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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia, Valle Camonica ; Luglio 2011; Foto di Lorenzo Martinelli. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Luglio 2009; Foto di Gianluigi Boerio. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia, Val Seriana; Giugno 2009; Foto di Massimo Mantovani. Ritrovamento in bosco di Pino silvestre, Calocera viscosa, micete a forma di corallo, molto tenace e ramificato come una Clavaria ma terminante con biforcazioni, molto radicante e gelatinoso. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Abruzzo; Agosto 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Crescita su legno di Abete per questi giovani esemplari di Calocera viscosa dai colori intensi. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Trentino; Luglio 2009; Foto di Tomaso Lezzi. Su legno di Abete, inconfondibile per la forma e il colore. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Trentino Alto Adige; Agosto 2006; Foto di Franco Sotgiu. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia, Spiazzi di Gromo; Agosto 2006; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20060817-65) -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Trentino; Agosto 2005; Foto di Gianni Pilato. Foto di Pietro Curti. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Alto Adige; Luglio 2005; Foto di Mauro Cittadini. -
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827
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Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. 1827 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Dacrymycetales Famiglia Dacrymycetaceae Etimologia Dal greco kalós = bello e kéras = corna, che ha belle corna e dal latino viscosus = vischioso. Basidioma Forma coralloide-clavaroide, altezza 5-8(10) cm e larghezza molto varia, a forma di alberello Bonsai, ramificato, con i rami in numero variabile, che si protendono verso l’alto, a due terzi della lunghezza si suddividono in due o tre rametti che terminano, in alto, con due o tre punte a forma di dente aguzzo; la base, gelatinosa, tanto da far scivolare tra le dita il basidiocarpo, rendendone difficoltosa l’estrazione, è apparentemente radicante ed è infissa nel substrato; i rametti individualmente sono cilindrici e si allargano in una sorta di dilatazione nella zona delle ramificazioni; colori molto belli, appariscenti, giallo, giallo-cromo, giallo-oro, più chiaro verso la parte bassa; la parte fertile è situata nella superficie liscia dei rametti comprendendone circa la metà; le spore sono di colore ocraceo-vivo. Carne Gialla, elastica, morbida, tenace, gelatinosa, essicandosi diventa molto dura ed assume colorazione arancio. Habitat Specie saprofita, cresce nei ceppi e nei rami marcescenti nei boschi di conifere in montagna, in particolare di Peccio (Picea abies). Commestibilità e tossicità Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Osservazioni Pur essendo morfologicamente di aspetto simile alle specie dei Generi Ramaria e Clavaria, per le sembianze che ricordano gli alberi. C. viscosapossiede dei caratteri specifici: la crescita su legno, la vischiosità gelatinosa dei rametti, l’assenza di carne alla base del carpoforo, la differenziano fortemente da tali specie. Specie simili Esistono somiglianze con alcune specie dello stesso Genere, il riconoscimento è facilitato da alcuni caratteri: C. cornea, più rara, cresce su latifoglia anche in ambiente mediterraneo, cespitosa, minuscola, si presenta come un unico rametto affusolato che finisce con una punta; C. furcata vive anch’essa su rami marcescenti di conifera, di dimensioni minuscole, si presenta in numerosi esemplari ma come rametto singolo, claviforme, terminante a tre punte. Somiglianti anche alcune specie del Genere Clavulinopsis: C. corniculata, che predilige i luoghi molto umidi tra i muschi, cresce in gruppetti, ma si presenta come rametto singolo, simile a una piccola clava terminante con tre o quattro punte; nello stesso habitat fruttifica C. fusiformis, claviforme, non ramificata, cilindracea con il vertice e il piede attenuati. Somiglianze esistono anche con alcune specie a tonalità gialle del Genere Ramaria: R. largentii, R. flava, R. flavescens, che però presentano un tronco basale e ramificazioni di tipo coralloide. Curiosità La sua carne, dapprima elastica, in vecchiaia non marcisce ma si secca diventando dura come un corno. Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi". Regione Trentino; Foto di Pietro Curti. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Sardegna; Dicembre 2011; Foto di Franco Sotgiu. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Sardegna, Montiferru; Novembre 2010; Foto di Franco Sotgiu. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Lazio; Luglio 2011; Foto di Tomaso Lezzi. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Sardegna, raduno AMINT; Novembre 2007; Foto di Massimo Biraghi. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Sardegna, raduno AMINT; Novembre 2007; Foto di Felice di Palma. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Sardegna, raduno AMINT; Novembre 2007; Foto di Mauro Cittadini. Particolare macro. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Sardegna, raduno AMINT; Novembre 2007; Foto di Pietro Curti. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Sardegna, raduno AMINT; Novembre 2007; Foto di Felice Di Palma. -
Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827
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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr. 1827 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Dacrymycetales Famiglia Dacrymycetaceae Sinonimi Clavaria cornea Batsch : Fr. 1783 Corynoides cornea (Batsch : Fr.) Gray 1821 Calocera cornes (Batsch : Fr.) Fr. 1827 Etimologia Calocera dal greco kalós = bello e kéras = corna, che ha belle corna e dal latino cornĕum, derivato di cŏrnu = corno, l’epipeto specifico è riferito alla forma a corno. Basidioma Comunemente è conosciuto per l’aspetto digitaliforme, ma può assumere anche la forma di corno singolo o con apice a due o tre punte (palmato) o dendroide (ad albero), di piccole dimensioni 10-15 mm di altezza e 1-2 mm di diametro, di colore giallo tuorlo, lucido, alcuni carpofori hanno la zona basale biancastra, traslucida. La parte fertile è distribuita sulla superficie esterna del corno. Circa le modalità di crescita sono stati osservati esemplari singoli, ma anche cespitosi e connati. Carne La carne è di consistenza gelatinosa, elastica, un po’ vischiosa, senza sapore e odore particolari. Habitat Specie saprofita, cresce su ceppi e rami marcescenti nei boschi di latifoglia dall’estate all’autunno. Il ritrovamento in esame si riferisce alla crescita su di un rametto in decomposizione di Quercus cerris (Cerro). Microscopia Spore oblunghe, cilindriche, reniformi, in maggior numero biguttulate, con apicolo evidente, munite a maturità di un setto trasversale, misurate 32 spore, 8,0-10,7 × 4,1-5,4 µm; media 8,8 × 4,4 µm; Q = 1,8-2,1; Qm = 2,0. Osservate anche spore in fase di germinazione. Le spore in massa sono di colore ocra-giallino. Probasidi bisporici con caratteristica forma di diapason o ipsilon (Y). Ife cilindriche 2-3 µm di spessore, settate. GAF assenti in tutti i tessuti esaminati. Commestibilità e tossicità Specie tossica, il suo consumo provoca una intossicazione di tipo gastrointestinale. Osservazioni Nella raccolta oggetto di questo studio sono stati osservati esemplari di diverso aspetto, accanto alla classica forma digitata, cioè il carpoforo cilindrico a forma di corno con apice singolo smussato ed arrotondato, sono stati osservati esemplari dendroidi (a forma di alberello), basidiomi cilindrici con apice a due o tre piccole punte (palmato). Dal punto di vista microscopico sono state osservate spore con un setto ma anche spore in germinazione. Non sono stati osservati GAF. La variabilità morfologica riscontrata ci fa ritenere che solo la convergenza dei vari elementi, quali l’habitat di latifoglia, l'esame macroscopico e microscopico, ci consenta di determinare correttamente questo taxon e di separarlo dalle specie simili. Specie simili Calocera glossoides (Pers. : Fr.) Fr. condivide lo stesso habitat di latifoglia, in particolare la Quercia, che se pur di piccole dimensioni è formata da due parti: uno pseudogambo cilindrico, corto, ed una parte fertile a forma di cono smussato, sagomato, compresso, scanalato-grinzoso longitudinalmente, i carpofori possono assomigliare vagamente a delle morchelle in miniatura. Gli stessi da giovani hanno tonalità gialle, poi giallo-arancio ed infine invecchiando ed asciugando volgono su toni bruno-marroni. Dal punto di vista microscopico si separa per le spore di maggiori dimensioni 12-14(17) × 3-5 µm e con 3 setti a maturità. Calocera pallidospathulata D.A. Reid, cresce su rami e ceppi in decomposizione di conifera e latifoglia, si differenzia per avere già inizialmente colorazioni gialline molto pallide, che presto decolorano su tonalità biancastre, di aspetto traslucido, di piccole dimensioni, ha una forma irregolare, spesso con punte piuttosto arrotondate, a simulare una spatola. Le spore misurano 10-15 × 3,5-5 µm con 1-3 setti. Calocera furcata (Fr. : Fr.) Fr. predilige rami marcescenti di conifera, anch’essa di dimensioni minuscole, presenta basidiomi più claviformi distintamente forcati all’estremità, spore di dimensioni maggiori con 1-3 setti a maturità. Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr., tipica delle abetaie alpine, predilige tronchi e rametti marcescenti di Peccio (Picea abies (L.) Karst.), di maggiori dimensioni, raggiunge un’altezza 5-8(10) cm e larghezza molto varia, di forma coralloide, di colore giallo, giallo-arancio, con rametti slanciati che terminano all’apice con due o tre corte punte. Bibliografia AA.VV., 2015.Tutto Funghi a cura A.M.I.N.T. 3a edizione, Ed. Giunti. BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli. BREITENBACH, J. & KRANZLIN, F., 1986. Champignons de Suisse. Vol. 2. Champignos sans lames. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. SHIHIROUZU, T., HIROSE, D. & TOKUMASU, S., 2009. Taxonomic study of the Japanese Dacrymycetes. Persoonia 23: 16-34. Doi:10.3767/003158509X468443. [Data di accesso: 09/09/2015]. Fonti Internet FIRST NATURE, 2015. Calocera pallidospathulata www.first-nature.com. [Data di accesso: 09/09/2015]. ROGER MUSHROOM, 2015. Calocera Glossoides. www.rogersmushrooms.com. [Data di accesso: 09/09/2015]. PETR BEŇADIK, 2015. Calocera glossoides. http://botany.cz. [Data diaccesso: 09/09/2015]. ROBERT HANZLÍK[/size], 2015. Calocera glossoides. www.houbareni.cz. [Data di accesso: 09/09/2015]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Revisionata da Tomaso Lezzi. Regione Umbria; Agosto 2015; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20150821-01) Foto macro. Microscopia Spore oblunghe, cilindriche, reniformi, in maggior numero biguttulate, con apicolo evidente, munite a maturità di un setto trasversale, misurate 32 spore, 8,0-10,7 × 4,1-5,4 µm; media 8,8 × 4,4 µm; Q = 1,8-2,1; Qm = 2,0. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Osservate anche spore in fase di germinazione. Probasidi bisporici con caratteristica forma di diapason o ipsilon (Y). Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Ife cilindriche 2-3 µm di spessore, settate. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. -
Callistosporium xanthophyllum (Malençon & Bertault) Bon 1976
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Callistosporium xanthophyllum (Malençon & Bertault) Bon; Regione Lazio; Dicembre 2011; Foto di Mauro Cittadini. -
Callistosporium xanthophyllum (Malençon & Bertault) Bon 1976
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Callistosporium xanthophyllum (Malençon & Bertault) Bon; Regione Lombardia; Ottobre 2011; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Colline della Brianza, località Alzate Brianza, alla base di un tronco di Pinus sylvestris. Basidi banali, tetrasporici, assenza di cistidi. Spore (4,13) 4,30-4,3-5,28 (5,53) × (2,47) 2,77-3,32-3,54 (3,79 µm, Q = (1,32) 1,48 (1,75), ovali-ellissoidali con guttula rifrangente. -
Callistosporium xanthophyllum (Malençon & Bertault) Bon 1976
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Callistosporium xanthophyllum (Malençon & Bertault) Bon; Regione Lazio; Novembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Particolare del cappello.