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Archivio Micologico

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Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Ottobre 2007; Foto di Tomaso Lezzi. Particolare del cappello tomentoso.
  2. Inocybe heimii Bon; Regione Toscana; Novembre 2007; Foto di Federico Calledda.
  3. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Ottobre 2005; Foto di Tomaso Lezzi. Castelfusano, ritrovamento sotto Lecci, cappello con piccole scagliette, gambo peloso con un tipico anello feltrato. Particolare delle scagliette del cappello. Particolare del gambo con l'anello feltrato. Filo lamellare chiaro. Si notano i granelli di sabbia dell'ambiente retrodunale attaccati alla base del gambo.
  4. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Gianni Pilato.
  5. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Mauro Cittadini.
  6. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Mauro Cittadini.
  7. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav. 2019 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Mallocybe Sezione Terrigenae Sinonimi Inocybe heimii Bon 1984 Cappello Inizialmente convesso poi piano, depresso al centro, dove, col tempo umido, mostra una certa igrofaneità. Gambo Fusoide, fibrilloso, lanuginoso. Si riconosce facilmente per la presenza di un velo abbondante, cortiniforme ed appressato a maturità, nella zona anulare del gambo. Carne Con odore leggero, vagamente terroso. Habitat Molto comune e presente dalla riva del mare sino alla macchia ed alla lecceta. Spesso rinvenuta sotto od in prossimità di cespugli di Cistus incanus e Cistus salviaefolius. Commestibilità Velenosa, come tutte le Inocybe, responsabile della sindrome muscarinica. Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Mauro Cittadini.
  8. Inocybe grammata Quél.; Regione Lombardia; Parco di Monza; Novembre 2014; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Si riconosce abbastanza agevolmente sul campo per le colorazioni pileiche bianco sporco con riflessi lievemente ocracei oltre che per la presenza di residui del velo biancastro e il gambo sfumato di rosa. Microscopicamente presenta cistidi imeniali con cristalli di Ossalato di Calcio all'estremo apice e caulocistidi osservabili fin alla base del gambo e per le spore con gibbosità poco pronunciate. Microscopia Spore. N° Long. Larg. Q Moy 8,36 5,31 1,58 Min 7,16 4,68 1,37 Max 10,08 6,59 1,74 Media 8,20 5,22 1,60 N° Long. Larg. Q Moy 8,14 5,06 1,61 Min 7,07 4,37 1,44 Max 9,51 5,85 1,79 Media 8,11 5,08 1,61 Lxl: N = 31; dMd; (7,07)7,34-7,65-9,04(9,51) x (4,37)4,58-5,07-5,53(5,85 Qm = 1,61. Osservazione 400×. Osservazione 1000×. Cheilocistidi. N° Long. Larg. Moy 50,20 15,47 Min 40,35 12,64 Max 64,63 18,41 Osservazione 200×. Osservazione 400×. Osservazione 1000×. Pleurocistidi identici ai cheilocistidi. Osservazione a 400×. Caulocistidi apicali molto numerosi e con cellule caulinari (paracaulocistidi) un poco più lunghi dei cistidi imeniali. N° Long. Larg. Moy 65,80 15,78 Min 49,21 12,98 Max 78,25 18,87 Osservazione a 400×. Caulocistidi della base del gambo. Osservazione a 400×.
  9. Inocybe grammata Quél.; Regione Lombardia; Luglio 2006; Foto e commento di Federico Calledda. Cappello color nocciola chiaro con sfumature carnicine verso il margine con umbone leggermente pruinoso. Lamelle smarginate, adnate, di colore grigio/beige chiaro nei giovani esemplari poi bruno-olivaceo. Gambo pressochè concolore al cappello, pruinoso e con bulbo basale leggermente marginato. Carne biancastra o leggermente sfumata di carnicino, insapore e con odore appena acidulo (spermatico?).
  10. Inocybe grammata Quél.; Regione Lombardia; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi. Caulocistidi della parte apicale del gambo con paracistidi presenti, 40-60 × 10-16 µm. Osservazione 100×. Osservazione 200×. Osservazione 1000×. Caulocistidi metà gambo fino a 70-75 µm, con paracaulocistidi. Caulocistidi della base del gambo analoghi ai precenti. Osservazione 400×. Osservazione 1000×.
  11. Inocybe grammata Quél.; Regione Lombardia; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi. Microscopia Spore (8)9-10(11) × 6-7 µm, gibbose-angolose con protuberanze poco accentuate. Filo lamellare 400×. Osservazione 1000×, Cheilocistidi 40-60 × 12-20 µm, parete fino a 4-5 µm, generalmente fusiformi con cristalli all'apice negli elementi emergenti dal filo lamellare. Pleurocistidi generalmente analoghi ai cheilocistidi, o debolmente più stretti (16 µm).
  12. Inocybe grammata Quél. 1880 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Marginatae Sottosezione Oblectabiles Sinonimi Astrosporina grammata (Quél.) Lebedona 1949 Etimologia Dal Greco Grammé = linea, segno, per il disegno del cappello. Cappello Di piccole-medie dimensioni, conico-campanulato nei giovani esemplari, poi piano convesso, moderatamente appianato in vetustà, presenza di un umbone ottuso. Superficie pileica generalmente liscia, specie nella zona discale, finemente fibrillosa altrove, leggermente rimosa al margine con l'età, colorazioni su toni bianco-grigiastri, grigio-beige chiaro, nocciola chiaro, con sfumature rosate (carnicine), ricoperta inizialmente da un velo bianco-grigiastro, più evidente al disco. Imenoforo Lamelle adnate o leggermente decorrenti per dentino, sinuose-smarginate, più o meno ventricose, mediamente larghe e abbastanza fitte, di colore bianco sporco nei giovani basidiomi, poi su toni grigio-beige, infine ocracee a maturazione, filo intero da biancastro a concolore. Gambo Cilindrico con la base teminante con un bulbo a volte marginato, superficie interamente pruinosa, liscio o percorso da leggere striature longitudinali, di colore biancastro in gioventù, poi su tonalità ocra-rosate, subconcolore al cappello in maturazione. Carne Biancastra, concolore alla superficie, odore subspermatico, un poco rafanoide, sapore inizialmente mite, poi acidulo-astrigente, un poco amarognolo. Habitat Ritrovata in un parco pubblico tra l'erba e foglie spezzettate in zona umida e muscosa sotto latifoglia, precisamente ai bordi di un filare di Carpino e Quercia sp. (cultivar). In letteratura viene data come fruttificante sia sotto conifere che latifoglie. Microscopia Spore (8)9-10(11) × 6-7 µm, gibbose-angolose con protuberanze poco accentuate. Basidi banali, tetrasporici. Cheilocistidi 40-60 × 12-20 µm, parete fino a 4-5 µm, generalmente fusiformi con cristalli all'apice negli elementi emergenti dal filo lamellare. Pleurocistidi generalmente analoghi ai cheilocistidi o più stretti (16 µm) Caulocistidi 40-60 (75) × 10-16 µm, presenti su tutta la lunghezza del gambo frammisti a paracistidi. Commestibilità e Tossicità Tossica, provoca sindrome muscarinica Osservazioni Inocybe grammata è specie riconoscibile sul campo per via della presenza di velo biancastro che, specie in gioventù, è ben osservabile sul cappello, per le tonalità pileiche da bianco sporco a ocra chiaro sempre con sfumature rosate e la base del gambo provvista di un bulbo ben evidenziato, a volte anche marginato. Microscopicamente osserviamo una conformazione sporale con gibbosità poco pronunciata, la presenza di caulocistidi su tutta la lunghezza del gambo frammisti a paracaulocistidi, osservabili specialmente dalla metà gambo verso la base. In letteratura è stata descritta un'entità molto simile in terra Americana sotto il taxa di Inocybe albodisca Peck (1897), entità considerata da alcuni Autori, tra cui Vauras (1997), come sinonimo posteriore. Altri Autori specialisti, tra cui M. Bon (1998) e Moénne Loccoz et al (1990) la ritengono specie a sè stante per via delle spore più piccole e per l'assenza di tonalità rosate. Nella Micologia contemporanea E. Ferrari (2006) i molteplici aspetti con cui si presenta Inocybe grammata, peculiarità che troverebbero corretta la sinonimia con la specie di Peck, con l'alternativa di possibili forme ascritte. Specie simili Tra le specie con colorazioni pileiche simili troviamo in letteratura Inocybe olida Maire, macroscopicamente identificabile per l'assenza di velo evidente sul cappello, colorazioni pileiche su toni ocra più carico, gambo completamente bruno-ocraceo a maturazione, odore mielato-floreale, quindi non spermatico o rafanoide. Microscopicamente presenta spore con tubercoli evidenti, assenza di paracistidi. Inocybe umbratica Quél. ha colorazioni pileiche bianco puro, solo in maturazione appena sporcate di giallognolo-ocra chiaro, assenza di velo evidente, lamelle biancastre, gambo di aspetto ceraceo. Microscopicamente si differenzia per le spore più piccole con protuberanze evidenti, oltre che per i cistidi imeniali più corti e con parete molto spessa. Inocybe obsoleta Romagnesi = Inocybe fastigiata fo. argentata Kühner (1956) = Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm., quest'ultimo taxa prioritario secondo il riferimento tassonomico adottato per questo Genere (Cabi-Index Fungorum), possiede un portamento più esile, cappello con margine rimoso e microscopicamente diversa per via delle spore liscie. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous-genre Clypeus Britz. = Genre AstrosporinaSchroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi[/i]. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. MARCHETTI M & FRANCHI P., 2005. Studi sul Genere Inocybe. II. Le raccolte di Vinchiaturo (CB). Pagine di Micologia n. 23. Atti del 54° Comitato Scientifico Nazionale A.M.B., Sessione autunnale, Vinchiaturo (CB) Centro Studi Micologici. MOÈNNE-LOCCOZ, P., POIRIER, J. & REUMAX, 1990. Inocybes critiquables et critiqués. Fungorum rariorum icones colorate. Pars XIX: 3-55. Ed. Cramer, J., Stuttgart-Berlin. STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. VAURAS, J., 1997. Finnish records on the genus Inocybe (Agaricales). Three new species and I. grammata. Karstenia 37: 35-56. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Filago, parco del basso corso del Brembo; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi.
  13. Inocybe godeyi Gillet; Regione Lazio; Dicembre 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Una delle poche Inocybe facilmente riconoscibili macroscopicamente grazie al suo carattere dell'arrossamento. Particolare dell'arrossamento sul cappello. Particolare delle lamelle. Particolare della base del gambo.
  14. Inocybe godeyi Gillet; Regione Lazio; Novembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Una Inocybe arrossante.
  15. Inocybe godeyi Gillet; Regione Lazio; Dicembre 2008; Foto di Mauro Cittadini.
  16. Inocybe godeyi Gillet; Regione Lombardia; Giugno 2008; Foto di Federico Calledda.
  17. Inocybe godeyi Gillet 1876 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Inocybe Sezione Laticiferae Serie Haemacta Sinonimi Inocyve godeyi var. rufescens Cooke 1909 Inocybe rickenii Kallenb. 1921 Etimologia Da nome proprio. Cappello Di piccole medie dimensioni (1,5 -3,5 cm), inizialmente conico-campanulato, presto convesso, infine piano, con presenza di un umbone generalmente ben pronunciato, ma a volte anche poco evidente. Superficie pileica di aspetto compatto in gioventù, sviluppandosi decorata da piccole squame che partono da circa metà raggio, margine inizialmente regolare e leggermente involuto nei giovani esemplari, disteso o leggermente inflesso in vetustà. Colorazioni su tonalità crema-fulvo, beige con sfumature aranciate che con il tempo diventano fulvo rossastre, arrossano evidentemente alla manipolazione o per l'età. Lamelle Mediamente fitte, intramezzate da numerose lamellule di lunghezza variabile, abbastanza larghe, ventricose, adnate al gambo o appena uncinate. Di colore inizialmente biancastre, ocra-bruno chiaro a maturazione, filo più chiaro e finemente eroso, si macchiano di rossastro al tocco. Gambo Generalmente cilindrico, appena ricurvo verso la base, terminante con un bulbo marginato, ricoperto per tutta la sua lunghezza da una moderata pruinosità; biancastro in gioventù, poi ocra-fulvastro, subconcolre al cappello, rimane una fascia biancastra vicino all'inserzione con il cappello, arrossa intensamente al minimo contatto e per vetustà. Carne Abbastanza compatta, da biancastra a arrossante più o meno intensamente alla sezione, fibrosa, sopratutto nel gambo. Odore spermatico o leggermente di muffa. Habitat Fruttifica in gruppetti, raramente isolato, dalla fine primavera a tutto autunno sotto latifoglia prediligendo i terreni con matrice calcarea. Specie localmente comune ma poco distribuita nella nostra penisola. Microscopia Spore 10-13(15) × 6-7 µm, da subagmidaliformi ad ellissoidali, spesso con apice ogivale strettamente conico. Basidi banali, clavati. Cistidi imeniali 45-75 × 12-26 µm, fusiformi, subfusiformi , ventricosi, subovati, pareti larghe 1,5-2,5 µm, spesso con evidenti cristalli di Ossalato di calcio. (muricati). Caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo, generalmente più piccoli dei cistidi imeniali. Paracistidi e paracaulocistidi generalmente clavati. Commestibilità e tossicità Tossica, come tutto il genere Inocybe è ritenuta responsabile della Sindrome Muscarinica. Osservazioni Inocybe godeyi è una delle poche rappresentanti di questo genere che è possibile riconoscere sul campo, caratteristiche fondamentali per la sua delimitazione sono le colorazioni pileiche ocra-fulvastre con riflessi aranciati, il marcato arrossamento di tutto il basidioma, il gambo che termina con un evidente bulbo marginato e le lamelle con filo eroso e biancastro. Specie simili Si può confondere ad una prima analisi superficiale con altre Inocybe arrossanti: Inocybe pudica Kühn. macroscopicamene presenta un basiodioma con colorazioni da biancastre a crema chiaro, il gambo, biancastro, appena ingrossato verso la base (pseudobulboso). Microscopicamente evidenzia caulocistidi esclusivamente sommitali. Inocybe patouillardii Bres. si riconosce macroscopicamente per le grandi dimensioni, la superficie del cappello di aspetto rimoso, il gambo cilindrico con base regolare o solo leggermente allargata e sopratutto per l'odore fruttato o floreale, un poco acidulo in vecchiaia. Microscopicamente evidenzia cistidi imeniali per lo più cilindrici o subclavati e privi di cristalli di Ossalato di calcio e proprio per queste caratteristiche è inserita nel sottogenere Inosperma, sezione Rimosae, sottosezione Rimosinae. Bibliografia ALESSIO, C.L. & REBAUDENGO E., 1980. Inocybe, in G. Bresadola. Iconographia Mycologica. Vol. 29. Trento. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 2ème Partie: sous-genre Inocybe = Inocybium (Earle) Singer. Documents Mycologiques 27, 108: 1-77. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 1ère Partie: sous-genre Inosperma Kühner. Documents Mycologiques 27, 105: 1-51. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. 1. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of SubgenusInocybe.Persoonia. Suppl. Vol. 3. Rijksherbarium. Dfl. 109., Leiden. STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Boschetto planiziale del basso corso del fiume Brembo, Osio Sotto; Maggio 2010; Foto di Massimo Mantovani . Foto di Massimo Biraghi. Foto di Massimo Biraghi. Particolare del bulbo marginato. Foto di Angelo Mariani. Particolare delle lamelle. Microscopia Foto e osservazioni di Angelo Mariani. Spore 10-13(15) × 6-7 µm, da subagmidaliformi ad ellissoidali, spesso con apice ogivale strettamente conico. Cistidi imeniali 45-75 × 12-26 µm, fusiformi, subfusiformi , ventricosi, subovati, pareti larghe 1,5-2,5 µm, spesso con evidenti cristalli di Ossalato di calcio. (muricati), cheilocistidi, numerosi sul filo lamellare. Visione dei cheilocistidi e pleurocistidi 400×. Cistidi imeniali 45-75 × 12-26 µm, fusiformi, subfusiformi , ventricosi, subovati, pareti larghe 1,5-2,5 µm, spesso con evidenti cristalli di Ossalato di calcio. (muricati). Cheilocistidi numerosi sul filo lamellare. Si sono osservati alcuni cheilocistidi più lunghi della norma. Pleurocistidi analoghi ai cheilocistidi. Caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo.
  18. Inocybe glabrodisca P.D. Orton 1960 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Cortinatae Sottosezione Napipedinae Descrizione Cappello di piccole medie dimensioni, inizialmente subgloboso-campanulato, poi convesso, infine appianato e con un largo umbone ottuso. La superficie pileica si presenta liscia, di aspetto compatto al disco, in maturazione tende a diventare leggermente rimosa per la lacerazione dei tessuti in prossimità del margine. Colorazioni pileiche ocra-brunastre, bruno scuro al disco dove si possono intravedere i residui della cortina biancastra, schiarente verso il margine. Lamelle da adnate a subdecorrenti, mediamente fitte, di colore inizialmente biancastre, poi crema-ocracee, filo concolore, più chiaro in vecchiaia. Gambo slanciato, cilindrico o appena ricurvo alla base, generalmente appena allargato o sub-bulboso, pruinoso all'apice, fibrilloso altrove, di colore bianco sporco in gioventù, diventa ocraceo in età adulta. Carne fibrosa, biancastra o leggermente crema nella parte corticale del gambo, odore leggermente spermatico. Microscopia Spore 7,34-9,43 × 5,06-6,90 µm, in media 8,44 × 5,79 µm, nodose con protuberanze arrotondate e ben evidenziate. Basidi, banali, clavati, tetrasporici. Cheilocistidi (50) 60-70 (80) × (14) 15-20 (25) collo 7-9 (12) µm. Parete spessa 1,2-2,10 µm. da subfusiformi a lageniformi con a volte il ventre allargato, presenza o non di cristalli di Ossalato di Calcio. Pleurocistidi (50) 60-80 (90) × (12) 14-18 (20) µm collo 7-10 (11) µm. in maggior parte fusiformi, a volte con ventre allargato ma non così spesso come nei cheilocistidi. Presenza di abbondanti paracistidi subglobulosi o piriformi. Caulocistidi assenti o sostituiti da peli cistidiali allargati alla base. Giunti a Fibbia presenti in tutte le strutture. Commestibilità/Tossicità Tossico, responsabile della Sindrome muscarinica. Osservazioni Specie poco comune se non addirittura rara e spesso assoggettata a Inocybe decemgibbosa, ben descritta da M. Cervini nel Bollettino Gruppo MIcologico G. Bresadola (2006) e illustrata da E. Ferrari nella collana Fungi non delineati pars XXXIV-XXXV-XXXVI - Inocybe alpine e subalpine (2006) si differenzia macroscopicamente per il gambo slanciato, la presenza di una cortina, se pur effimera, la superficie del gambo con superficie fibrillosa, la base da subclavata a leggermente bulbosa e quindi mai bulbosa-marginata, il gambo senza nessuna tonalità rosata, inizialmente biancastro, ocraceo in maturazione. Microscopicamente le spore sono più piccole e i caulocistidi sono assenti o sostituiti da peli con apice a volte ingrossato. Nella stessa sezione troviamo Inocybe striata Bresadola, molto simile morfologicamente, ma diversa per tipologia di habitat pressochè montano e sotto aghifoglia, oltre che per le colorazioni pileiche bruno-rossastre ed per avere un umbone sub-acuto marcato. Inocybe umbrina Bresadola, anch'essa con habitat preferenziale sotto le conifere montane, presenta un gambo colorato già in fase giovanile e con la base terminante con un bulbillo tondeggiante e biancastro, le spore sono angolose con gibbosità poco evidenti. Regione Lombardia; Novembre 2012; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Pianura padana, boschetto con prevalenza di Quercia, Olmo, Carpino, Pioppo, crescita singola o composta da due-tre esemplari. Microscopia Spore; osservazione a 40×. Osservazione a 100×. Basidi tetrasporici. Cheilocistidi. Osservazione 40×. Pleurocistidi.
  19. Inocybe geophylla var. lilacina Gillet; Regione Lombardia; Parco di Monza; Novembre 2014. Foto di Massimo Biraghi.
  20. Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) Kummer; Regione Lombardia, località Lenna; Foto di Massimo Biraghi. In bosco di Abete Rosso.
  21. Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) Kummer; Regione Lombardia, località Aprica; Settembre 2014; Foto di Massimo Biraghi. Bosco di Abete rosso, 1300 m s.l.m.
  22. Inocybe geophylla var. lilacina Gillet;Regione Abruzzo; Ottobre 2014; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2014 - Rivisondoli.
  23. Inocybe geophylla var. geophylla Gillet; Regione Lazio, Itri (LT), località Campello; Dicembre 2014; Foto e microscopia di Enzo Orgera. Microscopia Spore media 8,4 × 4,8 µm, amigdaliformi, lisce. Basidio a campione 29 µm di lunghezza, banali, clavati, tetrasporici. Cheilocistidi e Pleurocistidi abbondanti, fusiformi, ventricosi, muricati, misura campione 41 × 18,6 × 10,6 (collo) µm, parete 1,7 µm, giallastra con Rosso Congo ammoniacale. Caulocistidi non esaminati. GAF presenti. Spore in acqua 400× Cheilocistidi in Rosso Congo 400× Cheilocistidi in Rosso Congo 1000× Basidi in Rosso Congo 1000×
  24. Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) Kummer; Regione Lombardia, Parco Nord, Milano; Ottobre 2013; Foto di Marco Barbanera. Sotto Pioppo nero e Carpino bianco.
  25. Inocybe geophylla var. lilacina Gillet; Regione Lombardia, Porto d'Adda; Ottobre 2013; Foto di Angelo Mariani. Nel prato con presenza di Pioppo.
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