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Archivio Micologico

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  1. Hygrophorus persoonii Arnolds; Regione Sardegna, Monte Arci; Gennaio 2007; Foto di Franco Sotgiu.
  2. Hygrophorus persoonii Arnolds; Regione Marche; Anno 2006; Foto di Pietro Curti. Un mucillaginoso dell'area mediterranea, viscido in ogni settore.
  3. Hygrophorus persoonii Arnolds; Regione Lombardia, Parco del Ticino; Foto di Emilio Pini.
  4. Hygrophorus persoonii Arnolds; Regione Marche; Anno 2004; Foto di Pietro Curti.
  5. Hygrophorus persoonii Arnolds; Regione Marche; Anno 2004; Foto di Pietro Curti.
  6. Hygrophorus persoonii Arnolds; Regione Marche; Anno 2004; Foto di Pietro Curti. Cresce a folti gruppi nel tardo autunno, stupisce il candore delle lamelle contrastato dal brunastro del cappello e da un gambo con tonalità brune, anche se lascia in alto un ampia zona candida e fioccosa.
  7. Hygrophorus persoonii Arnolds 1979 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Genere Hygrophorus Sezione Olivaceoumbrini Sinonimi Hygrophorus dichrous Kükner & Romagnesi - (Non Hygrophorus dichrous Hongo). 1953 Hygrophorus dichrous var. fuscovinosus (M. Bon) è sinonimo della varietà Hygrophorus persoonii, var. fuscovinosus (M.Bon) M.Bon 1975 Etimologia Hygrophorus: dal greco hugros (umido) e fero (io porto) = portatore d' acqua. persoonii: latinizzazione di nome proprio in onore del grande micologo C.H. Persoon. Cappello 3-7(8) cm, da emisferico e appena conico a convesso-espanso con umbone centrale, largo e ottuso; il margine è inizialmente involuto e chiuso sul gambo, poi espanso. Tutto il cappello è ricoperto da uno spesso glutine, soprattutto al centro; la superficie è liscia, fibrillosa e striata, dai colori bruni, grigio fuligginosi, olivastri, che, con l'età, tendono a schiarirsi verso il margine; il glutine reagisce al blu-verdastro in presenza di ammoniaca o idrossido di potassio. Imenoforo Le lamelle sono adnate o appena decorrenti, arcuate, ceracee, larghe e rade, di colore biancastro grigio con qualche lieve riflesso carnicino-olivastro. Gambo 5-12 × 0,5-1,5 cm, di forma cilindrica appena obesa, un po' attenuato alla base, pieno e poco fistoloso in età, a volte subradicante; la superfice del gambo è ricoperta da uno spesso glutine a macchie o pseudo cercini bruni, grigio-olivastri, a partire dalla base e fino a circa 1 cm dall'apice, dove forma uno pseudoanello; la parte superiore del gambo appare assottigliata, bianca e fioccosa, e la base è spesso macchiata di giallo ruggine. Carne Compatta in gioventù, poi diventa leggermente spugnosa e un po' fibrosa nel gambo, con debole odore indefinito e sapore tenue, gradevole, anche dolciastro. Habitat Cresce soprattutto in associazione alla Quercia e, nei paesi nordici, anche ai Faggi. Microscopia : Spore 9-12 (13,5) × 6,5-7,5 (8) µm ovoidali, lisce, con apicolo grosso e basso. Basidi claviformi, 60-75 × 8-11 µm. Epicute glutinosa, con ife 3-4,5 µm. Commestibilità e Tossicità Si tratta di un discreto fungo commestibile, ma poco considerato a causa della sua viscosità. Specie simili Gli è molto simile Hygrophorus olivaceoalbus (Fries: Fries) Fries, che macroscopicamente ha dimensioni più ridotte con cappello 2-3,5 cm, gambo 10-15 × 0,5-0,8 cm; la carne del cappello è sottilissima e quasi inesistente, inodore e insapore, le lamelle sono un po' anastomosate sul fondo mentre il gambo diventa presto cavo, l'habitat di crescita è in associazione a Abete rosso (Picea abies), tra il muschio e gli aghi. Hygrophorus latitabundus Britzelmayr, con taglia nettamente superiore e robusta, ha cappello 5-10(15) cm, carnoso e con colorazioni più tenui, gambo 6-13 × 1,5-3(6) cm, con abbondante glutine, colorato solo in età, carne inodore e insapore spessa e soda. Cresce esclusivamente in associazione a Pini (Pinus nigra o Pinus pinea). Sul gambo si ha una reazione al KOH giallo limone in alto, giallo-arancio e poi bruno cioccolato alla base. Osservazioni Tra le Hygrophoraceae, per avere una sicura ipotesi determinativa, spesso occorre effettuare delle reazioni chimiche: 1) con NaOH (Idrossido di Sodio) si hanno le seguenti reazioni: Hygrophorus latitabundus = giallo-ocraceo nel gambo; Hygrophorus olivaceoalbus = rosso-arancio nel gambo; 2) con NH3 (Ammoniaca) si ha la seguente reazione: Hygrophorus persoonii = verde sul cappello. Talvolta, dopo intense pioggie, perde tutto il glutine, il cappello schiarisce e il gambo appare bianco sporco. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Umbria; Novembre 2012; Foto di Stefano Rocchi.
  8. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Umbria; Novembre 2013; Foto di Mario Iannotti. Particolare delle lamelle con toni rosati, intervenate, anastomosate, gambo molto infisso nel terreno, a volte decorato da cercini concolore, si assottiglia verso la base, spesso appuntita e ricurva, carne dal caratteristico odore di latte bollito.
  9. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Marche; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti.
  10. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Marche; Ottobre 2010; Foto di Pietro Curti. Gambo, lamelle e pileo.
  11. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Toscana; Novembre 2012; Foto di Nicolò Parrino.
  12. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Toscana; Novembre 2012; Foto e commento di Alessandro Francolini. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 198: “Cresce gregario nei boschi di latifoglie, soprattutto querceti, in autunno anche inoltrato. Commestibile apprezzato, molto carnoso e quindi di grande resa, si distingue per l’odore molto particolare, come di latte bollito. Si tratta di una specie a grande diffusione nei boschi centro meridionali, sicuramente tra le più semplici da individuare e senza rischi seri di confusione con specie simili. La sua raccolta deve essere quasi immediata, in prossimità dell’esordio, poiché si tratta di un fungo precocemente invaso dalle larve.” Si potrebbe confondere con l' Hygrophorus penarius var. barbatulus (Becker) M. Bon di cui parla la letteratura; ma quest'ultimo è tipico esclusivamente delle faggete e, da giovane, ha il margine del cappello pubescente. Imenoforo. Particolare delle lamelle anastomosate.
  13. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi.
  14. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Emilia Romagna; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
  15. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Emilia Romagna; Novembre 2009; Foto di Gianni Bonini.
  16. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Basilicata; Ottobre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  17. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2010; Foto di Nicolò Parrino.
  18. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Marche; Novembre 2006; Foto di Pietro Curti.
  19. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Marche; Ottobre 2006; Foto di Pietro Curti. Due scatti per un fungo dal singolare odore di latte bollito, Hygrophorus penarius.
  20. Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Toscna; Anno 2004; Foto di Emilio Pini.
  21. Hygrophorus penarius var. penarius Fr. 1836 Tassonomia (M. Candusso, Hygrophorus, Fungi europaei, vol VI) Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Genere Hygrophorus Sezione Hygrophorus Sottosezione Pallidini Nome italiano Lardaiolo bianco. Nome inglese Fawn Wax Cap. Etimologia Hygrophorus, dal greco hugros = umido e fero = io porto, portatore d' acqua. penarius, dal latino penaria era la cella delle provvigioni, con riferimento alla ottima commestibilità. Cappello 2-13(20) cm, da emisferico a campanulato, convesso, piano, depresso, con umbone ottuso e margine involuto eccedente e frastagliato; cuticola liscia asciutta, ma leggermente viscida se umida, finemente fibrillosa e vellutata, crema-ocraceo al disco, schiarente progressivamente verso il bordo fino a bianco avorio. Imenoforo Imenoforo costituito da lamelle adnate o sub-decorrenti, spesse, sinuose, basse e spaziate, venoso congiunte, color crema avorio con superficie rugosa. Gambo 5-9 × 1-3 cm, sub-cilindrico conico, sempre attenuato alla base. Sodo, pieno e poi cavo, fibrilloso ed asciutto, appena viscido con tempo umido; su fondo crema-giallastro si notano delle piccole squamule ocracee. Carne Soda e consistente di colore bianco-crema un po' ocraceo alla base; sapore nullo, talvolta appena amarognolo; odore grato, fungino: a volte, sfregando le lamelle, percepisce odore di latte bollito, burro. Habitat Boschi di latifoglie soprattutto querceti, in autunno anche inoltrato. Microscopia Giunti a fibbia presenti su tutto il carpoforo; spore liscie, ellittiche-ovoidali 6-9 × 4-5,5 µm mono guttulate e con grande apicolo; basidi 40-55 × 7-9 µm, subclaviformi, slanciati tetrasporici o bisporici; epicute: ixotricoderma con ife erette 40-100 × 2-5 µm. Commestibilità e tossicità Commestibile apprezzato. Specie simili Hygrophorus penarius Fries var. barbatulus Becker si differenzia per il margine pileico pubescente da giovane e l'habitat esclusivo di Faggio; se gli esemplari sono adulti e non si conosce la pianta simbionte, è quasi impossibile determinarli. Scheda realizzata da Gianni Baruffa - Tomaso Lezzi - Revisione: CSM AMINT. Regione Umbria; Ottobre 2012; Foto di Mario Iannotti;
  22. Hygrophorus olivaceoalbus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2010; Foto di Nicolò Parrino.
  23. Hygrophorus olivaceoalbus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Massimo Biraghi. Imenio e gambo.
  24. Hygrophorus olivaceoalbus (Fr.: Fr.) Fr.; Continente Europa; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
  25. Hygrophorus olivaceoalbus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto Felice Di Palma.
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