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Archivio Micologico

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Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Novembre 2008; Foto di Pietro Curti.
  2. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto di Tomaso Lezzi. Uno dei pochi Coprinus facile da riconoscere anche macroscopicamente, taglia piuttosto grande e placche di aspetto zuccherino sul cappello. Una macro del cappello coperto di placche bianche, resti del velo generale. Queste placche aderiscono poco al cappello e basta una semplice pioggia per farle cadere a terra, lasciando vedere il colore della superficie del cappello e dando un aspetto apparentemente diverso a questa specie.
  3. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Ottobre 2007; Foto di Pietro Curti.
  4. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Sardegna; Novembre 2007; Foto di Pietro Curti. Raduno AMINT in Sardegna Novembre 2007
  5. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Sardegna; Novembre 2007; Foto di Giovanni Satta. Raduno AMINT in Sardegna Novembre 2007
  6. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Sardegna; Novembre 2007; Foto di Pietro Curti. Raduno AMINT in Sardegna Novembre 2007
  7. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lazio; Dicembre 2006; Foto di Mauro Cittadini.
  8. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lazio; Gennaio 2006; Foto e commenti di Tomaso Lezzi. Nei boschi di Leccio, Acero, Roverella e misto mediterraneo vicino a Cerveteri. Particolare del cappello in cui si nota il velo principale dissociato in grosse placche bianche caratteristiche di questa specie.
  9. Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo 2001 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Psathyrellaceae Genere Coprinopsis Sezione Coprinus Sottosezione Alachuani Sinonimi Coprinus picaceus (Bull. : Fr.) Gray 1821 Etimologia Dal latino pica = gazza, simile alle gazze per il colore del cappello bianco e nero. Cappello 4-10 cm, a differenza degli altri funghi, in questo genere anziché la misura del diametro assume importanza la misura della lunghezza, che in questa specie può arrivare a 15 cm ed oltre. Superficie di colore marrone scuro-fuligginoso, bruno-nerastra, liscia e umida, ricoperta da fini placche biancastre fioccose e fibrose, residui del velo generale, facilmente asportabili e detersili. Percorso da una fine plissettatura radiale più evidente verso il margine, che è l’impronta delle lamelle sulla cuticola essendo il cappello privo di carne. Imenoforo Lamelle fitte, appressate e ventricose, libere al gambo, inizialmente bianco-grigiastre e con orlo fioccoso verso il margine, poi via via ingrigenti fino a nerastre, deliquescenti a maturità. Gambo 5-30 × 1-3 cm, dilatato-bulboso alla base, cilindrico, attenuato verso l’alto, slanciato, bianco e ricoperto in gioventù da una minuta decorazione squamosa zebrata, dovuta alla presenza di piccole fioccosità concolori, fragile e cavo. Carne Esigua e quasi inconsistente di colore grigiastro-cenere nel cappello, biancastra e fibrosa nel gambo, facilmente deliquescente in modo particolare quella del cappello, odore non gradevole. Habitat In boschi di latifoglie e misti, predilige tratti soggetti a degrado e calpestio, con crescita isolata o in colonie di numerosi esemplari. Ritenuto non frequente nel Nord d’Italia, diventa comune nel Centro e nel Sud, comprese le isole, dalla fine dell’estate fino all'inverno inoltrato. Commestibilità e Tossicità Non commestibile; non è da escludere un alto contenuto di coprina, un amminoacido che se ingerito con alcool provoca la sindrome coprinica. Specie simili Date le dimensioni, che ne fanno la specie più possente appartenente a questo genere, è difficile la confusione con altre specie. In fase di primordio, quando le placche biancastre sulla cuticola si presentano unite e compatte, è somigliante al Coprinus comatus (O.F. Müll. : Fr.) Pers., facile però effettuare la distinzione, basta provare a rimuovere le decorazioni del cappello, facilmente asportabili in Coprinopsis picacea, avendo consistenza e struttura indipendente dalla cuticola, diversamente non rimovibili in Coprinus comatus poiché squamule formatesi dalla lacerazione della cuticola pileica e facenti parte della stessa. Osservazioni In relazione a recenti studi, basati sui dati molecolari, Coprinus picaceus è stato ricombinato nel Genere Coprinopsis e rinominato in Coprinopsis picacea. Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto e descrizione di Pietro Curti. Specie appartenuta alla Famiglia Coprinaceae e al Genere Coprinopsis, che comprende funghi di taglia media o piccola, con cappello conico-campanulato facilmente separabile dal gambo, quindi eterogenei. La caratteristica principale del genere è la sporata nera.
  10. Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Settembre; Foto di Pietro Curti. Dettaglio del pileo.
  11. Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lombardia; Foto di Emilio Pini.
  12. Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lombardia; Foto di Emilio Pini.
  13. Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Tomaso Lezzi.
  14. Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Trentino; Luglio 2006; Foto di Mauro Cittadini.
  15. Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Trentino; Agosto 2006; Foto di Piero Curti.
  16. Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Trentino; Agosto 2005; Foto di Pietro Curti.
  17. Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo 2001 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Psathyrellaceae Sinonimi Coprinus niveus (Pers. : Fr.) Fr. 1838 Coprinus latisporus P.D. Orton 1972 Note tassonomiche Gli studi filogenetici condotti da HOPPLE & VILGALYS, 1994; 1999; JOHNSON, 1999 hanno dimostrato che le specie appartenenti al genere Coprinus non sono monofiletiche. Ulteriori studi sono stati eseguiti da JOHNSON & VILGALYS, 1998; HOPPLE & VILGALYS, 1999; MONCALVO et al., 2000; 2002, che hanno confermato la stretta vicinanza alla Famiglia Agaricaceae di Coprinus comatus (O.F. Müller : Fr.) Pers., ed altri taxon molto simili, quali, Coprinus sterquilinus (Fr. : Fr.) Fr. e Coprinus spadiceisporus Bogart, e, pertanto, sarebbe stato opportuno ricollocarli in quest’ultima , mentre le altre specie coprinoidi sarebbero filogeneticamente simili a Psathyrella (Fr.) Quél.. Sulla base di queste risultanze si è avuto una vera e propria rivoluzione tassonomica e nomenclaturale (REDHEAD et al., 2001) che ha portato a stabilire che solo il gruppo comatus può rimanere all’interno del Genere Coprinus s.str., mentre le altre specie devono essere segregate in nuovi generi (Parasola Redhead, Vilgalys & Hopple), o anche in vecchi disponibili (Coprinellus P. Karst. e Coprinopsis P. Karst.), che a loro volta devono essere collocati nella nuova famiglia Psathyrellaceae (Singer) Vilgalys, Moncalvo & Redhead. I nuovi Generi sono così caratterizzati: Coprinellus Karst. (cappello con o senza velo; se è presente il velo risulta formato da cellule globose; senza velo abbiamo la presenza di pileocistidi), comprende i taxa delle vecchie subsezioni Micacei, Domestici e Setulosi; Coprinopsis Karst. ha lamelle sempre deliquescenti, (cappello senza pileocistidi ma con velo formato da cellule globose, pileipellis a “cutis” costituita da ife coricate), include le vecchie subsezioni Atramentari, Lanatuli, Alachuani, Nivei e Narcotici; Parasola Redhead et al. ha lamelle non deliquescenti, (cappello quasi sempre privo di pileocistidi e senza velo), la cuticola si presenta solcato-plicata, la pileipellis è di tipo imenoderma, i pleurocistidi sono sempre presenti, trovano collocazione le specie delle vecchie subsezioni Glabri e Auricomi. Etimologia Coprinopsis: deriva dal nome del Genere Coprinus, composto col suffisso opsis (che discende dal greco òpsis = vista, somiglianza). Quindi con il significato di: simile ad un Coprinus; nivea: dal latino niveus, a, um = niveo, candido, riferito al colore del velo che ricopre il cappello nel primordio. Cappello Cappello ovoide-allungato nei giovani esemplari, appare ricoperto da un velo candido di consistenza farinosa, fioccosa, poi scompare rapidamente con la crescita ed a maturità la superficie è glabra, completamente appianata, di colore grigiastro, frastagliata, con il margine rialzato. Imenoforo Le lamelle sono libere, grigiastre, molto velocemente nerastre, deliquescenti. Gambo Il gambo è cilindrico, bianco, fioccoso, attenuato verso il cappello, tende ad ingrossare verso la base, poi invecchiando diventa glabro soprattutto all’apice e con tonalità grigiastre. Carne La carne è scarsa, grigio-nerastra, odore nullo. Habitat Cresce su sterco di equini e bovini, abbastanza comune. Microscopia Spore, 13,8-17,8 × 9,1-12,9 µm, Q = 1,2-1,7; Qm = 1,4, da subglobose o largamente ellissoidali a citriformi, talvolta submitriformi in proiezione frontale, con poro germinativo centrale o leggermente eccentrico, apicolo ben evidente. Basidi tetrasporici. Cheilocistidi subovoidali, utriformi, 48-91,8 × 26,4-43,7 µm. Pleurocistidi simili ai cheilocistidi, 149,9-173,7 × 67,2-78,5 µm. Velo generale costituito da cellule globose, collegate da sottili ife, lisce, alcune leggermente incrostate. Commestibilità e tossicità Fungo non commestibile. Specie simili Questa specie è inserita nella sezione Nivei, del Genere Coprinopsis, fa parte di un gruppo di altre 4-5 specie abbastanza simili, non facili da separare, se non si verificano soprattutto gli elementi microscopici differenzianti che le caratterizzano. Ma vediamo nel dettaglio gli elementi che ci aiutano a separarle: Coprinopsis ephemeroides (DC. : Fr.) G. Moreno, l’unico della sezione Nivei munito di anello fragile, più o meno persistente, qualche volta posizionato alla base del gambo quasi a simulare una pseudovolva; Coprinopsis pseudonivea (Bender & Uljé) Redhead, Vilgalys & Moncalvo, è un fungo di medie dimensioni, con il cappello dal bianco al marrone, da giovane ricoperto da un velo fioccoso di colore rosato, ha le spore mediamente più piccole 9-14 × 7,5-11,5 µm; Coprinopsis cordispora (T. Gibbs) Watling & M.J. Richardson, fungo di piccole dimensioni, il cappello fino a 1 cm di diametro, dapprima marrone, poi grigio, con al centro una papilla di colore giallo-ocra. Dal punto di vista microscopico le spore misurano 6,1-7,8 × 6,1-6,9 μm; il velo è formato da cellule globose ma anche cilindriche, collegate a catena; Coprinopsis poliomalla (Romagn.) Doveri, Granito & Lunghini, da giovane il cappello ha una forma subcilindrica, simile ad una ghianda, coperto da un velo bianco-grigiastro, poi ocra tenue, leggermente lanuginoso-peloso; spore 7-9,5 × 3,7-5,5 μm, il velo è costituito da cellule globose, subglobose con frammiste catene ramificate di cellule allungate; Coprinopsis pseudocortinata (Locq. ex Cacialli, Caroti & Doveri) Doveri, Granito & Lunghini, funghi di piccole dimensioni, il cappello da giovane è subgloboso, ricoperto da un velo fioccoso, granuloso, da biancastro a ocra pallido, a maturità raggiunge i 7-10 mm di diametro, con il margine che assume una forma di stella; spore (5.5-) 7-7.5 (-9) × 3,5-4,5 µm, velo con cellule globose, da ialine a marrone, sono presenti catene di cellule cilindriche, con terminali fusiformi, i cheilocistidi sono solo di forma utriforme. Bibliografia AA.VV., 2005. Coprinaceae & Bolbitiaceae. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 6. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. DOVERI, F., GRANITO, V.M. & LUNGHINI, D. (2005, pubbl. 2006). Nuovi ritrovamenti di Coprinus s.l. fimicoli in Italia. New findings of fimicolous Coprinus s.l. in Italy. Rivista Micol.48 (4): 319-340. HOPPLE, J.S. & VILGALYS, R., 1994. Phylogenetic relationships among coprinoid taxa and allies based on data from restriction site mapping of nuclear rDNA. Mycologia 86: 96-107. HOPPLE, J.S. & VILGALYS, R., 1999. Phylogenetic relationships in the mushroom genus Coprinus and dark-spored allies based on sequence data from the nuclear gene coding for the large ribosomal subunit RNA: divergent domains, outgroups and monophyly. Molecular Phylogenetic and Evolution 13: 1-19. JOHNSON, J. & VILGALYS, R., 1998. Phylogenetic systematics of Lepiota sensu lato based on nuclear large subunit rDNA evidence. Mycologia 90: 971-979. JOHNSON, J., 1999. Phylogenetic relationships within Lepiota sensu lato based on morphological and molecular data. Mycologia 91: 443-458. REDHEAD, S.A. et al., 2001. Coprinus Persoon and the disposition of Coprinus species sensu lato. Taxon 50: 203-241. Fonti Internet MELZER, A., 2003. Coprinellus, Coprinopsis, Parasola. Vielepilze.de. [Data di accesso: 04/05/2018]. ULJÉ, K., 2001. Coprinus site. [Data di accesso: 04/05/2018]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Abruzzo; Ottobre 2017; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Spore: 13,8-17,8 × 9,1-12,9 µm, Q = 1,2-1,7; Qm = 1,4, da subglobose o largamente ellissoidali a citriformi, talvolta submitriformi in proiezione frontale, con poro germinativo centrale o leggermente eccentrico, apicolo ben evidente. Osservazione in Rosso congo anionico a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazione in Rosso congo anionico a 400×. Cheilocistidi subovoidali, utriformi, 48-91,8 × 26,4-43,7 µm. Osservazione in Rosso congo anionico a 400×. Pleurocistidi simili ai cheilocistidi, 149,9-173,7 × 67,2-78,5 µm. Osservazione in Rosso congo anionico a 400×. Velo generale costituito da cellule globose, collegate da sottili ife, lisce, alcune leggermente incrostate. Osservazione in Rosso congo anionico a 400×.
  18. Coprinellus micaceus (Bull. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; Regione Umbria; Novembre 2014; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Rinvenuto sotto una siepe di lauroceraso, il Coprinellus micaceus è un fungo appartenente alla Sottosezione Micacei, avente una particolare forma di spore nel profilo facciale, ovvero a forma di mitra (copricapo vescovile) che lo differenzia dai simili Coprinus truncorum e Coprinus saccharinus. Altra particolarità delle spore è la presenza di una evidente guttula centrale. Per una determinazione sicura è necessario riscontrare anche la presenza di caulocistidi nel gambo, assenti nelle specie similari. Spore 8,5-9,4 × 5,6-6,5 µm; Qm = 1,5, mitriformi nel profilo frontale. Osservazione in acqua 1000× su sporata. Cheilocistidi globosi. Osservazione in Mercurocromo 1000× su filo della lamella. Pleurocistidio. Osservazione in Mercurocromo 400× su faccia della lamella. Trama lamellare. Osservazione in Mercurocromo 1000× su faccia della lamella. Velo con la presenza di sole cellule sferiche senza elementi allungati concatenati. Osservazione in Mercurocromo 400×. Pileipellis formata da cellule globose. Osservazione in Mercurocromo 400×. Caulocistidi lageniformi. Osservazione in Mercurocromo 400×.
  19. Coprinellus micaceus (Bull. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; Regione Lombaria, loc. Sanico, Valsassina; Maggio 2014; Foto e microscopia di Angelo Mariani. Su ceppo di latifoglia. Spore 7-9,5 × 5-6,5 × 4-5 µm mitriformi in vista frontale, amigdaliformi di profilo, poro germinativo centrale. Cheilocistidi 30-100 × 30-70 µm, globosi, ellissoidi, ovoidi. Pleurocistidi 60-120 × 30-80 µm, simili ai cheilocistidi. Caulocistidi lunghi fino a 100 × 6-8 µm, lageniformi. Spore 7-9,5 × 5-6,5 × 4-5 µm mitriformi in vista frontale, amigdaliformi di profilo, poro germinativo centrale. Cheilocistidi. Pleurocistidi. Caulocistidi.
  20. Coprinellus micaceus (Bull. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; I.la Polvese (PG); Giugno 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG). Giugno 2011 (Exsiccatum TL20110603-03) Cappello lungamente rigato, coperto da scagliette granulose di velo bianco; gambo leggermente pruinoso. Spore mitriformi in proiezione centrale, con grande guttula; velo formato da cellule sferiche senza catene di elementi allungati; calulocistidi rigonfi. Gli elementi che aiutano ad identificare questa specie sono: presenza di caulocistidi, velo con sole cellule sferiche, connesse da elementi sottili. I simili Coprinus saccharinus Romagn. = Coprinellus saccharinus (Romagn.) P. Roux, Guy Garcia & Dumas e Coprinus truncorum (Scop.) Fr. = Coprinellus truncorum (Scop.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo si riconoscono per la mancanza di caulocistidi e per il differente profilo sporale. Velo formato da cellule sferiche senza catene di elementi allungati. Spore mitriformi in proiezione centrale, con grande guttula.
  21. Coprinellus micaceus (Bull. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson 2001 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Psathyrellaceae Genere Coprinus Sezione Veliformes Sottosezione Micacei Sinonimi Coprinus micaceus (Bull. : Fr.) Fr. 1838 Etimologia L'epiteto Coprinellus deriva dal nome di genere Coprinus e dal suffisso diminutivo latino -ellus, per l'apetto simile a piccoli Coprinus. L'epiteto micaceus deriva dal latino mīca = granelli e -āceus = sufisso usato per trasformare un nome in aggettivo; quindi granuloso, per le decorazioni presenti sul cappello. Cappello 2-4 cm, inizialmente ovoidale, poi conico-campanulato, man mano che giunge a maturità il margine si spacca e tende ad arricciarsi verso l’alto per poi divenire più o meno deliquescente; margine leggermente dentellato e con striature che arrivano quasi fino al centro del cappello; colori tendenti all’ocra-brunastro, con il centro sempre un po’ più scuro; la cuticola si presenta liscia, cosparsa da granulazioni biancastre, giallo-brune al centro, evidenti soprattutto negli esemplari giovani. Imenoforo Lamelle abbastanza fitte, inizialmente biancastre, poi sempre più tendenti al nerastro, a seconda del grado di maturazione delle spore, infine deliquescenti. Gambo 5-10 × 0,2-0,5 cm, slanciato, cilindrico o leggermente allargato verso la base, cavo e fragile, subliscio o leggermente pruinoso, biancastro. Carne Molto sottile, bruna, odore e sapore non significativi. Habitat Fascicolato o subcespitoso su legno in decomposizione o nelle sue vicinanze immediate, sovente su residui interrati, così da sembrare quasi terricolo; dalla primavera all’autunno, molto comune. Commestibilità e Tossicità Non commestibile. Specie simili Coprinellus domesticus (Bolton : Fr.) Gray (dal 2001 ricombinato in Coprinellus domesticus (Bolton : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson), che presenta un velo marrone nei primordi che poi schiarisce e si dissocia in modo da presentarsi biancastro verso i bordi e marroncino al centro, cappello con fessure radiali a maturità, gambo bianco con base bulbosa avente un anellino simile a una volva; il micelio di color oro-ramato, detto ozonium, è spesso molto evidente. Coprinellus xanthothrix (Romagn.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson sembra quasi il sosia della specie precedente, presenta il cappello più giallastro-rossiccio, specialmente al disco e si distingue con sicurezza solo attraverso esame microscopico. Coprinellus flocculosus (DC. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson, che predilige i terreni con residui di legno bruciati, si distingue per il velo biancastro che ricopre interamente il cappello. Coprinellus radians (Fr. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson presenta caratteristiche morfocromatiche molto vicine alle specie della Sezione Micacei; il suo riconoscimento è legato all’osservazione dell'ozonium, il micelio di color oro-ramato, e delle sue caratteristiche microscopiche. Coprinus ellisii (P.D. Orton) Redhead, Vilgalys & Moncalvo è macroscopicamente molto simile a Coprinus domesticus e Coprinus radians: per poterlo distinguere è indispensabile osservare al microscopio la forma e la dimensione delle spore, nonché i residui di velo presenti sul cappello. In generale, a parte poche eccezioni, per tutti i Coprinellus l’osservazione dei caratteri microscopici è indispensabile ai fini di una corretta identificazione della specie. Osservazioni Questo fungo appartiene alla Sottosezione Micacei insieme al Coprinellus truncorum e al Coprinellus saccharinus; risulta molto difficile raggiungere una sicurezza determinativa per questa specie se non attraverso un esame dei caratteri microscopici. Bibliografia KARSTEN, P.A., 1879. Rysslands, Finlands och den Skandinaviska halföns Hattsvampar. Förra Delen: Skifsvampar. Bidrag till Kännedom av Finlands Natur och Folk. 32: 1-571. REDHEAD, S.A., VILGALYS, R., MONCALVO, J.-M., JOHNSON, J. & HOPPLE, J.S. JR., 2001. Coprinus Persoon and the disposition of Coprinus species sensu lato. Taxon. 50 (1): 203-241. Regione Marche, Novembre 2004, foto di Pietro Curti.
  22. Coprinopsis lagopus (Fr. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Sardegna; Novembre 2014; Foto di Franco Sotgiu.
  23. Coprinopsis lagopus (Fr. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Foto di Pietro Curti. Su pale di fico in Sicilia.
  24. Coprinopsis lagopus (Fr. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Foto di Pietro Curti.
  25. Coprinopsis lagopus (Fr. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Foto di Pietro Curti.
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