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Archivio Micologico

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  1. Cantharellus friesii Quél.; Regione Abruzzo; Giugno 2011; Foto di Tomaso Lezzi.
  2. Cantharellus friesii Quél.; Regione Lazio; Maggio 2007; Foto di Gianni Pilato.
  3. Cantharellus friesii Quél.; Regione Lazio; Giugno 2005; Foto di Gianni Pilato. Bellissimo Cantharellus dalle dimensioni minute, crescita a gruppi appressati, quasi cespitoso, di un bel colore arancio-carota e dal fortissimo profumo di albicocca. Particolare della sezione: la carne ha un colore rosato e specialmente nel gambo si presenta molto fibrosa. Anche le lobature del cappello sono particolarmente accentuate.
  4. Cantharellus friesii Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Foto e Descrizioni Molto simile al Cantharellus cibarius, si differenzia per le dimensioni più piccole, il cappello arancio brillante e il colore rosa salmone vivo dell'imenoforo pieghettato e anastomosato. Basidioma esile, piccolo, mediamente 3 cm., ha un cappello arancio carico, la cuticola è vellutata, feltrata, gambo pieno, molte anastomosi nelle pliche. Si rinviene su terreni acidi su vari habitat: conifera, castagno, faggio, su muschio. Ha delle ife delle cuticola disposte a tricoderma. Regione Toscana, 14° Raduno AMINT di Comano; Giugno 2005; Foto di Pietro Curti.
  5. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Umbria; Novembre 2013; Foto di Mario Iannotti.
  6. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Umbria; Ottobre 2013; Foto di Mario Iannotti.
  7. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Novembre 2010; Foto di Pietro Curti. Pileo e imenoforo pseudolamellato. Dettaglio del pileo. Confronto tra Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers. a sinistra e Craterellus cornucopioides (L.) Pers. a destra.
  8. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Lazio; Ottobre 2012; Foto di Felice Di Palma.
  9. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Campania; Novembre 2010; Foto Enzo Colabella.
  10. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Lombardia; 2006; Foto e commento di Emilio Pini. Non molto frequente, lo si può incontrare nei boschi di latifoglia, sotto Castagno in modo particolare. Il colore e la forma possono farlo confondere a prima vista con il più comune Craterellus cornucopioides dal quale però si distingue per alcune peculiarità facilmente riscontrabili: il C. cinereus presenta un cappello grigio-nerastro molto ombelicato o depresso ma la depressione si ferma alla congiunzione con il gambo. Diversamente il suo simile C. cornocupioides pur avendo grosso modo lo stesso colore, ha una depressione al centro del cappello che continua fino alla base del carpoforo che risulta totalmente cavo con la forma tipica a trombone (cornucopia) e non si riesce così a distinguere bene il gambo dal cappello. La differenza principale bisogna cercarla nell'imenoforo. Nel C. cinereus il gambo è ben distinto dal cappello e le pseudolamelle sono ben evidenti, intervenate, ramificate e decorrenti; nel C. cornucupioides le pseudolamelle sono invece difficilmente distinguibili, sono come rughe poco marcate, come leggere venature che decorano la parte esterna del fungo. Entrambi sono commestibili buoni. Si prestano per l'essiccazione e possono essere poi sbriciolati e ridotti in polvere che viene poi aggiunta come aromatizzante ai cibi.
  11. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti.
  12. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti. Apparentemente potrebbe sembrare un sosia delle Trombette dei morti (Craterellus cornucopioides), in realtà solo i cromatismi sono simili. Questa specie infatti non ha la struttura a corno vuoto delle Trombette, diversamente è costituito da un lungo pseudogambo, un po' schiacciato, su cui si apre e distende il cappello. La zona fertile sotto il cappello è riccamente rivestita di pliche che ricordano molto le pseudolamelle dei galletti, ovviamente è un buon commestibile al pari di tutti i Cantharellus, In foto lo vediamo insieme ad un C. cornucopioides (a destra) per un raffronto ravvicinato e diretto, notare le differenze.
  13. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti.
  14. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti.
  15. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers. 1825 Tassonomia Regno Fungi Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Sottoclasse Holobasidiomycetidae Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Nome italiano Cantarello, Finferlo. Etimologia Craterellus = piccola coppa e cinereus = cinereo cioè colore della cenere. Sinonimi Cantharellus cinereus (Pers.: Fr.) Fr. 1794 Cantharellus hydrolyps J. Schröt. 1888 Pseudocraterellus cinereus (Pers.) Kalamees 1963 Cappello 1,5-5(6) cm ombelicato, appena convesso da giovane con il margine che in seguito si distende, pruinoso, ondulato-lobato; la superficie pileica è pruinoso-squamosa, soprattutto verso il bordo, di colore grigiastro e con tonalità più o meno brune; questi toni dipendono dall'età e dalle condizioni ambientali essendo più chiari con tempo secco e più nerastri se umido. Imenoforo È formato da venature e pliche, molto evidenti a pieno sviluppo, anastomizzate, spaziate e ramificate; il colore di queste pseudolamelle è grigio-avana con tonalità anche bluastre negli esemplari giovani e tendono ad assumere, col tempo, colori grigio-cinerini a causa della maturazione delle spore bianche. Gambo 2,5-5(6) × 0,3-0,6 cm, più o meno ricurvo, scanalato e compresso; piuttosto allargato a ventaglio all'inserzione delle pseudolamelle, si attenua verso la base ed è pieno in gioventù, mentre in età adulta può diventare fibrilloso, fistoloso verticalmente, spesso fino all'esterno del cappello; la colorazione del gambo è simile a quella pileica, appena più chiara, talvolta un po' scolorita verso il piede. Carne Il colore bianco, appena grigiastro della carne, contrasta con i colori più scuri del cappello; la consistenza è un po' elastica con un marcato e buon odore fruttato di prugne, mentre il sapore è gradevole. Habitat Questo fungo è caratteristico dei boschi di latifoglie con particolare preferenza per i castagneti ed i terreni calcarei; il suo ritrovamento non è frequente, ma nelle zone di crescita è piuttosto numeroso. Commestibilità e Tossicità Craterellus cinereus è un buon commestibile, saporito e la sua carne, moderatamente consistente, lo rende molto adatto a cotture prolungate. Specie simili Somiglia moltissimo a Craterellus cornucopioides (L.) Pers. dal quale differisce per il cappello che continua nel gambo cavo e che in Craterellus cinereus è pieno, soltanto un po' fistoloso verticalmente; anche l'osservazione dell'imenoforo, più liscio in Craterellus cornucopioides, è un elemento caratteristico. Faerberia carbonaria (Alb. & Schwein.) Pouzar , in passato chiamata anche Cantharellus carbonarius (Alb. & Schwein.) Fr., gli somiglia molto e predilige i boschi bruciati oppure le vecchie carbonaie; l'imenoforo di Faerberia carbonaria è costituito da vere lamelle, il gambo è pieno e di tonalità più chiara. Altri funghi di questa famiglia, quali Craterellus tubaeformis , Craterellus lutescens, Pseudocraterellus undulatus, hanno tutti delle tonalità giallastre, bruno-aranciate, che nulla hanno a vedere con Craterellus cinereus. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Lombardia; Dicembre 2004; Foto di Emilio Pini. La prima foto rappresenta Craterellus cinereus, mentre la seconda Craterellus cornuucopioides.
  16. Cantharellus ferruginascens P.D. Orton; Regione Lombardia, Calusco d'Adda; Ottobre 2014; Foto e descrizione di Massimo Biraghi. Cantharellacea poco comune e amante dei boschi xerofili, si riconosce dai suoi simili per la poca carnosità dei carporfori, per il margine del cappello fine, le colorazioni pileiche giallognole con riflessi olivastri e spesso color bruno-rosa o rosa lilacino al centro, più evidentemente con tempo umido. Le pseudolamelle sono di colore giallo pallido con sfumature crema, il gambo biancastro o giallo pallido prima ingiallente poi bruno rossastro alla manipolazione. Raccolta con tempo umido. Bosco di latifoglia con Quercia, Castagno, Carpino. Raccolta con tempo asciutto.
  17. Cantharellus ferruginascens P.D. Orton; Regione Lazio; Novembre 2014; Foto di Mario Iannotti.
  18. Cantharellus ferruginascens P.D. Orton; Regione Marche, Pianello di Cagli, Bosco dellel Tecchie; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti. Cappello giallo verdastro con disco lievemente ocraceo, imenofoiro e gambo biancastri, presto macchiati di ruggine nelle zone sottoposte a sfregamento.
  19. Cantharellus ferruginascens P.D. Orton; Regione Lombardia; Ottobre 2013; Foto di Massimo Biraghi.
  20. Cantharellus ferruginascens P.D. Orton; Regione Umbria, Ottobre 2008, foto di Tomaso Lezzi.
  21. Cantharellus ferruginascens P.D. Orton 1969 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Sinonimi Cantharellus cibarius var. ferruginascens (P.D. Orton) Courtec. 1993 Foto e Descrizioni Ha un portamento esile, slanciato, più piccolo di Cantharellus cibarius, vira molto al rugginoso; il cappello ha poca pruina e presenta colorazioni olivastre, la pseudo lamella è pallida nella sua interezza. Preferisce il clima mediterraneo, caldo, si rinviene sotto faggio e latifoglia. Regione Lazio, Novembre 2006, Foto di Felice Di Palma.
  22. Cantharellus cibarius Fr.; Svizzera; Luglio 2015; Foto di Roberto Cagnoli
  23. Cantharellus cibarius Fr.; Regione Umbria; Dicembre 2014; Foto di Stefano Rocchi. Colore giallo vivo, sia nel pileo che nelle lamelle, nessuna pruina e nessun arrossamento, netto odore di albicocca.
  24. Cantharellus cibarius Fr.; Regione Friuli Venezia Giulia, Alpi Carniche (UD); Settembre 2014; Foto di Nicolò Parrino.
  25. Cantharellus cibarius Fr.; Regione Piemonte; Agosto 2014; Foto di Roberto Cagnoli.
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