Vai al contenuto

Archivio Micologico

Soci AMINT CSM
  • Numero contenuti

    15509
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Craterellus lutescens (Pers.) Fr.; Regione Marche; Parco delle Cesane di Fossombrone (PU); Foto di Pietro Curti.
  2. Craterellus lutescens (Pers.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Nome italiano Finferla. Sinonimi Cantharellus lutescens (Pers. : Fr.) Fr. 1821 Merulius xanthopus Pers. 1825 Merulius luteolus O.K. 1898 Cantharellus xanthopus (Pers.) Duby 1830 Etimologia Dal latino Craterellus = piccola coppa e lutescens = di colore tendente al giallo. Cappello 2-6 cm, submembranoso, inizialmente convesso, ombelicato, poi espanso infundibuliforme. Superficie finemente fibrillosa–squamulosa, di colore bruno scuro su fondo giallo-aranciato. Margine crespo, a lungo ricurvo e sottile poi revoluto e sinuoso. Imenoforo da giovane liscio, poi con venature o pieghe sinuose più o meno spesse, forcate o ramificate, che decorrono sul gambo. Colore rosa carne o giallo-arancio. Gambo 4-8 × 0,5-1,5 cm, irregolare, più largo in alto e via via più svasato verso la base, spesso ricurvo, normalmente a maturità più lungo del diametro del cappello, cavo, poco carnoso, liscio. Color giallo-oro con la base a volte biancastra. Carne Delicata, minuta, elastica, giallo-crema. Odore forte di frutta, sapore gradevole e dolce. Microscopia Spore 9,6-11,4 × 6,4-7,2 µm, ellittiche, lisce, bianco crema in massa. Habitat Fungo assai comune, nasce numeroso in gruppi nei boschi di latifoglie ed aghifoglie, in luoghi umidi, dall'estate e fino all'autunno inoltrato, nel Centro-Sud Italia fino all'inverno, se non ci sono gelate significative. Commestibilità e tossicità Buono, gustoso ed aromatico adatto per frittate e trifolati misti, ma anche essiccato e polverizzato come condimento. Viene consumato fresco e conservato attraverso surgelazione o essiccazione come già detto. Se surgelato deve essere precotto, pena l'instaurarsi di una sgradevole amarescenza, che ne rovinerebbe inesorabilmente il gusto. Osservazioni Molto apprezzato per la sua buona commestibilità, si riconosce per la caratteristica forma. Specie simili Ben conosciuto sotto il nome popolare di "Finferla", è uno fra i funghi più ricercati nella stagione autunnale, trattandosi di specie di buona qualità e molto abbondante nelle stazioni di crescita. Spesso viene senza rischi confuso col Craterellus tubaeformis, grigio-bruno occasionalmente giallo citrino più o meno soffuso di fuligginoso o di olivaceo, imenio a pliche lamellari più evidenti e senza il profumo di frutta, non così comune come il Craterellus lutescens, ma altrettanto gustoso. Altre specie con le quali è confondibile sono Craterellus melanoxeros, con pileo giallo-verdastro, pseudolamelle maggiormente evidenti e in particolare presentante annerimento delle superfici e della carne. Craterellus ianthinoxanthus, con imenoforo rosa-azzurrognolo e pileo giallastro, privo di annerimento. Infine è decisamente diverso da Craterellus cinereus e Craterellus cornucopioides, con superfici nerastre in modo diffuso ed uniforme. Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi". Foto di Emilio Pini.
  3. Cantharellus friesii Quél.; Regione Friuli Venezia Giulia, Alpi Carniche (UD); Luglio 2014; Foto di Nicolò Parrino.
  4. Cantharellus friesii Welw. & Curr.; Regione Lombardia, loc. Dazio (So); Luglio 2014; Foto e descrizione di Marco Barbanera Sotto Castanea sativa, piccolo Cantharellus con colore arancio acceso e pseudolamelle con sfumature rosate, fruttifica sopratutto nelle zone più umide del bosco.
  5. Cantharellus friesii Welw. & Curr.; Regione Piemonte; Agosto 2014; Foto di Roberto Cagnoli.
  6. Cantharellus friesii Quél.; Regione Lombardia; Luglio 2013; Foto di Massimo Biraghi. Dimensioni minute, colorazioni giallo-aranciate, fruttifica preferibilmente nelle scarpate muscose e molto umide.
  7. Cantharellus friesii Quél.; Regione Calabria; Luglio 2009; Foto di Pietro Curti.
  8. Cantharellus friesii Quél.; Regione Emilia Romagna; Agosto 2009; Foto di Tomaso Lezzi. Si riconosce da Cantharellus cibarius per i toni aranciati, a volte piuttosto brillanti, del cappello. Particolare della superficie del cappello.
  9. Cantharellus friesii Quél.; Regione Liguria; Giugno 2011; Foto di Maria Ligure.
  10. Cantharellus friesii Quél.; Regione Lombardia, Valle Camonica; Luglio 2011; Foto di Lorenzo Martinelli.
  11. Cantharellus friesii Quél.; Regione Lombardia; Luglio 2009; Foto di Gianluigi Boerio.
  12. Cantharellus friesii Quél.; Regione Abruzzo; Giugno 2011; Foto di Tomaso Lezzi.
  13. Cantharellus friesii Quél.; Regione Lazio; Maggio 2007; Foto di Gianni Pilato.
  14. Cantharellus friesii Quél.; Regione Lazio; Giugno 2005; Foto di Gianni Pilato. Bellissimo Cantharellus dalle dimensioni minute, crescita a gruppi appressati, quasi cespitoso, di un bel colore arancio-carota e dal fortissimo profumo di albicocca. Particolare della sezione: la carne ha un colore rosato e specialmente nel gambo si presenta molto fibrosa. Anche le lobature del cappello sono particolarmente accentuate.
  15. Cantharellus friesii Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Foto e Descrizioni Molto simile al Cantharellus cibarius, si differenzia per le dimensioni più piccole, il cappello arancio brillante e il colore rosa salmone vivo dell'imenoforo pieghettato e anastomosato. Basidioma esile, piccolo, mediamente 3 cm., ha un cappello arancio carico, la cuticola è vellutata, feltrata, gambo pieno, molte anastomosi nelle pliche. Si rinviene su terreni acidi su vari habitat: conifera, castagno, faggio, su muschio. Ha delle ife delle cuticola disposte a tricoderma. Regione Toscana, 14° Raduno AMINT di Comano; Giugno 2005; Foto di Pietro Curti.
  16. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Umbria; Novembre 2013; Foto di Mario Iannotti.
  17. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Umbria; Ottobre 2013; Foto di Mario Iannotti.
  18. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Novembre 2010; Foto di Pietro Curti. Pileo e imenoforo pseudolamellato. Dettaglio del pileo. Confronto tra Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers. a sinistra e Craterellus cornucopioides (L.) Pers. a destra.
  19. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Lazio; Ottobre 2012; Foto di Felice Di Palma.
  20. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Campania; Novembre 2010; Foto Enzo Colabella.
  21. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Lombardia; 2006; Foto e commento di Emilio Pini. Non molto frequente, lo si può incontrare nei boschi di latifoglia, sotto Castagno in modo particolare. Il colore e la forma possono farlo confondere a prima vista con il più comune Craterellus cornucopioides dal quale però si distingue per alcune peculiarità facilmente riscontrabili: il C. cinereus presenta un cappello grigio-nerastro molto ombelicato o depresso ma la depressione si ferma alla congiunzione con il gambo. Diversamente il suo simile C. cornocupioides pur avendo grosso modo lo stesso colore, ha una depressione al centro del cappello che continua fino alla base del carpoforo che risulta totalmente cavo con la forma tipica a trombone (cornucopia) e non si riesce così a distinguere bene il gambo dal cappello. La differenza principale bisogna cercarla nell'imenoforo. Nel C. cinereus il gambo è ben distinto dal cappello e le pseudolamelle sono ben evidenti, intervenate, ramificate e decorrenti; nel C. cornucupioides le pseudolamelle sono invece difficilmente distinguibili, sono come rughe poco marcate, come leggere venature che decorano la parte esterna del fungo. Entrambi sono commestibili buoni. Si prestano per l'essiccazione e possono essere poi sbriciolati e ridotti in polvere che viene poi aggiunta come aromatizzante ai cibi.
  22. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti.
  23. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti. Apparentemente potrebbe sembrare un sosia delle Trombette dei morti (Craterellus cornucopioides), in realtà solo i cromatismi sono simili. Questa specie infatti non ha la struttura a corno vuoto delle Trombette, diversamente è costituito da un lungo pseudogambo, un po' schiacciato, su cui si apre e distende il cappello. La zona fertile sotto il cappello è riccamente rivestita di pliche che ricordano molto le pseudolamelle dei galletti, ovviamente è un buon commestibile al pari di tutti i Cantharellus, In foto lo vediamo insieme ad un C. cornucopioides (a destra) per un raffronto ravvicinato e diretto, notare le differenze.
  24. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti.
  25. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers.; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti.
×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza