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Rhodocollybia butyracea (Bull. : Fr.) Lennox 1979
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Rhodocollybia butyracea (Bull. : Fr.) Lennox; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. -
Panellus stipticus (Bull. : Fr.) P. Karst. 1879
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Panellus stypticus (Bull. : Fr.) Karsten ; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Lignicolo annuale. A gruppi numerosi anche sovrapposti, su rami caduti preferibilmente di latifoglia. Caratteristico è il gambo rudimentale e rastremato verso il supporto. Cappello di colore dal bruno-ocraceo al beige, asciutto, poco zonato. Lamelle sui toni “cannella”, fitte, con molte lamellule e anastomosi sul fondo; si interrompono bruscamente all’annessione sul gambo. Carne dal sapore astringente (stiptico) amarognolo. Dopo una relativa lunga masticazione si avverte una sgradevole sensazione paragonabile al “mal di gola”. Prima situazione: esemplari intrisi di pioggia nati su una vecchia ceppaia di Cerro. In colonia con elementi talmente appressati e cespitosi che, da lontano, poteva far pensare anche ad altre specie. I caratteri morfocromatici e la sgradevole sensazione astringente (e da "mal di gola") alla masticazione fugano ogni dubbio. Seconda situazione: su corteccia, gregari ma non cespitosi. -
Amanita citrina Pers. 1797
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Amanita citrina Pers.; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Evidente la circoncisione della volva. -
Tubaria dispersa (Pers.) Singer 1961
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Tubaria dispersa (Pers.) Singer 1961
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Tubaria dispersa (Pers.) Singer; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Basidi tetrasporici, con lunghi sterigmi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Cheilocistidi clavati, lageniformi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Spore ellissoidali, amigdaliformi, finemente verrucose. Osservazione in Rosso Congo a 600×. -
Candolleomyces candolleanus (Fr.) D. Wächt. & A. Melzer 2020
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Candolleomyces candolleanus (Fr.) D. Wächt. & A. Melzer; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. -
Armillaria mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm. 1871
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Armillaria mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm.; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Esemplari con colori aranciati. Crescita su ceppo e radici di Albicocco.- 39 risposte
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- famigliola buona
- chiodino
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Leccinum pseudoscabrum (Kallenb.) Šutara 1989
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Leccinum pseudoscabrum (Kallenb.) Šutara; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Sulla destra un esemplare col gambo insolitamente obeso -
Craterellus cornucopioides (L.) Pers. 1825
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Craterellus cornucopioides (L.) Pers.; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. -
Hydnum repandum L. : Fr. 1753
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Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini.- 15 risposte
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- sarcodon repandum
- steccherino dorato
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Hydnum rufescens (Pers. : Fr:) Poir. 1808
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Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. -
Hemileccinum depilatum (Redeuilh) Šutara 2008
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Hemileccinum depilatum (Redeuilh) Šutara; Regione Toscana; Novembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Una boletacea non frequentissima, reperibile isolata o in piccoli gruppi su suolo calcareo, in boschi caldi di latifoglie (soprattutto Quercia e Carpino). Una delle caratteristiche che può aiutare al riconoscimento è il cappello che si presenta asciutto e da gibboso a “martellato”, con colorazioni dal bruno chiaro al bruno-nocciola fino al bruno-castano con possibili zone decolorate. Tubuli e pori inizialmente da giallo cromo a giallo oro, poi giallo-verdognoli per la maturazione delle spore che, raggruppate in massa, sono bruno-olivastre come in gran parte delle boletacee. Tubuli e pori immutabili se contusi. Ha gambo privo di reticolo, più o meno cilindrico ma con base attenuata e radicante; di colore giallastro pallido con possibile zona anulare rossiccia più o meno evidente. Carne di colore giallo pallido con sfumature rossastre soprattutto sotto la cuticola del cappello, immutabile, di sapore dolce e di odore variabile da gradevole fruttato a leggermente di fenolo o di inchiostro soprattutto alla base del gambo. Confondibile con Hemileccinum impolitum (= Boletus impolitus = Xerocomus impolitus) che ha cappello non gibboso-martellato, con colorazione più chiara e pallida; il suo gambo non è radicante, al più un poco attenuato alla base; ha carne dal sapore dolce ma dall’odore più nettamente fenolico o di inchiostro soprattutto alla base del gambo. Il genere Hemileccinum, da poco istituito (Šutara, anno 2008), comprende specie con caratteristiche macro e microscopiche intermedie fra i Boletus s.l. (portamento, trama dell’imenoforo), i Leccinum (superficie del gambo scabrosetta) e gli Xerocomus s. str. (struttura a trichoderma della pileipellis). La validità di questo nuovo genere è stata confermata da indagini filogenetiche che hanno dimostrato l’effettiva distanza evolutiva fra Hemileccinum, Boletus s.l. e Xerocomus. Data la compattezza delle loro carni e il gradevole sapore, H. depilatum e H. impolitum sono considerati buoni commestibili, ad eccezione del gambo, dalla consistenza fibrosa-coriacea e dal possibile odore sgradevole. In bosco misto, con prevalenza Castagno. Odore leggero e gradevole, sapore buono, dolce.- 10 risposte
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- xerocomus depilatus
- hemileccinum depilatum
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Lactarius zonarius (Bull.) Fr. 1838
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Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Lactarius molto comune nei boschi di latifoglie (soprattutto Quercia, Carpino e Castagno), su terreno argilloso-calcareo. Cappello da depresso a imbutiforme, con evidenti zonature concentriche più scure al margine, su colorazione generale crema o giallo-crema, tendente al brunastro in vecchiaia. Cuticola liscia, un poco untuosa a tempo umido. Lamelle fitte, da sub-decorrenti a decorrenti, solitamente non forcate nei pressi del gambo, di colore crema chiaro o crema giallino, prive di riflessi rosati. Gambo corto e tozzo, più largo all’apice, di colore da biancastro sporco a crema chiaro, da liscio a decorato con alcuni scrobicoli. Latice solitamente abbondante e fluido, bianco immutabile ma virante al crema-grigio se essiccato sulle lamelle. Carne e latice decisamente acri all’assaggio; talvolta l’acredine si avverte dopo qualche secondo. Il simile Lactarius acerrimus, che può condividere lo stesso habitat e presenta anch’esso latice bianco e acre come la carne, si distingue per la scarsa o poco marcata zonatura sul cappello, per le lamelle color crema con riflessi rosati e tipicamente forcate e anastomosate presso il gambo. Dal (nuovo) TUTTO FUNGHI, Scheda 171, Pag. 288: “Da considerarsi velenoso: provoca sindrome gastroenterica incostante. Fungo molto comune. Alcuni autori distinguono una varietà (Lactarius zonarius var. scrobipes Kühner & Romagn.) per gli scrobicoli presenti nel gambo e per la mancanza di peluria al margine del cappello, caratteri che secondo altri autori, con cui concordiamo, sono incostanti e quindi legati a un’unica entità.” -
Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst. 1881
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Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Particolare dell'attaccatura tra imenoforo e gambo -
Russula rosea Pers. 1796
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Russula rosea Pers.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. -
Lycoperdon mammiforme Pers. : Pers. 1801
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Lycoperdon mammiforme Pers. : Pers.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Un Lycoperdon di facile determinazione grazie al suo “velo esterno” che si dissocia in evidenti placchette più o meno fioccose che ricordano le coagulazioni del latte rappreso e che rimangono più o meno aderenti alla superficie dell’endoperidio, soprattutto nella sua parte inferiore (pseudogambo). La superficie dell’endoperidio è inizialmente biancastra, per diventare a maturità di colore bruno-rossiccio. -
Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link 1833
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Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. In alcuni tratti di bosco può risultare invasiva. Esemplari in vari stadi di maturazione, qui in bosco misto Faggio-Castagno Avvicinandosi alla maturità, il velo parziale cessa la sua funzione protettiva dell'imenoforo e inizia a lacerarsi L'anello è l'evidente residuo del velo parziale- 50 risposte
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- amanita phalloides
- tignosa verdognola
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Armillaria cepistipes Velen. 1920
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Armillaria cepistipes Velen.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Una Armillaria simile alla più comune Armillaria mellea. La contraddistinguono i resti del velo di colore giallognolo, l’igrofaneità e, di conseguenza, l’orlo del cappello striato per trasparenza, la presenza di squamule irsute e scure sul cappello solitamente più fitte nella zona centrale e rare o assenti verso il margine, il gambo che termina con una sorta di bulbo anch’esso sfumato di giallastro, anello poco consistente o fugace, le dimensioni più ridotte e l’aspetto più esile. Habitat su legno guasto di latifoglia e crescita gregaria solitamente con esemplari fascicolati. Armillaria gallica, dal portamento più robusto, presenta residui del velo giallastri o giallo-oro più evidenti e distribuiti più diffusamente su cappello (squamule giallastre) e, soprattutto, sul gambo che è fusiforme-claviforme o nettamente bulboso, il cappello è inoltre poco o per niente striato all’orlo; ha crescita meno gregaria e spesso isolata, su legno deteriorato ma interrato tanto da sembrare terricola. -
Russula insignis Quél. 1888
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Russula insignis Quél.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto, commento e microscopia di Tomaso Lezzi. Specie appartenente al Sottogenere Ingratula, Sezione Subvelatae. È una delle sole 4 specie italiane che mostra un velo giallo alla base del gambo che arrossa immediatamente a contatto con le basi forti (KOH oppure NaOH), oppure con Ammoniaca, che è una base debole, in questo caso il velo arrossa, ma in maniera meno intensa. Le altre specie europee che possiedono velo sono Russula ochroleuca e Russula viscida entrambe appartenenti alla sezione Viscidinae e Russula messapica appartenente alla sezione Messapicae. Questa raccolta è stata effettuata sotto Leccio e Pinus pinea, la sporata è crema chiaro, IIa-b. Reazione con KOH alla base del gambo, dove è presente velo giallo, e conseguente viraggio al rosso. Particolare della reazione con KOH alla base del gambo, dove è presente velo giallo, e conseguente viraggio al rosso. Spore. Osservazione in Melzer con lavaggio in Cloralio idrato; 1000×. Cuticola. Osservazione in Blu di Toluidina; 1000×. -
Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Julich 1982
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Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Julich; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. -
Pluteus salicinus (Pers. : Fr.) Kumm. 1871
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Pluteus salicinus (Pers. : Fr.) Kumm.; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Cheilocistidi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Pleurocistidi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. -
Infundibulicybe geotropa (Bull. : Fr.) Harmaja 2003
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Infundibulicybe geotropa (Bull. : Fr.) Harmaja; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. -
Agaricus xanthodermus Genev. 1876
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Agaricus xanthodermus Genev.; Regione Lazio; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. -
Contumyces vesuvianus (F. Brig.) Redhead, Moncalvo, Vilgalys & Lutzoni 2002
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Contumyces vesuvianus (F. Brig.) Redhead, Moncalvo, Vilgalys & Lutzoni; Regione Lazio; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. -
Agaricus impudicus (Rea) Pilát 1952
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Agaricus impudicus (Rea) Pilát; Regione Campania; Ottobre 2008; Foto e commento di Felice Di Palma. Una specie decisamente molto variabile nel suo aspetto morfo-cromatico. L'habitat è bosco misto Pino-Leccio, in particolare in una zona con poco Pino e presenza di diversi esemplari di Robinia. Odore come di Lepiota cristata, soprattutto alla base del gambo. Non sono stati apprezzati viraggi evidenti alla sezione (di solito la specie non ne presenta mai di molto accentuati) è invece molto evidente (vedi esemplare a sx nella prima foto) l'arrossamento delle lamelle alla contusione, caratteristica tipica di questa specie. Dal punto di vista microscopico, la specie si caratterizza per le spore di dimensioni più ridotte rispetto alle specie simili, cheilocistidi rigonfi (fino a sferopenducolati) talora abbondanti, talora scarsi. Spore n=30: (4,66)4,97-5,802(5,92) × (3,38)3,44-4,125(4,27). Filo lamellare e cheilocistidi.- 4 risposte
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- agaricus variegans
- agaricus impudicus
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