-
Numero contenuti
8823 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Orchidee
Diventa Socio
Calendario
Tutti i contenuti di Alessandro F
-
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Clitocybe gibba (Pers. : Fr.) Kummer Detto anche imbutino per la caratteristica forma imbutiforme del cappello. Ha dimensioni medio piccole arrivando il suo diametro pileico a 7-8 cm di diametro. La cuticola del cappello è liscia e feltrata, su varie tonalità del beige, mai bianca; le lamelle sono biancastre o crema chiaro, molto fitte e nettamente decorrenti sul gambo; il gambo è cilindrico, di solito non più lungo del diametro pileico, un poco ingrossato alla base dove è presente una zona feltrata biancastra; sempre alla base del gambo si nota spesso, una volta tolto dal terreno, una copiosa parte di substrato (foglie, residui vegetali e altro) inglobato dal suo micelio; la colorazione del gambo è leggermente più chiara di quella del cappello; la carne è elastica e tenace, bianca, fibrosa nel gambo, con odore di mandorle amare e sapore gradevole. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 53, Pag. 157: “Si tratta di un buon commestibile ma è meglio utilizzare solo i cappelli. Si presta bene per la preparazione dei misti, specialmente quando scarseggiano altre specie più ricercate. Quando in cucina si impiega tale fungo nei misti, va tenuto presente che possiede carne elastica e tenace e che, come tutti gli altri funghi di consistenza simile, richiede tempi di cottura più lunghi; si consiglia quindi di precuocere per qualche minuto, prima di aggiungere esemplari di altre specie con carni più tenere. È un fungo di medie dimensioni; nonostante ciò è forse il più conosciuto di tutto il Genere Clitocybe perché è comune, abbondante e relativamente facile da riconoscere. La specie di Clitocybe che più gli si avvicina è senza dubbio Clitocybe costata che, morfologicamente ed ecologicamente, sembra quasi il suo sosia: si differenzia per il margine del cappello ornato da costolature a forma di “Y”, il gambo concolore al cappello e l’odore più marcato. Per distinguere con certezza le due specie si rende però necessario un test macrochimico: se mettiamo una goccia di idrossido di Potassio (KOH) sulla superficie del cappello di Clitocybe costata otteniamo una colorazione marrone scuro che non si verifica in Clitocybe gibba. La confusione più pericolosa avviene con Clitocybe phaeophtalma, fungo tossico, appena più esile, avente il cappello solo infossato al centro (ombelicato) e difficilmente imbutiforme; la carne ha però un cattivo e netto odore di rancido. Il nostro funghetto può essere confuso anche con Lepista inversa che cresce nel medesimo habitat ma che ha colori aranciati, margine del cappello involuto, lamelle che si staccano facilmente dalla trama del cappello, carne con odore fungino e sapore un po’ astringente.” -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Caloboletus calopus (Pers. : Fr.) Vizzini; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus calopus Pers. : Fr. -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Fuligo candida Pers.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Un Myxomycetes dai colori biancastri, frequente nei periodi piovosi o quando vi è molta umidità nell’aria. Stava “fagocitando” alcuni rametti assieme a steli d’erba. Simile a Fuligo septica che ha colorazioni brillanti giallo-oro, o a Fuligo cinerea con colorazioni grigio-biancastre. Dal Forum AMINT: Introduzione alla Sistematica e Tassonomia: “I Myxomycetes (Mixomiceti) sono protozoi particolari che prendono normalmente la forma delle amebe. Alcuni di loro, ed in determinate circostanze, sviluppano corpi fruttiferi (sporangi) deputati alla disseminazione delle spore (mixospore), ed è per questo motivo che spesso in passato sono stati assimilati ai funghi. Alcuni sono piccolissimi altri presentano estensioni notevoli. Sia nella fase di "plasmodio" (unione di più cellule, che perdono la parete fondendosi in un'unica grande cellula plurinucleata) che negli sporangi il fenomeno va interpretato come aggregazione di cellule non formanti un organismo complesso od un tessuto (pseudotessuto). Rimane in questo modo fatta salva la definizione di organismi monocellulari. Si nutrono per "fagocitosi” (un processo che prevede l’ingestione da parte della cellula di particelle di grandi dimensioni, tali da essere visibili al microscopio).” -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 35, Pag. 138: “Cantharellus subpruinosus presenta inizialmente una sorta di pruina biancastra sul cappello e si macchia vistosamente su toni rosso-brunastri dopo manipolazione. Ottimo commestibile. Trova forti estimatori che lo preferiscono nettamente al più nobile Porcino. Viene impiegato in cucina in svariati modi: trifolato, con le lasagne, nel risotto, oppure conservato sottolio o sottaceto. Si presta invece male alla conservazione per essiccamento. Se surgelato crudo tende ad assumere una sgradevole amarescenza: per tale motivo ne consigliamo la surgelazione dopo adeguata, quanto opportuna, precottura.” -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. È tra le “vescie” quella più facile da incontrare essendo ubiquitaria, terricola ma non di rado reperita su residui legnosi in decomposizione e, raramente, su pigne. Gli aculei conici (alti fino a 2 mm soprattutto all’apice dell’esoperidio) sono contornati alla base da piccole verruchine o da aculei più tozzi che permangono anche dopo la caduta degli aculei più grandi: ne risulta una caratteristica areolatura a maglie pseudo-poligonali. Commestibile, come le sue congeneri, quando la gleba è ancora perfettamente bianca. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 226, Pag. 347: “Si tratta di una specie polimorfa ma, nel contempo, molto costante nel presentare aculei conici. Questa caratteristica è davvero la più importante per una corretta determinazione ed è apprezzabile anche in esemplari vetusti, laddove si possono individuare le cicatrici circolari lasciate dopo la caduta degli aculei. Benché non sia tossico dal punto di vista alimentare, si ritiene utile citare un’allergia presente in letteratura medica, chiamata Lycoperdonosi. Si tratta di una polmonite allergica dovuta all’inalazione, fortuita o voluta, di buone quantità di polvere sporale.” Giovani esemplari -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Russula rosea Pers.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Russula lepida (Fr. : Fr.) Fr. È una Russula comune, reperibile in boschi caldi e asciutti sia presso latifoglie (Castagno, Quercia e Faggio in particolare) che presso conifere (Pino in particolare). Carattere distintivo è il sapore: fruttato-mentolato e “rinfrescante” (comune solo alla Russula albonigra che però si presenta con caratteristiche morfocromatiche completamente differenti). R. rosea ha cappello opaco (per la cuticola secca, vellutata e, a volte, come cosparsa di polvere di gessetto rosso), dal bel colore rosa o rosa-rosso fino a rosso carminio con eventuali macchie decolorate giallastre; il gambo è sovente clavato o ingrossato alla base, di rado interamente bianco, più frequentemente con sfumature rosate o rossastre soprattutto nella metà inferiore. Lamelle con filo intero e di solito tipicamente sfumato di rosso in vicinanza dell’orlo del cappello. Altra caratteristica importante da considerare è la durezza della sua carne (soprattutto negli esemplari giovani) unita alla notevole consistenza “gessosa-cassante” che, pur essendo tipica del Genere Russula, in questa specie è emblematica. La sporata è di colore crema pallido. Esemplare un poco malconcio, unico avvistato. In alcuni boschi la stagione è "ancora indietro" e molte specie ancora non hanno fruttificato -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Amanita muscaria (L. : Fr.) Lam.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Già messe in posa per la foto... -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) Kumm.; Regione Toscana; Settemobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Fungo tossico. Colore del cappello che può variare dal giallastro-arancio al giallo zolfo (anche con sfumature verdastre); il centro del cappello presenta una colorazione più vivace sul bruno-arancio, mentre il margine è più pallido; lamelle giallo-verdastre (più chiare da giovane, poi più scure, grigio-verdastre fino a nerastre); sapore nettamente amaro. Confondibile con l'altrettanto tossico Hypholoma sublateritium = Hypholoma lateritium che ha taglia maggiore, cappello e base del gambo di colore simile a quello dei mattoni (rosso-laterizio; da cui il nome) e lamelle giallo-grigiastre e poi olivastre. Il commestibile (con cautela) Hypholoma capnoides ha carne dolce e non amara, le sue lamelle non hanno tonalità giallo-verdastre e il cappello ha cromatismi più caldi (giallo-aranciati, con centro rossastro). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 150, Pag. 265: “Capita di trovare Hypholoma fasciculare nello stesso ceppo assieme a esemplari di Armillaria mellea: un motivo in più per aprire bene gli occhi nella determinazione.” A cespi sparsi, con giovani esemplari: Un piccolo cespo, con esemplari più maturi: -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Mycena rosea (Bulliard) Gramberg; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Mycena pura (con cui si può confondere) è più esile, ha colori variabilissimi sul cappello (bianco, grigio, rosato, violaceo, bluastro, ecc. ma non così “rosa antico”), ha gambo più corto, meno fragile. I caratteri microscopici sono (quasi) sovrapponibili e, dal volume “Mycena d'Europa” di Giovanni Robich, “non sempre consentono una netta distinzione fra Mycena pura e Mycena rosea. Tuttavia, il più delle volte, Mycena rosea ha un cappello più grande e il gambo più largo e più lungo di Mycena pura.” Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 86, Pag. 193: “La taglia, i cromatismi e il modo di crescere con cappello a lungo campanulato, la rendono in assoluto uno dei funghi più belli ed eleganti che si possono incontrare nel bosco.” -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Xerocomellus pruinatus (Fr. & Hök) Šutara; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Xerocomus pruinatus (Fr. & Hök) Quél. Dal TUTTO FUNGHI, Scheda 199, Pag. 316: “Xerocomellus pruinatus condivide gli stessi habitat di Xerocomellus chrysenteron (preferibilmente nelle foreste di conifere o nelle fresche faggete dall’estate al tardo autunno); si distingue da X. chrysenteron per avere pileo più scuro, presenza di pruina argentea nei giovani esemplari, evidente fiammatura rossastra alla base del gambo e carne giallina praticamente immutabile.” Inoltre la cuticola di X. chrysenteron è quasi sempre caratteristicamente screpolata-areolata, mentre quella di X. pruinatus, oltre ad essere pruinosa negli esemplari giovani, è quasi mai screpolata. In bosco misto Abete bianco-Faggio -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Fomitopsis pinicola (Swartz : Fr.) P. Karst.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Fungo lignicolo pluriennale, di consistenza legnosa e di dimensioni ragguardevoli: può raggiungere i 40 cm e oltre di larghezza e i 15-20 cm di spessore. Prevalentemente saprotrofo, raramente parassita, di conifere (soprattutto Abete bianco e Peccio, ma anche su Pinus spp.) o, più di rado, di latifoglie. È considerato uno dei più potenti degradatori di massa legnosa, svolgendo così una importante azione per il mantenimento dell’equilibiro ecologico delle foreste. Nella sua crescita può inglobare substrato di vario genere (rametti, corteccia, terriccio, fili d’erba,...). È frequente osservare, soprattutto in esemplari giovani, delle goccioline acquose essudate dall’imenoforo. Fomitopsis pinicola ha il cappello zonato concentricamente, glabro; nei giovani esemplari è di aspetto lucente, quasi laccato, con il margine ampio e arrotondato che solitamente ha colorazioni dal giallo all’arancio al rossastro, mentre il resto del cappello ha inizialmente tonalità simili a quelle del margine ma assume colorazioni via via più scure col passare del tempo, manifestando anche toni dal grigio al bluastro, dal verdastro al nero. Ha pori più o meno rotondi, con superficie poroide dal biancastro al crema, al bruno. Giovani esemplari, con colore giallo-arancio chiaro -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Alcuni esemplari in piena maturità. Il cappello è dilavato per l'intensa pioggia caduta durante la notte. Di conseguenza molte delle caratteristiche verruche sono sparite L'intensa pioggia notturna ha dilavato le verruche sul cappello dell'esemplare più alto che però ha "fatto da ombrello" per gli esemplari inferiori: infatti su di essi le verruche sono ancora presenti -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Robusta Amanita dal cappello rossastro, rosso-brunastro, rivestito di piccole scaglie acute che si stagliano sul fondo per il loro colore grigio, grigio-rosato; anello carnoso, ampio e a gonnellino, striato sulla faccia esterna e posizionato in alto sul gambo; gambo che si allarga verso la base quasi bulbosa, bianco in alto e poi sfumato di rosa scendendo verso la base. La carne è biancastra ma tende ad arrossarsi nelle ferite e nelle contusioni. La volva non è ben visibile: il velo generale alla base si frammenta fin da giovane, lasciando alla base del gambo soltanto residui in forma di protuberanze più o meno accentuate. Contiene tossine termolabili. Dal (nuovo) TUTTO FUNGHI, Scheda 121, Pag. 231: “Discreto commestibile da consumare cotto, contiene tossine termolabili che si disgregano e svaniscono con adeguata cottura. Cotto alla griglia risulterebbe quasi crudo nelle parti interne, con conseguente grave rischio di intossicazioni con sindrome emolitica.” Giovane esemplare, con il velo parziale ancora teso tra il margine pileico e il gambo, a protezione dell'imenoforo ancora non maturo. Con lo sviluppo del fungo e con il relativo espandersi del cappello, il velo si sarebbe lacerato rimanendo "appeso" sul gambo in forma di anello. -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 98, Pag. 206: “Non confonderlo con Chlorophyllum rhacodes, tossico, con squamule fortemente infisse nel derma del cappello (dette “a tegola”), con viraggio all’arancione e poi al brunastro della carne esposta, laddove corrosa o tagliata. È prudente non mangiare Macrolepiota il cui diametro sia inferiore a 8 cm per non confonderle con le Lepiota del Gruppo helveola, o altre velenose o mortali. Macrolepiota procera essendo uno dei colossi del bosco, difficilmente può essere confuso con le piccole Lepiota. Per la misura si fa riferimento al fungo adulto e quindi con il cappello completamente aperto.” Giovane esemplare, col cappello ancora raccolto sul gambo: Nella tipica forma a "Mazza di tamburo". -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Suillus luteus (L. : Fr.) Roussel; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 193, Pag. 310: “Suillus granulatus e Suillus collinitus sono le due specie maggiormente confondibili con Suillus luteus. La presenza dell’anello infero bianco-brunastro e i residui di velo sul bordo del cappello in Suillus luteus, facilitano la determinazione.” Esemplare ancor più viscido del solito per l'ambiente estremamente umido -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Calocera cfr. cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Su tronco deteriorato a terra di Faggio. Esemplari gelatinosi e minuti, con altezza massima di 10 mm. -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Mycena sp.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Cespo di Mycena che hanno fruttificato presso tronchi di Faggio caduti a terra -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Fuligo septica (Linné) Wiggers; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Uno dei più comuni Myxomycetes che si possono incontrare nei boschi è la Fuligo septica; facilmente identificabile per la sua consistenza molliccia e quasi inconsistente (basta sfiorarla perché si disfaccia sotto le dita, con una sensazione simile a quando si tocca la schiuma di un bagno-schiuma), e per il colore giallo o giallo-rossiccio. Irregolarmente distribuita sul substrato, vive fagocitando legno guasto, foglie, pigne, muschi, erba, ecc. Frequente nei periodi piovosi. Dal Forum AMINT: “I Myxomycetes (Mixomiceti) sono protozoi particolari che prendono normalmente la forma delle amebe. Alcuni di loro, ed in determinate circostanze, sviluppano corpi fruttiferi (sporangi) deputati alla disseminazione delle spore (mixospore), ed è per questo motivo che spesso in passato sono stati assimilati ai funghi. Alcuni sono piccolissimi altri presentano estensioni notevoli. Sia nella fase di "plasmodio" (unione di più cellule, che perdono la parete fondendosi in un'unica grande cellula plurinucleata) che negli sporangi il fenomeno va interpretato come aggregazione di cellule non formanti un organismo complesso od un tessuto (pseudotessuto). Rimane in questo modo fatta salva la definizione di organismi monocellulari. Si nutrono per "fagocitosi” (un processo che prevede l’ingestione da parte della cellula di particelle di grandi dimensioni, tali da essere visibili al microscopio).” -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Boletus reticulatus Schaeff.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr. Esemplare di faggeta -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Boletus edulis Bull. : Fr.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Sotto Abete bianco Sotto Faggio -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Mycena pura (Pers. : Fr.) P. Kummer; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 85, Pag. 192: “È una delle più belle specie di Mycena, per i suoi colori violetti e la carne esigua, sottile, di colore biancastro. Si tratta in assoluto di una delle specie a maggiore diffusione ecologica: può essere rinvenuta in prossimità del mare, nei boschi litoranei mediterranei, sino ai boschi di Abete montani; oltre alla diffusione, grande è la sua variabilità cromatica che ha spinto vari autori a crearne molte forme e varietà. Possibile la confusione con Mycena rosea dalla taglia più grande, con cappello a lungo campanulato-parabolico e dal colore rosa-pallido, rosa-lilla, con il gambo fragile e non fibroso.” Orlo pileico striato per trasparenza -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Neoboletus luridiformis (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus erythropus Persoon ss. Fries Buon commestibile dopo adeguata cottura che consente di eliminare alcune tossine termolabili. Tutto il carpoforo è virante al blu in maniera intensa (al taglio o anche alla pressione). Odore fruttato e sapore dolce. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 206, Pag. 323: "Pur appartenendo a un Gruppo di Boletaceae critiche, per via del viraggio della carne, è abbastanza agevole riconoscerlo con sufficiente sicurezza in quanto è l'unico fungo boletoide con cuticola vellutata marrone, pori arancio-rossastri e gambo quasi interamente decorato da fine punteggiatura rossa. Particolare del gambo; con la tipica puntinatura rossastra, su fondo giallino -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Butyriboletus subappendiculatus (Dermek, Lazebn. & J. Veselský) Arora & J.L. Frank; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus subappendiculatus Dermek, Lazebn. & J. Veselský Ricorda Butyriboletus appendiculatus (= Boletus appendiculatus) che fruttifica in area mediterranea termofila presso latifoglie, ha gambo attenuato-radicante e ha colorazioni del cappello sul bruno-rossastro. B. subappendiculatus cresce invece presso boschi di conifere, con preferenza per l’Abete bianco, presenta il gambo non (o appena) radicante ma arrotondato alla base e ha colorazione del cappello più chiara. All’assaggio la carne è dolce in entrambe le specie. In bosco misto, Abete bianco, Faggio, Pino -
2019.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2019
Amanita muscaria (L. : Fr.) Lam.; Regione Toscana; Settembre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Esemplari nei vari stadi di sviluppo