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Archivio Micologico

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  1. Lactarius alpinus Peck; Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  2. Lactarius alpinus Peck; Regione Trentino; Estate 2007; Foto e commento Piero Curti. Alcuni ritrovamenti a metà della salita di Val Maggiore in una palude con Ontani e Sfagno.
  3. Lactarius alpinus Peck; Regione Lombardia; Foto e commento di Massimo Mantovani. Valle Belviso - Sondrio, alt.ne 1500 m s. l. m., trovato in una radura a prato e sfagno, molto umida e paludosa con presenza di Alnus viridis e Abete rosso. Piccolo fungo con pileo 15-30 mm, molto fragile, depresso, orlo sottile irregolare. Colore albicocca in maniera non uniforme, con parti leggermente più chiare. La superfice appare feltrata e ricoperta da fine pruinosità come a formare piccole "granulazioni". Lamelle leggermente decorrenti sul gambo, poco spesse, spaziate e intercalate da numerose lamellule disuguali, forcate al margine e concolori al pileo. Gambo cilindrico, leggermente pruinoso nei giovani esemplari, concolore al pileo o appena appena più chiaro. Carne bianca, acre alla masticazione. Latice bianco e non virante, piccante all'assaggio e addirittura bruciante dopo pochi minuti La micro di questa raccolta ha confermato l'ipotesi macroscopica.
  4. Lactarius alpinus Peck 1875 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Lactarius Sezione Colorati Sinonimi Lactarius subalpinus Kühner 1928 Lactarius pusillus Bresadola 1929 Lactarius Kühneri Josserand 1952 Lactarius alpigens Kühner 1953 Lactarius luteus ss. Neuhoff 1956 Cappello 1-4 cm, piano, disteso e infine imbutiforme a maturazione, spesso con una piccola papilla, un poco più scura, al centro. Cuticola di aspetto grinzoso-granuloso, ciò è dovuto dalla presenza di fitte e fini squamosità riunite in ciuffetti appressati, mai sporgenti. Superficie priva di zonature evidenti, asciutta con tempo secco, un poco viscida con l'umidità. Color giallo-arancio, simile all'albicocca, leggermente più chiaro al margine che, negli esemplari giovani, appare un po' involuto. Lamelle Non molto fitte, sottili, leggermente decorrenti al gambo, un po' arcuate, forcate, intercalate da numerose lamellule disuguali. Biancastre-crema, crema-gialline. Gambo Cilindrico, slanciato, spesso ricurvo, a volte eccentrico, cavo già all'esordio, pertanto fragile. Superficie pruinosa, subconcolore al cappello, ingrigente se troppo imbibita. Carne Poco soda, cedevole nel gambo, biancastra-crema. Odore leggero, più pronunciato dopo qualche ora dalla raccolta, come fruttato. Sapore mite poi acre. Latice Abbondante, fluido, bianco ed immutabile. Sapore mite, poi acre dopo qualche istante. Habitat Cresce in luoghi molto umidi, spesso acquitrinosi, tra l'erba o negli sfagni in presenza di Alnus viridis (Ontano verde). Si tratta infatti di una specie esclusiva di questa essenza. Commestibilità o Tossicità Commestibilità ignota. Non ci sono studi in letteratura riguardo a eventuali sindromi causate da questa specie. Osservazioni Specie caratterizzata da piccole dimensioni, dal pileo feltrato color albicocca, dalle lamelle non molto fitte, dal latice bianco ed immutabile, acre dopo qualche istante, dal gambo pruinoso e slanciato e dall'habitat caratteristico. Specie simili All'interno della sezione Colorati non ci sono specie che possiedono caratteri macroscopici riconducibili a questo Lactarius. Associato ad Alnus viridiscresce Lactarius lepidotus, di piccole dimensioni e di color bruno-grigiastro. Gli altri rappresentanti della sezione hanno differente ecologia, cromatismi e spesso odori particolari. Sotto Alnus spp. cresce Lactarius lilacinus, dal pileo, rosato-vinoso, coperto da squamette appressate. Lactarius glyciosmuscresce sotto Betula spp., ha colorazioni grigio-chiare (spesso con lievi sfumature carnicine) e netto odore di cocco. Anche il Lactarius mammosus ha tale sentore ma è di taglia media, ha un cappello grigio-brunastro, superficie feltrata e cresce sotto conifere. Lactarius helvus cresce in zone umide nei boschi di Picea abies e Pinus sylvestris, ha la superficie pileica feltrata, color camoscio, latice acquoso e trasparente ed ha odore di cicoria tostata.Lactarius rufus ha portamento più massiccio, è di taglia media, ha cappello e gambo rosso mattone e cresce nei boschi di Abete. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo e Marco Mantovani - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Lactarius alpinus Peck; Regione Lombardia; Agosto 2009; Foto Federico Calledda. Foto di Massimo Biraghi. Particolare del pileo in cui si evidenzia la marcata rugosità. Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Mantovani. In evidenza la feltratura appressata del pileo e il latice bianco.
  5. Lactarius albocarneus Britzelm.; Regione Valle d'Aosta; Agosto 2014; Foto di Gianluigi Boerio. Bosco di Abete bianco con presenza sporadica di Pioppo, Ontano e Abete rosso a 1600 m, sapore bruciante e cuticola glutinosa.
  6. Lactarius albocarneus Britzelm.; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto di Mario Iannotti.
  7. Lactarius albocarneus Britzelm.; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Massimo Mantovani.
  8. Lactarius albocarneus Britzelm.; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Federico Calledda. Il sapore del latice di questa specie risulta acre, bruciante dopo qualche secondo dall'assaggio, e presenta una componente di menta fredda piuttosto rilevante.
  9. Lactarius albocarneus Britzelm. 1895 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Lactarius dal pileo glutinoso, con tonalità sabbia su cui sono percepibili sfumature rosa e grigie, latice bianco che diventa grigio asciugando sulle lamelle. Superficie del cappello finemente rugolosa, margine del pileo involuto con zona discale depressa, lamelle poco decorrenti, odore fruttato, sapore moderatamente acre. Cresce in zone umide sotto conifere. Regione Trentino, Valmaggiore; Agosto 2008; Foto di Luca Mistè e commento di Pietro Curti.
  10. Lactarius acris (Bolton : Fr.) Gray; Regione Lombardia, Mandello del Lario (LC); Settembre 2014; Foto di Marco Barbanera. Viraggio del latice al rosa corallo dopo pochi minuti. Il latice vira anche se isolato su carta.
  11. Lactarius acris (Bolton : Fr.) Gray; Regione Emilia Romagna; Luglio 2014; Foto Gianluigi Boerio. Il latice vira al rosa corallo molto rapidamente, anche isolato. Bosco di Faggio, Appennino piacentino 1200 m s.l.m. circa.
  12. Lactarius acris (Bolton : Fr.) Gray; Regione Emilia Romagna; Luglio 2014; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Microscopia Spore. N° Long. Larg. Q Moy 7,50 6,25 1,21 Min 6,64 5,17 1,07 Max 8,73 7,42 1,35 Media 7,47 6,10 1,20 Lxl: N = 16; dMd; (6,64)6,64-7,165-8,50(8,73) x (5,17)5,23-6,04-7,36(7,42) Qm = 1,21
  13. Lactarius acris (Bolton : Fr.) Gray; Regione Lombardia; Settembre 2012; Foto e commento di Gianluigi Boerio. Bosco misto con Faggio e Abete bianco e rosso. Specie non molto frequente e non ovunque diffusa. Dettaglio del latice virante piuttosto rapidamente al rosa corallo (rosa dentifricio) anche isolato dalle lamelle e della cuticola viscida, unica specie della Sezione Plinthogali in Europa con tali peculiarità.
  14. Lactarius acris (Bolton : Fr.) Gray; Regione Lombardia, Schilpario; Agosto 2010; Foto e commento di Massimo Mantovani. Dopo dieci secondi il latice si presenta su tinte rosa-corallo. Il viraggio del latice di questa specie è il più veloce della sezione Plinthogalus. Questo, unito al fatto che il viraggio avviene anche se isolato dal fungo, permette un facile riconoscimento già sul campo.
  15. Lactarius acris (Bolton : Fr.) Gray; Anno 2004; Foto di Claudio Angelini.
  16. Lactarius acris (Bolton : Fr.) Gray; Regione Lombardia, Monte Albenza (BG); Luglio 2005; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20050729-14) Gruppo con sezione.
  17. Lactarius acris (Bolton : Fr.) Gray 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Latice che diventa velocemente rosa corallo, anche se isolato su carta, caratteristica distintiva in tutta la sezione Plinthogalus, sapore acre. Regione Lazio; Agosto 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Il latice che diventa velocemente rosa all'aria. Il latice che diventa rosa anche se isolato su carta.
  18. Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Lombardia; Ottobre 2012; Foto e descrizione di Massimo Mantovani. Bosco misto di Ostrya carpinofolia e Quercus sp. La colorazione giallo ocracea, spesso a chiazze, le lamelle rosate e molto anostomosate negli esemplari tipici permettono la determinazione già sul campo. Spesso si osserva la crescita in esemplari fascicolati e in radure aperte. Eventuali dubbi possono presentarsi se si pensa a Lactarius zonarius e Lactarius evosmus, ma la presenza di basidi bisporici nella specie presentata è un ottimo carattere distintivo.
  19. Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Toscana; Ottobre 2010; Foto di Gianluigi Boerio.
  20. Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Liguria; Luglio 2009; Foto di Gianluigi Boerio. In radura erbosa in prossimità di quercia a 950 m s.l.m., crescita quasi cespitosa. Dettaglio delle lamelle tipicamente anastomizzate all'attaccatura del gambo e di color carnicino-rosate.
  21. Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Campania; Agosto 2005; Foto di Felice Di Palma. Tipico dei boschi di latifoglia, l'esemplare in foto è stato ritrovato sotto Castagno, si riconosce per le lamelle molto spaziate, anastomizzate presso il gambo, di colore crema-rosate e per il latice bianco immutabile, abbondante e di sapore acre bruciante. Potrebbe confondersi con Lactarius zonarius, che però ha lamelle più serrate, senza toni rosati e che non presentano anastomosi così evidenti all'intersezione con il gambo. Il latice è meno acre. Sezione Anastomosi.
  22. Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Lombardia; Agosto 2010; Foto di Massimo Mantovani.
  23. Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Toscana; Settembre 2005; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Sotto Castagno, zonatura su tutto il cappello, latice bianco immutabile decisamente piccante. Particolare delle lamelle. Latice bianco, lamelle forcate e anastomosate vicino all'attaccatura col gambo, accenni di scrobicoli sul gambo.
  24. Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Emilia Romagna; Agosto 2005; Foto di Massimo Biraghi. Altro scatto.
  25. Lactarius acerrimus Britzelm. 1893 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Regione Lombardia, Lago di Endine; Settembre 2011; Foto e microscopia di Gianluigi Boerio. Microscopia Spore ampiamente elissoidi con ornamentazioni alte sino 1,5 µm amiloidi, di grosse dimensioni seppur molto variabili (9,5-13,5 × 8-11 µm), non reticolate. Basidi bisporici e numerosi cheilocistidi piuttosto stretti, affusolati e spesso strangolati all'apice. Basidi e cistidi.
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