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Archivio Micologico

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  1. Cortinarius balteatoalbus Henry 1958 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sinonimi Cortinarius concrescens Rob Henry 1958 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Foto di Emilio Pini. Bel Cortinarius dal cappello color caffelatte più o meno scuro per l'età che da giovanissimo è completamente ricoperto da un velo biancastro; lamelle bianche sfumate di rosa poi ocra; gambo bianco, robusto, ingrossato alla base; carne bianca odore leggero e sapore dolce. Cresce nei boschi di conifera.
  2. Cortinarius aureopulverulentus M.M. Moser 1952 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sinonimi Calonarius aureopulverulentus (M.M. Moser) Niskanen & Liimat. 2022 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Foto di Luca Mistè. Cappello da convesso ad appianato con toni dal bluastro al giallo-oliva soprattutto al margine per i resti di velo; vischioso. Lamelle nel giovane blu-violette. Gambo concolore al cappello con bulbo marginato e resti giallo-oro di velo sotto forma di cortina. Carne biancastra con gambo violetto e base del bulbo ocracea. Odore debole. Cresce in boschi di conifere (Picea spp.).
  3. Cortinarius atrovirens subsp. atrovirens Kalchbr. 1874 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Sinonimi Cortinarius atrovirens Kalchbr. 1874 Calonarius atrovirens (Kalchbr.) Niskanen & Liimat. 2022 Cortinarius atrovirens var. atrovirens Note tassonomiche Le raccolte con lamelle viola, associate a latifoglie termofile vengono oggi considerate Cortinarius atrovirens subsp. ionochlorus (Maire) Vizzini & Gasparini. Le raccolte con lamelle giallo zolfo con riflessi olivacei, associate a conifere vengono oggi considerate Cortinarius atrovirens subsp. atrovirens Kalchbr. Queste differenze nel colore delle lamelle, nell'ecologia e nella distribuzione geografica non hanno invece una correlazione negliesami molecolari che risultano uguali. Potrebbe quindi essere che queste due tipologie siano in fase di separazione e che la differenziazione morfologica sia più "veloce" di quella filogenetica a livello ITS. Per questo motivo alcuni autori (KUYPER et al. 2024) propongono una differenziazione solo a livello di varietà. Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Federico Calledda. Cappello verdastro, imenio e gambo giallo: un contrasto stupendo. Cresce in boschi montani di latifoglie e conifere con preferenza per Faggio e Abete rosso.
  4. Cortinarius armillatus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2008. Foto di Gianni Pilato. Foto di Felice Di Palma.
  5. Cortinarius armillatus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Armillati M.M. Moser Clade /armillatus Sinonimi Cortinarius armillatus var. miniatus Reumaux 1995 Cortinarius armillatus var. subcroceofulvus Bidaud, Moënne-Locc. & Reumaux 1995 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia, dalla Valle Camonica. Foto di Emilio Pini e commento di Massimo Mantovani. Il gambo di questa specie è cosparso di ghirlande, simili a braccialetti formati dai residui del velo generale di un bel colore rosso vivace. L'habitat è esclusivo sotto Betula spp.
  6. Cortinarius armeniacus (Schaeff. : Fr.) Zawadzki 1835 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Firmiores Fr. Henn. Sezione Sericeocybe Moënne-Locc. & Reumeaux Sezione Hydrotelamonia Moënne-Locc. & Reumeaux Sezione Armeniaci (M.M. Moser) Melot Clade /turgidus Sinonimi Cortinarius privignus (Fr.) Fr. 1838 Cortinarius poecilopus Rob. Henry 1956 Cortinarius mutabilis Rob. Henry 1956 Cortinarius biveloides var. ovatosporus Rob. Henry 1981 Cortinarius privignorum Rob. Henry 1985 Cortinarius henryanus Bon 1986 Cortinarius hydrobivelus Rob. Henry & Reumaux 2010 NON Cortinarius mutabilis A.H. Sm. 1944 Note tassonomiche Cortinarius poecilopus era considerato una specie separata soprattutto per via del gambo clavato e obeso e il portamento robusto, oggi è considerato sinonimo di Cortinarius armeniacus (KUYPER T. et al. 2024). Alcuni autori considerano Cortinarius triformis Fr. come sinonimo di Cortinarius turgidus Fr., mentre altri lo considerano un sinonimo di Cortinarius armeniacus (Schaeff. : Fr.) Zawadzki (CALLEDDA et al. 2021). Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius illuminus Fr. presenta colorazioni pileiche più cupe e il gambo che si macchia di brunastro alla manipolazione o a maturazione. Microscopicamente si osservano spore subglobose. Cortinarius triformis Fr. vedi Note tassonomiche. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Trentino. Settembre 2009. Foto e commento di Massimo Biraghi. Telamonia relativamente comune delle foreste di conifera dalle colorazioni pileiche su toni brillanti, bruno-fulvi, albicocca, rosso ocracei, spesso decolorato per igrofaneità, cappello inizialmente convesso, poi piano-convesso, gibboso, flessuoso, lamelle adnate, decorrenti con dentino, color ocra-cannella, filo intero o eroso, più chiaro, gambo cilindrico con base leggermente ingrossata, clavata, biancastro con sfumature bruno arancio alla base e con residui velari biancastri, carne da biancastra a paglierina, a volte sfumata di rosa nella parte alta del gambo, odore erbaceo. Cortinarius armeniacus è spesso scambiato con alcune specie della sezione Firmiores (Armeniaci).
  7. Cortinarius strenuipes Rob. Henry 1956 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sinonimi Cortinarius aprinus Melot 1989 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto terpsichores deriva da Terpsícore una delle 9 muse della mirtologia greca. In greco il suo nome deriva dal greco antico τέρπω Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Umbria. Ottobre 2014. Foto di Stefano Rocchi. I primi di ottobre sotto querce e carpini, colore marrone brunastro, cappello fessurato, carne biancastra che al KOH diviene grigia e poi nerastra. Gambo con base allargata e biancastra. Di questo fungo è particolare il buon sapore, come di Agaricus, di nocciole. Odore subnullo. Spore amigdaliformi e verrucose 8,4-10,2 × 5,4-6,2 µm; Qm = 1,6. Cuticola con larghe ife e GAF. Il simile Cortinarius subferrugineus ha odore simile a Lycoperdon. La reazione al KOH (all'inizio). La reazione al KOH dopo qualche minuto. Spore amigdaliformi e verrucose 8,4-10,2 × 5,4-6,2 µm; Qm = 1,6. Osservazione da sporata, in Reattivo di Melzer, a 1000×. Cuticola formata da ife larghe fino a 20 µm. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×. Ife della cuticola con presenza di GAF. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.
  8. Cortinarius anserinus (Velen.) Rob. Henry. Regione Toscana. Settembre 2005. Foto e commento di Tomaso Lezzi. Trovato in bosco di faggi a 1700 m s.l.m. Il centro del gambo in sezione diventa prima grigio e poi lilla. Lamelle lilla.
  9. Cortinarius anserinus (Velen.) Rob. Henry 1986 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Amoenolentes Brandrd & Melot Clade /amoenolens Sinonimi Phlegmacium anserinum Velen. 1920 Cortinarius amoenolens P.D. Orton 1960 Cortinarius leonicolor Reumaux 2001 Cortinarius gratus Reumaux 2008 Note tassonomiche Da tempo tra gli studiosi è molto discussa è la sinonimia tra Cortinarius anserinus (Velen.) Rob. Henry (1986) e Cortinarius amoenolens P.D. Orton (1960), che hanno odori forti e diversi, Kuyper et al. (2024) considerano le specie come sinonimi. Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Carne Amara. Anche altri Cortinarius, sottogenere Phlegmacium, hanno carna amara: ad esempio Cortinarius dibaphus, e in particolare Cortinarius infractus con carne e cuticola fortemente amare. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Marche. Ottobre 2005. Foto e commento di Pietro Curti. Un Cortinarius di color giallo oro sul cappello, violetto azzurro intenso sulle lamelle, viola diluito sul gambo. Base del gambo provvista di un grosso bulbo nettamente marginato e arrotondato (a forma di cuore), carne violetto tenue nel gambo, ocracea sotto la cuticola, bianca altrove, dolce. Cresce in particolare sotto faggio.
  10. Cortinarius anomalus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Anomali Konrad & Maubl. Sezione Azurei Melot Clade /anomalus Sinonimi Cortinarius azureus Fr. 1838 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius azureovelatus P.D. Orton ha taglia più robusta e presenza di velo giallastro. Cortinarius cingulatus (Velen.) Moënne-Locc. & Reumaux, sempre pecie di boschi termofili. Cortinarius luteoperonatus Bidaud & Cheype specie con velo giallo sul gambo, a braccialetti e a bande. Cortinarius lebretonii Quél., simile al precedente, si riconosce per piccole differenze microscopiche. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Ottobre 2011. Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Cuticola asciutta e opaca con colorazioni pileiche ocra, grigiastre, alutacee, decorata da fibrille sericee. Lamelle sinuose, smarginate, moderatamente fitte di colorazione violetto/lilla con filo concolore. Gambo slanciato, a volte clavato, sericeo e lucente violetto verso il cappello e biancastro altrove decorato da fibrille longitudinali con qualche banda ocracea a volte evanescente. Carne biancastra, giallo pallido sotto la cuticola, odore insignificante e sapore dolciastro. Cresce sia nei boschi di latifoglia che di conifera. Ritrovamento nel boschetto planiziale dei Fontanili, loc. Spirano. Spore (7,17) 7,19-7,84-8,59( 9,19) × (5,12) 5,29-5,84-6,67( 6,79) µm, Q = (1,23) 1,32 (1,46); subglobose.
  11. Cortinarius alnetorum (Velen.) M.M. Moser 1967 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Alnicolarum Kytöv et al. Clade /alnetorum Sinonimi Telamonia alnetorum Velen. 1921 Cortinarius griseocarneus Carteret 2010 Cortinarius atripes Reumaux 2012 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto alnetorum deriva dal latino alnetorum = degli olmi, per la crescita di questa specie sotto olmo. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius.. Regione Lombardia, alta Valle Camonica. Foto di Massimo Biraghi. Piccola e bellissima Telamonia che cresce sotto Alnus (Ontano) riconoscibile sul campo per il cappello campanulato con evidente umbone, le colorazioni pileiche lilacine più scure fino al nerastro al centro, lamelle crenulate inizialmente grigio/lilacine tendono al bruno/cannella con l'età, gambo cilindrico, incurvato caratteristicamente verso la base di colore biancastro su fondo bruno vinoso con sfumature lilacine alla base, ricoperto da fibrille biancastre longitudinalmente.
  12. Cortinarius aleuriosmus Maire. Regione Lazio, Monti della Tolfa. Dicembre 2014. Foto di Raffaele Mininno.
  13. Cortinarius aleuriosmus R. Maire. Regione Emilia Romagna. Ottobre 2012. Foto di Massimo Biraghi.
  14. Cortinarius aleuriosmus R. Maire. Regione Emilia Romagna. Ottobre 2010. Foto di Massimo Biraghi.
  15. Cortinarius aleuriosmus R. Maire. Regione Emilia Romagna. Ottobre 2012. Foto di Massimo Biraghi.
  16. Cortinarius aleuriosmus Maire 1910 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Rapacei Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Cortinarius che appartiene al gruppo dei Rapacei. Cappello da bianco o con sfumature ocra-rossicce specialmente al centro, lamelle biancastre a volte con sfumature violette, poi ocra per la maturazione delle spore. Carne biancastra con odore forte di farina e sapore gradevole. Cresce nei boschi assolati di latifoglia in particolare quercia sempreverde. Regione Emilia Romagna, Val Nure (PC). Novembre 2009. Foto e commento di Emilio Pini.
  17. Cortinarius alboviolaceus (Pers. : Fr.) Zawadzki. Regione Lombardia. Agosto 2008. Foto e commento di Massimo Biraghi. Odore da nullo a " fungino", nessun timbro sgradevole. Crescita tipica sotto Fagaceae e Betulla. Cuticola asciutta, opaca decorata nel giovane da resti di velo biancastro, blu-violetto poi con toni ocracei con l'età partendo dal centro del cappello; carne violetta tendente a sbiadire e sporcarsi di brunastro in maturazione specie alla base del gambo.
  18. Cortinarius alboviolaceus (Pers. : Fr.) Zawadzki 1835 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Firmiores (Fr.) Henn. Sezione Sericeocybe (P.D. Orton) Moënne-Locc. & Reumaux Sezione Hydrotelamonia Moënne-Locc. & Reumaux Sezione Armeniaci (M.M. Moser) Melot Clade /turgidus Sinonimi Cortinarius griseoviolaceus A.H. Sm. 1944 Cortinarius radicatoviolaceus Rob. Henry 1981 Cortinarius fuscoviolascens Reumaux 1990 Cortinarius radicatoviolaceus f. glutinocephalus Carteret & Reumaux 2014 Cortinarius mystagogi Carteret & Reumaux 2002 Cortinarius mixtus Reumaux 2002 Cortinarius mixtus var. foetulentus Carteret 2002 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Cortinarius alboviolaceus ha cromatismi e portamento che ricordano Lepista nuda, ma la cortina è sempre nettamente visibile e le lamelle anche negli esemplari giovani iniziano a colorarsi di ocra. Diversamente Lepista nuda ha spore bianche, le sue lamelle pigmentate di viola rimangono sempre di tale colore anche a maturità.
  19. Cortinarius acutus (Pers. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Obtusi Melot Clade /obtusus Sinonimi Cortinarius acutovelatus Rob. Henry 1988 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Foto di Emilio Pini. descrizione di Luca Mistè. Cappello conico-campanulato con caratteristica papilla (umbone acuto), igrofano di colore bruno-rossastro a ocra con tempo secco; nettamente striato per trasparenza e con tracce di velo biancastro soprattutto al margine. Lamelle ocra-giallastre con filo biancastro. Gambo allungato cilindrico concolore al cappello con ovunque tracce bianche di velo. Carne esigua concolore al cappello, odore debole di iodoformio. Cresce a gruppi su torbiere e muschi in boschi umidi di conifere.
  20. Tolypocladium ophioglossoides (J.F. Gmel.) C.A. Quandt, Kepler & Spatafora; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Curioso e caratteristico ascomicete che, pur apparendo terricolo, cresce parassitando specie ipogee come Elaphomyces granulatus o Elaphomyces muricatus. In realtà si tratta di una fruttificazione complessiva di numerosissimi periteci globosi di piccole dimensioni (al massimo 1 mm di diametro) che sono raggruppati e inglobati sopra una struttura più o meno claviforme (detta stroma) di colore bruno o bruno-nerastro. La base di questa struttura claviforme è interrata e di colore giallo. I periteci comunicano con l’esterno grazie a delle piccole aperture (dette ostioli) che permettono, a maturità, la fuoriuscita delle spore. Tali ostioli, leggermente prominenti sopra la superficie dello stroma, rendono quest’ultimo leggermente granuloso al tatto e, con opportuno ingrandimento, anche alla vista. Un raggruppamento, con le basi (interrate) tipicamente gialle. Particolare ravvicinato della "testa stromatica" in cui si notano tante piccole protuberanze (dette ostioli): ogni ostiolo rappresenta l'apertura che mette in comunicazione il peritecio sottostante (il singolo piccolo ascomicete) con l'esterno.
  21. Tolypocladium ophioglossoides (J.F. Gmel.) C.A. Quandt, Kepler & Spatafora; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti. Crescita su Elaphomyces.
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