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Archivio Micologico

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  1. Cortinarius caperatus (Pers. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Rozites Sezione Rozites (P. Karst.) Soop. et al. Clade /rozites Note tassonomiche Questa specie apparteneva al Genere Rozites ma studi molecolari (Peintner et al. 2004) la collocano nel Genere Cortinarius. Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto caperatus deriva dal latino caperatus = corrugato, con rughe, per l’aspetto del cappello. Sinonimi Rozites caperatus (Pers. : Fr.) P. Karst. 1879 Cappello 3-10(12) cm, inizialmente subgloboso, poi convesso ed infine più o meno disteso con tipico umbone ottuso; di colore variabile da beige-nocciola a rossiccio; in gioventù rivestito da una pruina bianco-violetta che talvolta permane al centro del cappello anche nei soggetti maturi. Superficie asciutta e caratteristicamente grinzosa. Lamelle moderatamente rade, uncinate, serpeggianti, con filo irregolare e biancastro; di color paglierino all’esordio, giallo-ocra per la maturazione delle spore. Gambo 5-10(15) × 1,2-2,5 cm, carnoso, duro, poi midolloso, per lo più cilindrico o leggermente ingrossato alla base. Superficie fioccosa nella parte superiore l’anello, di color giallo pallido o paglierino; può presentare resti del velo generale alla base del gambo di colore violetto. Anello doppio a polsino, biancastro e striato nella parte superiore. Carne All’esordio soda poi fibrosa, di color crema-biancastro; sapore grato e odore non distintivo. Habitat Predilige le peccete in zone umide; si può rinvenire occasionalmente anche sotto latifoglie come Faggio e Castagno. Crescita gregaria, dall’estate all’autunno. Commestibilità e tossicità Buon commestibile, è molto ricercato in alcune regioni italiane dove viene raccolto per la preparazione di misti o per essere conservato sott’olio. Osservazioni Cortinarius caperatus è un fungo che concentra cesio radioattivo, in passato è stato tolto dal consumo e dal commercio per diverso tempo in seguito al disastro nucleare di Chernobyl, che aveva causato un pericoloso innalzamento dei valori di radioattività. Dal 2002 è stato riammesso al consumo ed alla vendita, in quanto, i valori di radioattività negli esemplari italiani sono rientrati sotto i parametri di tolleranza Europea. Specie simili Questa specie è ben riconoscibile per via della superficie pileica pruinosa e grinzosa, l’anello doppio a polsino e la carne biancastra. Particolare da sottolineare è l’evidente fioccosità presente alla sommità del gambo che risulta fondamentale nel riconoscimento della specie nei casi in cui l’anello fosse mancante. Soprattutto negli stadi giovanili, dove la pruina che ricopre il cappello conferisce un aspetto sericeo, può esser confuso con alcune specie congeneri vicine a Cortinarius traganus e Cortinarius laniger; queste specie risultano ben però distinguibili per il colore e l’odore della carne e per le tinte diverse del cappello e delle lamelle. Curiosità Come in alcune specie del Genere Amanita, anche all’interno del Genere Cortinarius sono frequenti casi in cui si ritrovano resti del velo generale sulla superficie del cappello; in questa specie sono sotto forma di pruina violetta perfettamente adesa al pileo. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi e Pietro Curti - Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Trentino Alto Adige. Settembre 2007. Foto di Pietro Curti.
  2. Cortinarius caninus (Fr.) Fr. Regione Trentino, Cles (TN), località Malga Malgaroi. Settembre 2012. Foto di Mario Iannotti. 2° Congresso sui Funghi della Zona Alpina Cortinarius dal portamento robusto, la superficie del cappello è di colore bruno-rossiccia, tomentosa, con fibrille innate concolori, le lamelle inizialmente sono di colore lilla poi con la maturazione delle spore su toni cannella-rugginosi, il gambo è fibrilloso, biancastro, nella parte superiore lilla-violetto con screziature brunastre diffuse su tutta la lunghezza, il velo cortiniforme simula nella parte alta del gambo un anellino obliquo. Odore gradevole ma non significativo.
  3. Cortinarius caninus (Fr.) Fr. Continente Europa. Agosto 2008. Foto di Federico Calledda.
  4. Cortinarius caninus (Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Anomali Konrad & Maubl. Sezione Azurei Melot Clade /anomalus Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia, Valle Camonica. Foto di Federico Calledda. Specie comune negli spazi aperti o ai margini del bosco. Molto caratteristici i residui del velo biancastro, ma imbrunenti, che negli esemplari tipici formano una sorta di armilla nella parte mediana dello stipite.
  5. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. Continente Europa. Agosto 2008. Foto di Federico Calledda.
  6. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2008. Foto di Pietro Curti. Odore sgradevole e penetrante, carne non marmorizzata alla base del gambo.
  7. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento). Agosto 2008. Foto di Felice Di Palma.
  8. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. Continente Europa, Svizzera. Agosto 2007. Foto di Massimo Mantovani.
  9. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2006. Foto di Felice Di Palma. Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Pietro Curti. La sezione del gambo mostra la carne non marezzata.
  10. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sezione Camphorati (Liimat et al.) Soop et al. Clade /camphoratus Sinonimi Cortinarius hircinus Fr. 1838 Cortinarius hircinoides Reumaux 2002 Cortinarius luteovelatus Reumaux 2002 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Un Cortinarius delle conifere, pur presentando variabilità cromatica, normalmente presenta tonalità violette sul cappello e sul gambo che lo avvicinano fortemente ad un altro Cortinarius delle conifere: Cortinarius traganus. La diffrenza netta tra le due specie è data dall'odore, come di patate marce in Cortinarius camphoratus e quindi intensamente sgradevole, lievemente sgradevole o addirittura gradevole e fruttato in Cortinarius traganus. Anche la carne si presenta con cromatismi molto differenti nelle due specie, color lilla nel cappello, marmorizzata e gialla alla base dello stipite in Cortinarius traganus, giallastra nel cappello, color zafferano nel gambo, analogo colore omogeneo con maggiore intensità alla base, in Cortinarius camphoratus. Regione Lombardia. Marzo 2005. Foto di Gianni Baruffa.
  11. Cortinarius callochrous (Pers. : Fr.) Gray 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Callochroi Brandrud & Melot Clade /callochrous Sinonimi Cortinarius calochrous (Pers.) Gray 1821 Cortinarius citrinolilacinus (M.M. Moser) M.M. Moser 1967 Cortinarius aureoluteus Bidaud 2001 Note tassonomiche L'ortografia corretta (e originale) dell'epiteto di specie è C. callochrous, non C. calochrous. La nomenclatura è abbastanza complessa: il nome A. callochrous Pers. non è disponibile (Art. F3.4) per l'esistenza del nome sanzionato A. Callochrous Spreng. (nom. sanct. Fr., Syst. Mycol. 1:224, 1821) Fr. (Syst. Mycol., Ind gen.: 10 1832) ha esplicitamente scollegato il taxon di Persoon e quello di Sprengel (anche se attribuì il nome a sé stesso) (KUYPER T. et al. 2024). Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius callochrous f. coniferarum (M.M. Moser) Nespiak 1975 è una forma di habitat di conifera. Moser descrive C. calochrous var. coniferarum con lamelle "rosa-violette, a lungo con toni porporini". Cortinarius catharinae Cons. 1997 differisce per una reazione rosa brillante sul bulbo basale. Habitat Specie associata a latifoglie, in particolare Fagus sylvatica e Quercus spp. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Foto di Federico Calledda.
  12. Cortinarius callisteus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Lombardia. Agosto 2009. Foto di Massimo Biraghi. Si differenzia dal vicino Cortinarius limonius per il cappello non igrofano e ricoperto da minute squamette appressate, oltre che per l'odore diverso. Foto macro che ben evidenzia la squamette appressate nel cappello.
  13. Cortinarius callisteus (Fr. : Fr.) Fr. Regione Lombardia. Agosto 2008. Foto di Massimo Biraghi. §
  14. Cortinarius callisteus (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sezione Callistei (Limat et al.) Soop et al. Clade /callisteus Sinonimi Cortinarius hirtipes Moënne-Locc. & Reumaux 2005 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius limonius per il cappello igrofano, senza squamette appressate e per l'odore differente. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia, località Valtorta. Agosto 2014. Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Cortinarius poco comune appartenente al sottogenere Leprocybe sezione Limonei. Si riconosce macroscopicamente per le colorazioni pileiche giallo arancio con sfumature fulve, specie a maturazione, e per il cappello ricoperto da piccole squamette. Lamelle arancio ocracee, gambo concolore al cappello, clavato. Emana un caratteristico odore molto penetrante di "locomotiva" o di ferro surriscaldato. Habitat di bosco misto di Abete rosso e Faggio Spore subglose. Long.: N = 55; dMd; (7,18)7,484 - 7,7 - 8,7(9,2) Larg.: N = 55; dMd; (5,5)5,7 - 5,85 - 6,6(6,9) Q: N = 55; dMd; (1,2)1,2 - 1,3 - 1,4(1,5) N° Long. Larg. Q Moy 8.0 6,1 1,3 Min 7,2 5,5 1,2 Max 9,2 6,9 1,5 Media 7,8 6,1 1,3 Lxl: N = 55; dMd; (7,2)7,5-7,7-8,7(9,18) × (5,5)5,7-5,8-6,6(6,9) Qm= 1,3 Osservazione rosso congo, a 400×. Osservazione Rosso Congo 1000×.
  15. Cortinarius caligatus Malençon. Regione Lazio. Novembre 2007. Foto, e microscopia di Felice Di Palma. Carne immutabile alla sezione. Reazione nella carne nulla con KOH 30%. Spore: n=30 (9,0 )9,2-10,6(10,8)×(5,7 )5,8-6,6(6,7). Filo lamellare.
  16. Cortinarius caligatus Malençon 1970 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lazio. Novembre 2007. Fotodescrizioni e microscopia di Felice di Palma. Si tratta di un Cortinarius trovato in habitat di bosco misto Pino-Leccio, odore rafanoide-terroso, sicuramente non aveva odore particolarmente aromatico.
  17. Cortinarius cagei Melot 1990 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sezione Bicolores (M.M. Moser) Melot Sezione Hydrocybe Clade /bicolor Sinonimi Cortinarius bicolor Cook 1887 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Liguria. Novembre 2010. Foto di Massimo Biraghi. Specie inquadrata nel sottogenere Telamonia, sezione Hydrocybe. Cappello su toni bruno-rossastri con zonatura molto decolorata al margine. Lamelle con evidenti toni violacei nel giovane, filo eroso biancastro, si assesta su colorazioni ocra-brunastre negli adulti. Gambo biancastro con sfumature violacee, più evidenti nei giovani esemplari. Spore (7) 8-8,5(9) × 4,5-5,5 µm, con verruche pronunciate. Spore. Basidi tetrasporici. GAF numerosi nella trama lamellare. Filo malellare con elementi sterili.
  18. Cortinarius caerulescens (Schaeff. : Fr.) Fr. Regione Marche. Ottobre 2010. Foto di Pietro Curti. Soggetto adulto e giovane a confronto. Giovanissimo esemplare. Particolare dello stipite.
  19. Cortinarius caerulescens (Schaeff. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione caerulescentes (illegittimo) Clade /caerulescens Sinonimi Cortinarius caesiocyaneus Britzelm. 1895 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius terpsichores ha spore ellissoidali anche viste in proiezione laterale. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Umbria. Ottobre 2021. Foto di Tomaso Lezzi. Cappello da emisferico a piano-convesso nell'adulto, blu-violetto che si decolora col secco su toni grigi e giallo-ocra; vischioso con tempo umido e sericeo col secco, ricoperto di fibrille biancastre nel giovane. Lamelle violette nel giovane, poi tendenti al fulvo-ocra. Gambo concolore con grosso bulbo marginato, ricoperto da fibrille biancastre che tendono all'ocra con l'età. Carne biancastra con gambo violetto e base del bulbo ocracea. Cresce in boschi calcarei prevalentemente sotto faggio. Ritrovamento in Faggeta. Phlegmacium con bulbo marginato e lamelle viola, colorazione interamente lilla grigiastro negli esemplari maturi. Reazione con KOH sul cappello nulla. Spore (8,2) 8,7-9,8 (10,2) × (4,9) 5,2-5,9 (6,1) µm; Q = (1,5) 1,6-1,8 (2,0); N = 28; Media = 9,2 × 5,5 µm; Qm = 1,7; amigdaliformi in vista laterale, ellissoidali in vista frontale, con verruche. Reazione sul cappello con KOH. Sezione. Spore (8,2) 8,7-9,8 (10,2) × (4,9) 5,2-5,9 (6,1) µm; Q = (1,5) 1,6-1,8 (2,0); N = 28; Media = 9,2 × 5,5 µm; Qm = 1,7; amigdaliformi in vista laterale, ellissoidali in vista frontale, con verruche. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.
  20. Cortinarius bulliardii (Pers. : Fr.) Fr. Regione Umbria. Settembre 2014. Foto di Stefano Rocchi. Fungo poco comune ma frequente nei luoghi di crescita. Si riconosce sul campo per avere una tipica colorazione arancio vivo alla base del gambo. Si associa a boschi di latifoglia. Primordi.
  21. Cortinarius bulliardii (Pers. : Fr.) Fr. Regione Umbria. Settembre 2013. Foto di Mario Iannotti.
  22. Cortinarius bulliardii (Pers. : Fr.) Fr. Regione Marche. Ottobre 2012. Foto di Pietro Curti. Dettaglio base del gambo.
  23. Cortinarius bulliardii (Pers. : Fr.) Fr. Regione Umbria. Ottobre 2012. Foto di Mario Iannotti.
  24. Cortinarius bulliardii (Pers. : Fr.) Fr. Regione Emilia Romagna. Ottobre 2010. Foto di Massimo Biraghi.
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