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Stemonitis fusca Roth 1787
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Stemonitis fusca Roth 1787 Tassonomia Divisione Myxomycota Ordine Stemonitales Famiglia Stemonitidaceae Descrizione Carpoforo esile, cilindrico, disseminato su tronchi di legno marcescente a terra, in colonie di numerosi “cipreselli” alti anche oltre un cm. Prima bianco, mucillaginoso, translucido, informe come palline raggruppate (plasmodio), poi in evoluzione su gambi bruno-nerastri, raggruppati con crescita parallela ma individuale, da cui si sviluppa un peridio dapprima rosato ed in seguito bruno nerastro. Microscopia Spore sferiche 6,8-8 × 6,1-8 finemente spinuloso-reticolate. Capillizio ramificato e anastomosato, formante un reticolo abbastanza fitto e a maglie chiuse. Habitat Cresce tutto l’anno su legno marcescente, è abbastanza comune e frequente su legno di Quercia. Specie simili Stemonitis nigrescens Rex si distingue per i carpofori più piccoli, inferiori al cm e per le spore leggermente più grandi; Stemonitis splendens Rostaf. si differenzia per le spore finemente spinulose ma non reticolate e per un capillizio molto poco ramificato; Stemonitis axifera (Bull.) T. Macbr. si distingue per i carpofori più piccoli e per le spore minutamente punteggiate e non reticolate; Symphytocarpus longus (Peck) Nann.-Bremek. si differenzia per i carpofori di maggiori dimensioni e per il capillizio non reticolato. Regione Umbria; Settembre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Il particolare dell'ipotallo translucido. Spore sferiche 6,8-8 × 6,1-8 finemente spinuloso-reticolate. Osservazione in acqua a 1000×. Osservazione in Carminio acetico a 1000×. L'ipotallo. Osservazione in acqua a 40×. Osservazione in acqua a 400×. Capillizio ramificato e anastomosato, formante un reticolo abbastanza fitto e a maglie chiuse. Osservazione in acqua a 400×. Osservazione in acqua a 1000×. -
Stemonitis ferruginea Ehrenb. 1818
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Stemonitis ferruginea Ehrenb.; Regione Piemonte, Valsesia - Scopello; Giugno 2009; Foto di Alessandro Remorini. Ritrovamento a 650 m s.l.m. - Bosco di Abete rosso. -
Stemonitis ferruginea Ehrenb. 1818
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Stemonitis ferruginea Ehrenb. 1818 Tassonomia Divisione Myxomycota Ordine Stemonitales Famiglia Stemonitidaceae Regione Lombardia; Anno 2004; Foto di Emilio Pini. -
Stemonitis axifera (Bull) T. Macbr. 1889
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Stemonitis axifera (Bull) T. Macbr. 1889 Tassonomia Divisione Myxomycota Ordine Stemonitales Famiglia Stemonitidaceae Foto e Descrizioni Su vecchia ceppaia marcescente. Regione Lombardia; Giugno 2012; Foto di Massimo Biraghi. -
Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray 1821
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Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray; Regione Lombaria, loc.Gera d'Adda; Marzo 2014; Foto, commento e microscopia di Angelo Mariani. Basidioma resupinato con la superficie imeniale formata da fitti aculei più o meno ocracei, margine poco rialzato, biancastro. Spore 3-3,5 × 2-2,5 µm, scheletocistidi 50-100 (130) × 7-10 µm, incrostati. Sistema ifale dimitico. Foto allo stereomicroscopio. Microscopia Spore. Vista dell'aculeo. Scheletocistidi. Ife del sistema ifale e scheletocistidio. -
Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray 1821
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Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray 1821 Tassonomia Ordine Polyporales Famiglia Meruliaceae Foto e descrizioni Specie saprotrofa, cresce su rami secchi di latifoglie anche viventi causando carie bianca. Forma basidiomi generalmente resupinati ma anche espanso-reflessi. La superficie pileica, quando visibile è pubescente, lievemente zonata e di colore variabile, grigiastra o marrone chiaro, a volte verdognola per la colonizzazione da parte di alghe. Margini più chiari, anche biancastri. Imenio costituito da idni strettamente appressati lunghi fino a 3 mm di colore arancio. Spore ellissoidali 3,4-3,8 × 2,2-2,5 µm. Specie simili Steccherinum bourdotii Saliba & David è facilmente confondibile con la nostra specie e si disingue per la presenza di aree rossastre sul basidioma e per le spore più grandi e subglobose con guttula centrale. Regione Lombardia, località Parco Nord di Milano; Ottobre 2014; Foto di Marco Barbanera, microscopia di Sergio Mombrini. Crescita su rami secchi di Carpinus betulus. Superficie pileica. Si può notare la pubescenza della superficie pileica. Imenoforo di giovani esemplari. Esemplari più sviluppati. Spore ellissoidali 3,4-3,8 × 2,2-2,5 µm. -
Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas; Foto di Giovanni Baruffa. Microscopia e commento di Mauro Cittadini. Conferme dalla microscopia e qualche dubbio. In questa ultima foto che vi propongo, oltre ai suddetti cistidi al centro un po' spostata sulla destra e possibile anche vedere una spora. Ringrazio Giovanni Baruffa per la gentilezza e disponibilità a fornire questo campione.- 9 risposte
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas; Foto di Giovanni Baruffa. Microscopia e commento di Mauro Cittadini. Conferme dalla microscopia e qualche dubbio. Unica nota stonata è la dimensione: Bon riporta fino a dieci micrometri, io ne ho contati fino a 20. Molto caratteristici sono anche i cistidi, grandi, fusiformi e molto numerosi.- 9 risposte
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas; Foto di Giovanni Baruffa. Microscopia e commento di Mauro Cittadini. Conferme dalla microscopia e qualche dubbio.- 9 risposte
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas; Conferme dalla microscopia e qualche dubbio. Commento di Mauro Cittadini. E' stato molto coplesso osservare delle spore, poche ed immature, ma al fine possiamo dire: spore ellissoidi, lisce, leggermente amiloidi (si colorano appena di grigio azzurrino in Melzer, non è una reazione netta) 6-7,5 × 4-5 micrometri Interessanti sono quelle cellule sferiche, potrebbe trattarsi, visto il genere, di clamidospore ovvero spore prodotte dal basidioma all'apice delle ife vegetative, ed hanno funzione di riserva, molto utili per la generazione di nuovi miceli in assenza di una fase sessuata di riproduzione.- 9 risposte
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas; Foto di Giovanni Baruffa. Lamelle bianche e non ho notato mutamenti, pur avendolo manipolato a lungo il campione, anche a casa. La forma è identica all'esemplare trovato l'anno precedente a pochi metri di distanza: nel punto preciso di quest' anno avevo interrato un pezzettino di fungo, visto che stava iniziando a decomporsi. Odore nauseante.- 9 risposte
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965
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Squamanita umbonata (Sumst.) Bas 1965 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Amanita umbonata (Sumst.) Sartory & L. Maire 1923 Amanitopsis umbonata (Sumst.) Sacc. & Trotter 1925 Subito prima di ferragosto ho ritrovato questo funghetto, già visto l'anno scorso. Allora era un esemplare unico (come ora) ma troppo malandato. Decisi di interrarne una parte poco più a fianco e quest' anno si è ripresentato. - Cappello a forma di sombrero. - Diametro circa 4 cm, altezza circa 8 cm. - Imenio a lamelle. - Gambo decorato con fiocchettature, e base bulbosa, ben interrata, tenera, non dura. - La base bulbosa si è staccata durante la raccolta. - Odore intenso di cacca di bimbo e poi, invecchiando, di aringa andata a male. - Habitat: castagno con qualche altra essenza tipica di umidi boschi prealpini di latifoglia, tagliati 7-8 anni or sono. L' unico esemplare è stato essiccato: una parte proverò a riseminarla nel suo habitat. Foto e descrizione di Giovanni Baruffa.- 9 risposte
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Sphaerobolus stellatus Tode 1790
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Sphaerobolus stellatus Tode; Regione Lazio; Dicembre 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Fungo particolarissimo, chiamato in inglese col nomignolo "Palla di Cannone" (Cannonball fungus). Quando il fungo è maturo la membrana esterna si lacera a forma di stella lasciando a vista al suo interno il peridiolo che quando si sviluppano le giuste condizioni viene lanciato a una distanza di diverse decine di centimetri, distanza enorme viste le dimensioni del fungo stesso! Il nome latinoSphaerobolus stellatus significa "lanciatore di sfere stellato". I campioni fotografati hanno dimensioni comprese tra 1 e 2 millimetri. Particolari. -
Sphaerobolus stellatus Tode 1790
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Sphaerobolus stellatus Tode 1790 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Lycoperdales Famiglia Geastraceae Foto e Descrizioni Fungo particolarissimo, chiamato in inglese col nomignolo "Palla di Cannone" (cannonball fungus). Quando il fungo è maturo la membrana esterna si lacera a forma di stella lasciando a vista al suo interno il peridiolo che quando si sviluppano le giuste condizioni viene lanciato a una distanza di diverse decine di centimetri, distanza enorme viste le dimensioni del fungo stesso. Successivamente le spore che si trovano all'interno del peridiolo germinano permettendo le riproduzione della specie. Il nome latino Sphaerobolus stellatus significa "lanciatore di sfere stellato". Regione Lazio; Dicembre 2008; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Esemplari in cui la membrana esterna non si è ancora lacerata. La membrana esterna si è lacerata in forma di stella, si vedono la membrana interna a forma di coppetta e il peridiolo che contiene le spore. In una foto ripresa più di profilo si vede bene la forma a stella della membrana esterna che si è lacerata. Il peridiolo scuro al centro. Microscopia Foto e commento di Mauro Cittadini. Le spore numerosissime contenute all'interno dei peridioli maturi sono prevalentemente largamente ellittiche-ovoidi, anche se spesso mostrano forme decisamente più varie ed irregolari, lisce, ialine al m.o. (6,5)7-9,5 × 4-6 µm. Regione Lazio; Dicembre 2008; Foto di Mauro Cittadini. Regione Lazio; Dicembre 2008; Foto di Felice Di Palma. -
Spathularia rufa Nees 1817
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Spathularia rufa Nees.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti. Cromatismi ocracei diluiti, lievemente più scuri nel gambo. -
Spathularia rufa Nees 1817
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Spathularia rufa Nees.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma. -
Spathularia rufa Nees 1817
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Spathularia rufa Nees.; Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Gianni Bonini. Regione Trentino; Luglio 2006; Foto di Mauro Cittadini. -
Spathularia rufa Nees 1817
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Spathularia rufa Nees.; Regione Trentino; Agosto 2005; Foto di Gianni Baruffa. -
Spathularia rufa Nees 1817
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Spathularia rufa Nees.; Regione Trentino; Luglio 2005; Foto di Emilio Pini. -
Spathularia rufa Nees 1817
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Spathularia rufa Nees.; Regione Trentino; Anno 2005; Foto di Emilio Pini. -
Spathularia rufa Nees 1817
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Spathularia rufa Nees 1817 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Leotiomicetes Ordine Rhytismatales Famiglia Cudoniaceae Foto e Descrizioni Vicino alla bellissima Spathularia flavida si colloca Spathularia rufa = S. neesii, entrambi amanti di condizioni ambientali con forte umidità presente. Il nome scientifico già suggerisce una soluzione per differenziarle, S. flavida ha cromatismi con dominante giallastra, mentre in S. rufa predomina il colore ocraceo-rossastro più o meno diluito. Un altra differenza è la parte superiore di S. flavida che ha colori più forti e gambo biancastro, in S. rufa al contrario, è il gambo ad avere colori più intensi. Regione Trentino; Foto di Pietro Curti.