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Archivio Micologico

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  1. Arrhenia spathulata (Fr.:Fr.) Redhead; Regione Lombardia; Dicembre 2008; Foto di Emilio Pini.
  2. Arrhenia spathulata (Fr. : Fr.) Redhead; Regione Lazio; Marzo 2008; Foto di Mauro Cittadini. Spore lisce, larmiformi (o come qualcuno le definisce a: "seme di mela") 7-8(8,5) × 3-4 µm, GAF assenti.
  3. Arrhenia spathulata (Fr. : Fr.) Redhead 1984 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Descrizione Ritrovamento effettuato nel muschio sulla sponda sabbiosa del fiume Oglio. Regione Lazio; Marzo 2008; Foto di Tomaso Lezzi.
  4. Arrhenia rickenii (Hora) Watling 1989 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Sinonimi Phaeotellus rickenii (Singer ex Hora) Bon 1975 Foto di Giovanni Baruffa.
  5. Arrhenia lobata (Pers. : Fr.) Redhead 1984 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Descrizione Si tratta di una specie quasi gelatinosa, dal portamento cantarelloide, che cresce spesso tra muschi viventi. Regione Valle d'Aosta; Agosto 2012; Foto di Gianluigi Boerio. Tra il muschio al margine di un ruscello nivale a 2650 m s.l.m.
  6. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime; Regione Lazio; Ottobre 2014; Foto di Tomaso Lezzi.
  7. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime; Regione Sardegna. M.te Arci; Ottobre 2013; Foto di Franco Sotgiu.
  8. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime; Regione Friuli Venezia Giulia; Settembre 2012; Foto di Nicolò Parrino.
  9. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime; Settembre 2012; Foto di Mario Iannotti.
  10. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime; Regione Lazio; Ottobre 2012; Foto di Felice Di Palma.
  11. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime; Regione Umbria; Ottobre 2011; Foto di Pietro Curti. Gambo privi di anello, caratteristica che differenzia il genere Desarmillaria dal genere Armillaria.
  12. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime; Regione Lazio; 2005; Foto di Mauro Cittadini.
  13. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime; Regione Lazio; 2004; Foto di Gianni Pilato. Giovani esemplari.
  14. Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime 2017 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Physalacriaceae Sinonimi Armillaria tabescens (Scop.) Emel 1921 Clitocybe tabescens (Scop.) Bres. 1900 Etimologia L'epiteto Desarmillaria deriva dal prefisso des dal latino de ex = che indica sostituzione e dal nome di genere Armillaria, per essere stato separato dal genere Armillaria per la mancanza di anello. L'epiteto tabescens deriva dal latino tabescens = che si dissolve. Cappello Dimensioni 4-8 cm, è carnoso, ma assottigliato al margine, tenace ed elastico, la forma varia in base alla maturazione, da sub-campanulato a piano-depresso, provvisto di un leggero umbone centrale, generalmente irregolare e con una spiccata igrofaneità; il colore è bruno-ocraceo, color tabacco. L'epicute è ornata da sottili e numerose squame concolori alla cuticola, più numerose verso il disco, il margine sottile è solitamente lobato e facilmente inciso. Imenoforo Lamelle fitte e decorrenti, negli esemplari giovani la colorazione è biancastra, in quelli maturi assumono invece una tonalità rosata; tale colorazione non è attribuibile alla maturazione delle spore, in quanto siamo di fronte a un fungo leucosporeo, è invece da considerare come il colore della carne. Gambo 8-12 × 0,8-1,5 cm, di consistenza molto tenace e fibrosa, anello assente, portamento curvo e caratterizzato da un andamento flessuoso. Nella parte alta si presenta con colorazioni simili o leggermente più chiare del cappello, in basso invece i toni ocraceo-bruni sono più carichi per prendere una colorazione più scura rispetto a quella del cappello. Carne Non abbondante, ha consistenza elastica nel cappello e tenace-fibrosa nel gambo, la colorazione è biancastra ma alla base del gambo si nota una colorazione fulvo-rossastra. L'odore non risulta particolarmente significativo e può essere definito gradevole. Habitat Cresce cespitoso a gruppi di molti esemplari, sui tronchi e in prossimità di latifoglie con una spiccata preferenza per le Querce, non è difficile però trovarlo in forma apparentemente terricola, in corrispondenza delle radici interrate delle essenze arboree a cui si lega. Commestibilità e Tossicità È un buon commestibile ben cotto, ma tossico da crudo; usufruire solo dei cappelli scartando i gambi, come per il più conosciuto Chiodino, l'Armillaria mellea, con il quale condivide molte caratteristiche. È consigliabile la prebollitura e la successiva eliminazione dell'acqua di cottura. Si presta ottimamente alla preparazione e conservazione sott'olio. Specie simili Facile la separazione dagli altri funghi appartenenti al genere Armillaria, in quanto il genere Desarmillaria, a cui appartegono due sole specie, è privo di anello. Occorre invece prestare la massima attenzione nel separarlo da altre specie lignicole, sempre a crescita cespitosa, come quelle appartenenti al Genere Hypholoma di cui alcune specie sono tossiche. Bibliografia KOCH, R.A., WILSON, A.W., SÉNÉ, O., HENKEL, T.W. & AIME, M.C., 2017. Resolved phylogeny and biogeography of the root pathogen Armillaria and its gasteroid relative, Guyanagaster. BMC Evolutionary Biology. DOI: 10.1186/s12862-017-0877-3. Regione Toscana; Agosto 2010; Foto di Tomaso Lezzi.
  15. Armillaria ostoyae (Romagn.) Herink; Regione Lombardia; Settembre 2013; Foto di Massimo Biraghi.
  16. Armillaria ostoyae (Romagn.) Herink; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2011; Foto di Nicolò Parrino.
  17. Armillaria ostoyae (Romagn.) Herink; Regione Friuli Venezia Giulia; ottobre 2010; Foto di Nicolò Parrino.
  18. Armillaria ostoyae (Romagn.) Herink; Regione Lombardia, Valle Seriana; Ottobre 2007; Foto di Emilio Pini.
  19. Armillaria ostoyae (Romagn.) Herink; Austria; Anno 2007; Foto di Emilio Pini.
  20. Armillaria ostoyae (Romagn.) Herink 1973 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Physalacriaceae Descrizione Regione Piemonte; Novembre 2010; Foto di Alessandro Remorini. Scopello (VC) - Valsesia - 750 m s.l.m.
  21. Armillaria mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm.; Regione Lombardia, Parco della Villa Reale di Monza; Ottobre 2014; Foto di Massimo Biraghi.
  22. Armillaria mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm.; Svizzera; Ottobre 2013; Foto di Roberto Cagnoli.
  23. Armillaria mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm. e Hypholoma sublateritium (Fr.) Quél., Regione Marche; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti. Armillaria (Chiodini) e Hypholoma (falsi chiodini) concresciuti in siti comuni.
  24. Armillaria mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm. e Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) Kummer, Regione Marche; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti. Armillaria (Chiodini) e Hypholoma (falsi chiodini) concresciuti in siti comuni.
  25. Armillaria mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm.; Regione Marche, Pianello di Cagli, Bosco delle Tecchie; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti. Confronto con Hypholoma fasciculare, tossico e concresciuto sulla stessa radice di Fagus sylvatica. Hypholoma vs Armillaria Hypholoma Lamelle grigie Assenza di anello durevole Superficie pileo liscia Sapore amaro Armillaria Lamelle bianche Presenza anello elastico e carnoso Superficie pileo decorata con squamule Sapore dolce
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