta fino a 50 cm; radice a fittone, coriacea e resistente; rami vecchi legnosi alla base, con corteccia di colore bruno chiaro, non spinosi, densamente ramificati e striati, rami giovani filiformi, verticillati, a volte opposti, eretti, verdi, pubescenti e angolosi; foglie sessili, opposte, pubescenti nella pagina inferiore, con lamina divisa in tre segmenti lineari lunghi 1-2 cm e larghi 1 mm, presto caduche; infiorescenza a capolino terminale, formato da 2-7 fiori brevemente peduncolati, il capolino è sorretto da un lungo e nudo peduncolo finemente pubescente, ascellare alle foglie superiori; fiori dialipetali, zigomorfi, calice vellutato-setoso, gamosepalo, con sepali pressoché simili, corolla papilionacea setosa con 5 petali gialli, vessillo ripiegato, ovato, bilobato, ali e vessillo lunghi quasi quanto la carena; il frutto è un legume contenente 2-3 semi, ovale, compresso, vellutato-setoso, con punta apicale ricurva. Cresce ai margini soleggiati dei boschi di montagna, preferibilmente con substrato calcareo. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Fiorisce in giugno-luglio da 300 a 1500 m s.l.m.. Regione Liguria, 700 m s.l.m., luglio 2010, foto di Giorgio Venturini. (Sito)
  23. Erysimum jugicola Jord. = Erysimum pumilum (Murith) Gaudin Tassonomia Ordine: Capparales Famiglia: Brassicaceae Nome italiano Violaciocca piemontese. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, cespitosa, alta fino a 15 cm; radice a fittone, spessa, emettente getti sterili; fusti fioriferi eretto-ascendenti, angolosi, semplici, pubescenti ma non vischiosi, verdi nella parte superiore, rossastri alla base; foglie basali numerose, picciolate, riunite in dense rosette, alterne, lanceolato-lineari, acuminate all’apice, poco dentate, di colore verde-argenteo; 3-5 foglie cauline eretto-patenti, lanceolate, intere, senza fascetti di foglie minori ascellari; infiorescenza a racemo apicale allungato alla fruttificazione, formato da numerosi fiori larghi 1,5-2 cm; fiori ermafroditi, tetrameri, attinomorfi; calice tubuloso rigonfio alla base, composto da 4 sepali oblanceolati; corolla formata da 4 petali di colore giallo brillante, spatolati e glabri; 4 stami con antere lanceolate, 1 stilo capitato persistente nel frutto, ovario supero bicarpellare; il frutto è una siliqua verde-grigiastra, eretta, quasi parallela al fusto, attenuata in un corto becco apicale, contenente semi leggermente bordati alla sommità. Cresce in ambienti detritici e pascoli sassosi. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria. Fiorisce in luglio-agosto, da 1000 a 3000 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 2400 m s.l.m., giugno 2010, foto di Giomalvi.
  24. Centaurea uniflora Turra subsp. uniflora Tassonomia Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Nome italiano Fiordaliso unifloro. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne densamente pelosa, alta 10-30 cm; radice rizomatosa, legnosa, con radici secondarie; fusto eretto o ascendente, striato, arrossato, semplice, portante un solo capolino; foglie inferiori alterne, picciolate, lanceolate, acute all'apice e con margine generalmente intero, foglie del caule sessili, ristrette alla base; infiorescenza a capolino di colore purpureo, largo 4-5 cm; involucro ovale con squame lanceolate munite di appendice bruno-rossastra con frange laterali di aspetto piumoso; fiori centrali tubulosi ed ermafroditi, fiori periferici raggianti, sterili, divisi in sottili lacinie bilabiate; il frutto è un achenio grigiastro sormontato da un corto pappo. Cresce nei pascoli subalpini e nelle radure boschive. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria. Fiorisce in luglio-agosto, da 1300 a 2500 m s.l.m.. Note: La Centaurea uniflora Turra subsp. nervosa (Willd.) Bonnier & Layens, si differenzia dalla subspecie uniflora per le foglie del caule non a base ristretta ma semiamplessicauli e per il margine irregolarmente dentellato. Regione Piemonte, Val Maira 2200 m s.l.m., agosto 2006, foto di Giorgio Venturini. (Sito)
  25. Viburnum lantana L. (1753) Sinonimi Viburnum farinosum Stokes (1812) Viburnum maculatum Pant. (1873) Viburnum tomentosum Lam. (1779) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Dipsacales Famiglia: Adoxaceae Nome italiano Viburno lantana, Viborno, Viorna, Metallo, Antana, Lentaggine, Vavorna Etimologia L'epiteto generico, Viburnum, deriva direttamente dal nome che gli antichi latini davano a tali specie. A sua volta potrebbe derivare dal verbo latino viere = legare, intrecciare, piegare; in riferimento alla flessibilità dei suoi rami. L'epiteto specifico probabilmente deriva dal verbo latino lentare = render pieghevole, piegare; in riferimento alla pieghevolezza dei rami. Descrizione Arbusto alto fino a 4 metri molto ramificato fin dalla base, con corteccia brunastra, glabra e liscia; i rami aerei sono di colore grigiastro e pubescenti. Le foglie sono caduche, opposte, di forma obovata con margini dentati e apici mucronati, di colore verde opaco sulla pagina superiore che è glabrescente o ricoperta da pelosità sparsa formata da peli stellati; quella inferiore è di colore verde biancastro ricoperta da densi peli stellati che cadono con la crescita della foglia; le foglie sono portate da un corto picciolo canalicolato. L'infiorescenza è apicale ed è composta da cime corimbiformi che portano fino a 180 elementi, le brattee sono di forma triangolare piane e aguzze, le bratteole sono due. Il calice ha 5 lobi triangolari con gli apici pelosi; i fiori sono tutti fertili e di forma regolare, hanno 5 petali ovati di colore bianco con margini papillosi, 5 stami con filamenti glabri e antere sferiche o ovoidi di colore giallo, 1 stilo capitato. I frutti sono carnosi, ovoidi, di colore rosso, pelosi, glabri e nerastri a maturità; contengono il nocciolo. Fiorisce da aprile a giugno, da 0 a 1800 m s.l.m., in boschi montani misti. Presente in tutta Italia ad esclusione di Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Viburnum lantana L. (1753); Regione Friuli Venezia Giulia, 150 m s.l.m.; Aprile 2010; Foto di Nicolò Parrino.
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