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Archivio Micologico

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  1. Gloeophyllum sepiarium (Wulfen : Fr.) P. Karst. 1882 Tassonomia Ordine Gloeophyllales Famiglia Gloeophyllaceae Foto e Descrizioni Specie lignicola che fruttifica su tronchi, legno di conifera con preferenza per l'Abete, si differenzia dal simile Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) P. Karst. per le spore un poco più piccole e sopratutto per i cheilocistidi ialini invece che brunastri. Microscopia Spore 8-11, 5 µm di lunghezza. Cheilocistidi.
  2. Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki; Regione Friuli Venezia Giulia, Val Pesarina (UD); Novembre 2013; Foto di Nicolò Parrino. Dettaglio macro.
  3. Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki; Regione Friuli Venezia Giulia, Prato Carnico (UD); Maggio 2012; Foto di Nicolò Parrino.
  4. Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki; Regione Lombardia, Val Camonica; Settembre 2010; Foto di Lorenzo Martinelli.
  5. Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki; Regione Trentino; Settembre 2007; Foto di Pietro Curti.
  6. Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki; Regione Trentino; Settembre 2007; Foto di Felice Di Palma.
  7. Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Pietro Curti.
  8. Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki 1943 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Gloeophyllales Famiglia Gloeophyllaceae Foto e Descrizioni Lignicolo che cresce e si sviluppa sulle ceppaie di Picea, superficie pileica irregolare, tomentosa, di colore giallo-brunastro; pori prima gialli e poi bruno-rossastri, irregolari; tubuli di altezza variabile; odore netto e tipico di anice.
  9. Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) P. Karst.; Regione Trentino; Agosto 2013; Foto di Stefano Rocchi
  10. Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) P. Karst. 1882 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Gloeophyllales Famiglia Gloeophyllaceae Foto e Descrizioni Val di Susa, a 1500 m s.l.m., crescita su legno di conifera; Foto di Rensacca. Spore ialine 10,6 x 3,6 µm, Q=2.92.
  11. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia, loc. Monasterolo; Ottobre 2014; Foto di Massimo Biraghi. Prati umidi 400 m s.l.m..
  12. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Umbria; Novembre 2013; Foto di Tomaso Lezzi. Gliophorus dai colori spettacolari, prima verde brillante e poi giallo aranciato a maturità, coperta da abbondante glutine sia sul cappello che sul gambo. Questa specie con l'epiteto psittacina apparteneva al genere Hygrocybe che recentemente, in base a dati molecolari e a caratteri macroscopici/microscopici, è stato separato in diversi generi. In questo caso Hygrocybe psittacina ha cambiato nome in Gliophorus psittacinus. Il genere Gliophorus è caratterizzato da gambo e cappello molto viscidi, come si può ben vedere dalle foto dei campioni raccolti. Il fondo delle lamelle è anastomosato vicino al cappello.
  13. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto di Pietro Curti. Ritrovamento a 2200 m di quota, in questi esemplari mancano le tipiche tonalità verdastre.
  14. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Friuli Venezia Giulia; Dicembre 2009; Foto di Nicolò Parrino.
  15. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia, Valcavallina, Endine; Novembre 2011; Foto di Massimo Mantovani.
  16. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Novembre 2011; Foto di Massimo Biraghi.
  17. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Ottobre 2011; Foto di Massimo Biraghi.
  18. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink, Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
  19. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Massimo Mantovani.
  20. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Ottobre 2009; Foto di Massimo Mantovani.
  21. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Umbria; Ottobre 2009; Foto di Pietro Curti. Macro che evidenzia la viscosità del cappello e dettaglio dell'imenoforo.
  22. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Umbria; Ottobre 2009; Foto di Tomaso Lezzi. Il cappello e le lamelle passano dal verde al giallo, al marroncino rosato, le lamelle cambiano colore in corrispondenza delle variazioni del cappello. Quasi invisibile nel prato perché verde su verde, questa specie è viscidissima sia sul cappello che sul gambo.
  23. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto e commenti di Massimo Mantovani. La variabilità cromatica è stupefacente, se la tonalità verdastra è sempre presente, non altrettanto si può dire di questi cromatismi rosati Giovani esemplari.
  24. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Sardegna centrale; Dicembre 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  25. Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink 1958 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Sottoclasse Holobasidiomycetidae Ordine Agaricales Sottordine Agaricineae Famiglia Hygrophoraceae Sinonimi Hygrocybe psittacina (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871 Gliophorus perplexus (A.H. Sm. & Hesler) Kovalenko 1989 = Hygrocybe psittacina var. perplexa (A.H. Sm. & Hesler) Boertm. 1995 Etimologia L'epiteto Hygrocybe deriva dal greco hygros [κυβε] = umido e kybe [κυβε] = testa, cioè testa umida. L'epiteto psittacinus deriva dal latino psittacinus = variopinto come un pappagallo, per i colori verdi, gialli, rossicci. Cappello Di 1-4 cm, all'inizio campanulato, poi convesso, infine appianato, con largo umbone ottuso. Nella forma tipica è di un bel colore verde intenso, esteso parzialmente alle lamelle ed al gambo; la superficie è liscia, brillante, per effetto dell’abbondante glutine che la ricopre, striata per trasparenza al margine, sericea con il tempo secco. Molto spesso è facile rinvenire esemplari dalle colorazioni variegate, insieme al verde troviamo tonalità gialle, rosa-violaceo, bluastre, con molte possibili sfumature. Lamelle Larghe, spaziate, adnate-smarginate, arcuate, di colore giallo, giallo-verdastro, fino ad arancione pallido, intervallate da lamellule. Gambo Misura 5-7 × 0,3-0,6 cm, subcilindrico, spesso flessuoso, liscio e glutinoso, verde-giallastro o con colorazioni variabili come per il cappello, fistoloso, presto cavo, con base leggermente ingrossata. Carne Esile nel cappello, fragile, ceracea all’esterno, senza odore e sapore particolari. Commestibilità e tossicità Senza valore alimentare. Habitat Si trova fino all’autunno inoltrato, tra i fili d’erba dei prati, nei pascoli, e nelle radure boschive, abbastanza comune sia in montagna che a basse quote. Specie simili Gliophorus laetus (Pers. : Fr.) Herink, che si separa per il cappello arancio o bruno-arancio, per le lamelle decorrenti e per il filo ricoperto da uno strato di glutine trasparente. Gloioxanthomyces vitellinus (Fr.) Lodge, Vizzini, Ercole & Boertm., si distingue per i colori giallo, giallo-arancio e per alcuni caratteri microscopici. Gliophorus perplexus (A.H. Sm. & Hesler) Kovalenko = Hygrocybe psittacina var. perplexa (A.H. Sm. & Hesler) Boertm., era considerato da alcuni autori specie autonoma, ma è stato sinonimizzato con la specie tipo. Ha infatti le stesse caratteristiche morfologiche di Gliophorus psittacinus e se ne differenzia solo per le colorazioni rosso mattone, presenti su tutto il carpoforo e, per l’assenza del pigmento verde in ogni parte del fungo. Note nomenclaturali Il nome di questa specie nel tempo è cambiato diverse volte, infatti il micologo Josef Herink nel 1958 ha creato il genere Gliophorus, per alcune specie che avevano in comune il carattere della glutinosità e dei pigmenti colorati, genere in seguito chiamato Hygrocybe. In base a studi molecolari, caratteri macroscopici e microscopici, dal genere Hygrocybe sono stati segregati alcuni generi. In particolare il genere Gliophorus è caratterizzato da supporto molecolare, cappello e gambo glutinosi, pigmenti DOPA assenti, lamelle sinuate o decorrenti strettamente o largamente annesse, a volte con filo glutinoso, odore assente o di gomma bruciata; spore ellissoidi, ovoidi o obovidi, raramente strozzate, ialine, a perete sottile, inamiloidi, non metacromatiche, basidi per lo più tetrasporici, con GAF toruloidi, di dimensione circa 5 volte le basidiospore, trama lamellare subregolare, di elementi corti <140 µm di lunghezza, subimenio a volte gelatinizzato, GAF presenti ma a volte rari a livello della trama; cuticola ad ixotricoderma, con GAF toruloidi. Anche su base molecolare il genere Gliophorus risulta monofiletico e forma un gruppo distinto da Hygrocybe. Bibliografia BABOS, M., Preliminary notes on dual relevance of ITS sequences and pigments in Hygrocybe taxonomy. Persoonia. 26: 99-107. HERINK, J., 1958. Stavnatkovité houby parhorku "Velká Horka" u Mnichova Hradiste. Sborník Severoceského Musea. 1: 53-86. KIRK, P.M., 2013. Index Fungorum No. 23. Index Fungorum 23: 1. LODGE, D.J., 2013. Molecular phylogeny, morphology, pigment chemistry and ecology in Hygrophoraceae (Agaricales). Fungal Diversity. DOI 10.1007/s13225-013-0259-0. MONCALVO J.M. et al., 2002. One hundred and seventeen clades of euagarics. Molecular Phylogenetics and Evolution. 23: 357-400. REA, C., 1910. New and rare British fungi. Transactions of the British Mycological Society. 3: 226-230. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Foto e Descrizioni Regione Lombardia, bosco delle Querce di Seveso; Ottobre 2007; Foto di Federico Calledda.
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