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Archivio Micologico

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  1. Stropharia rugosoannulata Farl. ex Murrill; Regione Lombardia; Aprile 2013; Foto di Luigi Franchini.
  2. Stropharia rugosoannulata Farl. ex Murrill; Regione Friuli Venezia Giulia; Aprile 2012; Foto di Nicolò Parrino.
  3. Stropharia rugosoannulata f. lutea Hongo 1952; Regione Friuli Venezia Giulia, Cividale del Friuli (UD); Maggio 2012; Foto di Nicolò Parrino.
  4. Stropharia rugosoannulata Farl. ex Murrill; Regione Friuli Venezia Giulia; Maggio 2010; Foto di Nicolò Parrino. Ritrovamento sotto Pioppo con molti residui legnosi.
  5. Stropharia rugosoannulata Farl. ex Murrill; Regione Lombardia; Aprile 2011; Foto e commento di Sergio Mombrini. Una Stropharia che da giovane si presenta con la cuticola color color rosso-bordò, un poco viscosetta, a maturazione le tonalita diluiscono e le dimensioni diventano ragguardevoli (15-20 cm. diametro). Fungo omogeneo con lamelle grigiastre e sporata in massa nero-violacea (iantinosporeo). Microscopia Spore e misure sporali: Long.;Larg.;Q Moy ;10,89; 6,99; 1,56 Min ;-9,42; 6,34; 1,43 Max ;13,30; 8,27; 1,66.
  6. Stropharia rugosoannulata Farl. ex Murrill; Regione Lombardia; Foto di Vittorio Verri. Alcuni particolari.
  7. Stropharia rugosoannulata Farl. ex Murrill; Regione Piemonte; Maggio 2007; Foto di Beppe Oleggio.
  8. Stropharia rugosoannulata Farl. ex Murrill 1922 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Sinonimi Psilocybe rugosoannulata (Farl. ex Murrill) Noordel. 1995 Stropharia ferrii Bres. 1926 Foto e Descrizioni Basidioma di media dimensione con esemplari che possono superare i 15 cm di diametro. Il cappello si presenta di tonalità variabili, bruno-rossastro, rosso-vinoso, violetto, giallo nella Stropharia rugosoannulata f. lutea Hongo = Stropharia ferrii var. lutea Hongo. Lamelle adnate, fitte, di colore grigio cenere, violetto con filo bianco. Stipite cilindrico, attenuato alla base, bianco, giallino alla base, sovente con cordoni rizoidi, in taluni casi diffusi e ramificati, presenta un anello con tipiche striature. Carne soda, biancastra, con odore caratteristico, quasi metallico e sapore inizialmente mite e quindi lievemente amarognolo. Cresce dall'estate all'autunno su detriti vegetali e ceppaie. È coltivato e commercializzato all'estero, specialmente la varietà lutea, ma la sua commestibilità è controversa. Si sono verificati disturbi gastrici di lieve entità, probabilmente dovuti a raccolte in luoghi inquinati o ad abusi alimentari. nella Famiglia delle Strophariaceae sono possibili intossicazioni di tipo psilocibinico solo con alcune specie del genere Leratiomyces (vedi: Sindrome psilocibinica (o narcotica o allucinogena o psicodisleptica). Regione Piemonte; Giugno 2008; Foto di Giuseppe Vanoli.
  9. Stropharia pseudocyanea (Desm.) Morgan 1908 Tassonomia Dvisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Genere Stropharia Sottogenere Stropharia Sezione Stropharia Etimolgia Pseudo dal Greco "ψευδής" = falso e "κύανος" = cianea, azzurro; per adattamento dell’inglese "cyan" = di colore blu verde, in riferimento a Stropharia cyanea. Sinonimi Psilocybe pseudocyanea (Desm.) Noordel. 1995 Stropharia ochrocyanea Bon 1972 Cappello Di piccole-medie dimensioni (2-5 cm) inizialmente convesso, poi piano convesso, disteso a maturazione, raramente papillato, margine da involuto nei giovani esemplari a debordante negli esemplari adulti. Colorazioni pileiche su tonalità giallo-verdastre con zone bluastre più evidenti verso il margine, che decolora su toni ocracei in vetustà o con tempo asciutto; cuticola vischiosa, molto appiccicosa con tempo umido, velo biancastro visibile al bordo solamente nei giovani esemplari. Lamelle Mediamente fitte nei giovani basidiomi, spaziate a maturazione, adnate o leggermente decorrenti con dentino e inframezzate da lamellule, di colore inizialmente rosa-grigiastro, bruno porpora a maturazione, filo minutamente fimbriato (lente) biancastro. Gambo Generalmente cilindrico, a volte flessuoso, fistoloso, di colore bianco sporco a volte leggere sfumature verde-bluastre soprattutto verso la base; anello poco accentuato, evanescente, spesso osservabile come piccoli lembi fibrillosi. Carne Abbastanza spessa nel cappello di colore grigio con leggere sfumature ocracee o bluastre, odore insignificante e sapore dolce. Microscopia Spore (7,5)8-9(9,5) × (4)4,5-5(5,2) µm, ellissoidali, poro germinativo quasi inesistente, difficile da osservare. Basidi banali, clavati, tetrasporici. Cheilocisti (40)45-55(60) × 4,8-9,7 µm, cilindrico sinuosi, subclavati, tibiformi, sublageniformi, spesso con strozzature prima dell’apice, sotto forma di leptocistidi. Pleurocrisocistidi (30)40-55(60) × 12-15 µm, sparsi sulla faccia della lamella, clavati o lageniformi, mucronati e con contenuto oleoso. Caulocistidi: sotto forma di leptocistidi 30-55(60) × 5-10 µm a volte capitulati e crisocistidi 40-65(70) × (8)10-15(17) spesso mucronati. GAF presenti nei tessuti. Habitat Cresce in gruppi composti da pochi esemplari, in luoghi molto umidi, indistintamente nei boschi, nei prati, nelle brughiere e nei pascoli, su residui di vegetali marcescenti, specie poco comune e spesso scambiata con specie simili. Il ritrovamento oggetto di studio è stato reperito in terreno erboso, con residui vegetali decomposti, all'interno del parco della Villa Reale di Monza. Commestibilità Non commestibile, senza alcun valore alimentare. Specie simili Stropharia aeruginosa (Curtis: Fr.) Quél. presenta come Stropharia pseudocyanea il filo delle lamelle biancastro ma si riconosce immediatamente sul campo per l’anello ben evidente e le colorazioni pileiche di un blu-verde acceso con macule ocra-giallastre fino a maturità, che decolora in vetustà; microscopicamente le spore sono molto simili, ma si distingue per la forma dei cheilocistidi che sono clavati o lageniformi con apice capitulato. Stropharia caerulea Kreisel = Stropharia cyanea (Bull.) Toum. non presenta al pari di Strophatia pseudocyanea un anello evidente ma si differenzia per avere il filo della lamella concolore alla facce, microscopicamente si osserva la presenza crisocistidi sul filo lamellare, assenti in Stropharia pseudocyanea. Stropharia squamulosa (Mass.) Mass., molto vicina a Stropharia caerulea, si riconosce macroscopicamente per il cappello più asciutto e la cuticola che si lacera in piccole squamule a maturazione. Osservazioni La separazione tra Stropharia pseudocyanea da Stropharia ochrocyanea M. Bon ha fatto discutere vari Autori, ma come Janke (1984) ha osservato con analisi DNA che i due taxa sono allineabili quasi al 100% e quindi geneticamente sono una sola entità. Le differenze infatti sono solamente macroscopiche relegate per lo più alle colorazioni pileiche, alla lunghezza del gambo e alle spore di un µm di differenza. Analoga considerazione viene applicata per Stropharia procera (Kreisel) Contu, che secondo l'Autore si differenzia per una glutinosità del cappello più pronunciata, le spore un poco più grandi e l'habitat più igrofilo. In questa raccolta si sono osservati caulocistidi, riuniti a piccoli gruppi, ma anche la presenza di crisocistidi, particolare che non viene specificato nella letteratura ed osservato in due reperti della stesso ritrovamento. La presenza e/o assenza e la loro collocazione è stato il metodo più usato, fino ai nostri giorni, come distinzione tra le varie specie; il fatto che nessun Autore abbia riscontrato crisocistidi osservando la caulopellis meriterebbe maggiori approfondimenti. Bisogna dire che Noordeloos (2011), segnala che la presenza/assenza dei crisocistidi, che sono stati da sempre considerati come elemento sistematico importante e discriminante ai fini della distinzione tra specie vicine, è un elemento da rivalutare alla luce della filogenesi molecolare. Questo in ogni caso non andrebbe ad influire sulla possibilità di confusione con Stropharia aeruginosa, in quanto, quest'ultimo, oltre che per le caratteristiche macroscopiche, si differenzia perché non presenta crisocistidi sul filo lamellare al contrario ben evidenti in questo ritrovamento. Bibliografia AA.VV., 1999. Strophariaceae, and Tricholomataceae III. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 4. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E. BON, M. & P. ROUX., 2003. Clé analytique de la famille Strophariaceae Singer & A.H.Smith. Doc. Mycol. 129: CONTU, M., 1999. Stropharia procera. Micologia e Vegetazione Mediterranea. G.E.M.A KREISEL. H., 1980. Zur taxonomie von Stropharia aeruginosa sensu lato. Sydowia. Beihefte. 8. JAHNKE, K. D.,1984. Artabgrenzung durch DNA-Analyse Bei Einigen Vertretern der Strophariaceae (Basidiomycetes). Lubrech & Cramer Ltd. MORGAN, A. P., 1908. North American Species of Agaricaceae. The Journal of Mycology. Ed. Mycological Society of America. NOORDELOOS, M.E., 2011. Strophariaceae s.l.. Fungi Europæi. Vol. 13. Alassio (SV): Ed. Candusso. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Parco della Villa Reale di Monza; Dicembre 2014; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Spore (7,5)8-9(9,5) × (4)4,5-5(5,2) µm, ellissoidali, poro germinativo quasi inesistente, difficile da osservare. Osservazione 400×. Osservazione 1000×. Cheilocisti (40)45-55(60) × 4,8-9,7 µm, cilindrico-sinuosi, subclavati, tibiformi, sublageniformi, spesso con strozzature prima dell’apice, sotto forma di leptocistidi. Osservazione 400×. Pleurocrisocistidi (30)40-55(60) × 12-15 µm, sparsi sulla faccia della lamella, clavati o lageniformi, mucronati e con contenuto oleoso. Osservazione 400×. Caulocistidi: sotto forma di leptocistidi 30-55(60) × 5-10 µm a volte capitulati e crisocistidi 40-65(70) × (8)10-15(17) spesso mucronati. GAF presenti nei tessuti.
  10. Stropharia hornemannii (Fr.) S. Lundell & Nannf.; Regione Friuli Venezia Giulia, Val Pesarina (UD); Settembre 2014; Foto di Nicolò Parrino.
  11. Stropharia hornemannii (Fr.) S. Lundell & Nannf.; Regione Friuli Venezia Giulia, Piani di Vas - Rigolato (UD); Agosto 2014; Foto di Claudio Angelini.
  12. Stropharia hornemannii (Fr.) S. Lundell & Nannf.; Continente Europa; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
  13. Stropharia hornemannii (Fr.) S. Lundell & Nannf. 1934 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Foto e Descrizioni Cappello conico convesso, moderatamente espanso a maturazione, giallo brunastro, talora con riflessi violacei, viscido con tempo umido, cuticola ampiamente rivestita di residui velari fioccosi e bianchi, appendicolati al margine del pileo. Lamelle distanti, adnate, bianche all'esordio, grigio violacee a maturità, con filo concolore. Gambo slanciato, cilindrico e robusto, attenuato alla base, spesso ritorto, bianco in alto, concolore al pileo alla base, riccamente decorato con fiocchi, appressati in dense squamosità bianche all'esordio e poi crema a maturità. Anello bianco fioccoso e collocato all'apice del gambo, lievemente striato nella faccia superiore, evanescente a maturità. Carne bianca con odore e sapore miti, gradevoli. Stropharia tra le più grandi, si caratterizza per l'abbondanza di velo sul cappello e sul gambo, nasce gregaria, preferibilmente su detriti legnosi di latifoglie, in particolare suBetula spp., talvolta anche su conifere. Regione Marche; Ottobre 2005; Foto di Pietro Curti. Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Pietro Curti. Soggetti maturi con toni violacei nati sotto Picea abies (L.) H.Karst.
  14. Stropharia coronilla (Bull. : Fr.) Quél.; Regione Lombardia; Ottobre 2007; Aiuole cimitero Verdellino; Foto di Massimo Biraghi.
  15. Stropharia coronilla (Bull. : Fr.) Quél.; Regione Sardegna; Novembre 2008; Foto di Franco Sotgiu e descrizione di Giovanni Satta. Specie praticola molto tipica nel suo aspetto, presenta un anellino striato che si colora di violaceo con la caduta delle spore e le lamelle che diventano violette e non nere a maturazione. Particolare dell'anello striato
  16. Stropharia coronilla (Bull. : Fr.) Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Sinonimi Psilocybe coronilla (Bull.) Noordel. 1995 Descrizione Cappello all'esordio emisferico, a maturità appianato, con largo umbone ottuso, cuticola con cromatismi giallo ocra, più chiari al margine, percorsa da fini fibrille radiali, il pileo non presenta residui velari evidenti, tranne al margine dove a volte appare irregolarmente appendicolato, la cuticola spesso si dissocia in minute squamule. Lamelle discolori, con filo bianco, fimbriato, denticolato, per la maturazione delle spore le facce diventano tipicamente violette. Gambo biancastro, attenuato e con toni giallastri alla base. Anello posizionato in alto, nettamente striato nella faccia superiore e che si colora di violaceo per la caduta delle spore. Carne bianca o lievemente gialla, odore subnullo e sapore mite. Specie saprotrofa, praticola, cresce isolata o moderatamente gregaria, talvolta rinvenibile nelle dune sabbiose costiere, molto tipica nel suo aspetto generale cromatico e morfologico. Regione Marche; Novembre 2009; Foto di Pietro Curti.
  17. Stropharia caerulea Kreisel; Regione Umbria; Novembre 2012; Foto e descrizione di Mario Iannotti.
  18. Stropharia caerulea Kreisel; Regione Toscana; Novembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Sporata viola-bruna depositata sull'anellino fugace e sulla parte alta del gambo; anche i residui del velo che rimangono al margine del cappello sono fugaci. Cappello verde-blu, con la tipica decolorazione giallo-ocra che nell'esemplare di destra ha formato un disegno particolare.
  19. Stropharia caerulea Kreisel; Regione Toscana, Secchieta; Novembre 2009; Foto di Alessandro Francolini. Primo piano del cappello.
  20. Stropharia caerulea Kreisel; Regione Toscana, Secchieta; Ottobre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.
  21. Stropharia caerulea Kreisel; Regione Lombardia; Ottobre 2009; Foto di Massimo Mantovani. Stessi soggetti; Foto di Gianluigi Boerio.
  22. Stropharia caerulea Kreisel, Regione Abruzzo; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Si riconosce dalla simile Stropharia aeruginosa (Curt.: Fr.) Quél., per la mancanza di un anello ben definito e per il filo della lamella non discolore. Un particolare del filo delle lamelle.
  23. Stropharia caerulea Kreisel; Regione Umbria; Ottobre 2008; Foto di Tomaso Lezzi. Si distingua dalla simile Stropharia aeruginosa (Curt.: Fr.) Quél. per i colori del cappello più giallastri, il filo delle lamelle concolore e la mancanza di un anello persistente.
  24. Stropharia caerulea Kreisel; Regione Lazio; Ottobre 2008; Foto di Tomaso Lezzi. Dettaglio imenoforo e filo lamellare.
  25. Stropharia caerulea Kreisel; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2005; Foto di Gianni Bonini. Imenoforo.
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